Pongo anche un appello ed una serie di domande.
Appello:
Lo staff di Umbriameteo, impegnato in progetti per la prevenzione e l'avvistamento degli incendi boschivi nella nostra regione, nonché all'assistenza attiva e passiva durante le operazioni di soccorso/spegnimento, rinnova anche in questa sede l'invito a vigilare sui nostri boschi e a tenere comportamenti che non ne mettano a rischio l'integrità.
Gli immani incendi che hanno interessato la Grecia in questi giorni ci devono far riflettere... in poche ore può andare letteralmente in fumo il nostro paesaggio, un patrimonio inestimabile fonte di vita e benessere.
In caso di avvistamenti sospetti telefonate al 115 o al 1515!
Domande:
possibile che nella nostra epoca, in cui tecnologie preventive e attive, satelliti, aerei, elicotteri, modelli matematici, sistemi tecnologici di avvistamento, ecc, non si sia ancora in grado di bloccare sul nascere degli incendi, seppur sospinti da venti avversi?!?!
Possibile che gli interventi debbano sempre essere tardivi?
Ma la prevenzione è un concetto ancora così ostico da concepire e fare proprio?
Che forse era ignoto agli esperti che dopo tanto caldo e sole ci sarebbe stato un elevato rischio incendi (appiccati dai soliti piromani)?
Posssibile che non si riesca a mettere in atto azioni per identificare e catturare questi delinquenti? (traccia dei cellulari, avvistamenti satellitari, ecc)
Le fiamme alle porte di Atene, migliaia di persone in fuga
Per il terzo giorno consecutivo le fiamme continuano a devastare la regione dell'Attica a Nord Est di Atene, dove hanno costretto migliaia di persone a lasciare le proprie case, ma un calo dei venti ha consentito apparentemente di contenere l'avanzata del fuoco verso la capitale e ridurre il numero dei focolai più gravi. Ma malgrado il miglioramento con il parziale contenimento degli incendi, al comando dei vigili del fuoco avvertono che la situazione rimane grave e rischiosa a causa dei venti che pur in calo restano.


Una catastrofe biblica - I vigili del fuoco sottolineano che decine di altri incendi restano attivi in Grecia, a cominciare da uno, divampato ieri sera nei pressi del monte Kitheronas, in Beozia. La stampa denuncia "la catastrofe biblica" e "l'incubo in Attica" criticando le autorità, soprattutto da sinistra, per "incompetenza". I titoli affermano che "le dimensioni del disastro sono inimmaginabili" e che questi incendi si annunciano come "il colpo di grazia per l'Attica", una regione più volte colpita gravemente dal fuoco.


Maratona e Dionisyos tra le fiamme - Le fiamme, riferiscono i media, continuano a divampare nelle zone di Maratona e Dionisyos, da dove il fuoco era partito la notte di tra il 21 e il 22 agosto, e hanno raggiunto Nea Makri sulla costa. In queste località gli incendi continuano a minacciare le zone abitate. Più tranquilla invece appare al momento la situazione a Agios Stefanos, una località di circa 10.000 persone, dove domenica era avvenuta una evacuazione di massa.


Non vi sono vittime e i danni alle abitazioni sono limitati - Il cielo è sgombro dal fumo stamani su Atene. La mobilitazione dei vigili del fuoco, sui quali comincia a pesare la stanchezza, rimane totale: un migliaio di uomini, tra pompieri e soldati, sono ormai sul campo assistiti da centinaia di autoveicoli e mezzi aerei, compresi Canadair italiani e francesi, mentre se ne attendono altri anche da Austria e Cipro. Non vi sono vittime e i danni alle abitazioni sono limitati, ma quelli ambientali e agricoli appaiano enormi nella regione, con migliaia di ettari distrutti e la paralisi delle attività economiche. Non si conoscono ancora le cause degli incendi nell'Attica, ma ieri il Partito comunista (Kke) ha denunciato "un ben organizzato piano doloso" a fini speculativi sul territorio.


Emergenza nazionale in Grecia - Da sabato il governo greco ha dichiarato lo stato di emergenza nella regione dell'Attica, il cui capoluogo è Atene, ma di fatto è ormai emergenza nazionale come testimoniano l'eccezionale spiegamento di mezzi - benché nel Paese siano attivi un'altra sessantina di incendi - e il forte coinvolgimento diretto del premier greco Costas Karamanlis. I sindaci dei comuni colpiti hanno lanciato appelli televisivi definendo "tragica e catastrofica" la situazione. La protezione civile ha segnalato che continuano nel resto del paese una sessantina di incendi, ma, unica buona notizia, è stato posto sotto controllo quello peggiore, nell'isola di Zante, che ha distrutto centinaia di ettari di macchia.
24 agosto 2009
Redazione Tiscali