Meteorologia in lutto: ci lascia il Generale Andrea Baroni

Meteorologia in lutto: ci lascia il Generale Andrea Baroni
Articolo
Messaggio Re: Meteorologia In Lutto: Ci Lascia Il Generale Andrea Baroni 
 
riposa in pace colonello.

La sua spiegazione perfetta del grande gelo del 1985
https://www.youtube.com/watch?v=PeBDzlH_drE&feature=youtu.be



 
 enniometeo [ Ven 14 Nov, 2014 15:20 ]


Meteorologia in lutto: ci lascia il Generale Andrea Baroni
Commenti
Messaggio Re: Meteorologia In Lutto: Ci Lascia Il Generale Andrea Baroni 
 
Molti do voi sono giovani, ma io ricordo benissimo con quale attesa, e parlo degli anni 70-80, lo aspettavo intorno alle 19,55, poco prima del telegiornale per soddisfare quella che per me era già una passione fortissima.
Ha ragione chi ha scritto prima di me, dicendo che se ne è andato un pezzo della sua infanzia..
Anche per me...  



 
 gubbiomet [ Ven 14 Nov, 2014 15:53 ]
Messaggio Re: Meteorologia In Lutto: Ci Lascia Il Generale Andrea Baroni 
 
Mi ero dimenticato di dire: ridatemi le cartine,  i simboli e le scritte di quella volta, almeno si capiva bene come sarebbe stato il tempo!
Oggi con tutte queste super grafiche non si capisce una mazza....    



 
 gubbiomet [ Ven 14 Nov, 2014 15:58 ]
Messaggio Re: Meteorologia In Lutto: Ci Lascia Il Generale Andrea Baroni 
 
quanti anni saranno che in tv non si vede più la buona vecchia cartina sinottica?

mi sembra che solo Caroselli la facesse vedere,quando ancora la sua trasmissione non era stata ridotta ai minimi termini!!



 
 Freddoforever [ Ven 14 Nov, 2014 17:02 ]
Messaggio Re: Meteorologia in lutto: ci lascia il Generale Andrea Baroni 
 
Riporto qui una intervista del Dott. Aldo MESCHIARI, collaboratore del MTG. Io credo che qui dentro vi sia l' essenza della passione e competenza del Generale nel divulgare la meteo a tutti. E vi si nota, in quella descrizione della (dura) gavetta da lui fatta, il perché della profonda conoscenza della materia ...

"Il Generale Baroni non ha certo bisogno di presentazioni. Insieme al Generale Bernacca è stato colui che ha portato la meteo nelle case degli italiani. Rimane una figura indimenticabile per tanti italiani e assume le caratteristiche del mito per tutti gli appassionati di meteorologia. Parlare con lui è stata una emozione fortissima: a più di novantanni, è ancora pieno di energia e di vitalità. Un signore lucido e pieno di passione, un vero vulcano di aneddoti, esperienze, consigli, ricordi e soprattutto amore per la meteorologia.
A un certo punto dell'intervista mi ha raccontato: "Caro dottore, quando mi alzavo coll'aereo per fare le misurazioni meteo, vedevo le nubi avvicinarsi. Ci passavamo dentro, ed era un'emozione indescrivibile. Io le chiamavo Le signore del Cielo".
[MTG] Generale Baroni, lei ovviamente è un personaggio molto famoso, una vera e propria icona per tutti gli appassionati di meteorologia italiani.
Ci vuole raccontare come è nata la sua passione per la meteorologia?
[Gen. Baroni] Sono solo un personaggio noto, non un mito
Lei pensi che io ero un disegnatore civile di prima classe che a un certo punto della sua vita si è trovato nella possibilità di diventare Sottotenente dell'Aeronautica, nel ruolo di collaudatore di aeroplani. Io ho sempre amato moltissimo il volo. Quando la mattina mi ergevo sopra Roma per effettuare le misurazioni con il meteografo era per me un'emozione intensissima. Mi trovavo a fendere quelle nubi che avevo studiato appassionatamente sui libri di meteorologia. Ecco quindi che alcuni ufficiali mi fecero un giorno la proposta di entrare a pieno titolo, come ufficiale assistente dell'allora Ufficio Presagi (futuro Servizio meteorologico dell'Aeronautica), nel nascente Servizio Meteorologico presso il Ministero della Agricoltura e Foreste. Così, quasi per caso (ma io sono un fervido credente e penso più ad un disegno trascendente) mi sono travato ad unire le mie due grandi passioni: quella del volo e successivamente quella della meteorologia.
[MTG] Quale è stato il suo primo incarico?
[Gen. Baroni] Io dovevo, a giorni alterni, volare sopra il cielo di Roma per effettuare le misurazioni con il meteorografo, in modo da registrare i dati fisici essenziali della troposfera: quella che in termini tecnici si chiama diagramma della struttura verticale dell'atmosfera. Successivamente riportavo tali dati su un grafico (il diagramma di Stuve), che poi veniva utilizzato per elaborare le previsioni e veniva inviato alle altre stazioni meteorologiche del paese e a quelle dell'Organizzazione Mondiale della Meteorologia. Mi ricordo una volta: era inverno, e volavo sopra i cieli di Roma, vedendo le sue luci riverberarsi nell'aria ancora oscura del primissimo mattino. Sopratutto era per me un'esperienza intensa e romantica.
[MTG] Quindi il suo è stato un amore a prima vista?
[Gen. Baroni] Assolutamente. La mattina volavo e lavoravo all'elaborazione dei dati, e il pomeriggio studiavo. Mi sono buttato a capofitto nei libri di meteorologia del tempo, che erano ovviamente quasi tutti in inglese o comunque in lingua straniera. Allora si studiavano i testi della Scuola di Bergen, che offrivano un sistema semiempirico per poter elaborare una prima carta meteo: quella classica, con indicati i fronti freddi e caldi, le aree di alta e bassa pressione, ecc. Ancora oggi questo dovrebbe essere il primo e fondamentale passaggio prima di arrivare ad una previsione vera e propria.
[MTG] Sembra di capire dalle sue appassionate parole che la meteorologia è stata per lei anche un'occasione di esprimere il suo amore per la natura e per la vita.
[Gen. Baroni] In effetti io ho avuto un grande maestro, il dott. Bilancini, che era laureato sia in Fisica che in Filosofia. Univa insomma le due anime: quella scientifica e quella umanistica. Era ad esempio un esperto dantista. Da lui ho appreso il piacere e la disciplina che porta alla chiarezza espositiva: il dono, per intenderci, di saper comunicare con parole semplici e chiare ciò che spesso semplice e chiaro non è. Ho poi anche lavorato con Folco Quilici, col quale abbiamo realizzato un documentario sui palloni sonda, intitolato "Io vagabondo". Fu proprio grazie a queste collaborazioni (ne ricordo una fatta insieme alla figlia di Lama) che la RAI mi notò e mi volle al fianco di Bernacca. Pensate: un ufficiale dell'aeronautica in divisa a fare le previsioni meteo. Fu una vera rivoluzione.
[MTG] Un connubio fondamentale, mi sembra di capire, quello tra scienza e divulgazione.
[Gen. Baroni] Proprio così. Ho infatti lavorato per La Stampa, allora diretta da Arrigo Levi, e dopo dieci anni Eugenio Scalfari mi chiamò alla Repubblica. Mi piaceva scrivere. Lei pensi che è stato proprio per Scalfari che scrissi un pezzo, nel lontano 1982, che parlava del problema del Global Warming. Si intitolava: "Le palme da datteri a Piazza Esedra tra 100 anni".
[MTG] Secondo Lei, gli indubbi cambiamenti che accompagnano l'evoluzione di qualsiasi scienza, e quindi anche della meteorologia, dove hanno inciso maggiormente? Pensa che ci siano così grandi differenze tra la meteorologia classica e quella attuale, fondata sui satelliti, sui modelli numerico-previsionali e su nuove conoscenze del sistema atmosferico?
[Gen. Baroni] Guardi, io penso che in nessun altro campo della conoscenza umana vi sia stata un'evoluzione così veloce, oserei dire esponenziale, come in quello meteorologico. Grazie soprattutto ai nuovi potenti calcolatori e ovviamente alle nuove tecnologie come i satelliti, oggi la meteorologia ha fatto passi da gigante. Ma non dimentichiamoci che il punto di svolta è stato questo: cercare di svincolare la previsione meteo dalla soggettività del previsore. Scindere cioè l'interpretazione umana da quella che oggi si chiama previsione deterministica. Intendiamoci: l'esperienza del meteorologo è sempre fondamentale. Ma quando grazie ai supercalcolatori è stato possibile applicare le leggi della dinamica dei fluidi alla meteorologia si è fatto il grande salto di qualità. Lei pensi che oggi vi sono più di 1.000 radiosonde che elevandosi sino a 30.000 metri di altezza fanno quello che allora facevano pochi aerei che arrivano solo a 4.000 metri di altezza.
[MTG] Che consigli potrebbe dare ad un giovane neodiplomato che volesse intraprendere la carriera di meteorologo, o comunque volesse occuparsi di questioni legate al campo delle scienze meteorologiche?
[Gen. Baroni] Non ho alcun dubbio. Studiare Fisica, soprattutto Fisica dell'Atmosfera. Anche Ingegneria Elettronica, perché oggi il futuro della meteo dipende proprio dall'elaborazione dei dati. Ma forse la cosa migliore è studiare la Fisica: farsi le ossa sui fondamenti di quel sistema così complesso e affascinante che è l'Atmosfera.
Ormai è più di un ora e mezza che parliamo. Il Generale Baroni è ancora fresco come all'inizio della telefonata. Io, invece, faccio fatica a tenere il suo ritmo. Il fascino di quest'uomo è davvero contagioso. Lo ringrazio innumerevoli volte per la sua disponibilità. Lui si scusa di aver parlato troppo. Ma sono io a dover scusarmi per il troppo poco tempo che ho potuto dedicargli.
Grazie Generale! "




 
 and1966 [ Ven 14 Nov, 2014 18:01 ]
Messaggio Re: Meteorologia In Lutto: Ci Lascia Il Generale Andrea Baroni 
 
Se amo il meteo..grande merito a lui e Bernacca..grazie Generale..r.i.p..



 
 alias64 [ Ven 14 Nov, 2014 18:12 ]
Messaggio Re: Meteorologia in lutto: ci lascia il Generale Andrea Baroni 
 
bella intervista di Baroni 6 anni fa  


YouTube Link


incredibile la lucidità mentale e di linguaggio di quest'uomo a quasi 92 anni!   chapeau!



 
 Fili [ Ven 14 Nov, 2014 18:18 ]
Messaggio Re: Meteorologia In Lutto: Ci Lascia Il Generale Andrea Baroni 
 
qui invece un'intervista del 2005 che fece Sottocorona al colonnello (ormai Generale) Baroni. Erano molto amici, e la stima di Baroni non viene nascosta.

YouTube Link


io Baroni me lo ricordo da piccolissimo, con la sigletta inconfondibile di "Che tempo fa", che finì quando avevo 13 anni.
riposi in pace.



 
Ultima modifica di Jon Snow il Ven 14 Nov, 2014 19:23, modificato 1 volta in totale 
 Jon Snow [ Ven 14 Nov, 2014 18:35 ]
Messaggio Re: Meteorologia in lutto: ci lascia il Generale Andrea Baroni 
 
Mi dispiace molto, se ne è andata una bella persona oltre che un professionista della meteorologia di alto spessore e di altri tempi.
Il suo senso della misura e moderazione devono essere d'esempio per tutti coloro che lavorano in questo settore.



 
 marvel [ Ven 14 Nov, 2014 19:18 ]
Messaggio Re: Meteorologia In Lutto: Ci Lascia Il Generale Andrea Baroni 
 
un grande

rip



 
 Gabro1893 [ Ven 14 Nov, 2014 20:11 ]
Messaggio Re: Meteorologia in lutto: ci lascia il Generale Andrea Baroni 
 
Molto bella anche questa di intervista, in 5 parti, realizzata appena 3 anni fa. Incredibile la memoria di quest'uomo, e le capacità a 94 anni di raccontare ancora la meteorologia con fascino, passione e dedizione. Un grande.


YouTube Link


2^ Parte: https://www.youtube.com/watch?v=Vk7HUQetoK8
3^ Parte: https://www.youtube.com/watch?v=d1Rn_iXaE70
4^ Parte: https://www.youtube.com/watch?v=P-HYWZfO6S0
5^ Parte: https://www.youtube.com/watch?v=aol2pVvd9r8



 
 andrea75 [ Ven 14 Nov, 2014 22:08 ]
Messaggio Re: Meteorologia In Lutto: Ci Lascia Il Generale Andrea Baroni 
 
Ci ha lasciato un grande della meteorologia, io che sono nato nel lontano 52 ho visto nascere tutti i vari programmi  delle previsioni meteo e penso che quello condotto da Lui sia stato sicuramente il più entusiasmante ed  interessante.
Sentite condoglianze a tutta la famiglia.



 
 zeno29 [ Ven 14 Nov, 2014 23:21 ]
Messaggio Re: Meteorologia In Lutto: Ci Lascia Il Generale Andrea Baroni 
 
R.I.P.



 
 Frasnow [ Sab 15 Nov, 2014 00:37 ]
Messaggio Re: Meteorologia In Lutto: Ci Lascia Il Generale Andrea Baroni 
 
Fili ha scritto: [Visualizza Messaggio]
bella intervista di Baroni 6 anni fa  


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incredibile la lucidità mentale e di linguaggio di quest'uomo a quasi 92 anni!   chapeau!

Senza parole.... Un grandissimo



 
 alexsnow [ Sab 15 Nov, 2014 00:44 ]
Messaggio Re: Meteorologia in lutto: ci lascia il Generale Andrea Baroni 
 
Quando prese il posto del Colonnello Bernacca, con cui per qualche tempo si alternò, la gente diceva che non era la stessa cosa. Se c'era "baffo" sul video, nonno smadonnava e cambiava canale. Evidentemente, la moderazione e l'analiticità non si confanno agli italiani.
Riposa in pace, grande uomo.



 
 burjan [ Sab 15 Nov, 2014 09:04 ]
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