L'afflusso di aria fredda giunto dal vortice islandese attraverso Rodano e Carcassonne ha già dato vita ad una complessa struttura depressionaria, giusto in tempo prima della pronta chiusura dello strappo (come si può ben vedere dai 1023 hpa già presenti sul punto di sutura).

Nei prossimi giorni, il minimo tirrenico evolverà molto lentamente, restando sostanzialmente sul posto e ricevendo sempre una buona alimentazione di aria fredda da nord-est tramite la Porta della Bora.

Le vicende del breve termine sulle varie regioni italiane saranno tuttavia influenzate proprio da questi minimi e lenti spostamenti del vortice, in funzione dei venti dominanti e dell'orografia.
Sembra tuttavia abbastanza probabile che, soprattutto nelle giornate di martedì e mercoledì prossimi, le regioni adriatiche ricevano un'elevata quantità di precipitazioni

mentre la quota neve si manterrà sempre a quote alto-collinari.
Come già anticipato nel titolo, la particolarità di questa fase sarà rappresentata, proprio a causa del cut-off da ovest subito intervenuto ed alla formazione, a nord, di una possente fascia di alte pressioni, dalla prolungata dominanza dei venti orientali o nord-orientali, accompagnati però, contrariamente alla maggior parte dei casi, da fenomeni localmente intensi e molto insistenti.