Niente, non riesco a staccarmi da questo 3D, ci penso pure la notte .... :roll: :roll: :roll:
Non per difendere Zerogradi, ma anche io ho fatto, in seconda pagina, una battuta simile in risposta a quello che diceva And a proposito del fair-play, tipo uccidere solo i fagiani maschi per permettere alle femmine di continuare a procreare...
Scommetto che la moltitudine di animaletti che cacciate sarebbero concordi nell'istituire la caccia al cacciatore... magari disarmato, nudo, scalzo, e MASCHIO (in modo da permettere comunque alle loro femmine di continuare a riprodursi con i pochi sopravvissuti) :D :D :D
Ora, la battuta di Zerogradi sarà un po' colorita, ma ha un suo significato.
Non credo si debba arrivare a fare gli offesi per indurre qualcuno a pensare che la discussione sia degenerata, magari per farla chiudere (a molti da fastidio solo che se ne parli di caccia) perché a me non sembra proprio che lo sia.
Si sta parlando di questioni che a mio avviso possono coinvolgere chiunque, anche chi di caccia non se ne sia mai occupato.
Vedete, And mi chiedeva di parlare sui numeri...
Ma non si tratta di misurare che cosa faccia peggio, se l'inquinamento, la caccia o qualcos'altro.
Si tratta di capire se l'uccisione deliberata di animali selvatici con un fucile possa avere ancora un senso oggigiorno, se possa ancora essere accettato che qualcuno, per divertirsi, possa andarsene in giro per le nostre campagne armato ad uccidere, inutilmente, animali indifesi che non sono proprietà di nessuno o che sono proprietà di tutti!
La caccia interviene su una cosa pubblica, che quindi può coinvolgere chiunque.
:bye:
Personalmente, invece, mi va di parlare di caccia, anche perchè alla fin fine, la pietra dello scandalo di questo 3D è stato il sottoscritto. Avrei potuto limitarmi ad un 'politically correct' "bellini quei video" e credo che la storia sarebbe finita li.... e forse avrei pure fatto meglio! :roll:
Marvel dice che il problema è l'anacronismo dell' attività caccia, in quanto uccisione gratuita a titolo di divertimento. Quindi, secondo tale asserto, è da ABOLIRE (senzanemmeno pensare a riserve, vero?).
A proposito, meglio quindi essere chiari tutti: i cacciatori (ed i pro-caccia) nel dire "lo faccio perchè mi piace", gli anticaccia invece "dovete farla finita perchè non vi sopportiamo, in quanto la vostra è pratica va contro i ns principi".
E così già sarebbe meglio. Perchè quando leggo articoli come questo che segue:
"L’attività venatoria in questo paese non rappresenta solo un problema per la biodiversità visto che l’Italia è il crocevia strategico di numerose specie migratorie patrimonio della comunità europea: la caccia è diventato un problema di sicurezza pubblica: a lanciare l’accusa è il Wwf Italia. “L’incolumità dei cittadini è messa seriamente a rischio dato che oltre un terzo dei cacciatori italiani non ha mai sostenuto l’esame di abilitazione all’uso delle armi, avendo la licenza di caccia da più di 40 anni e all’epoca questa abilitazione non era richiesta. Non dobbiamo quindi stupirci se si susseguono ad ogni stagione venatoria gli incidenti di caccia : lo scorso anno le vittime sono state 23 (e 50 i feriti), ma in passato si sono avute sino a 80 vittime. Questi incidenti sono in realtà omicidi colposi che si verificano esclusivamente per imperizia, negligenza e colpa grave da parte dello sparatore, che spesso ignora la pericolosità delle armi che imbraccia” dice Raniero Maggini vicepresidente WWF Italia.
Tra il 30 e il 40% dei 900.000 cacciatori ha più di 60 anni e non ha l’abilitazione all’uso delle armi, non ha una adeguata conoscenza delle leggi che regolano oggi la caccia, né è stata aggiornata visto che tale esame è stato instituito soltanto nel 1967 a seguito dell’entrata in vigore della Legge Quadro 799, la quale sostituiva la precedente farraginosa normativa del Regio Decreto nel 1939. Prima del 1967 non c’era esame o valutazione, era sufficiente pagare le tasse governative e di iscrizione ad un associazione venatoria e il rilascio della licenza di caccia era automatico senza alcuna valutazione di merito, soltanto la condotta morale poteva essere ostativa (precedenti penali, rissosità ecc.). Questo ha permesso il transito in blocco, senza nessun filtro, di 300.000 persone di cui non si conosce nè preparazione, nè perizia nell’uso delle armi.
Ed è per questo che il WWF chiede che anche questa quota di cacciatori si doti di apposita abilitazione in considerazione del fatto non trascurabile, tra l’altro, che le armi usate per alcuni tipi di caccia sono sempre più micidiali. Infatti, altro aspetto che fa della caccia un’attività ad alto rischio per chi la pratica e chi la “subisce” è la pericolosità delle armi stesse, denuncia il WWF. " (fonte:
http://magazine.quotidiano.net/ecqu...a-abilitazione/ )
Credo che si solo una IPOCRITA ( a proposito di ipocrisie, che quindi non sono da una sola parte....) scusa per erodere territorio ai cacciatori: gente come mio padre (che si è fatto la naja negli assaltatori di fanteria, e faceva un campo ogni 15 gg per 15 mesi) credo sappia cosa sia un' arma da fuoco, come pure (e meglio) il nonno di Marco.
A me questi provvedimenti/richieste retroattive sanno tanto di "vincere facile" da parte delle associazioni anticaccia : della serie
"non abbiamo potuto far abolire direttamente la caccia con un provvedimento diretto, e quindi giochiamo di fioretto e di lima, erodendo mano a mano lo 'spazio vitale' ". (incominciando proprio dai vecchietti, nota mia).
Ed è questa, ormai, la tattica principe: una sorta di 'guerra di logoramento', dove per sfinimento alla fine si riesce, con serie di lacci e lacciuoli, a far sì che in molti dicano : "ma sì, meglio lasciar perdere ....." (vedo mio padre che ormai è già su questa border line da un paio d'anni). Il vero problema, cari anticaccia, è stata la adozioni di armi da guerra o quasi per le caccie grosse, altrochè il nonnetto che spara a pallini ...... :roll: :roll: :roll:
Qui in Emilia, ad esempio, mi dicono che la gestione degli ATC (che, di principio, puo' essere un buon inizio), sta diventando estremamente onerosa per l'impiego di personale pubblico preposto, e visto che, come in tante altre attività italiche, le tasse pagate dal cacciatore finiscono per essere impiegate spesso al di fuori dell' ambito, ecco che, 'de facto' l' esperimento muore. Ed a me, in tutta franchezza, sembra che questo sia un altro sistema per abolire con una sorta di 'eutanasia' l'attività venatoria: del tipo "mettiamoli nelle riserve come gli indiani, poi tanto le spese di gestione faranno chiudere pure i territori dedicati ....."
E ripeto, è questo che mi fa imbestialire: vedessi da parte di WWF e compagnia, cari Burjan, Marvel e Zerogradi la stessa determinazione per,
ad esempio:
a) imporre lo stop FORZATO e VIGILARE severissimamente su disboscamenti 'stile napalm' con cui si attaccano certi boschi cedui (dove si vede l' applicazione del
"I cedui composti, boschi in cui sono presenti matricine di almeno tre turni, vengono trattati con riserva di almeno 180 matricine per ettaro, di cui 100 dell'età del turno ed 80 ripartite fra le classi di età superiore. Le matricine vanno scelte fra le piante migliori, di maggiore diametro, nate preferibilmente da seme, distribuite possibilmente in modo uniforme o a gruppi, resistenti all'isolamento; le matricine filate o malformate non potranno essere computate nel numero complessivo.
Le matricine dovranno essere scelte prioritariamente fra le seguenti specie: conifere, querce, faggio, acero di monte o riccio, frassino maggiore, tiglio, ciliegio selvatico, olmo, noce; a maturità, a partire da tre turni, anche queste specie potranno comunque essere utilizzate. Le matricine saranno utilizzate contemporaneamente al ceduo.
? Me lo spiegate ???? Dove la vedete? Guardatevi intorno !!!!! E quelli sono gli stessi boschi dove dovrebbero soggiornare uccellini e cervidi .....
b) Inquinamenti di diossina et similia: l' Umbria verde che ha subito onte del genere (e ne subirà, se non iniziamo un serio piano di bonifica e controllo ferreo di depositi/discariche), vedrà gli uccellini salvati dai biechi sparatori, beccare i veleni e morire in percentuali ben sueriori ....
c) Abbiamo visto (post di Federico qlq tempo fa) che pure la manutenzione delle strade nazionali viene fatta con diserbi anzichè meccanicamente. Pero' quella non fa niente, vero?
Inutile, l'ambiente che vogliamo difendere viene attaccato da più fronti, ma il problema vero resta la "CACCIA COME PRINCIPIO". E' questo il punto. Aboliamola, per carità,non c'è problema (come Marco, dico che in fondo mi dispiace per quelli come suo nonno e mio padre che l'hanno semre vista in un certo modo).
Frasi del tipo:
Io creerei la caccia al cacciatore... alzarsi prima dell'alba, sentire il profumo della terra, e poi quello del piombo nel culo del cacciatore...
Quindi un bel pitbull da riporto ed il gioco è fatto...
Ne più nè meno di quello che fa un cacciatore.
..... non le vedo scritte con altrettanta veemenza o "colore" quando il soggetto della medesima è "inquinatore" o "cementificatore" o "disboscatore selvaggio" o financo "piromane" (mo' non rispondiamo dicendo magari che la colpa degli incendi è dei cacciatori, perchè negli anni ho sentito pure questa immane panzana ......).
Ma il vero problema è, e resterà, la caccia ....... :roll: :roll: E credetemi, non è un voler menare il can per l'aia ...... e voler fare del semplice "benaltrismo" ....