L'ultimo mio grande sogno: la Grande di Lavaredo
Ieri mattina la partenza dal Rif Auronzo alle 4,40 con il cielo quasi coperto.
Il temporale che ci aveva accolto all'arrivo al rifugio la sera prima aveva lasciato il posto alle stelle verso le 23.
Speravo in una mattinata serena, prima del consueto temporale pomeridiano.-
Per questo la sveglia è stata alle 4,15 sapendo che abbisognavamo di almeno 9/10 ore di tempo discreto.
Nubi di poco conto, con uno strato alto leggero, ma con "nebbioni" che di tanto in tanto coprivano la visuale.-
Un ora e mazza di avvicinamento alla parete della Grande di Lavaredo(mt2999) e dopo aver superato un bel canalino innevato (foto) che separa la Grande dalla Est, si attacca la roccia sulla sinistra.
Una quindicina di tiri in un arrampicata molto articolata e varia.
L' amico Michele che si era documentato sulla via su descrizioni varie, e consultate quasi ad ogni tiro, ha convenuto che le stesse erano molto scarne.
In pratica l'"inventiva" e l'"occhio" per districarsi in situazioni particolari di scelta nel procedere è stata fondamentale.-
Partiti dal rifugio con +8 , la parte terminale della scalata la si è fatta con temperatura dai 4 ai 6 gradi, ma il fatto che il sole era sempre offuscato da "nebbioni" o strati alti, il freddo alle mani ed ai piedi si faceva sentire alquanto. In arrampicata purtroppo non si usano guanti e nei piedi le scarpette da arrampicata non hanno quel riparo termico che servirebbe in queste fresche occasioni.-
Alle 10 siamo in vetta.
All'arrivo nel nebbione, poi all'improvviso uno squarcio che ci proietta in Paradiso!
Una preghiera ci sgorga spontanea dal cuore ed un Padre Nostro recitato assieme al MIchele ancor prima del "cinque" scambiato per congratularci dell'impresa.-
I Cadini, Il Cristallo, il Sorapiss, La Croda Rossa di Cortina, Le Tofane, le altre due cime del Lavaredo, una a dx e l'altra a sx, la Croda dei Toni, il Popera,......
Giù in fondo, da una parte il lago di Auronzo e dall'altra il lago di Misurina.-
Quasi un oretta di estasi pura, interrotta crudelmente dai tempi che ci obbligavano al ritorno entro le 14 od al massimo alle 15 per evitare il quasi matematico temporale.-
Belle ed entusiasmanti 9 discese in doppia.
La penultima, con il piccolo inghippo per l'incastro corda nel sfilarla giù.
Una piccola arrampicata in libera fino a sfilarla da una fessuretta della roccia che l'imprigionava, bloccandone il recupero.-
Tutto OK! I piedi ancora sul nevaio nel canalino che avevamo lasciato 7 ore prima.-
Arrivati al Rifugio Auronzo giusto in tempo per evitare il primo scroscio del temporale che poi in Auto di ha accompagnato fino quasi ad Auronzo.-
Le scalate che sono sempre state il mio sogno, fin da quando non ero ancora scalatore, sono tutte fatte: La Stabeler delle Torri del Vaiolet, La Croda Dei Toni, La Terza Torre del Sella, Il Gran Zebrù, L'Ortles, assieme alle altre minori....
La Grande di Lavaredo è la "cigliegina sulla torta" di una piccola carriera alpinistica iniziata dopo i 55 anni, e che ora a 66, deve per mirar più ....basso.-
Ciao,
Giorgio
Per le foto:
http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=26791