#1 Fili Gio 18 Set, 2008 20:05
Mi sembrava doveroso ricordare quella bellissima stagione, che sia di buon auspicio per la ventura...
Il mese di gennaio 2005 per l'Italia e per l'Umbria non è certo iniziato come le credenze popolari e le statistiche lascerebbero immaginare: un forte campo di alte pressioni, ora azzorriane ora subtropicali, dominano incontrastate nel bacino del Mediterraneo: è il regno delle nebbie, delle inversioni termiche, della galaverna e del tepore diurno quando il sole riesce a filtrare. Le minime sono quasi costantemente sotto lo zero (Foligno tocca i -6° il 18 gennaio), ma le massime riescono, nebbia permettendo, a portarsi anche oltre i 10 gradi. In collina ed in montagna, invece, sembra di essere in marzo inoltrato. La pressione è elevata e le temperature a 1500m superano i +5/+7. Siamo quindi circa 5/7° oltre le medie del periodo.
Nulla lascerebbe presagire quindi lo sconquasso termico-precipitativo che avrebbe interessato l'Europa intera da li a pochi giorni. Lo stesso anticiclone che ha garantito nebbie e gelate in quantità in pianura, sole e tepore in montagna, inizia infatti a farsi lentamente da parte, spostando i suoi massimi prima sulla Spagna, e poi in aperto Atlantico, lasciando quindi aperta la strada delle correnti da Nord verso l'Italia.
L'aria fredda inizia ad affluire dalla Valle del Rodano, dapprima come aria polare marittima, acquistando poi un contributo continentale, notevolmente più freddo del precedente. Siamo solo agli inizi. Il nostro Anticiclone infatti, non contento di aver conquistato l'Atlantico, punta dritto dritto verso Nord, andando a regalare all'Islanda un fine gennaio dal sapore primaverile. Di tutta risposta, si intensifica l'afflusso di aria via via più fredda sull'Italia, e da lunedì 24 gennaio il Generale Inverno decide di scagliare le sue armi più importanti verso l'Italia centro-meridionale. L'anticlone atlantico si salda infatti con il suo collega scandinavo: il grande freddo ha così via libera sul bordo meridionale di questa imponente struttura. L'aria gelida irrompe anche da NordEst, dalla porta della Bora.
Tutta l'Europa centro-orientale è al gelo: l'isoterma di -10° ad 850hpa abbraccia la Spagna fino a Barcellona e il freddo conquista il Mediterraneo centrale. Sull'Italia, si presenta l'isoterma -5° ad 850hpa.
La neve inizia a cadere a Colfiorito sin dalla serata di domenica 23 gennaio, e non smetterà più per circa una settimana. Inizialmente interessate le colline oltre i 500m, poi via via la neve guadagna spazio verso il basso, arrivando a lambire la pianura.
i piani di Ricciano, vicino Colfiorito, sferzati dalla bufera la mattina del 24 gennaio 2005
Il 25 gennaio, anche Foligno vede la sua bella e coreografica nevicata notturna, e i cittadini al risveglio di mercoledì 26 trovano la città imbiancata da un velo bianco e gelato spesso pochi millimetri, ma comunque capace di allietare l'umore di grandi e piccini.
anche gli animali guardano incuriositi la neve a Foligno, alba del 26 gennaio 2005
In collina ed in montagna, è grande neve. Imbiancate a più riprese Perugia, Spoleto, Assisi, Città di Castello. A Colfiorito e in tutto l'Appennino cadono quasi 2m di neve nei punti più esposti ai gelidi venti di NordEst.
l'Appennino Umbro-Marchigiano sepolto dalla neve
Ma è nell'eugubino-gualdese che si segnalano i maggiori disagi: cinque giorni di neve pressochè continua causano la paralisi totale della via Flaminia, ed il conseguente blocco stradale: centinaia le auto bloccate nella tormenta, decine i villaggi isolati dalla neve. Gli accumuli oltrepassano ovunque il metro di altezza, toccando i 3 metri verso il confine con le Marche. E' la più grande nevicata degli ultimi venti anni, pari, se non superiore, a quella dell'ormai lontano e mitico gennaio 1985.
muri di neve ai lati della Flaminia nell'eugubino-gualdese
L'isoterma di -12° ad 850hpa entra sul NordEst, la -7° abbraccia tutta l'Umbria: a Foligno le massime rimangono sotto i +4° per cinque giorni consecutivi, mentre sopra i 400metri lo zero non verrà superato per sei giorni di seguito, causando gravi disagi alle popolazioni montane. Tutta l'Umbria è sferzata da gelidi venti di tramontana, che fanno percepire temperature assai più basse di quelle reali. Una nuova nevicata, anche questa volta con accumulo scioltosi molto velocemente a causa delle temperature superiori allo zero, visita Foligno città: è il primo pomeriggio di venerdì 28 gennaio, la temperatura massima non supererà i +2°C. Ci apprestiamo a vivere i cosiddetti “Giorni della Merla”, statisticamente i più freddi dell'anno.
neve a Foligno, pomeriggio del 28 gennaio
Se da un lato la pianura si libera della morsa del maltempo, rimanendo comunque sferzata da gelidi venti di tramontana, dall'altro l'Appennino Umbro-Marchigiano vive una delle pagine meteorologiche più importanti e per certi versi tragiche della sua storia recente: interi paesi e strade sono sommerse dalla neve, gli accumuli toccano i 4 metri nei punti più esposti, il vento gelido sferza i campi ghiacciati oramai da giorni. E' il 31 gennaio, Foligno tocca i -2.5° di minima e per la montagna non se ne vede la fine.
La depressione centrata sul basso Tirreno continua infatti a convogliare verso le nostre regioni centro-meridionali aria fredda di origine siberiana. Queste correnti, inizialmente asciutte che provengono dalla Russia, si umidificano passando sopra il mar Adriatico; impattando contro la catena Appenninica condensano, scaricando sottoforma di neve tutta l'umidità in esse contenuta: è il famoso “effetto stau”. A Macerata cadono 80cm di neve, 1,5m a Cagli e Fabriano, mentre Abruzzo e Molise vengono letteralmente sommersi dalla neve, che cade fin sulle coste pugliesi. Capracotta raggiunge i 3 metri di accumulo. Tutto il lato adriatico della Penisola è ammantato da una spessa coltre bianca. Il Nord Italia è invece al sole, ma sperimenta valori termici decisamente gelidi.
Con questa situazione, entriamo nel mese di febbraio, che sarà ricordato come uno dei più freddi e nevosi degli ultimi venti anni.
Continua...
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#3 burjan Gio 18 Set, 2008 23:45
Grande Filippo! Ci hai fatto rivivere emozioni davvero intense... ottimo lavoro.
____________ Il dono della previsione è far comprendere quanto sia perfettamente inutile dare una risposta alle domande sbagliate (Ursula Le Guin)
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#4 Poranese457 Ven 19 Set, 2008 00:17
Ecco allora, come promesso, il mio report fotografico di quei magnifici giorni...
Era la mattina del 25 gennaio quando svegliandomi, mi ritrovo con il giardino imbiancato da una sploveratina di neve....
Eccitatissimo perchè appena tornato da Perugia per l'univ, convinco il mi babbo a gommare da neve il mitico pandino di famiglia e a tirarlo fuori dal garage per fare un giro
E per uscire d casa c'è da fare questa straduccia qui....
E' così che, in sella al grande mezzo, mi accingo a fare un giro per le lande circostanti, sempre accompagnato dal capo di casa in quanto proprietario del mezzo
questo è il panorama da Porano guardando verso Corbara e Montecchio, tutti i colli imbiancati fino a quote basse
Guardate questa foto, scattata sempre il 25 a mattina qui a Porano... sembra una cartolina d'altri tempi!!
Viste le termiche, eravamo intorno ai -4°C qui a Porano, mi decido a scendere verso la bassa orvietana, sicuro di trovare un pò di neve anche a quelle quote. Così mi spingo fin verso i 150 della mia amata zona industriale di Orvieto, che a quei tempi tutto avrei immaginato tranne che sarebbe diventata entro pochi mesi la mia seconda casa.
E infatti, neve pure li..... Questa foto in particolare scattata da vicinissimo a dove è adesso il mio ufficio, puntando l'obiettivo verso la Rocca (non la rupe, la rocca... è n'altra cosa)
Puntanto l'obiettivo un pò più in alto, ecco la Rupe di Orvieto completamente imbiancata... e siamo solo all'inizio della fase fredda!!! (scusate la qualità della foto ma è stata scattata in auto in movimento)
Siccome la nevicata sembrava non voler finire, me ne torno verso Porano dove ovviamente l'accumulo sale... gli amici iniziano ad uscire, e con loro le prime opere d'arte!
Ecco la coppia di "Api" e il mio Pandino pronti a fare evoluzioni sulla neve... personalmente avevo lasciato il mio ape a casa perchè volevo fare due "mosse" con l'auto
Purtroppo però.... un palo non si è voluto scansare dalla traiettoria di uno dei due Ape... e questi sono i risultati...
Notare la nevicata intensissima in questa foto mentre una mia paesana è intenta a fare un piccolo pupazzo di neve!
Questo è invece come è ridotto il vialetto di casa mia (lo stesso della prima foto, solo alcune ore dopo) intorno alle 12.30 del 25 Gennaio
Ecco ivnece come era ridotta la via di casa mia intorno alle 17.45 di sera, una completa lastra di ghiaccio pericolosissima da percorrere anche a piedi.... del tutto impensabile da fare in auto! E faccio notare che la strada è restata in queste condizioni per i successivi interi 4 giorni prima che qualcuno si decidesse a passare con un piccolo spazzaneve e a spargere un pò di sale. Ecco qua:
Chiudo il resoconto di questo 25 Gennaio 2005 con un'immagine molto suggestiva, una delle piantine di mia mamma ammantata da uno strato di neve ed ormai oscurata dalle luci del giorno andatenese da ore....
Attendo con impazienza che Fili prosegua il suo resoconto meteorologico in modo da poter cronologicamente andare avanti con il mio report fotografico.
Spero vi sia piaciuto e che non vi abbia annoiato troppo, fatemi sapere
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#6 Marco376 Ven 19 Set, 2008 08:23
Ottima idea Filippo ed ottima analisi. Ancora ne dovrai scrivere di pagine però!
Ovviamente grazie per il contributo fotografico a Poranese!
La neve inizia a cadere a Colfiorito sin dalla serata di domenica 23 gennaio, e non smetterà più per circa una settimana. Inizialmente interessate le colline oltre i 500m, poi via via la neve guadagna spazio verso il basso, arrivando a lambire la pianura.
Filippo il 23 Gennaio, domenica appunto, iniziò a nevicare in Altotevere dal tardo pomeriggio e fra le 17 e le 21 caddero circa 13 cm di neve sia in collina che sui piani! Non si scioglieva nemmeno un fiocco!
Metto a disposizione il mio file sulla neve. Ci trovate i cm di neve giornalieri, l'equivalente in mm di precipitazione fusa ed il relativo accumulo totale al suolo. Se avete qualche problema nel consultarlo per favore fatemelo sapere. Vi consiglio di scaricarlo e stamparlo per leggerlo al meglio. Il file è di due pagine e nella seconda c'è anche il riassunto di tutto il 2005.
Andate qui e cliccate su "Neve" ed in meno di un secondo avrete il file a disposizione:
BadiaPetroiaMeteo
Dal Marzo 1996 registro i dati nevosi ma mai ero arrivato a registrarne due pagine!!
Andate qui: Link , cliccate su "Riassunto" nella sezione grafici ed osservate il grafico in basso a sinistra sulla neve divisa per anno (mancano i mesi di gennaioe febbraio 1996): come si vede il 2005 è in assoluto l'anno con il maggior numero di cm totali caduti, con il maggior numero di giornate nevose e con il maggior numero di giorni con neve al suolo (riferito al lato "a poenta" o solatìo della valle).
Di foto ne feci parecchie ma tutte su rullino. Ora non ho uno scanner, vedrò quello che posso fare...
Poi la super-neve dei giorni della Merla colpì anche più a nord, la zona Pietralunghese, le colline immediatamente ad est di Umbertide ed ovviamente l'Appennino di Castello.
Anche qui un metrozzo di neve lo fece. Ricordo ancora i greppi strabordanti di neve a Pietralunga! Muri alti fino a 3 m!!
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#7 Poranese457 Ven 19 Set, 2008 09:00
Grazie a tutti per i complimenti e grazie a Marco per il contributo....
Anche per me cmq è un TO BE CONTINUE.... attendo Fili anche se non potrò fare un'altro report prima di stasera....
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#8 klaus81 Ven 19 Set, 2008 09:52
Bravi ragazzi!! Ora vedo se ho qualcosa pure io ...ma è difficile anche perchè ero a letto con la febbre
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#9 DragonIce Ven 19 Set, 2008 12:47
io di quel periodo nn ho foto, ma tanti ricordi.. uno su tutti , un messaggio di un mio amico di milano che mi chiedeva se ero sepolto sotto la neve (maledetti giornalisti che gonfiano le notizie), il quale mi fece incaxxare nn poco visto che, a parte i 2 episodi segnalati da filippo, su foligno città di neve seria se ne vedette davvero poco anzi niente, con gli accumuli che iniziavano a farsi interessanti da pontecentesimo, a nemmeno 8 km dal centro!
non vorrei dire cavolate ma quell'inverno a foligno di nevischio tanto (praticamente tutte le volte che "precipitava") ma di accumulo credo che fra tutto a 10 cm nn ci siamo arrivati!
credo a febbraio riuscì a fare un 5 cm in un colpo solo ma ero ammalato e nn ho potuto controllare di persona..
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#11 andrea75 Ven 19 Set, 2008 14:00
come penso mi potrà confermare anche andrea...imbiancate si, ma accumuli un pò seri no!! 
Sì sì... confermo... imbiancatine insulse quando a meno di 100 m in più di quota accumulava decine e decine di cm di neve. Ci mancava sempre quel grado.... vabbè, fu comunque un anno memorabile, proprio perché bastava davvero poco per godersi un po' di neve. In centro a Perugia era sempre bianco in quel periodo
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#12 Fili Ven 19 Set, 2008 14:38
Ci eravamo dunque lasciati con una situazione critica per l'Appennino Umbro-Marchigiano: l'alta pressione, sbilanciata verso Nord in pieno Atlantico, continua a bloccare le miti e umide correnti atlantiche ed a convogliare verso le nostre regioni adriatiche masse d'aria ora artiche, ora continentali. La neve imperversa in collina e montagna, il freddo attanaglia l'Umbria e l'Italia tutta.
L'inizio di Febbraio porta però una novità: l'alta pressione, prima in aperto Oceano, ruota e si corica sui paralleli, andandosi a saldare nuovamente col collega scandinavo (ponte di Woejkoff): stavolta il suo asse è però decisamente più meridionale del precedente, sicchè la pressione sull'Italia è in deciso aumento e il sole splende deciso su tutte le nostre regioni, eccezion fatta per quelle estreme meridionali. Solo il tempo di un'ultima spolverata di neve sul Trasimeno, questo il 2 Febbraio.
Aria molto fredda di origine siberiana continua però ad affluire inevitabilmente sull'Italia, accompagnata stavolta però dall'alta pressione. L'isoterma -10° ad 850hpa approda sulle coste adriatiche. Il risultato non può essere che uno: inversioni termiche e grandi gelate nei fondovalle.
Sono i giorni del gelo, Foligno città registrerà minime negative per 11 giorni consecutivi, arrivando a toccare i -7.3° all'alba del 6 Febbraio 2005, Norcia arriva a -12°, il Pian Grande di Castelluccio sfiorerà i -28°.
Sono i giorni da passare sulla neve appena caduta, gli sciatori si riversano in massa sull'Appennino, l'innevamento di Frontignano, Forca Canapine, Bolognola è da record e non si ricorda da anni una stagione così proficua per il turismo invernale nostrano.
Intanto viene battuto un nuovo record: la permanenza del manto nevoso al suolo a quote collinari: se il precedente record del 1985 si attestava sui 18 giorni consecutivi, stavolta si oltrepasseranno i 20, e non finisce qui. Perchè Febbraio, oltre al grande freddo, ha in serbo nuove sorprese, ovviamente bianche.
La piana di Gualdo Tadino l'11 Febbraio 2005, 18 giorni di neve al suolo consecutivamente.
Arriviamo così a girare la prima decade mensile, con ancora ben saldo il ponte anticiclonico tra alta pressione europea e scandinava. Ma durerà poco.
Una profonda oscillazione del Vortice Polare, infatti, riesce a rompere il braccio di ferro tra i due anticicloni: e lo fa proprio nel mezzo, con una profonda saccatura che dalla Lapponia scende giù giù verso l'Italia e la Libia. E' il giorno di San Valentino, e gli innamorati vedranno nuovamente cadere la neve. Stavolta inizialmente al Nord, tutta la pianura Padana viene imbiancata, e l'Appennino settentrionale fa il pieno: Cimone e Abetone sfiorano i 3 metri. La neve cade a Milano, Bologna, Parma e in tutta la pedemontana emiliana. Al centro invece la quota neve è inizialmente superiore ai 700m, a causa di un provvisorio richiamo più mite da SW. Ma è questione di ore.
L'alta pressione europea si ritira nuovamente in aperto Atlantico, quella Scandinava torna sui suoi passi, e un minimo di pressione foriero di pioggia e neve si piazza proprio sulle nostre regioni centro-settentrionali. L'aria fredda entra impetuosa dal Rodano ed è di nuovo grande neve.
Perugia si sveglia imbiancata all'alba del 15 Febbraio, Spoleto viene sferzata da bufere di neve, anche Foligno e Terni vedono cadere qualche fiocco in mezzo ad una pioggia battente. Per l'Appennino, invece, è di nuovo emergenza. A Gualdo Tadino cadono 20cm di neve, Colfiorito avvicina i 40cm.
Nocera Umbra sotto la bufera
L'anticiclone sull'Oceano convoglia masse fredde di estrazione artica sull'Italia, e quello Russo è ben attento a non farle traslare verso est: tutto il sistema depressionario può così accanirsi sul Bel Paese, regalando neve a più riprese su tutte le nostre città di bassa collina; Perugia, Assisi, Spoleto, Città di Castello, Todi, Città della Pieve vivono uno dei mesi di Febbraio più nevosi della loro storia, la neve cade praticamente tutti i giorni. Isoterme non molto fredde ad 850hpa (l'aria è artica e non continentale) ma in compenso la colonna d'aria si presenta molto fredda ed instabile in quota, con valori di circa -30/-35° a 500hpa. I temporali nevosi sono quindi all'ordine del giorno. Uno in particolare colpisce Foligno nella tarda serata del 15 Febbraio, la pioggia battente si tramuta in neve e una fitta precipitazione bianca interessa la città per una mezz'ora, senza lasciare tracce tangibili, ma solo tanta meraviglia. A Colfiorito la palude, coperta da uno spesso strato di ghiaccio, è di nuovo sotto la fitta nevicata.
La palude di Colfiorito, completamente gelata, sotto la bufera il giorno di San Valentino
Una breve pausa anticiclonica ci introduce nell'ultima decade di Febbraio. Il gelo non molla la presa, la mattina del 19 Febbraio Città di Castello scende a -6.5°, Foligno a -5.5°, Perugia a -5°, Spoleto a -4.5°, Norcia a -10°.
Il Generale Inverno non intende abdicare, e aiutato ancora dal potente blocking atlantico operato dall'alta pressione, è pronto anzi a dare il meglio di sé, regalandoci ancora due settimane di puro inverno d'altri tempi.
Continua...
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#13 DragonIce Ven 19 Set, 2008 14:49
resoconto perfetto, ma il 15 febbraio mi ricordo i tetti abbastanza bianchi! prima pioggia e poi neve, ma in serata aveva cumulato. almeno sui tetti, io ero malato e più di quello nn ho potuto controllare.
che brutto mese quel febbraio ragazzi.. lasciato dalla ex praticamente il giorno di san Valentino, ammalato e fuori nevicava che era un amore!
in più i miei compagni di università mi raccontavano della facoltà di ingegneria ammantata di bianco!
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#14 Poranese457 Ven 19 Set, 2008 15:10
E io ero di nuovo rientrato a Porano da Perugi di gran fretta, viste le previsioni che facevamo in facoltà con Ternano e che auspicavano neve sicura... stasera pure il mio meno serio report fotografico, ma ho da spiattellare pure alcune foto "gelide" del 26 Gennaio, the day after
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