io mi ci sono visto tanto in queste definizioni..
l'ho preso da un altro forum e l'ho copiato qui..
BUONA LETTURA:
LAMPIONE. strumento di analisi meteorologica che consente di individuare la caduta di neve, si utilizza fissando per ore senza tregua il cono di luce che si allarga sotto di esso.
Funziona solo durante le ore notturne.
“ADOTTA UN LAMPIONE”. Ciascun meteorofilo ha il suo lampione preferito e la sua posizione strategica per seguire l’evento in condizioni ottimali di visibilità.
NEVE. Oggetto del desiderio, vero scopo e agognata meta finale del meteo-appassionato “medio”. Per Lei vengono usate sovente metafore mistico-sessuali, quali Bianca Signora o Dama Bianca.
IL PROPRIO TERRITORIO COMUNALE. Unico perimetro entro il quale deve avvenire l’apparizione nevosa per sortire effetti, meglio se sopra il tetto della casa davanti o nel proprio giardino. Oltre quel perimetro, anche se in zone vicine, non interessa…
IL MITO DELLA “EAST COAST”. Gli Stati Usa che si affacciano sull’Atlantico e il Canada dei “grandi laghi”, sono considerati paradisi in terra. Eden di privilegiati in cui la vita quotidiana cittadina si sposa alla perfezione con la massima nevosità e il maggior numero di episodi possibili di clima estremo.
CUNEO. E’ la città di pianura più nevosa d’Italia: pare che le agenzie immobiliari della cittadina piemontese vengano saltuariamente prese d’assalto dai nivofili più incalliti.
METEOROFILI ROMANI. Sono costretti a portarsi addosso la mitezza della propria città come una pesante croce. Sfottuti dai settentrionali, passano l’esistenza a sperare in una congiunzione di eventi straordinari che faccia nevicare a Roma e a ricordare con nostalgia i mitici episodi della fanciullezza (’56, ’71, ’85…).
METEOROFILI MILANESI. Il clima del capoluogo meneghino si è riscaldato. Di fiocchi bianchi se ne vedono sempre meno, la nebbia sfiora solo le estreme periferie. I meteoman milanesi, e padani in genere, si sentono come ex benestanti caduti in disgrazia e si sfogano fra loro nei forum, con serrati e lamentosi dialoghi.
MAMMA HO PERSO L’AEREO. Uno dei migliori film meteorologici della storia.
TV. Succursale di Al Quaida dove si trama e si cospira contro la meteorologia e i poveri meteorofili e si costringono fior di previsori a offrire il peggio di sé in 3 minuti di banalità confinate nei momenti di minore audience.
TEMPORALI. Trovarsi al centro di una tempesta di fulmini, meglio se con grandine e trombe d’aria, è una delle massime aspirazioni degli appassionati, soprattutto del nord.
Negli Stati Uniti si organizzano raduni di “caccia ai tornado”.
EFFETTO SERRA. Teoria inventata dai giornalisti per fare scoop e sostenuta da qualche scienziato per ricevere sovvenzioni dallo Stato. L’80% dei meteorofili, anche di fronte all’evidenza più smaccata, è convinto che il riscaldamento globale sia dovuto solo a una breve congiuntura negativa, che presto verrà soppiantata da una rassicurante mini-glaciazione.
FREDDOFILI. La temperatura deve essere di almeno 5 gradi sotto la media stagionale. Con 10 gradi sotto ci si comincia a divertire. Molti appassionati entrano nei forum di meteo a novembre e dopo febbraio spariscono per un lungo letargo.
Il freddo non è mai abbastanza, il caldo è sempre troppo.
CALDOFILI. Razza rarissima e in ulteriore estinzione. Il più noto, molto accanito, si chiama Daniele Marinetti e vive a Catania. Il giorno in cui il termometro della città siciliana superò i 46°, il più bello della sua vita, fu sorpreso a danzare e cantare sull’asfalto liquefatto della città etnea, unico sceso in strada in quel torrido pomeriggio.
FORUM METEO. Luoghi d’incontro virtuali più simili alle chat che ai forum scientifici. Si riempiono e s’intasano fino a mandare in tilt i server durante l’inverno, con picchi quando si è “in odore di neve”. Si spopolano letteralmente tra marzo e ottobre. Per i seriosi e compassati professionisti della materia trattasi di “pattume”, monezza pseudo-scientifica pullulante di ragazzini isterici. Salvo entrare di nascosto sotto falso nome per partecipare con toni accaniti alle discussioni...
STAZIONCINE METEO. Per piazzarle nei pressi di casa in condizioni ottimali, si studiano le posizioni ed esposizioni più precarie e si prendono gli accorgimenti più strani. C’è chi fa pendere “canne da pesca” dalle finestre del quinto piano di un palazzo, chi copre i sensori con piatti di plastica comprati alla Coop a guisa di schermi solari. I più giovani tendono a sottostimare le proprie temperature per farle sembrare più fredde.
LA STAZIONE DI “PISANACCIO”. Alessandro Nerelli di Pisa (Pisanaccio nei forum) ha trasformato la propria casa in una sorta di osservatorio della Nasa. Con buona pace di familiari e vicini…
MOGLI E FIDANZATE DEI METEOROFILI. Persone dotate di grande pazienza e spirito di adattamento. Non deve essere facile convivere con un ciclone extratropicale. Quando sono partito per la leva militare, diversi anni fa, ho costretto la mia fidanzata a osservare quotidianamente i dati e il tempo, trascrivendoli su un quaderno. Per un anno intero. Lo ha fatto alla perfezione e infatti qualche anno dopo ci siamo sposati.
ESTOFILI E ATLANTOFILI. In Italia dall’est arriva il freddo, l’Atlantico ci porta clima mite e piovoso. Cosa è meglio? Le dispute sono appassionate, a volte con principi di rissa. Secondo i più accaniti esponenti atlantofili, solo dall’Oceano possono arrivare le vere nevicate e il vero tempo interessante. Viceversa, per gli estofili più estremisti, sono preferibili due mesi di gran secco ma con freddo glaciale che gli umidori miti e libecciosi dell’Atlantico.
LA METEO E’ MASCHILISTA? Non si è mai capito bene il perché, ma tra gli appassionati meteo i maschi sono in maggioranza schiacciante, quasi si trattasse di un circolo inglese del golf e del cricket. Non avendole mai viste, molti appassionati maschi sono convinti che le pochissime donne che partecipano saltuariamente ai forum telematici, siano in realtà gay o travestiti.
DATI E CARTE METEO. Per il meteorofilo doc avere di fronte un’arida tabella di numeri o una carta colorata con isobare, isoipse e geopotenziali, è come imbattersi nel calendario sexy di qualche modella. I “suoi” dati del tempo presi fuori dalla finestra e trascritti su un quaderno o sul computer, sono importanti almeno quanto lo è un piano regolatore per l’assessore all’urbanistica o i piani di attacco all’Iraq per un generale della Nato.