la media 1961-1990 è +8.5° (per Foligno), quella 1980-2010 è +9.3°.... direi che con +10° possiamo dire di essere in media

Decisamente.
Io sono anche in possesso di uno studio sul fitoclima d'Italia a cavallo tra gli anni 20 e 30, il primo vero studio fatto su questo tema in cui si cercava di determinare il legame tra la vegetazione spontanea (e in taluni casi coltivata, come l'olivo e la vite) e le medie di temperatura delle varie zone del nostro paese (Istria e Zara compresi, visto il periodo...). Il lavoro, immane per l'epoca, contiene anche le medie delle temperature di almeno 150 località italiane (medie degli anni 20, che includono anche il famoso inverno 1929, cosa della quale si fa menzione nell'introduzione al lavoro facendo notare che fosse trattato di un evento estremamente raro). Non si parla di massime e minime, ma di temperature medie mensili (c'erano anche le massime e le minime assolute registrate nel periodo di studio, che però io reputo poco attendibili proprio per via del 1929, le precipitazioni e la durata della siccità estiva).
Quella del mese più freddo (gennaio) in Umbria oscillava tra i +4°C di Perugia e Spoleto, i +5,5°C di Foligno, i +6°C di Terni (c'erano anche Orvieto, Gubbio, Città di Castello, Norcia, ma a memoria non ricordo i dati). Quindi direi che è ragionevole pensare che per le zone pianeggianti della conca ternana e della valle umbra un valore di +10°C come massima di gennaio rientri nella norma. Per completezza vi dico che la maggior parte dell'Umbria centrale e meridionale (escluso l'appennino) veniva inserita nella sottozona media (in alcuni casi fredda, come per Perugia) del lauretum (cioè la fascia fitoclimatica più "calda" riscontrabile in Italia che veniva appunto divisa in sottozona calda, media e fredda), caratterizzata dalla presenza della foresta sempreverde mediterranea, querce termofile, orniello e carpino nero nei versanti a nord e dalla coltura dell'olivo.