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Ven 05 Apr, 2019 11:07
L'emergenza climatica è vera. Giá adesso ci sono stati cambiamenti clamorosi nei climi e negli ecosistemi, negli oceani, a terra e ai Poli. Evitare che tali cambiamenti peggiorino credo sia prioritario, perché i problemi oltre che alla natura si potrebbero propagare anche agli umani, se non lo stanno giá facendo.
L'emergenza ambientale è vera, quella climatica è più che altro un business come spiegato egregiamente dal Fosso, anche se può sembrare difficile da credere.
....possiamo metterla così:
1) Emergenza ambientale, causata al 100% dall'uomo che, mancanza di educazione rispetto e sensibilità dei singoli nei confronti dell'ambiente a parte, per motivi di convenienza economica non investe nelle attività di smaltimento e depurazione, vuoi per avidità ed ingordigia , vuoi semplicemente perchè non ha le risorse economiche per farlo pena il fallimento della propria attività visti i ristretti margini operativi aziendali......e sotto questo aspetto le politiche economiche mondiali ancora sono del tutto insufficienti.....
Ma credo che l'evidenza prima o poi costringerà tutti a prenderne atto, considerando anche l'aumento della popolazione mondiale.
2) Emergenza climatica, figlia in parte delle attività umane perchè in qualche forma l'inquinamento non può che incidere sui processi climatici, anche senza scomodare e demonizzare la CO2: basta solo pensare alle sostanze inquinanti emesse in atmosfera che sporcano (polveri sottili) ed acidificano (inquinanti chimici vari) le precipitazioni, alterandone le caratteristiche chimico-fisiche e rendendo alla lunga i nevai e ghiacciai più suscettibili all'ablazione a parità di temperatura.......
Oh, intendiamoci, non voglio con questo dire che allora la CO2 può arrivare anche a 800 parti per milione tanto non succederebbe niente…....Il troppo guasta sempre....
C'è da fare anche una considerazione:
non si capisce bene perchè dal punto di vista mediatico, la questione venga sempre posta a senso unico, cioè partendo sempre dal presupposto sottaciuto che il clima sia qualcosa di statico e costante, quando la storia climatica del nostro pianeta, senza andare nemmeno troppo indietro, ci dimostra ampliamente che non è così.
Per esempio là dove "oggi" c'è il Sahara, molte migliaia di anni fa c'era una foresta pluviale......questo cambiamento drastico è stato forse causato dalle attività umane ?
Ecco, la società moderna si è sviluppata lontano da quelle aree climaticamente svantaggiate, credendo di stare in delle isole felici inalterabili dove il tempo ci ripresenterà sempre e sistematicamente lo stesso copione, la stessa quantità di pioggia, di neve, di vento, di caldo e di freddo regimati ed alternati sempre allo stesso modo......
E magari certe condizioni più favorevoli di qualche decennio fa ci hanno illuso che si potesse, per esempio, di disporre di risorse idriche costanti ed abbondanti senza bisogno di conservarle in qualche modo. Poi alla prima siccità si grida al
GW......Strano che i nostri antenati si qualche secolo o millennio fa, costruissero case o rifugi dotati di sistemi di conservazione e raccolta delle acque, soprattutto piovane, anche nel caso di insediamenti in prossimità di fiumi o specchi d'acqua. A parte quei casi di luoghi isolati e fortificati che dovevano per forza di cose attrezzarsi per resistere a mesi e mesi di assedio, se generalmente facevano questo evidentemente i periodi siccitosi li soffrivano anche loro.....
Se si cominciasse a prendere atto di questo, ci troveremmo meno impreparati ai cambiamenti e subiremmo meno le conseguenze, senza chiamare in causa ad ogni occasione il
GW indotto dall'uomo che ha rotto il "giocattolo"......
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