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melelao ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Ebbene sì, sono ancora vivo... ;) È parecchio che non commento sul forum anche se da un paio di mesi a questa parte ho ripreso a leggervi...
Però insomma, vedo che la discussione verte sul mio campo, l'agraria/olivicoltura e non posso esimermi dall'intervenire... :D

A Gualdo Tadino e Gubbio si coltiva una varietà di olivo particolarmente resistente al freddo, chiamata "Nostrale di Rigali" che penso possa resistere bene fino almeno a -10°C.
Sul resto del territorio regionale vengono coltivate bel altre varietà, tra le quali spiccano il Moraiolo (Valle Umbra), San Felice (Monti Martani), Dolce Agogia (Trasimeno) e Rajo (Amerino e Narnese). Queste, insieme alle varietà Frantoio e Leccino (presenti anche in altre regioni) sono le varietà tradizionalmente usate in Umbria e indicate nei disciplinari DOP (per ogni zona ci sono delle % da rispettare). Tra queste si si dice che il moraiolo sia la migliore, anche se poi tutto sta alla bravura del frantoiano...
Il Moraiolo (l'80% degli olivi della valle Umbra sono di questa varietà) è anche la varietà sicuramente più sensibile al freddo, tra le più sensibili in assoluto. Infatti viene coltivata in collina proprio per evitare il rischio gelate. In pianura vengono in genere piantati (perlomeno nella zona di Foligno) olivi della varietà Leccino, che resiste al freddo un paio di gradi in più rispetto al Moraiolo. Una volta comunque le zone di pianura non venivano destinate all'olivicoltura non tanto e non solo per via del freddo, ma anche e sopratutto perché malsane (paludose) e perché le uniche disponibili per la coltura di ortaggi e cereali...
Il fatto che nelle colline intorno a Spello, Foligno, Trevi, Giano ci siano molti esemplari pluricentenari di Moraiolo dimostra come il clima in quelle zone sia sensibilmente più mite rispetto alle zone sottostanti. Colline che tra l'altro sono caratterizzate da una vegetazione spontanea spiccatamente mediterranea. A fine ottobre ho ospitato alcuni amici per la raccolta delle olive e alcuni amici biologi, durante una passeggiata a Sassovivo sono rimasti stupiti nel riconoscere alcune specie vegetali che si è soliti trovare in prossimità del mare. Uno di essi, molto entusiasta (e che tornerà in estate proprio per motivi di ricerca) mi disse "Wow, grazie mille per avermi fatto scoprire questo posto! Sembra di essere all'Isola d'Elba e siamo almeno a 100 Km di distanza dal mare!"

Zona Spoleto: preso atto che Spoleto è una città sensibilmente più fredda rispetto a quelle che la circondano, FOligno e Terni in primis non mi sento di paragonarla con Gualdo Tadino...
Ah! Gli olivi che stanno piantando in pianura a Spoleto sono di una varietà spagnola, chiamata Arbequina (tipica della Catalogna) che oltre ad essere estremamente resistente al freddo, consente un altissimo livello di meccanizzazione. Inutile aggiungere che servirà alle numerose industrie olearie della zona per produrre NON un olio tipico, bensì un olio, seppur extra-vergine, "da supermercato"... ;)

Veniamo poi alla notizia del secolo: anche qui a MN splende in sole, cosa più unica che rara... Temperatura comunque rigida di circa +6°C...

Chissà che ora che ho ripreso il via non riesca ad essere un po' più puntuale con i miei interventi...

Pigimeteo ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Per la gioia dei miei ulivi, la temperatura è risalita prima fino a 7°C, poi è ridiscesa a 5,1°C, con cielo coperto ma senza precipitazioni...
Però, tutto sommato, specie se non di grandi dimensioni, gli olivi non sono poi così allergici al gelo: io non ho neppure uno del citato "cultivar rigalese", il più resistente al freddo, ma solo normali olivi da vivaio, più uno di una qualità pugliese. Eppure, tutti hanno retto bene fino a -12°C e l'unico che ci ha rimesso... le foglie, è stato stecchito, probabilmente, da un parassita.

Il mio plauso per l'elevata qualità "botanica" raggiunta dalla discussione :inchino: :inchino:
:bye: