Molto interessante! Esempio lampante di fenomeni atmosferici condizionati pesantemente, se non addirittura generati, dall'orografia locale.
Affinché sia possibile la realizzazione del fenomeno, però, è necessario che i venti siano deboli o al massimo moderati, perché la conservazione della "barriera fredda" (una sorta di cuscino freddo) altrimenti sarebbe compromessa. In realtà è la stessa precipitazione nevosa in fusione, nella zona di confine preappenninica, tra neve certa e mista a pioggia, che avviene "il miracolo". È proprio quella fascia che si comporta da freezer naturale, dove la neve che scende, fondendo,e va sottraendo calore all'aria (calore latente di fusione) per reazione endotermica (cambiamento di stato). Ogni fiocco che fonde (anche parzialmente, sottrae calore dall'aria e contribuisce al calo termico.
Ed è un fenomeno che avviene sempre, in presenza di neve in fusione e ventilazione scarsa e contenuta, maggiore è l'intensità della precipitazione e più efficace sarà il meccanismo.
In realtà, quando si parla di calo di quota della neve con precipitazioni intense, non è quasi mai per "trascinamento" di aria fredda dalle alte quote verso il basso (la compressione verticale fa sempre e comunque alzare la temperatura) ma per il suddetto fenomeno endotermico.