Non solo vigneti, frutteti ed orti hanno patito danni, ma c'è di mezzo anche la situazione delle graminacee, che proprio nel momento della trebbiatura hanno sofferto le bizzarrie del tempo.
1) Allettamento delle piante in seguito ai tipici colpi di veno teporaleschi, ma anche all'appesantimento della spiga quando colpita da precipitazioni incessanti nel tempo o con r.r. elevato.
2) Progressivo annerimento ("ruggine del grano") che da giorni va facendosi strada nelle coltivazioni ancora in campo.
Ieri ho notato con preoccupazione che anche i frumenti della piana perugina, notoriamente a qesto punto della stagione in avanzatissima fase di raccolta, per lì'80% dei casi sono ancora in campo.
Per non parlare dei campi di mais massacrati dove la grandine è stata protagonista.
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" Intra Tupino e l'acqua che discende
del Colle Eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI