Meteo-proverbi italici.

Meteo-proverbi italici.
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Messaggio Meteo-proverbi italici. 
 
Girovagando su internet ho trovato una simpatica rassegna di detti popolari inspirati a giorni particolari dell'anno.
Forse gli antichi proverbi sono il primo tentativo di previsioni stagionali  
Li metto qui come curiosità e chissà... che non ci azzecchino!!

Gennaio

L'Epifania (6 gennaio) il più gran freddo che ci sia.

Di Pasqua Epifania (6 gennaio) il vento se ne va via.

La Pasqua Epifania (6 gennaio) tutte le feste porta via.

Per Sant'Antonio Abate (17 gennaio) maschere e serenate.

Sant'Antonio (17 gennaio) dalla barba bianca, se non nevica poco ci manca.

Per Sant'Antonio (17 gennaio) il freddo ha più unghie del demonio.

Per San Sebastiano (20 gennaio) un'ora in più abbiamo.

A San Sebastiano (20 gennaio) l'estate è ancor lontano.

Per San Sebastiano (20 gennaio) la neve cade piano piano.

A Sant'Agnese (21 gennaio) la lucertola per la siepe.

A Sant'Agnese (21 gennaio) la lucertola per il maggese.

Del'inverno non me ne curo, purché San Paolo (25 gennaio) non faccia scuro.

Febbraio

Candelora (2 febbraio) in foglia, Pasqua in neve.

Candelora scura dell'inverno non si ha paura.

Candelora al solicello, siamo solo a mezzo inverno.

Se nevica per la Candelora, sette volte la neve svola.

Candelora, se tempesta se gragnola dell'inverno semo fora.

Per San Biagio (3 febbraio), il Mitrato, il freddo è andato.

Sant'Agata (5 febbraio): la terra rifiata e la merenda è ritrovata.

Sant'Agata conduce la festa a casa.

Per San Valentino (14 febbraio) la primavera sta vicino.

Per San Valentino l'allodola fa il nidino.

Per San Valentino fiorisce lo spino.

Marzo

San Giuseppe (19 marzo) frittellaio è un dì per metà festaio.

Per l'Annunciata (25 marzo) la rondine è tornata.

Aprile

San Vincenzo (5 aprile) chiaro, assai grano scuro, pane nessuno.

Al 5 d'aprile (San Vincenzo)  il cucù deve venire.

Acqua di San Giorgio (23 aprile) carestia di fichi.

A San Marco (25 aprile) le vacche passano il varco.

San Marco (25 aprile) bagnato porta il fieno sul selciato.

San Marco Vangelista (25 aprile),  maggio alla vista.

Per Santa Caterina (29 aprile) le vacche alla cascina.

Maggio

A San Cataldo (10 maggio) esce il freddo ed entra il caldo.

Fino all'Ascensione (metà maggio) non lasciare il tuo giubbone.

Se piove per l'Ascensione ogni cosa va in perdizione.

Fino a Sant'Ubaldo (16 maggio) il freddo lotta con il caldo.

Giugno

La vigilia di San Giovanni (23 giugno) piove tutti gli anni.

 La guazza di San Giovanni (24 giugno) cura tutti i malanni.

Luglio

Per Santa Cristina (24 luglio) di mattina l'aria è fina.

Se piove per Sant'Anna (26 luglio), l'acqua diventa manna.

A Santa Marta (29 luglio) s'attacca la luce sotto la cappa.

Per San Pietro (30 luglio) se piove e fa gragnola, la durata è men di un'ora.

Agosto

Per San Donato (7 agosto) l'inverno è nato.

San Lorenzo (10 agosto) asciuga i rivi.

San Lorenzo (10 agosto) l'innocente, mille fuochi in cielo accende.

Per Santa Chiara (11 agosto) ogni goccia una quartara.

Se piove a San Ponziano (13 agosto), il vino costa meno del grano.

Per San Rocco (16 agosto) la rondine fa fagotto.

Da San Bartolomeo (24 agosto) la rondine va con Dio.

 A Sant'Agostino (28 agosto), la testa sul cuscino.

Settembre

A San Matteo (21 settembre) tanto è la notte tanto il die.

Per San Cosma e San Damiano (26 settembre) ogni male stia lontano.

Ottobre

San Francesco (4 ottobre) dopo il caldo viene il fresco.

A San Francesco (4 ottobre) arriva il tordo e il fresco.

Se piove avanti la messa prima (per San Simeone, 8 ottobre), piove tutta la mattina.

Per Santa Teresa ( 15 ottobre) prepara la tesa.

All'Ave Maria (per S.Pietro d'Alcantara, 19 ottobre), o a casa o per la via.

Novembre

Per ogni santi (1 novembre) mantello e guanti.

Per i santi (1 novembre) la neve è per i campi.

Prima o dopo i morti (2 novembre) la burrasca è alle porte.

Per i morti (2 novembre) la neve negli orti.

L'estate di San Martino (11 novembre) dura tre giorni e un pochino.

Oca castagne e vino per festeggiare San Martino (11 novembre).

Da San Martino (11 novembre) l'inverno è in cammino.

Per Sant'Omobono (13 novembre) o neve o tempo buono.

Per San Clemente (23 novembre) l'inverno mette un dente.

Per Santa Caterina (25 novembre) la neve si avvicina.

Per Santa Caterina (25 novembre) o neve o brina.

Da Santa Caterina (25 novembre) il freddo si raffina.

Per Santa Caterina (25 novembre) tira fuori la fascina.

A Sant'Andrea (30 novembre) la neve è per la via.

Sant'Andrea (30 novembre) porta o neve o bufera.

Dicembre

Se piove per Santa Bibiana (2 dicembre) dura quaranta dì e una settimana.

Per Santa Bibiana (2 dicembre), scarponi e calza di lana.

A Santa Barbara (4 dicembre) sta' intorno al fuoco e guardalo.

Per San Nicolò di Bari (6 dicembre), festa o non festa, a scuola non si resta.

A San Nicola di Bari (6 dicembre), la rondine passa i mari.

Chi si rinnova per Maria (8 dicembre), scampa la malatia.

Se San Damaso (11 dicembre) venerate, sarete in pace con chi amate.

Da Santa Lucia (13 dicembre) il freddo si mette in via.

Sante Lùcie (13 dicembre), el fredo scrùscie (dicono a Udine).

Da Santa Lucia a Natale il dì s'allunga quanto un passo di cane.

A San Gaziano (18 dicembre) lo scaldino in mano.

A Natale (25 dicembre) freddo cordiale.

Natale (25 dicembre) in pantanella, Pasqua in polverella.

Natale (25 dicembre) al balcone, Pasqua al tizzone.

Da Natale (25 dicembre) in là il freddo se ne va.

A San Silvestro (31 dicembre) la neve alla finestra.



 
 Francesco [ Ven 11 Nov, 2005 09:18 ]


Meteo-proverbi italici.
Commenti
Messaggio  
 
Io ne aggiungerei 2 "nostrani" (fonte: il mi' por nonno ):

" Pe' la Madonna Candelora, de l'inverno semo fòra, ma si piove o tira 'l vento, de l'inverno semo dentro."

...e soprattutto...

"Prima de Natale né freddo né fame, dopo Natale freddo e fame in quantità!"

Ciao!

Stefano



 
 stinfne [ Ven 11 Nov, 2005 11:16 ]
Messaggio  
 
stinfne ha scritto: 
Io ne aggiungerei 2 "nostrani" (fonte: il mi' por nonno ):

" Pe' la Madonna Candelora, de l'inverno semo fòra, ma si piove o tira 'l vento, de l'inverno semo dentro."

...e soprattutto...

"Prima de Natale né freddo né fame, dopo Natale freddo e fame in quantità!"

Ciao!

Stefano


Belli!
Chiunque ne conosca li metta pure!

 



 
 Francesco [ Ven 11 Nov, 2005 11:35 ]
Messaggio  
 
Propongo di riprendere il metodo usato per gli accumuli.
Un emoticon per evidenziare i neo-inseriti.

Bravo Francesco, un'ideona.


Gennaio

L'Epifania (6 gennaio) il più gran freddo che ci sia.

Di Pasqua Epifania (6 gennaio) il vento se ne va via.

La Pasqua Epifania (6 gennaio) tutte le feste porta via.

Per San Vincenzo (16 gennaio) l'inverno mette i denti

Per Sant'Antonio Abate (17 gennaio) maschere e serenate.

Sant'Antonio (17 gennaio) dalla barba bianca, se non nevica poco ci manca.

Per Sant'Antonio (17 gennaio) il freddo ha più unghie del demonio.

Per San Sebastiano (20 gennaio) un'ora in più abbiamo.

A San Sebastiano (20 gennaio) l'estate è ancor lontano.

Per San Sebastiano (20 gennaio) la neve cade piano piano.

A Sant'Agnese (21 gennaio) la lucertola per la siepe.

A Sant'Agnese (21 gennaio) la lucertola per il maggese.

Del'inverno non me ne curo, purché San Paolo (25 gennaio) non faccia scuro.

Febbraio

Madonna Cannelora, de l'inverno semo fora. Se ce fa lu sulicillu, quaranta jorni d'invernicillu. Lo faccia o no lo faccia, ci starà lu friddu fino a Pasqua  

Candelora (2 febbraio) in foglia, Pasqua in neve.

Candelora scura dell'inverno non si ha paura.

Candelora al solicello, siamo solo a mezzo inverno.

Se nevica per la Candelora, sette volte la neve svola.

Candelora, se tempesta se gragnola dell'inverno semo fora.

Per San Biagio (3 febbraio), il Mitrato, il freddo è andato.

Sant'Agata (5 febbraio): la terra rifiata e la merenda è ritrovata.

Sant'Agata conduce la festa a casa.

Per San Valentino (14 febbraio) la primavera sta vicino.

Per San Valentino l'allodola fa il nidino.

Per San Valentino fiorisce lo spino.

Marzo

San Giuseppe (19 marzo) frittellaio è un dì per metà festaio.

Per l'Annunciata (25 marzo) la rondine è tornata.

Aprile

San Vincenzo (5 aprile) chiaro, assai grano scuro, pane nessuno.

Al 5 d'aprile (San Vincenzo) il cucù deve venire.

Acqua di San Giorgio (23 aprile) carestia di fichi.

A San Marco (25 aprile) le vacche passano il varco.

San Marco (25 aprile) bagnato porta il fieno sul selciato.

San Marco Vangelista (25 aprile), maggio alla vista.

Per Santa Caterina (29 aprile) le vacche alla cascina.

Aprile, ogni goccia un barile  

Maggio

A San Cataldo (10 maggio) esce il freddo ed entra il caldo.

Fino all'Ascensione (metà maggio) non lasciare il tuo giubbone.

Se piove per l'Ascensione ogni cosa va in perdizione.

Fino a Sant'Ubaldo (16 maggio) il freddo lotta con il caldo.

Né de Magghjo né de magghjone non te leà lu pilliccione  

Giugno

La vigilia di San Giovanni (23 giugno) piove tutti gli anni.

La guazza di San Giovanni (24 giugno) cura tutti i malanni.

Luglio

Per Santa Cristina (24 luglio) di mattina l'aria è fina.

Se piove per Sant'Anna (26 luglio), l'acqua diventa manna.

A Santa Marta (29 luglio) s'attacca la luce sotto la cappa.

Per San Pietro (30 luglio) se piove e fa gragnola, la durata è men di un'ora.

Agosto

Per San Donato (7 agosto) l'inverno è nato.

San Lorenzo (10 agosto) asciuga i rivi.

San Lorenzo (10 agosto) l'innocente, mille fuochi in cielo accende.

Per Santa Chiara (11 agosto) ogni goccia una quartara.

Se piove a San Ponziano (13 agosto), il vino costa meno del grano.

Per San Rocco (16 agosto) la rondine fa fagotto.

Da San Bartolomeo (24 agosto) la rondine va con Dio.

A Sant'Agostino (28 agosto), la testa sul cuscino.

Agosto, sei il più galante, secchi i fossi e tagli le piante  

Settembre

A San Matteo (21 settembre) tanto è la notte tanto il die.

Per San Cosma e San Damiano (26 settembre) ogni male stia lontano.

Ottobre

San Francesco (4 ottobre) dopo il caldo viene il fresco.

A San Francesco (4 ottobre) arriva il tordo e il fresco.

Se piove avanti la messa prima (per San Simeone, 8 ottobre), piove tutta la mattina.

Per Santa Teresa ( 15 ottobre) prepara la tesa.

All'Ave Maria (per S.Pietro d'Alcantara, 19 ottobre), o a casa o per la via.

Novembre

Per ogni santi (1 novembre) mantello e guanti.

Per i santi (1 novembre) la neve è per i campi.

Prima o dopo i morti (2 novembre) la burrasca è alle porte.

Per i morti (2 novembre) la neve negli orti.

L'estate di San Martino (11 novembre) dura tre giorni e un pochino.

Oca castagne e vino per festeggiare San Martino (11 novembre).

Da San Martino (11 novembre) l'inverno è in cammino.

Per Sant'Omobono (13 novembre) o neve o tempo buono.

Per San Clemente (23 novembre) l'inverno mette un dente.

Per Santa Caterina (25 novembre) la neve si avvicina.

Per Santa Caterina (25 novembre) o neve o brina.

Da Santa Caterina (25 novembre) il freddo si raffina.

Per Santa Caterina (25 novembre) tira fuori la fascina.

A Sant'Andrea (30 novembre) la neve è per la via.

Sant'Andrea (30 novembre) porta o neve o bufera.

Dicembre

Se piove per Santa Bibiana (2 dicembre) dura quaranta dì e una settimana.

Per Santa Bibiana (2 dicembre), scarponi e calza di lana.

A Santa Barbara (4 dicembre) sta' intorno al fuoco e guardalo.

Per San Nicolò di Bari (6 dicembre), festa o non festa, a scuola non si resta.

A San Nicola di Bari (6 dicembre), la rondine passa i mari.

Chi si rinnova per Maria (8 dicembre), scampa la malatia.

Se San Damaso (11 dicembre) venerate, sarete in pace con chi amate.

Da Santa Lucia (13 dicembre) il freddo si mette in via.

Sante Lùcie (13 dicembre), el fredo scrùscie (dicono a Udine).

Da Santa Lucia a Natale il dì s'allunga quanto un passo di cane.

A San Gaziano (18 dicembre) lo scaldino in mano.

A Natale (25 dicembre) freddo cordiale.

Natale (25 dicembre) in pantanella, Pasqua in polverella.

Natale (25 dicembre) al balcone, Pasqua al tizzone.

Da Natale (25 dicembre) in là il freddo se ne va.

A San Silvestro (31 dicembre) la neve alla finestra.

Domani, altro sostanzioso aggiornamento.



 
 burjan [ Sab 12 Nov, 2005 00:11 ]
Messaggio  
 
Praticamente un'enciclopedia dei proverbi!
Ci si può scrivere un libro!   Cmq Luisito da te mi sarei aspettato anche qualcosa di più in dialetto!



 
 andrea75 [ Sab 12 Nov, 2005 09:26 ]
Messaggio  
 
Citazione:

Cmq Luisito da te mi sarei aspettato anche qualcosa di più in dialetto


Ah sì? e 'mmò so-c....i vostri!!!

Beccatevi questo:

"Pe' San Bastiano va su lu monte e guarda lu pianu - si lu pianu non rinverdigghja, apri la mattera spanne e spanigghja - si lu pianu rinverdigghja, va-dda la mattera e-ppocu spanigghja".
Per chi riuscirà a tradurre il proverbio, spiegandone anche il significato, propongo di assegnare 50 punti.





 
 burjan [ Sab 12 Nov, 2005 21:54 ]
Messaggio  
 
Gennaio

L'Epifania (6 gennaio) il più gran freddo che ci sia.

Di Pasqua Epifania (6 gennaio) il vento se ne va via.

La Pasqua Epifania (6 gennaio) tutte le feste porta via.

Per San Vincenzo (16 gennaio) l'inverno mette i denti  

Per Sant'Antonio Abate (17 gennaio) maschere e serenate.

Sant'Antonio (17 gennaio) dalla barba bianca, se non nevica poco ci manca.

Per Sant'Antonio (17 gennaio) il freddo ha più unghie del demonio.

Per San Sebastiano (20 gennaio) un'ora in più abbiamo.

A San Sebastiano (20 gennaio) l'estate è ancor lontano.

Per San Sebastiano (20 gennaio) la neve cade piano piano.

A Sant'Agnese (21 gennaio) la lucertola per la siepe.

A Sant'Agnese (21 gennaio) la lucertola per il maggese.

Del'inverno non me ne curo, purché San Paolo (25 gennaio) non faccia scuro.

Febbraio

Madonna Cannelora, de l'inverno semo fora. Se ce fa lu sulicillu, quaranta jorni d'invernicillu. Lo faccia o no lo faccia, ci starà lu friddu fino a Pasqua  

Candelora (2 febbraio) in foglia, Pasqua in neve.

Candelora scura dell'inverno non si ha paura.

Candelora al solicello, siamo solo a mezzo inverno.

Se nevica per la Candelora, sette volte la neve svola.

Candelora, se tempesta se gragnola dell'inverno semo fora.

Per San Biagio (3 febbraio), il Mitrato, il freddo è andato.

Sant'Agata (5 febbraio): la terra rifiata e la merenda è ritrovata.

Sant'Agata conduce la festa a casa.

Per San Valentino (14 febbraio) la primavera sta vicino.

Per San Valentino l'allodola fa il nidino.

Per San Valentino fiorisce lo spino.

Marzo

Marzu sciuccu, grano da per tutto  

Marzu tegne, aprile stegne, chi è bellu de forma de magghji artorna  

Marz’asciuttu ma non tuttu  

Marz’umbrusu ma no piuvusu  

San Giuseppe (19 marzo) frittellaio è un dì per metà festaio.

Per l'Annunciata (25 marzo) la rondine è tornata.

Aprile

San Vincenzo (5 aprile) chiaro, assai grano scuro, pane nessuno.

Al 5 d'aprile (San Vincenzo) il cucù deve venire.

Acqua di San Giorgio (23 aprile) carestia di fichi.

A San Marco (25 aprile) le vacche passano il varco.

San Marco (25 aprile) bagnato porta il fieno sul selciato.

San Marco Vangelista (25 aprile), maggio alla vista.

Per Santa Caterina (29 aprile) le vacche alla cascina.

Aprile, ogni goccia un barile  

Maggio

A San Cataldo (10 maggio) esce il freddo ed entra il caldo.

Fino all'Ascensione (metà maggio) non lasciare il tuo giubbone.

Se piove per l'Ascensione ogni cosa va in perdizione.

Fino a Sant'Ubaldo (16 maggio) il freddo lotta con il caldo.

Né de Magghjo né de magghjone non te leà lu pilliccione  

Giugno

Se piove de giugno la notte, è mejo che Cristo ce manna la morte  

La vigilia di San Giovanni (23 giugno) piove tutti gli anni.

La guazza di San Giovanni (24 giugno) cura tutti i malanni.

Luglio

Aprile ‘nte scuprì,  magghju vacce adagio, giugno ‘nce ntignà, lujo fa quel che te pare    

Per Santa Cristina (24 luglio) di mattina l'aria è fina.

Se piove per Sant'Anna (26 luglio), l'acqua diventa manna.

A Santa Marta (29 luglio) s'attacca la luce sotto la cappa.

Per San Pietro (30 luglio) se piove e fa gragnola, la durata è men di un'ora.

Agosto

Per San Donato (7 agosto) l'inverno è nato.

San Lorenzo (10 agosto) asciuga i rivi.

San Lorenzo (10 agosto) l'innocente, mille fuochi in cielo accende.

Per Santa Chiara (11 agosto) ogni goccia una quartara.

Se piove a San Ponziano (13 agosto), il vino costa meno del grano.

Per San Rocco (16 agosto) la rondine fa fagotto.

Da San Bartolomeo (24 agosto) la rondine va con Dio.

A Sant'Agostino (28 agosto), la testa sul cuscino.

Agosto, sei il più galante, secchi i fossi e tagli le piante  

Settembre

A San Matteo (21 settembre) tanto è la notte tanto il die.

Per San Cosma e San Damiano (26 settembre) ogni male stia lontano.

Ottobre

San Francesco (4 ottobre) dopo il caldo viene il fresco.

A San Francesco (4 ottobre) arriva il tordo e il fresco.

Se piove avanti la messa prima (per San Simeone, 8 ottobre), piove tutta la mattina.

Per Santa Teresa ( 15 ottobre) prepara la tesa.

All'Ave Maria (per S.Pietro d'Alcantara, 19 ottobre), o a casa o per la via.

Novembre

Per ogni santi (1 novembre) mantello e guanti.

Per i santi (1 novembre) la neve è per i campi.

Prima o dopo i morti (2 novembre) la burrasca è alle porte.

Per i morti (2 novembre) la neve negli orti.

L'estate di San Martino (11 novembre) dura tre giorni e un pochino.

Oca castagne e vino per festeggiare San Martino (11 novembre).

Da San Martino (11 novembre) l'inverno è in cammino.

Per Sant'Omobono (13 novembre) o neve o tempo buono.

Per San Clemente (23 novembre) l'inverno mette un dente.

Per Santa Caterina (25 novembre) la neve si avvicina.

Per Santa Caterina (25 novembre) o neve o brina.

Da Santa Caterina (25 novembre) il freddo si raffina.

Per Santa Caterina (25 novembre) tira fuori la fascina.

A Sant'Andrea (30 novembre) la neve è per la via.

Sant'Andrea (30 novembre) porta o neve o bufera.

Dicembre

Se piove per Santa Bibiana (2 dicembre) dura quaranta dì e una settimana.

Per Santa Bibiana (2 dicembre), scarponi e calza di lana.

A Santa Barbara (4 dicembre) sta' intorno al fuoco e guardalo.

Per San Nicolò di Bari (6 dicembre), festa o non festa, a scuola non si resta.

A San Nicola di Bari (6 dicembre), la rondine passa i mari.

Chi si rinnova per Maria (8 dicembre), scampa la malatia.

Se San Damaso (11 dicembre) venerate, sarete in pace con chi amate.

Da Santa Lucia (13 dicembre) il freddo si mette in via.

Sante Lùcie (13 dicembre), el fredo scrùscie (dicono a Udine).

Da Santa Lucia a Natale il dì s'allunga quanto un passo di cane.

A San Gaziano (18 dicembre) lo scaldino in mano.

A Natale (25 dicembre) freddo cordiale.

Natale (25 dicembre) in pantanella, Pasqua in polverella.

Natale (25 dicembre) al balcone, Pasqua al tizzone.

Da Natale (25 dicembre) in là il freddo se ne va.

A San Silvestro (31 dicembre) la neve alla finestra.



 
 burjan [ Sab 12 Nov, 2005 22:01 ]
Messaggio  
 
Io ne aggiungo alcuni, non legati però ad un mese particolare dell'anno.

"Sotto l'acqua ci sta la fame, sotto la neve ci sta lu pane"

"Se s'arnuvola sopra la vrina, o acqua, o neve, o strina"

"Neve fatta de notte dura 'na pigna de fave cotte"

"Neve marzolina, arriva la sera e va via la matina"

Ma ne ho altri...



 
 snow96 [ Dom 13 Nov, 2005 15:12 ]
Messaggio Proverbi Folignati 
 
Alcuni detti che testimoniano la rivalità di alcune zone dell'umbria.

-Spiellu spilluzza, Fulignu s'aguzza, Spiellu s'è scarcatu, Foligno s'è aguzzatu
-A Bêagna, quanno piôe è 'na gra' lagna
 -Spiellu spella, Fulignu sfoia, Spoletu spoia, Terni tiranni, becchi c.... quilli de Narni,e se più tristi li volete, annate a Otricoli e ce li trôerete.
- Fulignu più lu guardo e più è malignu.
-Magna e bii è de Fuligni, bii e magna è de Bêagna.
-Se Béagna, ciavesse 'l portu, Fulignu saria un ortu.
-A Cannaiola (frazione di Trevi) se seminano li facioli e nascono li ladri.
-'Gni casa, a Spellu, un prete, un porcu, n'agnellu.



 
 Daniele77 [ Sab 17 Dic, 2005 18:29 ]
Messaggio  
 
Bravissimo!

Aggiungo:

- La corsa dell'ignoranza parte da Terni, se ferma a Spoleto e arrìa a Fulignu
- Il nobil perugino, per parlar bene, trasforma il pane in pene e la pace in pece
- Li tre-mmammocci de Spellu, quillu che sta in mezzo è lu più tuntu
- Guai a-qquillu cellu che-ppassa tra Fulignu e Spellu
- Ti abbandono maledetta Italia, vò a la Vescia
- Invettiva: Va a-Nnarni a fatte arbatte
- Spellu, più lu guardi e più è bellu. Se lu guardi da le mura fà schifu addirittura

 



 
 burjan [ Sab 17 Dic, 2005 18:49 ]
Messaggio  
 
Montefarco ce lu ficco e ce lu cargo ce lu tengo na mezz'ora pe fa scialà da la signora.                             



 
 Daniele77 [ Sab 17 Dic, 2005 19:01 ]
Messaggio  
 
AIUTO! Il forum è stato preso d'assalto dai nemici! Qualche perugino venga in soccorso please................



 
 andrea75 [ Sab 17 Dic, 2005 19:07 ]
Messaggio  
 
Citazione:

Montefarco ce lu ficco e ce lu cargo ce lu tengo na mezz'ora pe fa scialà da la signora


Politically very, very incorrect... I like it!!!   



 
 burjan [ Sab 17 Dic, 2005 19:08 ]
Messaggio  
 
hai dimenticato

- A Fuligni magni e 'ntigni!

 



 
 techsoundsystem [ Sab 17 Dic, 2005 19:23 ]
Messaggio  
 
Eh va beh, mi sento chiamato in causa!  

- Lu pecoraru quanno viè a Spoleti, je pare d'esse giudice e notaio, la coda de la pecora è la penna, lu sicchiu de lu latte è calamaio (questo è fantastico)
- Mejo tisico che lello (lello=ternano)
- Lu ternano se fa grossu, che a calà je vene sempre a tempu
- Foligni magna e 'ntigni, Bevagna 'ntigni e magna
- Folignati magna lumache, Perugini magna facioli, Marchiciani lasciali fori
- Mejo un mortu dentro casa che un Marchiciano fori da 'a porta
- Se lu Cocernu mette 'u cappellu, ammazza lu porcu e armetti u vitellu

...to be continued...  



 
 snow96 [ Sab 17 Dic, 2005 19:31 ]
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