#1 tifernate Dom 31 Gen, 2010 12:30
....secondo me stavolta la tendenza a lungo termine verrà rispettata. Perturbazioni atlantiche di filata, praticamente una primavera da marzo/aprile.....
Tra l'altro queste sono ens per il nord dell'Umbria.
Ultima modifica di tifernate il Dom 31 Gen, 2010 13:38, modificato 3 volte in totale
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#2 yeti Dom 31 Gen, 2010 12:35
Tife anche secondo me vengono rispettate.. a sto punto dico che non vedo l'ora che arrivi l'estate.. poi è un classico gia' visto le fasi fredde ritrattate.. e quelle piu' calde.. confermate e straconfermate..
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#3 snow96 Dom 31 Gen, 2010 12:51
Eh va beh, ma le 06 hanno alzato di altri 5° tutte le termiche da giovedì in poi!!! Ma che stamo a giocà a dadi, a testa e croce, a rubamazzo??????
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#4 marvel Dom 31 Gen, 2010 13:07
Eh va beh, ma le 06 hanno alzato di altri 5° tutte le termiche da giovedì in poi!!! Ma che stamo a giocà a dadi, a testa e croce, a rubamazzo?????? 
Pensa che il TG5 delle 13, in un servizio appena andato in onda, ha detto che stasera nevicherà ad Arezzo e Perugia e in altre località del centro e che dopo una pausa tra mercoledì e giovedì, sono previste altre nevicate e gelo in arrivo!
Ma quando glie le hanno date queste previsioni, l'altro ieri?
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#5 Francesco Dom 31 Gen, 2010 13:09
Eh va beh, ma le 06 hanno alzato di altri 5° tutte le termiche da giovedì in poi!!! Ma che stamo a giocà a dadi, a testa e croce, a rubamazzo?????? 
Pensa che il TG5 delle 13, in un servizio appena andato in onda, ha detto che stasera nevicherà ad Arezzo e Perugia e in altre località del centro e che dopo una pausa tra mercoledì e giovedì, sono previste altre nevicate e gelo in arrivo!
Ma quando glie le hanno date queste previsioni, l'altro ieri? 
L'ho scritto sul topic delle segnalazioni, confermo tutto!
INCREDIBILE, sono fuori di testa!!!!!
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#7 ViPARO Dom 31 Gen, 2010 13:53
il tg ha appena detto che c'aspetterà un lungo e freddo inverno ancora...
____________ in ogni caso poi la gente..sai che cosa vuole!?in fondo..vuole"Natale con la neve"!
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#9 tifernate Dom 31 Gen, 2010 14:00
il tg ha appena detto che c'aspetterà un lungo e freddo inverno ancora... 
si riferiscono a questo http://www.corriere.it/cronache/10_...44f02aabe.shtml
Ecco, lasciamolo al giudizio dei posteri.
Il vortice polare che farà slittare
la primavera fino ad aprile
«Anomale folate gelide fino al Mediterraneo».
Il Cnr: Nord e Centro, altri due mesi freddi
Previsioni per marzo e aprile ROMA - Farà un freddo polare e non è tanto per dire. Perché le bordate di aria gelida che stanno per abbracciare l’Italia vengono proprio da lì: dai ghiacci monumentali del Polo Nord. Sarà così a febbraio e pure a marzo, per i tepori primaverili si dovrà aspettare aprile e non è una prospettiva che rallegri. Tanto più che non si tratta della previsione di un meteorologo (a volte pure loro sbagliano) ma di uno studio scientifico dell’Ibimet, l’istituto di Biometeorologia del Cnr, datato quattro giorni fa e controfirmato in sei: Messeri, Crisci, Meneguzzo, Pasqui, Piani e Primicerio. Il fenomeno da cui comincia tutto si chiama meteor strat warming, poiché prevede una fase di riscaldamento, ma il nome è ingannevole visto che l’effetto per noi sarà l’esatto contrario. In pratica gli studiosi hanno intercettato un’anomalia del vortice polare, quell’enorme mulinello d’aria che ruota intorno al Polo Artico in ogni stagione. Normalmente è vigoroso, in questo momento invece si è indebolito nella stratosfera, ovvero intorno agli 8/10mila metri.
Oltre a questo, accade che la temperatura della stratosfera sia salita all’improvviso e di parecchio (per sbalzi fino a 50 gradi si parla di major warming). Le due circostanze combinate provocheranno «blocchi della circolazione zonale» nella troposfera, che è quella parte di atmosfera da 0 metri in su, dove siamo noi. «Masse d’aria fredda di origine subpolare, che di solito toccano Siberia e Nord Europa, si spingeranno fino alle medie latitudini», spiega Massimiliano Pasqui dell’Ibimet. «E gli effetti sul clima si sentiranno per 60 giorni». Le «anomalie termiche negative » cominceranno la prossima settimana e ci lasceranno, se va bene, a fine marzo. Le folate gelide viaggiano da destra a sinistra. A rischio congelamento l’Europa dell’Est, specialmente Bulgaria, Romania, Ungheria e Polonia, che però ci sono più abituate. «Stavolta però il fenomeno toccherà anche la fascia mediterranea centrale», precisa Pasqui. «Italia e Grecia, meno la Spagna, al riparo Francia e Inghilterra». L’aria made in Polo non sarà imparziale. Le più colpite saranno le regioni del Nord Est e del Centro-Nord. A parte qualche rinfrescata in Puglia, il Centro-Sud se la caverà con lievi danni, poca cosa sarà per Campania, Sicilia e Calabria, in Sardegna non se ne accorgeranno nemmeno. Questo evento meteorologico è naturale: i danni ambientali stavolta non c’entrano. E non è raro.
«È già accaduto nel 1985, fu l’anno della neve a Roma e della minima a Firenze che arrivava a meno 23» , suggerisce l’esperto del Cnr. Un inverno freddissimo (esiste una voce specifica pure su Wikipedia) che viene ancora ricordato come quello della nevicata più imponente del XX secolo, lunga 72 ore. A Milano (tra il 14 e il 17 gennaio) caddero qualcosa come 80/120 centimetri di fiocchi. La città rimase bloccata per tre giorni. Inagibili autostrade e aeroporti, si sprecarono le interpellanze parlamentari. Venticinque anni dopo, ci risiamo. E Pasqui ha una sola consolazione da offrire: «Non saranno due mesi continui di gelo ininterrotto. Si verificheranno più episodi di freddo molto intenso. Ciascuna ondata potrà durare una, massimo due settimane». Il dato statistico parla di un grado in meno in media e sembra niente. Ma bisogna considerarlo rispetto alla temperatura mensile. Avverte Pasqui: «Significa che si potranno registrare minime giornaliere fino a 10 gradi in meno e quindi, in alcune località del Nord, si potranno sfiorare anche i meno 15». Che sono la temperatura media in Siberia nella stagione autunnale. Possibilità che quelli del Cnr-Ibimet si siano sbagliati: scarse. «Tra ieri e oggi il vortice polare si è già indebolito».
Giovanna Cavalli
31 gennaio 2010
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#11 Ominobianc81 Dom 31 Gen, 2010 14:12
Il vortice polare che farà slittare
la primavera fino ad aprile
«Anomale folate gelide fino al Mediterraneo».
Il Cnr: Nord e Centro, altri due mesi freddi
Previsioni per marzo e aprile ROMA - Farà un freddo polare e non è tanto per dire. Perché le bordate di aria gelida che stanno per abbracciare l’Italia vengono proprio da lì: dai ghiacci monumentali del Polo Nord. Sarà così a febbraio e pure a marzo, per i tepori primaverili si dovrà aspettare aprile e non è una prospettiva che rallegri. Tanto più che non si tratta della previsione di un meteorologo (a volte pure loro sbagliano) ma di uno studio scientifico dell’Ibimet, l’istituto di Biometeorologia del Cnr, datato quattro giorni fa e controfirmato in sei: Messeri, Crisci, Meneguzzo, Pasqui, Piani e Primicerio. Il fenomeno da cui comincia tutto si chiama meteor strat warming, poiché prevede una fase di riscaldamento, ma il nome è ingannevole visto che l’effetto per noi sarà l’esatto contrario. In pratica gli studiosi hanno intercettato un’anomalia del vortice polare, quell’enorme mulinello d’aria che ruota intorno al Polo Artico in ogni stagione. Normalmente è vigoroso, in questo momento invece si è indebolito nella stratosfera, ovvero intorno agli 8/10mila metri.
Oltre a questo, accade che la temperatura della stratosfera sia salita all’improvviso e di parecchio (per sbalzi fino a 50 gradi si parla di major warming). Le due circostanze combinate provocheranno «blocchi della circolazione zonale» nella troposfera, che è quella parte di atmosfera da 0 metri in su, dove siamo noi. «Masse d’aria fredda di origine subpolare, che di solito toccano Siberia e Nord Europa, si spingeranno fino alle medie latitudini», spiega Massimiliano Pasqui dell’Ibimet. «E gli effetti sul clima si sentiranno per 60 giorni». Le «anomalie termiche negative » cominceranno la prossima settimana e ci lasceranno, se va bene, a fine marzo. Le folate gelide viaggiano da destra a sinistra. A rischio congelamento l’Europa dell’Est, specialmente Bulgaria, Romania, Ungheria e Polonia, che però ci sono più abituate. «Stavolta però il fenomeno toccherà anche la fascia mediterranea centrale», precisa Pasqui. «Italia e Grecia, meno la Spagna, al riparo Francia e Inghilterra». L’aria made in Polo non sarà imparziale. Le più colpite saranno le regioni del Nord Est e del Centro-Nord. A parte qualche rinfrescata in Puglia, il Centro-Sud se la caverà con lievi danni, poca cosa sarà per Campania, Sicilia e Calabria, in Sardegna non se ne accorgeranno nemmeno. Questo evento meteorologico è naturale: i danni ambientali stavolta non c’entrano. E non è raro.
«È già accaduto nel 1985, fu l’anno della neve a Roma e della minima a Firenze che arrivava a meno 23» , suggerisce l’esperto del Cnr. Un inverno freddissimo (esiste una voce specifica pure su Wikipedia) che viene ancora ricordato come quello della nevicata più imponente del XX secolo, lunga 72 ore. A Milano (tra il 14 e il 17 gennaio) caddero qualcosa come 80/120 centimetri di fiocchi. La città rimase bloccata per tre giorni. Inagibili autostrade e aeroporti, si sprecarono le interpellanze parlamentari. Venticinque anni dopo, ci risiamo. E Pasqui ha una sola consolazione da offrire: «Non saranno due mesi continui di gelo ininterrotto. Si verificheranno più episodi di freddo molto intenso. Ciascuna ondata potrà durare una, massimo due settimane». Il dato statistico parla di un grado in meno in media e sembra niente. Ma bisogna considerarlo rispetto alla temperatura mensile. Avverte Pasqui: «Significa che si potranno registrare minime giornaliere fino a 10 gradi in meno e quindi, in alcune località del Nord, si potranno sfiorare anche i meno 15». Che sono la temperatura media in Siberia nella stagione autunnale. Possibilità che quelli del Cnr-Ibimet si siano sbagliati: scarse. «Tra ieri e oggi il vortice polare si è già indebolito».
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31 gennaio 2010
Incomincio a fare il cambio di stagione: avrò bisogno di abiti più leggeri dopo sta gufata.
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http://www.assisimeteo.altervista.org/stazione.html
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#12 gubbiomet Dom 31 Gen, 2010 14:27
Visto il titolo con il punto interogativo, ti rispondo. Inverno da vomito, forse il peggiore che ricordi. Configurazioni quasi mai viste: STRAT-AO-NAO-SPLIT-VORTICI POLARI-ENS-ANS-ONS-GFS-ECMWF-BRACKNELL-UKMO-GIULIACCI-CAROSELLI-GALBANI-SANSOSTI-TG5-RAI-TG4-STUDIOAPERTO-GALOPPA GALOPPA-EMISFERO-BALENA-CANADESE-RUSSO SIBERIANO-SIBERIA-RETROGRESSIONE-GOCCIA FREDDA-VORTICE POLARE...........
Risultato? Una sola nevicata a dicembre (se così la vogliamo chiamare) con apporto a terra di 8 cm !!!!!!
Previsioni fino a metà febbraio improntate al caldo ( e qui ci prendono sicuro), per cui per me INVERNO FINITO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ripeto, peggiore inverno che ricordi. Forse ce ne sono stati simili, ma almeno non te la promettevano così come stanno (stò parlando di neve). Ti davano un bella HP e te la tenevi!
Poi venitemi pure a dire che nel nord europa è stato freddissimo o che è nevicato anche a londra e in Turchia. A me non cambia nulla... Anzi, PEGGIO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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#13 marvel Dom 31 Gen, 2010 14:35
EP-fulx così non si vede tutti i giorni... vediamo che cosa combinerà questa pazza stratosfera... ma ci mancava che anche il CNR iniziasse "a dare in numeri" di date storiche!
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#14 marvel Dom 31 Gen, 2010 16:36
Ecco la previsione di Guido Guidi:
Bollettino di analisi e prognosi climatica
Analisi stratosferica dal 16/01/2010 al 26/01/2010
Dopo il ricompattamento del Vortice Polare Stratosferico, così come evidenziato nel precedente bollettino, un primo importante riscaldamento, iniziato alla quota isobarica di 1 hPa ed in propagazione verso gli strati inferiori, lo ha nuovamente destabilizzato. Alla quota di 1hPa si va instaurando una circolazione antizonale con formazione anticiclonica a livello polare. Il rafforzamento dell’anticiclone delle Aleutine ha provocato lo spostamento del Vortice Polare Stratosferico alla quota isobarica di 10 hPa trasferendone il centro d’azione tra la Penisola di Kola e la Nuova Zemlija. E’ in fase di sviluppo un nuovo anticilone sul comparto asiatico, soggetto che andrà rafforzandosi nel corso dei prossimi giorni. Un altro intenso riscaldamento stratosferico interesserà nel contempo il comparto nord europeo.
Evoluzione dal 03/02/2010 al 13/02/2010
Come indicato nell’analisi, il rafforzamento previsto del nuovo anticiclone asiatico alla quota isobarica di 10 hPa produrrà uno schiacciamento del Vortice Polare Stratosferico imprimendo ad esso un moto retrogrado con traiettoria ad arco che lo porterà verso la Groenlandia per i primi del mese di febbraio attraverso il Mare del Nord. Il Vortice sarà poi soggetto a scissione con inizio a partire dal giorno 3 febbraio prossimo; il vortice principale sarà sul comparto europeo, seguendo il movimento descritto, mentre una circolazione secondaria interesserà l’Asia sudorientale.
La fase stratosferica in atto e prevista, determinerà un periodo contraddistinto da frequenti blocchi alla circolazione atlantica proponendo un vistoso rallentamento del Vortice Polare. L’indice AO (Arctic Oscillation) si prevede possa raggiungere un valore minimo attorno al 20 febbraio prossimo.
Ad inizio scadenza è prevista una temporanea ripresa del campo barico sul Mediterraneo centrale, ma, già a partire dai giorni successivi si concretizzerà una nuova flessione a partire dai settori orientali a causa di un corrispettivo graduale rafforzamento in Atlantico. Tra la fine della prima e l’inizio della seconda decade di febbraio una nuova depressione artica raggiungerà l’Europa con probabile traiettoria più occidentale favorendo un peggioramento delle condizioni atmosferiche sull’Italia in maniera più diffusa con nevicate che raggiungeranno varie zone di pianura specie sulle regioni settentrionali. Dal 12-13 febbraio sarà possibile l’approfondimento di un vortice depressionario sul Labrador con conseguente rafforzamento del blocco atlantico e nuova discesa di una saccatura artico-marittima verso l’Europa e il Mediterraneo centrale. Successivamente sarà possibile assistere ad un nuovo rafforzamento della pressione sul comparto scandinavo così da favorire nuovi impulsi freddi di matrice continentale.
da: http://www.climatemonitor.it/
Ma com'è, proprio oggi c'è la corsa a chi vede un inverno (fine inverno) più glaciale??
Si, ammetto che il VP è collassato e andrà peggiorando la sua situazione nei prossimi giorni e che questo, sicuramente, non depone a favore di correnti miti sul lungo...
Però fino a ieri nessuno si sbilanciava...
Forse la previsione, che oggi appare a 10 giorni, di quel HP Polare fa pensare a tutti che le ripercussioni dovrà pur avercele...
La ricercatrice-meteorologa del CNR parla di 1985, in quell'occasione avvenne proprio un aggancio tra HP atlantico e HP polare...
Mah, oggi proprio non c'ho voglia di guardare e verificare cotante ipotesi... sono troppo impegnato a spalare la neve sul vialetto!
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#15 marvel Dom 31 Gen, 2010 16:38
NAM ed AO, effettivamente, dimostrano un VP collassato.
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