andrea75 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Fili ha scritto: [Visualizza Messaggio]

..se fosse morto un qualsiasi altro lavoratore di qualsiasi altro mestiere, avrebbe chiuso l'azienda in cui lavorava, di certo non tutte quelle della città o addirittura della nazione. Boh, a sto punto domani anche lutto nazionale?

ripeto, immenso dispiacere per un ragazzo di 30 anni che se ne va, ma come al solito al mondo del calcio si da davvero troppa importanza... sembra sia venuto a mancare un eroe nazionale.

Quando morirono 300 persone a fine agosto 2016 per il terremoto di Amatrice, nessuno rinvio niente, e si era all'inizio del campionato. Ma 300 persone "normali" non valgono un calciatore di serie A.. mah.

Il lavoro, la vita sociale sono una cosa... lo sport, nella fattispecie il calcio, sono un'altra. Non si può fermare l'economia di un'intera nazione, anche, ahimé, di fronte ad una triste tragedia come quella di Amatrice.
Invece per un giorno si può benissimo smettere di giocare a calcio, e per una sera si può anche rinunciare a vedere una partita. Si vive lo stesso.
E mi fermo qui, perché polemizzare in questi momenti è veramente ridicolo e del tutto irrispettoso.

Fili ha scritto: [Visualizza Messaggio]

..basta leggere un po' un giro per capire che non sto facendo nessuna polemica, ma esprimendo un parere comune a molti.

Brutto percepire il fatto esistano morti di serie A e di serie b,c,d e via via fino alla Z. Se al posto del capitano della Fiorentina fosse morta una riserva del Benevento, quante giornate di calcio avrebbero rinviato? Te lo dico io: zero.

and1966 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Io invece penso che per una volta si sia fatta la cosa giusta, e che lo "show must go on" non sia un comandamento divino, peraltro applicato fin troppe volte in passato in tutti gli sport.

Poranese457 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Ci sono alcune malattie congenite che non possono essere diagnosticate in alcun modo. Questa è gente iper controllata che guadagna un sacco di soldi proprio perché sta bene fisicamente.

È evidente che quando viene a mancare uno sportivo di questo calibro (ripeto, sono super atleti!) è davvero difficile dare la colpa a qualcuno