Linea Meteo

Flusso zonale sempre relegato ad alte latitudini

La parte non simpatica di questo cambio di passo, potrebbe essere data, oltre che dall' imminente peggioramento mitteleuropea, dall' interazione fra l' aria fresca "retrograda" e le SST del medio Adriatico e sopratutto dello Jonio (ancora su valori notevoli, dato il poco rimescolamento in quelle zone), che avvenendo con modalità molto meno dinamiche rispetto all' entrata di questi giorni, potrebbe generare sistemi perturbati anche notevoli.

Per ora poco si vede dai modelli, ma a mio avviso è  da monitorare.

interessante il movimento retrogrado della goccia fredda previsto ad inizio settimana, secondo uno schema tipicamente invernale. A Gennaio mi avrebbe fatto dannare vista la traiettoria molto alta  :lol:

Fili ha scritto: [Visualizza Messaggio]

interessante il movimento retrogrado della goccia fredda previsto ad inizio settimana, secondo uno schema tipicamente invernale. A Gennaio mi avrebbe fatto dannare vista la traiettoria molto alta  :lol:

Con ICON prendevi la pala :D
 

È sempre abbastanza assurdo vedere configurazioni come questa lontane dall'inverno.

Praticamente un ponte di Weikoff
 

Praticamente.  :D   ;)

Carletto89 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

È sempre abbastanza assurdo vedere configurazioni come questa lontane dall'inverno.

Praticamente un ponte di Weikoff
 

Il ponte di Voejkov è un ponte alto pressorio tra il Nord atlantico e il lago Bajkal in Siberia.
Altresì dicasi un ponte composto da una cellula oceanica e l'alta termica russo siberiana.
Il tutto a circa 50 gradi latitudine nord.
Attualmente siamo a settembre e nel continente euro asiatico ancora non si è formato alcun anticiclone termico così esteso tale da generar poi ponti alto pressori del tipo sopra descritto.
Nessun ponte di Voejkov attualmente.

Mamma mia, che ansia...

 :|

Stabilità lontana!!
 

Trova le differenze.... :oops:  :wall:

Alla fine non poche, se andiamo alla sostanza: basti confrontare i valori di pressione e geopotenziale, per non parlare di isoterme (una ventina di gradi di differenza per non esagerare). Con quello che ha precisato Setra.
Resta il fatto che trattasi di una configurazione e una dinamica di stampo invernale, ma purtroppo senza i connotati e la "ciccia" invernale. Anche se lassù nel lontano nordest lo snow cover sta già maturando, come postato addietro.

Intanto, nelle aree già attenzionate (Austria, Repubblica Ceca, Polonia sudoccidentale) accumuli a livello alluvionale e, già da ieri, anomalie termiche negative in di 8-10 gradi in varie zone.  
 

Teniamoci quel che arriverà, che per essere Settembre 2024 poco non è.

Poi lentamente (3' decade avviata/avanzata) dovremmo assistere a quanto accennato: un arretramento dei massimi delle anomalie positive verso nordovest (leggasi Hudson/Baffin/Groenlandia) e un abbassamento verso la Scandinavia. Ma non è ancora chiara la possibilità di un Ridge in Atlantico tale da spingere con azione "poleward" la saccatura fino a noi. Resta il fatto che, anche non andasse in porto questa ipotetica manovra, saremmo appena usciti da una situazione di sottomedia, abbastanza dinamica. Anche si restasse in una sorta di palude barica...

Ancor più in là (ma qui entriamo nel lunghissimo termine) potrebbe aumentare la zonalità e un accorpamento/contrazione d VPT.

      

Situazione a breve e medio termine che non muta, col ponte di blocco e le sue conseguenze a latitudini mediterranee che già sappiamo e che contraddistingueranno praticamente tutta la settimana ventura (si parla sulle generali).

A seguire le ipotesi e i dubbi già espressi, dipendenti da quanto succederà in Atlantico in ottica "wave breaking=rottura d'onda": bisogna attendere un po' per fare chiarezza.

Da Ens e da forecast siamo sempre lì, con un bivio dopo le 150/160 ore che va ancora imboccato da una parte o dall'altra, per capire se avremo un qualche Atlantic Ridge (anche se temporaneo) che possa pilotare la saccatura attraverso Scandinavia e Centro Europa sino a noi (dove, ricordiamo, stazionerebbe ancora una palude barica frutto di quanto sta per crearsi) o se tale manovra non andrà in porto o solo in parte (pur rimanendo nella suddetta palude). GFS sin dagli ultimi run più propositivo, GEM meno, ECMWF a mezza strada.

Poi ancora - come già detto, a livello totalmente ipotetico - nel lungo lungo termine una riattivazione della zonalità (da blocco ad antiblocco con un VPT in rinforzo?)  

      

240h di sottomedia in tutti i modelli e questo già di suo è un miracolo  :mrgreen:

In settimana il moto retrogrado della goccia fredda balcanica sta già facendo e farà impazzire LAM e compagnia bella sull'esatta collocazione delle piogge. Ci sono variazioni notevoli di run in run di modelli in modello. Ergo, previsioni a breve-medio che vanno a farsi benedire  :lol:

alias64 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Trova le differenze.... :oops:  :wall:

Oggi flusso zonale tra Islanda e Mar glaciale artico e nel 1996 il flusso zonale scendeva sul mediterraneo.
Una differenza abissale.

Panel dell'europeo stamane che mostra già il cedimento del blocco alle alte latitudini con seguito rafforzamento dei westerly.
Nel medio lungo il treno d'onda appare favorevole al tempo instabile sulla penisola e mediterraneo in quanto la cresta sta nel nord est atlantico e il cavo sul mediterraneo complice l'isolamento di una goccia fredda.