"Il Giocattolo rotto" e la nostra passione per la meteorologia

"Il Giocattolo rotto" e la nostra passione per la meteorologia
Articolo
Messaggio Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia 
 
No.

Sinceramente non riesco a concepire uno Zio così pessimista e categorico...

Credo sia stato lo "sfogo" di un momento...

La passione non (ci) passerà mai, credo, spero...  



 
 Gab78 [ Mar 11 Apr, 2017 21:39 ]


"Il Giocattolo rotto" e la nostra passione per la meteorologia
Commenti
Messaggio Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia 
 
Io sinceramente mi interessebbe osservare anche il clima di Venere se potessi
Comunque io invece penso che l uomo centri poco niente con i cambiamenti climatici, penso sia tutto dovuto a ere che giocano in modo ciclico o anche no A seconda di vari fenomeni "spaziali"
Anche perché se no, significa che nell antichità, tipo nell AC, nei periodi Moolto piu caldi di questo, le popolazioni di allora inquinavano parecchio eh
L uomo vuole essere al centro pure quando sbaglia



 
Ultima modifica di As_Needed il Mar 11 Apr, 2017 22:13, modificato 2 volte in totale 
 As_Needed [ Mar 11 Apr, 2017 22:11 ]
Messaggio Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia 
 
burjan ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Mi dispiace, ma il nostro bel giocattolo si sta rompendo sotto i nostri occhi.
Tutto l'assetto della circolazione su scala europea è completamente sconvolto.
In realtà, è soltanto l'atto finale di un processo che da decenni si svolgeva e che molti volevano ignorare.
L'indice est-atlantico in tutta la sua spaventosa crudezza.
Di chi è la colpa? Cosa ci importa a questo punto?
Magari con qualche onda da nord riusciremo ancora a trovare qualche acquazzone. Ma mese dopo mese, anno dopo anno, queste "scappiolette" sono sempre più deboli e lontane.
Ci aveva avvertito: nel 2002, nel 2007, in tanti inverni fasulli.
Non è vero che natura non facit saltus. A me sembra che stavolta il salto ci sia eccome.
Mi sa che ne vedremo delle belle.
E a me passa sempre più la voglia. Ogni giorno che passa. Altro che meteofili. Testimoni della fine di un mondo.


sante parole ormai di esempi ne abbiamo quanti ne vogliamo sullo stravolgimento del clima,basta vederli...

oggi sembrava una giornata tipica da fine maggio-inizio giugno e siamo solo ad aprile,se continua così quest'estate quanti record infrangeremo?



 
Ultima modifica di Freddoforever il Mar 11 Apr, 2017 22:19, modificato 1 volta in totale 
 Freddoforever [ Mar 11 Apr, 2017 22:16 ]
Messaggio Re: "Il Giocattolo rotto" e la nostra passione per la meteorologia 
 
Penso che molto bene abbia fatto Poranese a trasformare il mio post in un topic, lo ringrazio perchè ha capito le mie intenzioni prima di me.
Chiarisco innanzitutto che a me passa la voglia non di occuparmi di meteo, ma di occuparmene come abbiamo ed ho, in fondo pure io, sempre fatto. Di occuparcene come di una cosa bella, di una fonte di piaceri, di visioni spettacolari che ci riscattano delle molte amarezze della vita. La meteo al servizio delle settimane bianche e del mare.  
Passa la voglia di stare lì settimane intere con l'idea che "tanto tutto tornerà come prima", "ma quando arriva sta neve" o "quando arriva sto freddo". Passa la voglia di occuparsi di meteo col piacere di godere del tempo che vogliamo.
E' ora di assumere un approccio critico, se mi perdonate la parola grossa "militante" a queste faccende. Il mutamento climatico è già diventato il più grande pericolo per la civiltà umana e per la pace. All'ultimo G7, mentre in una stanza gli USA si battevano a livello di negoziati commerciali contro il recepimento dell'accordo di Parigi, nell'altra stanza uno sconsolato Ministro della Difesa doveva ammettere che in 17 (diciassette) scenari locali i cambiamenti climatici mettevano a rischio la sicurezza degli USA.

Il grafico dell'EA ci mette di fronte ad un progressivo ed inesorabile mutamento dell'assetto delle figure bariche sull'Europa. Un mutamento che dura cinquant'anni, progressivamente, inesorabilmente,  e che alla fine si realizza in una situazione stabile: guardate che è quanto accaduto al termine dell'ultima glaciazione. Da due anni non è mai stato negativo: non era mai accaduto.
Guardate che significherebbe, come sta significando,  blocco totale delle perturbazioni atlantiche, siccità monstre su gran parte dell'Europa mediterranea alternato a gravi ondate di gelo. Guardate cosa è successo quest'inverno.

E' inutile quindi stare lì a spillare le carte a sperare che il giocattolo si aggiusti, perchè non lo farà. E' ora che tutti coloro che conoscono più degli altri le dinamiche dell'atmosfera utilizzino questa loro conoscenza per gridare a tutti i venti che il cambiamento climatico globale, innescato al 90% da motivazioni antropiche, sta distruggendo il nostro mondo e sta mettendo a gravissimo rischio la sicurezza nostra e dei nostri figli. E' ora, se mi permettete il linguaggio desueto, che si cominci a utilizzare il linguaggio della denuncia, non dell'attesa vana. Il linguaggio della pratica, della sensibilizzazione, non del lampione.

Se non ci credete, se pensate che quel che ritiene l'ormai totale unanimità del mondo scientifico sia una bufala, nonostante le stesse evidenze della vostra finestra aperta in questa serata dell'11 Aprile che sembra Giugno, siete padronissimi di farlo.

Non è colpa mia se però poi tutte le previsioni più fosche si stanno puntualmente avverando.



 
 burjan [ Mar 11 Apr, 2017 23:02 ]
Messaggio Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia 
 
Io invece, come scrivevo anche prima, sono d'accordo con Luisito. Pur mantenendo un approccio leggermente meno pessimistico, il che si dimostra nel fatto che spero quasi ogni volta che i modelli sono in disaccordo in uno sblocco di questa assurda situazione, sbagliando purtroppo negli ultimi tempi sempre più spesso.    
Questo tra l'altro è un indice di tre cose:
1) che la passione è dura a morire e, almeno nel mio caso come nel caso di molti se non tutti voi, non morirà mai probabilmente.
2) che la situazione è decisamente grave, purtroppo, e che non c'è vera nessuna volontà politica di affrontare la questione ma anzi una diffusissima tendenza a fare come le tre proverbiali scimmiette e fingere che non stia succedendo nulla e che soprattutto non sia colpa nostra, come invece probabilmente è.
3) molto meno importante, che le mie analisi ultimamente non valgono una cippa!  



 
 zeppelin [ Mer 12 Apr, 2017 00:24 ]
Messaggio Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia 
 
Adriatic92 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Allora, tendenzialmente e dal mio punto di vista non posso nascondere e dire che il nostro clima già di suo lo trovo poco stimolante e divertente, almeno da 15-20 anni le cose sono cambiate in peggio, e per noi freddofili/meteofili in generale è una sonora mazzata..    detto ciò però la PASSIONE per la meteorologia rimane in qualunque circostanza/momento e in qualsiasi stagione, anche se a volte questi lunghi periodi morti e spenti ti fanno passare la voglia. La passione rimarrà sempre e comunque a prescindere, per scrutare, capire, scavare a fondo e conoscere sempre di più le varie dinamiche atmosferiche in continuo mutamento. Purtroppo il riscaldamento è sotto gli occhi di tutti e non si può negarlo, come non posso negare che la mano dell'UOMO implica in una minima %, del resto però la NATURA fa il suo corso, positivo o negativo che sia e noi comuni mortali non possiamo far altro che ammirare e osservare quello che ci propone davanti. Il bello della meteorologia è anche questo e rimarrà uno tra i rami più complessi e misteriosi della scienza  


Ma perché gli anticicloni non esistevano 20 anni fa??  

La piovosità è in aumento dati alla mano  



 
 Boba Fett [ Mer 12 Apr, 2017 00:25 ]
Messaggio Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia 
 
Boba Fett ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Adriatic92 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Allora, tendenzialmente e dal mio punto di vista non posso nascondere e dire che il nostro clima già di suo lo trovo poco stimolante e divertente, almeno da 15-20 anni le cose sono cambiate in peggio, e per noi freddofili/meteofili in generale è una sonora mazzata..    detto ciò però la PASSIONE per la meteorologia rimane in qualunque circostanza/momento e in qualsiasi stagione, anche se a volte questi lunghi periodi morti e spenti ti fanno passare la voglia. La passione rimarrà sempre e comunque a prescindere, per scrutare, capire, scavare a fondo e conoscere sempre di più le varie dinamiche atmosferiche in continuo mutamento. Purtroppo il riscaldamento è sotto gli occhi di tutti e non si può negarlo, come non posso negare che la mano dell'UOMO implica in una minima %, del resto però la NATURA fa il suo corso, positivo o negativo che sia e noi comuni mortali non possiamo far altro che ammirare e osservare quello che ci propone davanti. Il bello della meteorologia è anche questo e rimarrà uno tra i rami più complessi e misteriosi della scienza  


Ma perché gli anticicloni non esistevano 20 anni fa??  

La piovosità è in aumento dati alla mano  


Certo, pure 20 anni fa c'erano gli anticicloni, ma il problema è la PERSISTENZA e la FREQUENZA di queste lunghe fasi sempre più calde, secche e al di sopra della media che si ripetono ogni anno, senza poi dimenticare i record abitualmente stracciati. Sul fatto della piovosità che sia aumentata, ok, sono d'accordo, poi in quel caso come ho sempre ribadito fin dall'inizio, bisogna anche valutare la DISTRIBUZIONE e come viene spalmata poi nel tempo, ad esempio da inizio anno il cumulato precipitativo qui nella mia zona rientra grossomodo nella norma (per il momento) , ma se contiamo i giorni di pioggia, mi rendo conto che in 30 giorni, mi piove solo 2 o al massimo 3 giorni che fa l'equivalente di tutto il mese



 
 Adriatic92 [ Mer 12 Apr, 2017 08:11 ]
Messaggio Re: "Il Giocattolo rotto" e la nostra passione per la meteorologia 
 
burjan ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Penso che molto bene abbia fatto Poranese a trasformare il mio post in un topic, lo ringrazio perchè ha capito le mie intenzioni prima di me.  



E' che ormai un pelino ti conosco Luis  

Riguardo l'argomento del topic, sono sempre molto timoroso a parlare di cambiamenti radicali, definitivi o imponenti.
Purtroppo la mia osservazione della meteorologia è limitata all'area italica e ad un limitato periodo di tempo.

Nonostante, si, posso dire che a Porano non nevica decentemente da 5 anni mentre prima lo faceva 3/4 volte OGNI ANNO, non so se questo sia mai accaduto in passati meteorologicamente recenti. Posso anche dire che l'altro ieri è stata la prima volta negli ultimi 15 anni (da quando cioè ho memorie in merito) che si poteva fare il bagno a Bolsena nella prima decade di Aprile. Sarà risuccesso 20/30/40/50/100 anni fa? Non lo so.
Soprattutto, come si comporta il clima nelle altre aree del mondo? Abbiamo riscontri oggettivi ed inconfutabili che quanto sta accadendo negli ultimi 20 anni non sia già successo in un passato che non siamo in grado di rilevare? NO!

Ecco, che qualcosa sia cambiato a livello atmosferico è chiaro ma chi ci dice che la fase anomala non fosse quella degli ultimi 20/30/40/50/100/2000 anni o quella attuale?

No mi dispiace, ci sono ancora troppe incognite nel mio sapere per poter rispondere con certezza a tutte queste domande.



 
 Poranese457 [ Mer 12 Apr, 2017 08:29 ]
Messaggio Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia 
 
Sono perfettamente d'accordo con Burjan per quanto concerne l'aspetto emotivo.
Non riesco più a seguire la meteo come una volta. No, non è l'età che avanza, è la consapevolezza che il tipo di meteo che mi ha fatto innamorare non esiste più.
Sono certo che se 20-30 anni fa avessimo avuto questo clima qua, avremmo oggi 1/3 degli appassionati, perché c'è davvero poco di appassionante. Non è questione di freddofilia o caldofilia, è questione di dinamicità, di alternative, di sorprese, di interesse.
Poi la freddofilia è un'aggravante, in quanto costantemente frustrata, e francamente nel resto della vita le occasioni di frustrazione non mancano.
Il cambiamento è drammatico, è inutile, davvero inutile che ce la raccontiamo. Per un mese sotto media, ne abbiamo 15 sopra. L'intero pianeta è costantemente sopra media, da anni e anni.
Un anno è colpa del nino, l'anno dopo della nina, l'anno dopo della jet stream ... capite che sono spiegazioni velleitarie?
Continuiamo a tirare fuori l'88-89, l'89-90, il 2007, ma continuiamo a battere quegli orribili record. Quest'anno credo stiamo superando le più fosche previsioni. Mai visto in tutta la mia vita (e fanno 42 a giugno) un inverno tanto arido, seguito da un marzo e un aprile tanto aridi.
Qui dal nord-est io non ho nulla da segnalare che non sia un temporale (uno ogni 15 gg, per intenderci) e 3 cm di neve girata in pioggia a gennaio.
Guardo i miei sci come relitti di un'epoca morta, come un tifoso guarda il gagliardetto della sua squadra che un tempo fu gloriosa e oggi milita in promozione. Non credo all'amore incondizionato, amare è dare e ricevere, e io non ricevo più niente.
Capitolo colpe? Spero non sia colpa dell'uomo, perché se lo è, possiamo anche chiudere baracca e goderci il nuovo clima che avanzerà ad ampie falcate.
E' un ciclo? Beh, si da il caso che anche la mia e la vostra vita è un ciclo, e francamente se tornerà a far freddo o a piovere quando avrò 80 anni, sarò felice per le nuove generazioni, ma emotivamente ed egoisticamente, non me ne frega niente.



 
 snow96 [ Mer 12 Apr, 2017 10:05 ]
Messaggio Re: "Il Giocattolo rotto" e la nostra passione per la meteorologia 
 
credo sia normale lo scoramento in un periodo davvero piatto, meteorologicamente parlando. E' sempre avvenuto e sempre avverrà.

Per quanto concerne il cambiamento climatico in atto, anche questo va comunque commisurato alla porzione di pianeta che prendiamo in considerazione. Sembra proprio che l'Europa mediterranea sia tra le più direttamente colpite dalle nuove configurazioni pressorie globali, e risenta più di altre zone di un tipo di circolazione che recentemente ha subito scossoni rispetto al passato.

Rimane da capire, come diceva Leonardo, QUALE POSSA ESSERE LA NORMALITA'. Questa o quella degli anni '50? Chi è in gradi di dirlo? Il clima muta continuamente e forse parlare di "normalità" non ha molto senso. Stiamo vivendo anni in cui (per fare un esempio) Aprile ha massime in pianura di  oltre 25°. Ne abbiamo vissuti altri (specie i nostri genitori) in cui non superavano i 20°. Dunque? Quale è la "norma"? Questa, o quella di 60 anni fa?

Sciare in Appennino da dicembre: era la normalità 50 anni fa. E' molto più difficile oggi (a seconda delle annate poi). Anche qui, dove sta la normalità?  

Di carattere eccezionale è sicuramente la siccità che ha colpito l'arco Alpino negli ultimi due inverni, specialmente in Dicembre e Gennaio. Ma questo rientra nella normale "casistica".  



 
 Fili [ Mer 12 Apr, 2017 14:38 ]
Messaggio Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia 
 
Fili ha scritto: [Visualizza Messaggio]
credo sia normale lo scoramento in un periodo davvero piatto, meteorologicamente parlando. E' sempre avvenuto e sempre avverrà.

Per quanto concerne il cambiamento climatico in atto, anche questo va comunque commisurato alla porzione di pianeta che prendiamo in considerazione. Sembra proprio che l'Europa mediterranea sia tra le più direttamente colpite dalle nuove configurazioni pressorie globali, e risenta più di altre zone di un tipo di circolazione che recentemente ha subito scossoni rispetto al passato.

Rimane da capire, come diceva Leonardo, QUALE POSSA ESSERE LA NORMALITA'. Questa o quella degli anni '50? Chi è in gradi di dirlo? Il clima muta continuamente e forse parlare di "normalità" non ha molto senso. Stiamo vivendo anni in cui (per fare un esempio) Aprile ha massime in pianura di  oltre 25°. Ne abbiamo vissuti altri (specie i nostri genitori) in cui non superavano i 20°. Dunque? Quale è la "norma"? Questa, o quella di 60 anni fa?

Sciare in Appennino da dicembre: era la normalità 50 anni fa. E' molto più difficile oggi (a seconda delle annate poi). Anche qui, dove sta la normalità?  

Di carattere eccezionale è sicuramente la siccità che ha colpito l'arco Alpino negli ultimi due inverni, specialmente in Dicembre e Gennaio. Ma questo rientra nella normale "casistica".  


Questo relativismo Filippo, rispetto alla situazione in corso, è davvero scoraggiante peggio del tempo degli ultimi 75 giorni per me...
finchè continueremo a relativizzare così non ci possiamo certo aspettare che i governi mondiali facciano qualcosa per bloccare l'effetto serra. Credo che è proprio questo che volesse dire Burian, smettere di disquisire su qualcosa che è sotto gli occhi di tutti e agire.
E' un discorso trito e ritrito, l'abbiamo fatto mille volte. Di sicuro secondo le statistiche le temperature globali non erano così alte come dal 2000 ad oggi da secoli, probabilmente dal medioevo (la Groenlandia un po' più verde ecc.ecc.) e un tale cambiamento non è avvenuto lentamente a causa di cicli solari e relativi feedback positivi o negativi come in passato ma in modo piuttosto repentino (secondo i tempi climatici ovviamente) e con un sole che ormai è un decennio che è piuttosto deboluccio, dunque il sospetto che i gas serra, come indicato dal 90% e passa degli scienziati, c'entri qualcosa, viene no? A meno ovviamente di avere dei dati scientifici che confutino tale teoria, ma io non sono nè un fisico nè un climatologo, dunque mi limito a leggere i dati, vedere come vedete tutti voi che le temperature sono in aumento graduale ma apprezzabile e, per le cause, affidarmi alla scienza e a coloro che di scienza si occupano, cioè climatologi, fisici dell'atmosfera e quant'altro.
Dunque magari fidiamoci un po' più degli scienziati, non dico ciecamente, ma tutte quelle lauree, dottorati ecc.ecc. l'avran presi per qualche motivo no?

Detto ciò effettivamente la "normalità" in senso assoluto non esiste hai ragione. Si prendono come dati determinati periodi di tempo e da ciò si calcola lo scostamento per capire come il clima (e il mondo di conseguenza) cambia rispetto a prima, niente di più. Bisogna vedere i costi a livello umano ed economico di tali cambiamenti in tempi piuttosto ristretti, persino rapportati alla vita umana visto che anche i trentenni e ultratrentenni di adesso come noi stanno vivendo sulla propria pelle il cambiamento climatico rispetto a quando eravamo ragazzini in maniera palpabile.



 
Ultima modifica di zeppelin il Mer 12 Apr, 2017 18:07, modificato 2 volte in totale 
 zeppelin [ Mer 12 Apr, 2017 17:49 ]
Messaggio Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia 
 
Boh sarà che a me preoccupa molto di più l'inquinamento vero... cioè le sostanze che disperdiamo nell'ambiente ogni santo giorno. Non la CO2, un povero gas inerme che viene demonizzato come il male supremo. 1 grado in più, ammesso che derivi da questo, è l'ultima cosa che mi preoccupa.
Moriremo prima di tumore che per qualche goccia di sudore in più.



 
Ultima modifica di Cyborg il Mer 12 Apr, 2017 20:57, modificato 1 volta in totale 
 Cyborg [ Mer 12 Apr, 2017 20:56 ]
Messaggio Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia 
 
Tra l'altro l'oggetto del topic (ovvero la mancanza di precipitazioni, il giocattolo rotto che non fa arrivare le perturbazioni), è collegato alle temperature? No per dire, voi sostenitori del GW apocalittico, decidetevi su questo perchè ogni cosa che succede la collegate al riscaldamento. Sia quando piove troppo sia quando non piove. Tante contraddizioni lungi dell'essere spiegate facilmente.



 
 Cyborg [ Mer 12 Apr, 2017 21:05 ]
Messaggio Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia 
 
Se fosse un ciclo non ci si può fare nulla e se dipendesse dalla CO2 idem.

La soluzione non è alla nostra portata , quindi teniamoci il giocattolo rotto.  



 
 bix [ Mer 12 Apr, 2017 21:56 ]
Messaggio Re: "Il Giocattolo Rotto" E La Nostra Passione Per La Meteorologia 
 
Cyborg ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Tra l'altro l'oggetto del topic (ovvero la mancanza di precipitazioni, il giocattolo rotto che non fa arrivare le perturbazioni), è collegato alle temperature? No per dire, voi sostenitori del GW apocalittico, decidetevi su questo perchè ogni cosa che succede la collegate al riscaldamento. Sia quando piove troppo sia quando non piove. Tante contraddizioni lungi dell'essere spiegate facilmente.


Il discorso di Burjan era molto più ampio del "piove non piove". "Noi" sostenitori del GW non esistiamo. Il GW è un fatto, non un'opinione, mi pare che oramai siam tutti d'accordo che le temperature globali sono in aumento. 1 grado in 20-25 anni non è manco poco tra l'altro. Discorso diverso per l'AGW, cioè il global warming indotto da fattori antropici, che il 90% degli scienziati sostiene. Il mio discorso è semplice, non essendo uno scienziato io stesso: Si rompe l'impianto elettrico, 9 elettricisti su 10 mi dicono una cosa, probabilmente è quella, si rompe un tubo, 9 su dieci idraulici mi dicono una cosa probabilmente è quella, c'è una malattia, 9 medici su 10 dicono una cosa probabilmente è quella. Tutto ciò non fideisticamente, con spirito critico ma senza nemmeno criticare a priori visto che non ho le basi per farlo.
Insomma se le statistiche sono chiare e dicono che c'è il GW, cioè il pianeta si sta riscaldando, sul fattore umano che lo provocherebbe mi affido cautamente agli scienziati e se 9 su 10 dicono una cosa reputo più probabile (non sicura, probabile) quella. Dunque magari sarebbe il caso che, sia per l'inquinamento come dici giustamente tu, sia per il clima, i governi smettessero di prenderci per il culo e facessero qualcosa di concreto. Personalmente non avrei nessun problema a vivere un po' di austerity, temperature sotto i 20 gradi nei condomini in inverno, aria condizionata solo quando fa davvero caldo, stretta fiscale sui suv (non 4x4 che sono veri fuoristrada, cioè il 90%) da 2.0 e passa di cilindrata che non servono a un cavolo a parte fare ingombrare le strade dalle mamme imbranate che vanno a prendere i figli a scuola, in generale promozione più decisa dell'ibrido e del gpl-metano, ecc.ecc..
Ad esempio io ho dovuto scegliere di recente tra una opel corsa nuova GPL e un'astra usata diesel. Se ci fosse stato un minimo di incentivo ecologico avrei scelto la corsa, invece ho preso l'astra per una questione soprattutto di pura ristrettezza di portafoglio, 2000-3000 euro di incentivo gpl-metano-ibrido e avrei preso il GPL anche spendendo leggermente di più.
Tali regole potrebbero poi essere estese ai paesi in via di sviluppo, ma se non lo facciamo noi per primi e l'America, primo inquinatore mondiale, meno che mai, come facciamo a imporre qualcosa a India, Cina e compagnia bella?
Tutto ciò farebbe bene sia per l'inquinamento sia per il clima, ammesso che la "povera" co2 sia la responsabile.... o no?



 
Ultima modifica di zeppelin il Mer 12 Apr, 2017 22:51, modificato 2 volte in totale 
 zeppelin [ Mer 12 Apr, 2017 22:24 ]
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