La notizia, che sta circolando su molti giornali online scientifici e parascientifici da pochi giorni, è stata confermata ed assume, quindi, dimensioni impensabili, portando una possibile svolta nella battaglia al male più subdolo.
Un virus umano, già noto ai ricercatori da diverso tempo, ha dato risultati impensabili su tessuti da colture di cellule tumorali in laboratorio. Non è la prima volta che si tenti di utilizzare dei virus per sconfiggere e curare i tumori, ma quello che stupisce questa volta è l'assoluta efficacia del virus negli esperimenti di laboratorio.
Va specificato che, come tutti sappiamo, un conto sono gli esperimenti in laboratorio, un altro l'applicazione di terapie sul corpo umano. In questo caso c'è da dire che, però, il virus AAV2, innocuo nei tessuti degli esseri umani "sani", si è rivelato particolarmente spietato verso le cellule concerogene, ma non si sa ancora con esattezza come agisca.
I ricercatori della Pennsylvania State University (Penn State) College of Medicine negli Stati Uniti, testando una forma modificata di adeno-associato virus di tipo 2 (AAV2) su tre diversi tipi di tumore umano della mammella, che rappresentano diversi stadi di cancro, hanno ottenuto il risultato che le cellule tumorali sono state uccise in tutti gli stadi di sviluppo.
Nelle colture ha ucciso il 100% di queste cellule nel giro di sette giorni, con la maggior parte di esse, però, che erano già morte il quinto giorno.
Lo stesso esperimento effettuato con l’utilizzo di cellule tumorali di una forma aggressiva di cancro al seno ha prodotto la morte di tutte le cellule tumorali in tre settimane.
COME POTREBBE FUNZIONARE
Già nel 2005 si era potuto constatare che il virus AAV2 promuove la morte cellulare nelle cellule cancerogene del collo dell’utero infettate da papillomavirus umano (HPV). I nuovi esperimenti evidenziano che il virus può agire con successo anche in altre situazioni.
Le cellule degli esseri viventi possono morire in diversi modi. Quando una cellula sana viene danneggiata, o inizia a comportarsi in modo anomalo, normalmente si innesca una reazione che promuove la produzione di proteine che causano apoptosi o suicidio cellulare.
Una parte di questo processo coinvolge anche la produzione delle proteine che promuovono la divisione cellulare, che di fatto non vengono più prodotte, praticamente è come se si spegnesse un interruttore.
Il problema con le cellule tumorali è che l’apoptosi fallisce, e le proteine che regolano la divisione e proliferazione cellulare continuano a funzionare, quindi, restano accese , e questo fa sì che cellule anomale continuano a moltiplicarsi e a creare nuove cellule anormale ed è così che, in effetti, i tumori si sviluppano.
COME SVILUPPARE UN FARMACO O UNA TERAPIA
Se si fosse in grado di determinare quali geni virali vengono utilizzati, si potrebbe passare alla fase successiva e, quindi, introdurre i geni in un nuovo farmaco in grado di colpire direttamente le cellule tumorali oppure, più semplicemente, si potrebbe utilizzare direttamente lo stesso virus.
C’è però da considerare che se il virus fosse utilizzato direttamente come trattamento, il sistema immunitario correrebbe ai ripari aggredendo ed uccidendo il virus che, invece in questo caso, non è un nemico, ma un amico in grado di aiutare l’organismo e distruggere un vero e ben più pericoloso aggressore.
Quindi, il percorso migliore, sarebbe quello di scoprire esattamente come l'AAV2 uccide le cellule tumorali e quindi stabilire quale delle sue proteine è in grado di innescare il meccanismo di morte cellulare.
I ricercatori ritengono che nella fase di proliferazione cellulare sia coinvolto il gene myc ma, cosa strana e ancora poco chiara, è che lo stesso gene è allo stesso modo coinvolto anche nella apoptosi, ovvero il suicidio cellulare.
Ora sarà necessario passare alla seconda fase delle sperimentazione, utilizzando cavie da laboratorio, per verificare che il virus abbia le stesse potenzialità anche in esseri viventi e non solo in colture di cellule.
In realtà i ricercatori fanno sapere che sono stati già fatti trattamenti su alcuni topi malati e che il risultato è stato positivo...
La ricerca ha imboccato una strada molto promettente. Si è dimostrato che anche altri virus sono in grado di aiutare l’uomo nella lotta contro il cancro. La soluzione potrebbe essere più vicina di quanto si possa immaginare.
http://live.psu.edu/story/55260
http://www.sciencedaily.com/releases/2011/09/110922114239.htm
http://www.tuttasalute.net/9526/un-...e-tumorali.html