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Messaggio Re: [LUNGO TERMINE] Teleconnessioni Autunno 2009

#31  snow96 Mer 16 Set, 2009 23:37

Poranese457 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Icestorm ha scritto: [Visualizza Messaggio]



Come dicevo nel post di ieri sera, lo spostamento a nord delle correnti discendenti di convergenza delle non slegate celle di Hadely e Ferrel, tenteranno di "rigonfiare" verso nord le fasce anticicloniche subtropicali su Europa occidentale.


A Leonardo  non piace questo elemento... proprio per niente!!!        


Si, ma ti fidi di questo Icestorm appena arrivato???  
 




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Messaggio Re: Teleconnessioni Autunno-Inverno

#32  Icestorm Ven 18 Set, 2009 12:09

Torniamo a parlare di cosa succede a livello globale...

E' il turno di parlare di una anomalia molto intensa, che da qualche settimana interessa tutto il settore Atlantico compreso tra le regioni Europee e Nord Americane.

 anomnight_9_17_2009

Si nota il pesante gap rispetto alla norma delle temperature superficiali marine nella zona indicata, un gap davvero notevole sia per estensione areale che per pura incidenza termica con punte sottomedia di 1°C medio, con punte di -2/-2.5°C.

Sappiamo bene che i motori climatici principali mondiali sono gli Oceani, le grandi distese d'acqua decisamente più incidenti rispetto alle terre ferme (incidenze localizzate nella maggior parte dei casi) per estensione e quantità di calore potenzialmente immagazzinate.
Giusto dare un occhio oltre che alle zone natìe della southern oscillation (Nino), anche eventuali anomale situazioni più vicine a casa nostra.
Se è vero infatti che il Nino è studiato a carattere mondiale essendo un fenomeno talmente esteso ed intenso che è in grado propagare ovunque nel globo i suoi effetti ed i suoi cambiamenti, non vanno dimenticate anomalie meno intense, estese e caratterizzanti a livello mondiale, ma che a livello minore (su scale comunque anche di 5000 km), possono determinare riflessi climatici nelle adiacenti terre ferme.

Parlando della mappa postata sopra, notando il vasto campo anomalo negativo, possiamo sicuramente dire che per l'Europa il medio-Atlantico è un punto definibile quantomeno come "nevralgico" per svariati ed arcinoti motivi di correnti atmosferiche a scala mondiale.

La persistente ed estesa anomalia medio-Atlantica (--) sicuramente non depone a favore dello sviluppo di aree cicloniche nella medesima sede geografica.

Una superficie più fredda della norma significa avere molto meno "vapore" disponibile per la messa in moto di moti ascensionali tanto che non essendoci acque molto calde in superficie, le stesse non riescono a sfuggire dal mezzo liquido verso quello gassoso in grandi masse. In pratica il solito discorso della volatilità o meno di una fase liquida.

Avendo parlato di una sorta di aree cicloniche sfavorite, è logico che rigirando il discorso si possa parlare di aree anticicloniche favorite.

Infatti un regime di correnti non-ascensionali, quindi non fortemente destabilizzanti, in concomitanza di una ITCZ molto a nord su Africa occidentale, sicuramente sono 2 fattori che uniti spiegano gran parte delle presenze anticicloniche diffuse in area Atlantica, che grazie ai flussi perturbati delle alte latitudini pilotati dalle westerlies, traslano suddette aree anticicloniche verso il Mediterraneo centro-occidentale (periodi stabili di luglio-agosto e inizio-fine settembre con esclusione della rottura apportata dal vortice retrogrado della settimana in chiusura).

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Come dissi ad inizio topic, il tempo atmosferico è probabilmente destinato a cambiare non appena l'ITCZ cederà il passo verso latitudini meridionali, ma per i tanti motivi che anche in questo topic ho cercato di chiarire e come scrissi nelle primissime pagine dello stesso, le probabili date di cambiamento sono posposte al 26 settembre/1 ottobre.
 




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Messaggio Re: Teleconnessioni Autunno-Inverno

#33  Poranese457 Ven 18 Set, 2009 12:24

Raramente, prima di questo ultimo tuo post Marco, avevo pensato a come il nostro tempo in sede italica possa esser influenzato da una così vasta serie di fenomenologie distantissime in senso distanziale.

L'anno scorso mi ero lanciato negli indici stratosferici con quella capa tosta del Marvel ma quella è tutta altra storia... ti ringrazio per avermi illuminato su questa fascia della meteorologia che fin'ora facevo finta di ignorare. Le cose, come sempre, sono molto più complicate di come sembrano.

Ciao Poker!!      
 




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Messaggio Re: Teleconnessioni Autunno-Inverno

#34  marvel Ven 18 Set, 2009 12:34

Icestorm ha scritto: [Visualizza Messaggio]


Se è vero infatti che il Nino è studiato a carattere mondiale essendo un fenomeno talmente esteso ed intenso che è in grado propagare ovunque nel globo i suoi effetti ed i suoi cambiamenti, non vanno dimenticate anomalie meno intense, estese e caratterizzanti a livello mondiale, ma che a livello minore (su scale comunque anche di 5000 km), possono determinare riflessi climatici nelle adiacenti terre ferme.

Parlando della mappa postata sopra, notando il vasto campo anomalo negativo, possiamo sicuramente dire che per l'Europa il medio-Atlantico è un punto definibile quantomeno come "nevralgico" per svariati ed arcinoti motivi di correnti atmosferiche a scala mondiale.

La persistente ed estesa anomalia medio-Atlantica (--) sicuramente non depone a favore dello sviluppo di aree cicloniche nella medesima sede geografica.

Una superficie più fredda della norma significa avere molto meno "vapore" disponibile per la messa in moto di moti ascensionali tanto che non essendoci acque molto calde in superficie, le stesse non riescono a sfuggire dal mezzo liquido verso quello gassoso in grandi masse. In pratica il solito discorso della volatilità o meno di una fase liquida.

Avendo parlato di una sorta di aree cicloniche sfavorite, è logico che rigirando il discorso si possa parlare di aree anticicloniche favorite.

Infatti un regime di correnti non-ascensionali, quindi non fortemente destabilizzanti, in concomitanza di una ITCZ molto a nord su Africa occidentale, sicuramente sono 2 fattori che uniti spiegano gran parte delle presenze anticicloniche diffuse in area Atlantica, che grazie ai flussi perturbati delle alte latitudini pilotati dalle westerlies, traslano suddette aree anticicloniche verso il Mediterraneo centro-occidentale (periodi stabili di luglio-agosto e inizio-fine settembre con esclusione della rottura apportata dal vortice retrogrado della settimana in chiusura).

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Come dissi ad inizio topic, il tempo atmosferico è probabilmente destinato a cambiare non appena l'ITCZ cederà il passo verso latitudini meridionali, ma per i tanti motivi che anche in questo topic ho cercato di chiarire e come scrissi nelle primissime pagine dello stesso, le probabili date di cambiamento sono posposte al 26 settembre/1 ottobre.


Oh, finalmente qualcuno che parla sapendo che cosa dice!
Spesso si sente straparlare delle temperature dell'Atlantico a sproposito... molti, non si sa su che base, sostengono, contro ogni evidenza scientifica, che l'anomalia superficiale termica positiva in Atlantico sia favorevole agli HP in tale sede, mentre sono anni che dibatto con costoro proprio per l'assurdità con cui viene utilizzata questa AMO benedetta!
Come da te opportunamente riportato, infatti:

La persistente ed estesa anomalia medio-Atlantica (--) sicuramente non depone a favore dello sviluppo di aree cicloniche nella medesima sede geografica.

Una superficie più fredda della norma significa avere molto meno "vapore" disponibile per la messa in moto di moti ascensionali tanto che non essendoci acque molto calde in superficie, le stesse non riescono a sfuggire dal mezzo liquido verso quello gassoso in grandi masse. In pratica il solito discorso della volatilità o meno di una fase liquida.

Inoltre, e questa è una mia opinione, ritengo che l'AMO sia sopravvalutata come indicatore climatico, infatti ho sempre notato come esso sia spesso e volentieri conseguenza della circolazione emisferica più che influenza su di essa.
Insomma, è più spettatore che attore, a differenza del potentissimo fenomeno di el Nino che trae origine da interazioni molto più vaste e che, proprio per la sua estensione e localizzazione, può essere molto più stabile ed incisivo, dal punto di vista di influenza climatica, di qualsiasi altra superficie oceanica o terrestre del nostro pianeta.

PS(io, stante la ancora lontana fase di approfondimento del VP, vero motore delle westerlies, vedo un cambiamento possibile tra la seconda e la terza settimana di ottobre)
 
 




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Messaggio Re: Teleconnessioni Autunno-Inverno

#35  giantod Ven 18 Set, 2009 13:14

Per ciò che ne penso io, approvo a pieno quello che viene detto da Ice ( e da marvel)...discorso convincente  
Grazie, sempre esaurienti e comprensivi nei discorsi    

...da poco mi sono imbattuto in un articolo di uno specialista fantameteorologo nel fare discorsi assurdi per spiegare una semplice linea di convergenza e altre cose sul genere...o eri laureato in arte e letteratura antica per capire una frase, oppure un semplice mortale (come me) lo mandava a ***** dopo la prima riga...

scusate l'Off-topic...

buon pranzo!
 
 




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Messaggio Re: Teleconnessioni Autunno-Inverno

#36  Icestorm Lun 21 Set, 2009 11:06

Chiara tendenza alla meridianizzazione, tentativi di sfogo da parte delle depressioni alle alte latitudini che intrappolate da fasce anticiclonica in forma smagliante, non riescono a dissipare la loro energia sempre maggiore.

Fin quando le aree anticloniche non cederanno il passo nemmeno parzialmente, i tentativi di sfogo meridiano si faranno sempre più numerosi...ammesso e non concesso però che vadano a buon fine però.
Probabilmente la sinottica per i primi di ottobre che vedeva una potenziale irruzione Artica su mittel-Europa e Mediterraneo centrale, va rivista (come i modelli iniziano a fiutare), tante sono le spallate che l'HP Atlantico darà verso est.

A coronamento dell'evoluzione che vivremo nei prossimi giorni, propongo il link di un post scritto nella scorsa settimana, che credo riassuma con buona precisione le vicissitudini previste:
Spoiler: [ Mostra ]


Le susseguenti previste riprese anticicloniche, anche quando il campo barico sembrava sfaldarsi, hanno dell'incredibile ma non possiamo certo dire che non ce lo aspettavamo.

Evidente il caposaldo Azzorriano con perno appunto in pieno Atlantico, con fascia di convergenza inter-tropicale che occorre in aiuto ai massimi pressori secondari sul Continente Europeo, oggetto dei primi forcing Artici.

Gli spanciamenti anticlonici per me non finiscono qui!
 




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Messaggio Re: Teleconnessioni Autunno-Inverno

#37  il fosso Lun 21 Set, 2009 14:40

E' anche la mia paura Marco,
il primo affondo finirà inequivocabilmente ad Est, forse molto ad Est,
con al massimo qualche sbuffo fresco in entrata sull'alto adriatico,
forse un secondo impulso potrebbe puntarci più direttamente...

Di sicuro almeno per un pò di Atlantico "vero" ne vedremo ben poco,
quindi per ora nessun peggioramento di stampo tipico autunnale,
i guasti se ci saranno, saranno dovuti ad entrate meridiane o parzialmente retrograde
 




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Messaggio Re: Teleconnessioni Autunno-Inverno

#38  Icestorm Mar 22 Set, 2009 19:50

Probabilmente dopo il 1° ottobre vedremo il rifiorire di molti meteo-appassionati, con le prime configurazioni bariche interessanti   

Rimanendo poco fiducioso per la prima pulsazione artica di fine mese, che avverrà in netto regime di AO++;

il successivo impulso potrebbe provocare la scissione ed il conseguente sbilanciamente della cortina anticiclonica ormai messa a dura prova da un vortice artico divenuto centro di bassa pressione molto importante, capace di impensierire anche un anticiclone da 1030 hPa.

Seconda pulsazione quindi probabilmente con possibilità di successo di spingersi verso il Mediterraneo superiori al 40%, seppur stemperata logicamente dal precedente troppo vigoroso campo barico Afro-Mediterraneo.

Per quanto riguarda il futuro ancor più spinto, il rientro probabile nella neutralità dell'anomalia termica superficiale Atlantica, potrebbe e dico solamente potrebbe, essere prodromica all'entrata di un flusso perturbato Atlantico più meridionale, con coinvolgimento quindi anche dell'Europa centro-meridionale...ora in balia di mostruose figure anticicloniche.
 




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Messaggio Re: Teleconnessioni Autunno-Inverno

#39  il fosso Mar 22 Set, 2009 22:01

Dando un occhio al determinismo i segnali da te descritti ci sono,
le possibilità di un guasto serio entro 3-6 ottobre sembrano aumentare;

lungo di reading bellissimo, sarebbe una lunga fase perturbata...
 




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Messaggio Re: Teleconnessioni Autunno-Inverno

#40  Icestorm Mer 23 Set, 2009 01:04

Colata artica a parte: Il vero autunno è in arrivo?

Andiamo ad esaminare i nuovi dati sul posizionamento della fascia di convergenza intertropicale, ed i possibili risvolti sul tempo che farà nella prima metà di ottobre:

Netta inversione di tendenza della linea itcz, com'è normale che sia con la stagione che avanza, il fronte di convergenza intertropicale si pone su livelli "di rientro" dopo la divagazione avutasi nella prima decade settembrina.

Divagazione che come ben sappiamo si è protratta da agosto (com'è normale che sia), determinanto climi secchi e caldi oltre-media su tutto il bacino Mediterraneo.

La ripresa dei binari giusti come si vede dall'immagine è avvenuta anche in maniera repentina se vogliamo.

 west

Possiamo attenderci i primi cambiamenti in sede Europea già dai primi di ottobre;
le vaste aree interessate da correnti discendenti (ora in ritiro su Nord-Africa/Mediterraneo abbandonando il centro-Europa) messe in moto di riflesso dalla convezione degli alisei in sede sub-equatoriale, avranno il merito di lasciar infiltrare probabilmente almeno in parte il flusso perturbato Atlantico.

Flusso Atlantico libero in parte di permeare non solo su Isole Britanniche/Scandinavia, ma anche su Francia-Germania presumibilmente quindi di riflesso anche su Italia dal Golfo di Genova.

***Beninteso, in caso di westerlies predominanti, in caso di flusso orientale il discorso sul flusso Atlantico se ne rimane a casina sua.

Tuttavia il ritorno nei parametri di competenza stagionale dell'ITCZ, è compiuto solo in parte, rimanendo tutt'ora su livelli superiori alla media 1979-2008..ecco appunto la precisazione noaa:

*La media storica è di circa 14.5N su Africa Orientale, e la posizione attuale è di circa 15.5N.
*In Africa occidente la ITF è ben più a nord della sua storica posizione media di 16.9N, rispetto alla posizione attuale, 17.7N.


Quest'ultimo appunto, ma non ultimo in quanto ad importanza, può suggerirci un probabile avanzamento autunnale con fronti perturbati Atlantici in avvicinamento alle latitudini Mediterranee, ma allo stesso tempo che le fasce anticicloniche non cederebbero ne di schianto, ne per lunghi periodi.

Come a dire...più facili cut-off in sede Mediterranea intervallati da temporanee risalite anticicloniche, che Flussi occidentali continui nel tempo.


Propongo in chiusura l'immagine attuale che mostra il posizionamento dell'ITF:
 itcz3

Buonanotte a tutti, ai prossimi aggiornamenti!
 




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Messaggio Re: Teleconnessioni Autunno-Inverno

#41  Icestorm Sab 26 Set, 2009 15:47

Intanto la crescita positiva dell'AO index (AO+++) ha raggiunto il suo apice portandosi su valori davvero estremi, previsto ben presto tornare verso la media con l'entrata del nuovo mese.

 ao

Non si osservano particolari segnali di ingresso Atlantico che come indiziato, per fattori quali anomalie termiche oceaniche in sede Europea (T°C Atlantiche Azzorriane ---) ed in sede mondiale (nino moderatamente +, che raggiungerà seppur per poco i connotati di "forte intensità"), mantengo le cortine anticicloniche in forma smagliante.

Diciamo chiaramente che siamo arrivati a fine settembre senza lo straccio di un peggioramento che sia degno di tal nome forse dallo scorso aprile!

Siamo a galla grazie ai temporali devastanti di giugno/luglio, e a quelli meno intensi ma vitali di settembre.

Permanenza di uno SCAND-, falda africana di alimentazione anticiclonica ancora viva e vispa, quest'ultimo potrebbe essere uno degli sbocchi per questo ottobre in entrata.

Dopo i tentativi meridiani del prossimo impulso Artico che interesseranno il comparto europeo orientale, il respingimento a rimbalzo di tale vortice che cozzerà contro i muri anticiclonici afro-mediterranei, potrebbe infatti rimandare lo stesso ad approfondirsi ad alte latitudini, richiamando una lingua di risalita calda e stabile in pieno Mediterraneo.

Speriamo di no  
 




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Messaggio Re: Teleconnessioni Autunno-Inverno

#42  il fosso Sab 26 Set, 2009 17:19

Continuo a intravedere attraverso le dinamiche che si possono intuire un possibile sblocco
per entrata atlantica nell'ultima parte della prima decade di Ottobre,
dopo una possibile rimonta anticiclonica africana pre-frontale.
Che dici Marco, e agli altri, anche a voi sembra plausibile?
 




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Messaggio Re: Teleconnessioni Autunno-Inverno

#43  Icestorm Dom 27 Set, 2009 14:19

il fosso ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Continuo a intravedere attraverso le dinamiche che si possono intuire un possibile sblocco
per entrata atlantica nell'ultima parte della prima decade di Ottobre,
dopo una possibile rimonta anticiclonica africana pre-frontale.
Che dici Marco, e agli altri, anche a voi sembra plausibile?


Guarda Fosso, più che una possibilità la reputo un auspicio...il VP com'è logico che sia ora è molto compatto, in forte approfondimento con decentramento sul comparto Europeo...solitamente non lo troviamo così poco a nord della Scandinavia con il suo "core".

Prima o poi dovrà ricadere verso latitudini più basse, per logici interscambi termici planetari, e la data che te dici potrebbe effettivamente rappresentare un periodo di maggior possibilità di avere un regime basso-pressorio nel nostro comparto Atlantico di competenza.

E' da riparlarne tra 3-4 giorni purtroppo però, abbiamo tempo e pace di dedicarci all'estate per adesso!
 




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Messaggio Re: Teleconnessioni Autunno-Inverno

#44  Icestorm Ven 02 Ott, 2009 02:30

Sta tornando pian piano alla normalità l'anomalia termica della superficie oceanica medio-Atlantica[---], oggetto di alcune nostre discussioni precedenti.

Il confronto con appena un mese fa è netto, proprio in questi giorni stiamo tornando in campo neutrale, lacune negative permangono ancora, ma la tendenza ad un assorbimento totale entro il 20 del mese di ottobre sembra delineata.

3 settembre vs 1 ottobre
01_10

E fin qui siamo d'accordo credo, un pò tutto secondo i piani purtroppo, che vedevano la previsione di un inizio autunno su livelli costantemente asciutti e miti, del resto carta canta (topic).

Probabilmente giunti a questo punto potrebbe risultare utile allargare un pò i nostri orizzonti, per effettuare una disamina su più vasta scala.
Probabilmente i fattori che elencammo e che ci facevano pensare ad un autunno come questo che stiamo vivendo erano sì chiari e non molto enigmatici, ma in concussione ad un'anomalia alto-pressoria continua in sede centro-sud Europea, senz'altro un elemento da non sottovalutare è un comparto apparentemente lontano ma non sconnesso con le nostre vicende climatologiche.

Mi riferisco al comparto Pacifico settentrionale, segnatamente la zona compresa tra Alaska e Canada.
Da circa un mese in tale zona infatti, risiede una trementa anomalia superficiale oceanica[---], sicuramente responsabile di un HP semi-persistente a dalla spaventosa forza in loco.

Riassumendo il mio pensiero in pochi step, premettendo che una forte anomalia termica delle acque superficiali non sia sinonimo di corrispondente matematica figura barica al di sopra di essa, credo però che sicuramente uno slancio stabilizzante in quella zona venga trasmesso a tutte le quote dall'estesa massa oceanica:

 es

Negli step numerati segnalati, appare abbastanza chiara la motivazione per cui in sede medio-Atlantica permangono condizioni troppo stabili per il periodo (unite all'originaria anomali Atlantica [---] ancora caratterizzante seppur in esaurimento).

Tuttavia ciò che torna di meno, sono i geopotenziali troppo elevati su un'area troppo vasta compresa tra Nord-Africa ed Europa centrale, con Mediterraneo al fulcro.

Non mi stupirei se i nuovi aggiornamenti ITCZ, attesi a breve, mostrassero un fronte intertropicale in parziale frenata nella sua stagionale migrazione verso meridione, si spiegherebbero molte cose se quest'elemento si presentasse come da ipotesi formulata.

ITCZ permettendo permango dell'idea che ottobre sarà il mese di transizione tra la stabilità e l'instabilità autunnale in entrata, forse posporre di qualche giorno magari il tutto, non farà male, rimandando i cambiamenti veri alla seconda parte del mese.

Per ora godiamoci nuove africanate...incredibili questi anticicloni a cuore caldissimo!!! Previsti -5°C a 500 hPa a latitudini inglesi a 240 fantomatiche ore
 




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#45  Icestorm Ven 02 Ott, 2009 12:47

Come dicevamo nei precedenti interventi, segnatamente proprio nell'ultimo, si è sviluppata una enorme anomalia termica negativa oceanica in questo comparto:

 anomnight_10_1_2009

Non sarà a tal proposito inatteso un generale crollo dei geopotenziali (si veda 2^ figura nel topic soprastante) su gran parte del settore statunitense centro-orientale, con nuove risalite anticicloniche derivate sul comparto europeo, indicativamente nei prossimi 5-12 giorni.

 nam
 




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