Se ne va colui che per me è stato il mio primo mito sportivo.
Chi ha la mia età, o poco più, ne ricorderà certo le fantastiche imprese ciclistiche, valorizzate ancor più dal fatto che dovette fronteggiare l' uragano Merckx.
Uomo molto schivo e di sostanza (da buon bergamasco), ottenne 149 vittorie da professionista, con un palmarès praticamente completo, sia per quanto riguarda i grandi giri, che le classiche di un giorno. Memorabile il mondiale 1973 conquistato a Barcellona, battendo in volata due mostri come il Cannibale e Maertens, oltre all' idolo locale Ocaña, ma anche la successiva Sanremo in solitaria, con l' iride sul petto.
Dopo Fausto Coppi, l' italiano più vittorioso a livello internazionale.
Ciao Campione, mancherai davvero tanto a tutto lo sport.
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