#1 gubbiomet Gio 24 Nov, 2005 11:23
1° domanda
Tutte le carte davano neve anche nel pomeriggio-notte.
Occlusione sulle Marche e minimo sull'Abruzzo.
Carta delle precipitazioni che dava neve anche consistente.
Risultato a Gubbio (non è che mi lamenti!!) zero nevicate; giusto qualche fiocco svolazzante per aria.
Cosa è successo?
2° domanda
Come mai a Città di Castello, dove lo stau solitamente non è che produce grossissime nevicate, è stata praticamente presa in pieno?
Accumuli superiori a Gualdo Tadino!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
C'era una corrente più umida sud?
E allora se c'era questa corrente più umida, perchè non sono state coinvolte anche città come Spoleto, Assisi, Foligno e anche la stessa Perugia?
Sembro Marzullo, ma su queste due domande non rieso a trovare una risposta logica.
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#3 gubbiomet Gio 24 Nov, 2005 12:21
Francesco ha scritto: Francè, rileggiti questa discussione e avrai alcune risposte..
http://www.lineameteo.it/viewtopic.php?t=1193
ciao!
L'avevo già letto! Solo che non risponde ale mie domande e poi, scusa, sia io che il tife le precipitazioni le abbiamo viste eccome.
Martedì notte è nevicato ininterrottamente con accumuli di circa 10-15 cm. a Gubbio e in maniera più consistente a Castello.
Le domande che facevo erano rierite a mercoledì quando tutte le carte, comprese GFS, davano precipitazioni anche consistenti.
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#4 tifernate Gio 24 Nov, 2005 12:32
L'occlusione era previsat ed è stata tra le alte Marche, la Romagna e l'alta Toscana, dove è nevicato. Sul resto dell'Appennino solo stau (che tra Monte Nerone e Carpegna s'è sommato all'occlusione). Il minimo così variabile(ha fatto il giro del Tirreno centro-meridionale ed ha toccato pure la Puglia) ha portato ad un'inclinazione delle correnti orientali piuttosto instabile, quindi sull'eugubino-gualdese è mancata la solita persistenza (mica vi può andare sempre bene). Su Castello più che atro è stata l'occlusione, quidata dal minimo in quota che era tra Corsica e Toscana.
Ciao
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#5 gubbiomet Gio 24 Nov, 2005 12:43
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#6 burjan Gio 24 Nov, 2005 13:50
Citazione:
L'occlusione era previsat ed è stata tra le alte Marche, la Romagna e l'alta Toscana, dove è nevicato. Sul resto dell'Appennino solo stau (che tra Monte Nerone e Carpegna s'è sommato all'occlusione). Il minimo così variabile(ha fatto il giro del Tirreno centro-meridionale ed ha toccato pure la Puglia) ha portato ad un'inclinazione delle correnti orientali piuttosto instabile, quindi sull'eugubino-gualdese è mancata la solita persistenza (mica vi può andare sempre bene). Su Castello più che atro è stata l'occlusione, quidata dal minimo in quota che era tra Corsica e Toscana.
Infatti non è mancata l'occlusione, ma lo sfondamento dello stau previsto da tutti i modelli anche 6 ore prima dell'evento.
Azzardo che la cosa si possa spiegare con un minimo meno profondo del previsto.
Resta il fatto che a fronte di previsioni nevose generalizzate per l'Umbria (incredibile la toppata delle BOLAM, ma la débacle è stata generalizzata) gli eventi siano andati in modo del tutto diverso: la neve a sud di PG non si è vista proprio, non si può dire che le cose siano andate come previsto. Nessuno può dirlo.
Inutile, dobbiamo prendere atto del fatto che non riusciamo ancora a leggere bene questi eventi. Ennesimo bagno di umiltà.
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#7 tifernate Gio 24 Nov, 2005 14:05
Secondo me l'errore è stato limitato allo spoletino-ternano (per la traiettoria più bassa dell'instabilità in risalita dal Tirreno), ed in parte alla zona di Nocera (per lo stau). per il resto è andato più o meno come previsto. guardando i dati e gli accumuli, l'accostamento con il 20 novembre 1998 ed il 20 novembre 1993 è stato quasi perfetto (come tipologia ed intensità d'evento) naturalmente nulla di eccezionale.
Ciao
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#8 marvel Gio 24 Nov, 2005 14:41
tifernate ha scritto: Secondo me l'errore è stato limitato allo spoletino-ternano (per la traiettoria più bassa dell'instabilità in risalita dal Tirreno), ed in parte alla zona di Nocera (per lo stau). per il resto è andato più o meno come previsto. guardando i dati e gli accumuli, l'accostamento con il 20 novembre 1998 ed il 20 novembre 1993 è stato quasi perfetto (come tipologia ed intensità d'evento) naturalmente nulla di eccezionale.
Ciao 
Confermo che la risalita si e fermata a sud della regione, ieri verso le 20, tornando da PG, sulla E45, ho visto chiaramente i bagliori di qualche temporale tra reatino e sabina, direzione S.
Anche dalla moviola risulta evidente come é andata.
Peró, a parte la parte settentrionale dell'Umbria, per il resto poco di consistente... certamente sotto alle aspettative previste dalla maggior parte dei previsori e modelli.
Sicuramente non é stata facile come situazione... tra minimo al suolo e minimo in quota...basta che cambi leggermente la posizione e/o l'intensitá delle correnti e la previsione va tutta a farsi friggere.
Io, personalmente, visto come é andata (mi riferisco alla regione umbria)classificherei questo evento come intenso ma non notevole (visto che é stato significativo solo per le zone appenniniche della parte nordorientale e settentrionale della regione), anche per il mese di novembre.
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#9 burjan Gio 24 Nov, 2005 18:36
Citazione:
Secondo me l'errore è stato limitato allo spoletino-ternano (per la traiettoria più bassa dell'instabilità in risalita dal Tirreno)
Le BOLAM e le GFS ipotizzavano per l'Umbria precipitazioni da sfondamento orientale, il corpo nuvoloso del Tirreno non se l'era c....to nessuno.
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#10 marvel Gio 24 Nov, 2005 19:58
burjan ha scritto: Citazione:
Secondo me l'errore è stato limitato allo spoletino-ternano (per la traiettoria più bassa dell'instabilità in risalita dal Tirreno)
Le BOLAM e le GFS ipotizzavano per l'Umbria precipitazioni da sfondamento orientale, il corpo nuvoloso del Tirreno non se l'era c....to nessuno.
Lo sfondamento era improbabiile... e con un po' di esperienza era chiaro da prima dell'arrivo degli impulssi freddi... poi, una volta arrivati, si sono effettivamente rivelati piú deboli del previsto...se poi ci aggiungi che i modelli hanno serie difficoltá "a vedere" l'appennino...il papocchio é servito.
Probabilmente, lo si vede anche dalla moviola, gli impulsi erano poco uniformi e concentrati sulla parte alta.
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#11 burjan Ven 25 Nov, 2005 00:00
Citazione:
Lo sfondamento era improbabiile... e con un po' di esperienza era chiaro da prima dell'arrivo degli impulssi freddi... poi, una volta arrivati, si sono effettivamente rivelati piú deboli del previsto...se poi ci aggiungi che i modelli hanno serie difficoltá "a vedere" l'appennino...il papocchio é servito.
Probabilmente, lo si vede anche dalla moviola, gli impulsi erano poco uniformi e concentrati sulla parte alta.
Con un vortice così potente in quota sul Tirreno, avrebbe potuto organizzarsi un vero e proprio corpo nuvoloso più ampio, nella sostanza una perturbazione, frutto dell'occlusione.
Forse, proprio il minimo tirrenico in quota ha invece rallentato le correnti orientali, costrette a fare un giro più largo, da est anziché da nord-est.
La nostra esperienza ha evitato a tutti una figura ancor peggiore: se avessimo seguito pedissequamente i modelli, avremmo dovuto dire "neve forte fino a Orvieto".
Questo episodio resta comunque emblematico, per complessità della struttura atmosferica ed incapacità dei modelli a prevedere le principali grandezze (non solo le precipitazioni!) con un minimo di veridicità e precisione.
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#12 marvel Ven 25 Nov, 2005 01:21
burjan ha scritto: Citazione:
Lo sfondamento era improbabiile... e con un po' di esperienza era chiaro da prima dell'arrivo degli impulssi freddi... poi, una volta arrivati, si sono effettivamente rivelati piú deboli del previsto...se poi ci aggiungi che i modelli hanno serie difficoltá "a vedere" l'appennino...il papocchio é servito.
Probabilmente, lo si vede anche dalla moviola, gli impulsi erano poco uniformi e concentrati sulla parte alta.
Con un vortice così potente in quota sul Tirreno, avrebbe potuto organizzarsi un vero e proprio corpo nuvoloso più ampio, nella sostanza una perturbazione, frutto dell'occlusione.
Forse, proprio il minimo tirrenico in quota ha invece rallentato le correnti orientali, costrette a fare un giro più largo, da est anziché da nord-est.
La nostra esperienza ha evitato a tutti una figura ancor peggiore: se avessimo seguito pedissequamente i modelli, avremmo dovuto dire "neve forte fino a Orvieto".
Questo episodio resta comunque emblematico, per complessità della struttura atmosferica ed incapacità dei modelli a prevedere le principali grandezze (non solo le precipitazioni!) con un minimo di veridicità e precisione.
Lusito... ma quando mai un bravo previsore segue pedissequamente i modelli... se lo fa non é bravo... o é uno sfaticato
L'esperienza é quantomai essenziale in queste situazioni.
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