#31 mausnow Lun 07 Nov, 2011 19:14
Condivido anch'io le considerazioni dei "dotati anagraficamente", tuttavia è pur vero che se i nostri nonni parlano dei loro tempi in maniera diversa, chi ci dice che i... trisnonni non avessero un clima più simile a quello attuale, con poca zonalità?
La frescata 60'-70' potrebbe costituire l'eccezione, non la regola.
Poi, se la causa dell'ITCZ alle stelle (ops... ho usato una sigla!) fosse imputabile ai comportamenti del genere umano, direi magari: sappiamo di che si tratta ed è possibile rimediare (poiché appunto nel titolo del topic si parla di cause e rimedi  ).
Ma purtroppo non è così semplice, e troppe cose ci sfuggono ancora, sia su scala globale che (ahimé) locale, come anche si è visto questi giorni.
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#32 snow96 Lun 07 Nov, 2011 19:26
Condivido anch'io le considerazioni dei "dotati anagraficamente", tuttavia è pur vero che se i nostri nonni parlano dei loro tempi in maniera diversa, chi ci dice che i... trisnonni non avessero un clima più simile a quello attuale, con poca zonalità?
La frescata 60'-70' potrebbe costituire l'eccezione, non la regola.

Mmmmm, ho più di qualche dubbio. Parlando di un superdotato anagrafico, mio nonno, 91 anni ben portati, non si stanca mai di farmi l'elenco di sorgenti e sorgentelle che fino agli anni '60-'70 erano attive e permanenti, per poi ridursi o, spesso, scomparire.
Ma erano attive e ricche ancor di più, sempre a suo dire, nel periodo bellico. Periodo nel quale non mancò nemmeno il freddo. E le carte parlano chiaro.
L'emisferica che posti sopra mi fa pensare, superficialmente, a un solo grande problema: l'Africa. Sono mesi e mesi che lo schema termico e circolatorio è pressoché invariato.
E' vero, si, l'Europa, a parità di latitudine, è sempre stata relativamente mite. Lo sappiamo tutti, per la CdG, per l'Atlantico in favore di jet stream e ... per l'Africa. I primi due fattori sono rimasti sostanzialmente invariati (ah, il blocco imminente della CdG, qualcuno se lo ricorda?  )
Io vedo l'Africa, cassa di risonanza dell'aumento delle T globali, come sorgente dei nostri mali ....
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#33 and1966 Lun 07 Nov, 2011 19:41
...infatti in seconda battuta la zona dell' emisfero boreale più tartassata dall' ITCZ é quella kazhako-turkmeno-russa in Asia, guarda caso apena sopra i deserti iranico-pakistani.
Posso tuttavia dirti che il Sahara Occidentale in sè, che é di suo un bel serbatoio termico, non é che abbia avuto straordinarie impennate termiche in questi anni (e credete che parlo con cognizione di causa  ). Piuttosto, sono state le correnti da SW, veicolo del caldo su di noi, ad essere piu' insistenti.
Non sarà per caso che c' entra qualcosa quella tenace falla iberico-marocchina, spesso figlia di SSTA (ahia, co' ste sigle) negative nell' area delle Canarie ?
Non dimentichiamoci poi che già una quindicina di anni fa c'era chi preconizzava l' area mediterranea come zona "simbolo" degli aumenti termici.
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Ultima modifica di and1966 il Lun 07 Nov, 2011 20:02, modificato 1 volta in totale
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#34 snow96 Lun 07 Nov, 2011 19:55
.
Non sarà per caso che c' entra qualcosa quella tenace falla iberico-marocchina, spesso figlia di SSTA (ahia, co' ste sigle) negative nell' area delle Canarie ?
:
Quest'inverno in effetti l'ho pensato spesso: "guarda sta figlia di SSTA" ... più o meno!
Comunque, scherzi a parte, ora non mi pare che ci sia chissà che SSTA li. Anzi, è debolmente positiva. Ma soprattutto, per far chiarezza tra uovo e gallina, le SSTA chi le determina?
Anche qui abbiamo un'anomalia pressoché stazionaria: positiva alle alte latitudini e negativa sulla fascia equatoriale. Inoltre c'è un'anomalia positiva marcatissima tra nord scandinavia e Svalbard, che poteva essere interpretata come mancato affondamento della CdG, ma non mi convince ...
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#35 and1966 Lun 07 Nov, 2011 20:13
Quest'inverno in effetti l'ho pensato spesso: "guarda sta figlia di SSTA" ... più o meno!
Comunque, scherzi a parte, ora non mi pare che ci sia chissà che SSTA li. Anzi, è debolmente positiva. Ma soprattutto, per far chiarezza tra uovo e gallina, le SSTA chi le determina?
Anche qui abbiamo un'anomalia pressoché stazionaria: positiva alle alte latitudini e negativa sulla fascia equatoriale. Inoltre c'è un'anomalia positiva marcatissima tra nord scandinavia e Svalbard, che poteva essere interpretata come mancato affondamento della CdG, ma non mi convince ...
Vero, pero' pero' pero' ..... c'è una cosa che non mi convince (a proposito di ...mancati convincimenti): quante volte, abbiamo visto dei "pattern" (oddio!) reiterati, anche quando i parametri termobarici sembravano indicare tutt' altro?
Ci siamo sempre rifugiati dietro al "quando la Natura intraprende un percorso, é difficile poi farglielo cambiare" (principio del minimo potenziale).
Non sarà che nelle dinamiche delle masse d' aria ci sia qualcosa che sfugge, per dirla con Mauro ? (lo so, é poco fisico quello che dico, ma .....  )
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#36 snow96 Lun 07 Nov, 2011 20:19
Quest'inverno in effetti l'ho pensato spesso: "guarda sta figlia di SSTA" ... più o meno!
Comunque, scherzi a parte, ora non mi pare che ci sia chissà che SSTA li. Anzi, è debolmente positiva. Ma soprattutto, per far chiarezza tra uovo e gallina, le SSTA chi le determina?
Anche qui abbiamo un'anomalia pressoché stazionaria: positiva alle alte latitudini e negativa sulla fascia equatoriale. Inoltre c'è un'anomalia positiva marcatissima tra nord scandinavia e Svalbard, che poteva essere interpretata come mancato affondamento della CdG, ma non mi convince ...
Vero, pero' pero' pero' ..... c'è una cosa che non mi convince (a proposito di ...mancati convincimenti): quante volte, abbiamo visto dei "pattern" (oddio!) reiterati, anche quando i parametri termobarici sembravano indicare tutt' altro?
Ci siamo sempre rifugiati dietro al "quando la Natura intraprende un percorso, é difficile poi farglielo cambiare" (principio del minimo potenziale).
Non sarà che nelle dinamiche delle masse d' aria ci sia qualcosa che sfugge, per dirla con Mauro ? (lo so, é poco fisico quello che dico, ma .....  )
Ah, con me sfondi una porta aperta: a livello climatico globale secondo me ci sfugge quasi tutto!
Tornando alle SSTA, guarda: anomalie termiche positive si trovano si alle medio/alte latitudini, ma solo nell'emisfero nord. Abbiamo una fascia equatoriale e l'intero emisfero sud in negativo. E da quando guardo questa carta, più o meno, è sempre così.
Tiriamo in ballo l'Artico sofferente contro un'Antartide in grande spolvero (omettendo la solita penisola antartica e i clamori mediatici su iceberg grandi come questa o quell'area geografica)?
P.S.: voglio vedere quanta carne dobbiamo mettere al fuoco prima che intervenga qualcuno che ne capisce davvero!
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#37 burjan Lun 07 Nov, 2011 22:36
Faccio innanzitutto i complimenti a chi ha pensato di aprire questo topic. Davvero una bella idea.
Condivido le considerazioni e l'approccio di chi vuol smettere di ragionare in termini di normalità/anormalità.
Diciamo solo questo: rispetto alle condizioni climatiche che hanno consentito la nascita dell'attuale Europa industriale, stiamo conoscendo un veloce cambiamento, caratterizzato da un generale calo delle precipitazioni e da una conseguente ridotta disponibilità d'acqua.
In tutti gli scenari dell'AGW era previsto che il Mediterraneo fosse una delle zone più colpite da fenomeni di siccità crescente ed incipiente desertificazione. Basta prendere decine di serie storiche, disponibili in rete, per averne piena conferma. Fili, prova ad interpolare i dati dell'ultimo ventennio a Foligno e davanti alla linea di tendenza correrai a comprarti una bella cisterna da mettere in giardino, sottoterra.
E' pur vero che alcune zone risultano invece favorite dall'attuale andazzo; basti pensare ai versanti orientali del Meridione d'Italia. Chi riceve precipitazioni prevalentemente orografiche e molto concentrate ha tutto da guadagnare (si fa per dire) dall'instaurarsi di anticicloni di blocco.
Ma io non mi soffermerei troppo in condizioni astratte. Dobbiamo pensare all'impatto di questi fenomeni su di noi, sulla nostra società, sulla nostra civiltà. E difenderci.
Certo che se il calo è quello che vediamo all'opera, abbiamo si e no 20 anni per cambiare completamente strada.
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#38 riccardodoc80 Lun 07 Nov, 2011 23:06
Bellissimo topic....complimenti!
Ora me lo rileggo tutto con calma.
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#39 snow96 Lun 07 Nov, 2011 23:24
Certo che se il calo è quello che vediamo all'opera, abbiamo si e no 20 anni per cambiare completamente strada.
Vero! Ma per capire questo dovremmo capire il perché. Partiamo dal presupposto che tutto sia nato dall'aumento globale delle T (AGW o GW in questo caso poco importa): perché la sede mediterranea è il punto di massima amplificazione?
Questa tendenza proseguirà, oppure si innescherà un meccanismo di compensazione (sempre nell'ambito di T globalmente più alte) che riportino l'area mediterranea (ed europea in generale) a livelli medi globali?
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#40 mausnow Lun 07 Nov, 2011 23:55
ehm... Maurizio!... Maury x gli amici, zio Maury x i nipoti
Citazione: Ah, con me sfondi una porta aperta: a livello climatico globale secondo me ci sfugge quasi tutto! Tornando alle SSTA, guarda: anomalie termiche positive si trovano si alle medio/alte latitudini, ma solo nell'emisfero nord. Abbiamo una fascia equatoriale e l'intero emisfero sud in negativo. E da quando guardo questa carta, più o meno, è sempre così.
Cosa ci sfugge?
Per come la penso io, con queste parole sulla differenza tra emisferi hai centrato il problema, e che questa differenza sia causata da un particolare evento scatenante ma che guardo bene dal parlarne poiché privo di fondamento scientifico (che tuttavia per me non è motivo di esclusione a priori, ergo equivale a dire che sono in grado di credere a qualche favola, non me ne vogliate!  )
In ogni caso credo che sia lì il nocciolo della questione, anche scientificamente parlando. Possibile che dipenda solo dalla maggioranza di terre emerse nell'emisfero nord? No, poiché erano emerse pure prima... boh!
Cos'è cambiato a nord? Solo una questione di inquinamento? E perché specialmente in sede euro-mediterranea? Non mi convince!
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#41 luk_skywalker71 Mar 08 Nov, 2011 00:14
E' sempre estremamente interessante leggere i vostri commenti tecnici su queste anomalie bariche e termiche su piccola scala. E quella voglia di "allargarle" e interpretarle su media e grande scala, visto l'enorme complessità del modello di Circolazione dell'Atmosfera, risulta sempre troppo difficile ed arduo perfino da Meteorologi e Climatologi di professione.
Diceva il grande Lorenz "Il clima è quello che ti aspetti...il tempo e quello che ti becchi".
Per quel poco che ne so...l'anomali climatica (naturale o antropogenico) di questi ultimi 100 anni è di fatto in atto...e questo video sembra confermarlo
http://video.corriere.it/riscaldame...5a-a662e85c9dff
Quali effetti produrrà a nessuno è dato saperlo.
Vi seguo sempre con vivo interesse.
ciao a tutti
Luca
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#42 and1966 Mar 08 Nov, 2011 00:20
....ed allora io ve la dico tutta (intesa, la mia opinione), a costo di suscitare le ire degli anti AGW.
Da quando é stata dimostrata l' importanza dei CFC nell' azione di danneggiamento dello strato di ozono nelle calotte polari, un dubbio mi ha sempre più attanagliato: se una molecola di cloro riesce a far fuori 40000 molecole di ozono ( qui ),perché non dovrei pensare che fra le varie porcherie che immettiamo in atmosfera non ve ne sia qualcuna che pur in piccole quantità su scala atmosferica, sia in grado di innescare reazioni fortemente esogene alterando gli equilibri termobarici?
Non vuol essere una sponsorizzazone delle scie chimiche, chiariamoci subito, eh! Parlo del magma gassoso che le ns ciminiere d' ogni tipo sputano in atmosfera .....
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#43 snow96 Mar 08 Nov, 2011 00:27
ehm... Maurizio!... Maury x gli amici, zio Maury x i nipoti
Citazione: Ah, con me sfondi una porta aperta: a livello climatico globale secondo me ci sfugge quasi tutto! Tornando alle SSTA, guarda: anomalie termiche positive si trovano si alle medio/alte latitudini, ma solo nell'emisfero nord. Abbiamo una fascia equatoriale e l'intero emisfero sud in negativo. E da quando guardo questa carta, più o meno, è sempre così.
Cosa ci sfugge?
Per come la penso io, con queste parole sulla differenza tra emisferi hai centrato il problema, e che questa differenza sia causata da un particolare evento scatenante ma che guardo bene dal parlarne poiché privo di fondamento scientifico (che tuttavia per me non è motivo di esclusione a priori, ergo equivale a dire che sono in grado di credere a qualche favola, non me ne vogliate!  )
In ogni caso credo che sia lì il nocciolo della questione, anche scientificamente parlando. Possibile che dipenda solo dalla maggioranza di terre emerse nell'emisfero nord? No, poiché erano emerse pure prima... boh!
Cos'è cambiato a nord? Solo una questione di inquinamento? E perché specialmente in sede euro-mediterranea? Non mi convince! 
Dillo!
Io avrei pensato, in un primo e superficiale tempo, a un suffragio dell'AGW:li ci sono le terre emerse inquinanti. Ma non va bene. Se l'immissione dei gas serra fosse fenomeno recente, allora poteva stare in piedi. Ma visto che ne stiamo immettendo in quantità da un secolo ormai (ma fossero anche 50 anni), beh, il transitorio è passato. Direi che la circolazione dovrebbe aver sparso questi gas serra in maniera abbastanza omogenea, ormai.
Allora cosa? A me viene in mente solo il più vulnerabile artico ... ma a te cosa frulla in testa?
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#44 mausnow Mar 08 Nov, 2011 01:07
Dillo! Io avrei pensato, in un primo e superficiale tempo, a un suffragio dell'AGW:li ci sono le terre emerse inquinanti. Ma non va bene. Se l'immissione dei gas serra fosse fenomeno recente, allora poteva stare in piedi. Ma visto che ne stiamo immettendo in quantità da un secolo ormai (ma fossero anche 50 anni), beh, il transitorio è passato. Direi che la circolazione dovrebbe aver sparso questi gas serra in maniera abbastanza omogenea, ormai.
Allora cosa? A me viene in mente solo il più vulnerabile artico ... ma a te cosa frulla in testa? 
Non parlo nemmeno sotto tortura!  Scherzi a parte...
No, questo è un forum scientifico e intendo rispettarlo. Non è la sede giusta.
Comunque, sì, riguarda pesantemente anche le vicende dell'Artico.
Chiusa parentesi, bello ed esplicativo il video postato da luk_skywalker71, anche se dà l'idea di aver intrapreso una strada senza ritorno, ma forse non è così.
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#45 and1966 Mar 08 Nov, 2011 01:16
Non parlo nemmeno sotto tortura!  Scherzi a parte...
No, questo è un forum scientifico e intendo rispettarlo. Non è la sede giusta.
Comunque, sì, riguarda pesantemente anche le vicende dell'Artico.
Chiusa parentesi, bello ed esplicativo il video postato da luk_skywalker71, anche se dà l'idea di aver intrapreso una strada senza ritorno, ma forse non è così.

Un Artico che fa molto comodo senza ghiacci per le rotte marine transpolari (commercio navale) e lo sfruttamento delle risorse sul/sotto il fondale marino ?
Tempo fa c'era una mappa con le T dei mari del mondo, con una mostruosa anomalia positiva nella zona delle coste settentrionali dlla Siberia orientale ....
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