Proprio ieri alla radio mi è capitato di sentire Luca Mercalli, noto volto televisivo col farfallino, che lanciava l'ennesimo allarme globale: il 2014 sarà l'anno più caldo di sempre! E via, poi, con disquisizioni catastrofiche e ragionamenti con cui voleva convincere l'interlocutore che la mancata estate 2014 ha riguardato solo l'Italia, anzi che il meridione ha compensato alla grande l'anomalia fresca ed umida che ha interessato "soltanto il bacino padano"!!
Ora, evidentemente noi del centro ce la siamo sognata l'estate piovosa.
Ma a parte questo, mi è saltato all'occhio, cioè all'orecchio, il dato da lui divulgato e cioè che, senza una glaciazione a novembre, il 2014 sarà l'anno più caldo di sempre!
Come faccia a dirlo con tanta sicurezza non lo so, visto che non solo il 1998 è ben lontano dal poter essere raggiunto (valori Rete Meteorologica Globale WMO), ma nemmeno il 2010 è alla portata.
E questo senza considerare i dati provenienti dalla rete satellitare, l'unica in grado veramente di misurare il polso dell'andamento termico globale (perché l'unica in grado di monitorare l'intera superficie terrestre (terre ed oceani) in modo diffuso ed omogeneo, e non solo le aree più densamente popolate  dotate di stazioni meteo).
Attualmente non c'è ancora una sentenza in grado di decretare quale sia il metodo più giusto (rete satellitare o rete strumentale terrestre). Esistono delle discrepanze tra i due metodi e anche tra i loro risultati.
Tuttavia, volendo dare retta ai dati delle stazioni meteo, possiamo notare come il 1998 sia meno caldo del 2010, mentre il '98 è da record assoluto per la rete satellitare, seguito dal 2010.

Però, sempre considerando la sola rete strumentale terrestre, siamo ancora ben lontani dai valori record di questi anni:



Passando, poi, alle rilevazioni satellitari (RSS-NASA e UAH-Università dell’Alabama) vediamo che il 2014 non dovrebbe nemmeno accostarsi agli anni dei record (come detto, 1998 su tutti), anzi la tendenza del periodo passerebbe da una stasi ad un leggero raffreddamento (-0,1) sulla media degli ultimi 15 anni (RSS).




Pur con delle leggere differenze tra i due sistemi di rilevamento satellitare, il dato è ben lungi dal far presagire possibili nuovi record, e anzi confermerebbe la tendenza.



I primi annunci sul possibile record del 2014 risalgono addirittura al 2013, quando ancora si paventava l'arrivo di un forte El Nino, evenienza finora scongiurata, visto che oltre ad essersi fatto lungamente attendere, la fase di riscaldamento delle acque del Pacifico orientale forte non è, anzi per il momento stenta addirittura a decollare.
Non vorrei, quindi, che l'aver creato grandi aspettative tra gli addetti ai lavori (nell'IPCC) si stia riflettendo in una rincorsa al dato record che non vuole arrivare... Ma di sicuro lo scopo allarmistico globale, verso un'inarrestabile riscaldamento da record, sarà comunque raggiunto... anche se il record (e solo sui dati della rete strumentale terrestre) non dovesse mai arrivare!
   

Immagini e dati da www.meteogiornale.it e www.climatemonitor.it

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"La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre" - Albert Einstein

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