da http://www.corriere.it/esteri/10_no...44f02aabc.shtml
Islanda: chiari segni premonitori
per l'eruzione del vulcano Grimsvötn
Scosse sismiche e l'aumento della portata di un fiume indicano che la lava scioglie il ghiacciaio sovrastante
REYKJAVIK - Gli esperti sono quasi certi che tra pochi giorni il vulcano islandese Grimsvötn entri in eruzione, facendo nascere timori per uno stop dei voli in Europa come avvenuto in primavera per le nubi di ceneri emesse dal vulcano Eyjafjöll. I segni premonitori sono chiari per geologi, vulcanologi e meteorologi: il livello del fiume Gigja è triplicato nel corso della notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre, come ha specificato Gunnar Sigurdsson, dell'Ufficio meteo islandese. Il Gigja è il corso d'acqua che scende dal Vatnajökull, il ghiacciaio più grande d'Europa, sotto il quale c'è il cratere del Grimsvötn nel sud-est dell'Islanda. Il calore provocato dall'afflusso di lava fonde il ghiacciaio per uno spessore di 200 metri sopra il vulcano e aumenta il livello dell'acqua che si accumula nel cratere fino a traboccare nel Gigja. Ma più trabocca, minore è la pressione che tiene tappato il cratere e quindi se il livello dell'acqua scende maggiori sono le probabilità di un'eruzione, «a condizione che il volume del magma sia sufficiente», ha precisato il geologo Thorunn Skaftadottir. «Non so quando il livello limite sarà raggiunto, ma penso che sia una questione di giorni».
NUBE - Nel 2004 una diminuzione del lago del cratere del Grimsvötn provocò un'eruzione che durò cinque giorni e altre due avvennero nel 1996 e nel 1998. Un altro chiaro segnale sono l'intensa attività sismica misurata dai sismografi nelle ultime 48 ore, con tre importanti scosse comprese tra 2,7 e 4 gradi Richter. Pr quanto riguarda eventuali problemi per il traffico aereo, le autorità islandesi restano abbottonate: «È difficile dirlo, dipende se ci sarà un'eruzione di lava o una nube di ceneri come per l'Eyjafjöll», ha detto Hjordis Gudmundsdottir, responsabile delle relazioni stampa dell'aeroporto internazionale di Reykjavik. In ogni caso, anche nelle previsioni peggiori di una nube di ceneri, gli esperti ritengono che sarà di volumi inferiori rispetto a quella della primavera scorsa.
INDONESIA - Intanto in Indonesia lunedì mattina c'è stata una nuova eruzione del vulcano Merapi sull'isola di Giava. Cenere e lapilli sono arrivati a una altezza di 1.500 metri. Nelle aree circostanti, la popolazione che era stata evacuata era ritornata dopo alcuni giorni di stasi per dar da mangiare agli animali o per controllare le coltivazioni nei campi. Dall'inizio dell'eruzione la scorsa settimana dopo quattro anni di inattività, il Merapi ha già provocato 38 morti.