Ciao ragazzi, volevo postarvi il mio povero

pensiero scritto ieri sera, spero possa essere d'aiuto nella discussione ;):
Vediamo un attimo com'è la situazione e cosa può succedere nei prossimi giorni:
Iniziamo, prima di tutto, con quello che sta succedendo in stratosfera (con l'occasione ringrazio Marvel per tutto quello che ci insegna su questa materia ancora così ignota a dei poveri meteoappassionati come me, ma molto importante per capire le possibili dinamiche troposferiche) postando la carta attuale a 10 hpa:
come potete vedere c'è un grosso riscaldamento in zona siberiana, di circa 50 gradi sopramedia, che sta destabilizzando il
VP a tutte le quote...fino ai 30 hpa possiamo vedere bene lo split in proiezione:
cosa che invece (a mio parere) non avviene alla quota di 100 hpa dove troviamo una bilobazione:
ovviamente di tutte le quote, quella a 100hpa è la più importante perchè più vicina alla troposfera....nonostante non sia split, vediamo cosa può portare ai piani inferiori andando quindi ad analizzare l'emisferica delle ens reading 12 del 7 Gennaio alle 168 ore...prendo questa data perchè credo che sia proprio da qua che si inizieranno a vedere gli effetti tangibili del warming sopra citato::
si vede bene la trilobazione del
VP (secondo me non è uno split completo nemmeno questo) con un'
HP polare che tenta di prendere forza al centro del polo....non serve Einstein per capire che lo stratwarming sta e andrà a destabilizzare ulteriormente il
VP....tale affermazione è ben rappresentata dall'indice
NAM in forte discesa:
anche nelle proiezioni si continuano a vedere nuove pulsazioni, metto una carta a caso per farvi vedere:
quindi la parola d'ordine per adesso è "
VP disturbato"...
un vortice polare slabrato è quello che serve per avere delle possibilità fredde anche per la nostra penisola, ma come facciamo a sapere se qualcosa può arrivare o no?
Come possiamo ben vedere, il vortice polare viene diviso in 2 rami uno siberiano e uno americano, dobbiamo quindi andare a vedere se la circolazione che si andrà ad instaurarsi sull'america e sull' atlantico, può essere favorevole alla formazione di blocchi atlantici da parte dell'anticiclone azzorriano...senza erezione dell'azzorre noi abbiamo pochissime possibilità di vivere episodi freddi...
per questo scopo mi aiutano la AO, la NAO e le SSTA:
NAO:
è un valore che esprime la differenza di pressione nella zona che va dalle azzorre all'Islanda...valori positivi danno basse pressioni in rinforzo in atlantico, valori negativi l'esatto contrario:
attualmente stiamo andando verso la negatività e quindi annotiamo un possibile aumento di pressione nell'atlantico centrale e settentrionale...
AO:
è un valore che esprime la differenza di pressione dalla fascia equatoriale al polo, diciamo che prende praticamente tutto l'atlantico e vale la stessa spiegazione fatta sopra, AO+ basse pressioni più potenti, AO-
HP più potenti:
anch'esso in diminuzione, quindi mi aspetto un aumento della forza dell'
HP in atlantico nei prossimi giorni...
SSTA:
questa è più semplice, è l'anomalia delle acque superficiali rispetto alla media...attualmente la situazione è questa:
vediamo un'anomalia positiva sulle coste americane (in spostamento verso nord est) che è quella che al momento mi fa preoccupare di più....preso per buono tutto il discorso sopra, azzorriano che collabora,
VP in sede americana che aiuta ad alimentare il flusso caldo etc.. manca il tassello fondamentale, ovvero COME l'alta pressione intende salire verso nord e bloccare le correnti atlantiche...questa anomalia mi fa pensare ad una prima parte della struttura con direttrice fredda troppo ad ovest rispetto alla nostra penisola....ma potrebbe migliorare in una fase successiva....
per ora le ens reading dicono di no al mio dubbio, spero ovviamente di sbagliarmi
in sostanza se dovessi puntare per l'evento "buono" punterei per la terza decade quando la struttura dovrebbe spostarsi leggermente verso est ed esserci più favorevole
un caro saluto a voi tutti