Comunque a me pare assurdo pensare che questa debba essere la nuova normalità dei nostri inverni. Pur essendo pienamente consapevole (e lo sapete) che il clima è cambiato e fare riferimento costante a condizioni che non esistono più è perfettamente inutile, mi rifiuto di pensare che la +5/+10 a gennaio debba essere lo standard.
Spero più in un biennio tremendo, e già dal prossimo anno si possa tornare a parlare di freddo e neve ogni tanto.
Il tuo "compaesano" Luisito ci ha saggiamente ammonito da tempo a cosa stavamo andando incontro.
Egli ha sempre citato l' estate 1983 ed il trittico invernale 1988/89/90 come lugubre campanello d' allarme su qualcosa di grosso che stava (letteralmente) bollendo in pentola.
Ed i suoi alert erano corroborati da studi di climatologi che oltretutto mettevano in guardia sul fatto che proprio l' area mediterranea sarebbe stata la più colpita. E questo me lo ricordo pure io che sono suo coscritto, malato di meteo fin da pischello.
Purtroppo, come dice Francesco il Beroitano, credo pure che il trend sia ben lontano dallo stabilizzarsi, vedendo l' impetuosa crescita di questi due anni che tu citi. C' è una serie di disastrosi feedback (in primis la forte riduzione dei ghiacciai) che credo pagheremo sonoramente.
And, sulle temperature nulla da eccepire purtroppo. Su quelle ci ho messo una pietra sopra tempo fa.
A me quello che sconforta (ma che allo stesso tempo mi lascia un briciolino di speranza) è la circolazione.
Consideriamo che solo 4 anni fa (2019/2020) abbiamo avuto un inverno molto nevoso sulle Alpi e sugli Appennini a quote non siderali. L'Altopiano di Asiago ha visto una copertura nevosa record da dicembre ai primi di aprile (parliamo di 1000 m di quota), mentre sull'Appennino centrale una situazione simile si riscontrava oltre i 1400.
L'inverno successivo anche non fu niente male, parlo del 2020/2021, e parlo sempre rigorosamente della montagna.
Il 2021/2022 è stato mediocre, così come mediocre è stato lo scorso, sempre in montagna.
Questo finora è definibile men che mediocre sulle Alpi e semplicemente osceno sull'Appennino, senza mezzi termini.
Dove voglio arrivare? Innanzitutto a non spararmi ... :lol:
Ma solo a dire che, nonostante il
GW, ci sarebbe ancora spazio per inverni decenti oltre una certa quota che fisserei sui 1200 sulle Alpi e sui 1400 sull'Appennino centrale, ma la circolazione deve darci una mano.
La domanda alla quale non ho risposte è come mai nel 2019/20 abbiamo avuto una perturbazione ogni settimana e quest'anno una al mese? A livello termico globale 4 anni fa non c'era certo 1 grado in meno. Sostanzialmente eravamo sui livelli attuali, parliamo di zerovirgolazero di differenza.
Insomma, io che non nevichi più in pianura e che le gelate si siano diradate lo accetto, ci faccio pace.
Ma che non passi mezza perturbazione degna di nota, a prescindere dalle isoterme, anche no.
Tra l'altro in un contesto in cui, a fine anno, ci ritroviamo (nonostante lunghi e preoccupanti periodi secchi) non così distanti dalle medie pluvio storiche. Padova, per dire, over 800 e Spoleto over 1000.
Il mio briciolo di speranza risiede lì.