MALTEMPO, UNA PIOGGIA DI POLEMICHE. "NIENTE DISASTRI"
Martedì 16 Ottobre 2012 - 10:11 di Franco Pasqualetti
ROMA - Doveva essere un lunedì d’inferno per la pioggia. Ma fino alle 18.40 tuoni e fulmini sulla Capitale non si sono proprio visti. Il pericolo Cleopatra, annunciato Urbi et Orbi dalla Protezione civile e dal sindaco Alemanno, non c’è stato. O meglio, la forte perturbazione è arrivata ma con netto ritardo sulle previsioni.
Ecco allora che per tutta la giornata si sono rincorsi bollettini del Campidoglio e della macchina dell’emergenza. Un sistema che ha mobilitato volontari e professionisti. Alle 11, il direttore della Protezione Civile, Franco Gabrielli annunciava: «L’emergenza è ridimensionata». E per tutto il giorno, infatti, a dominare la scena sono stati il sole e una temperatura mite. Dal tramonto le cose sono cambiate: e a intermittenza si sono alternati scrosci d’acqua da film dell’orrore e momenti di pausa. Dalle 20 è iniziata la fase più critica: una quarantina di alberi caduti (sulla Capitale sono soffiate raffiche di vento fino a 70 km/h), allagamenti nei sottopassi, ma strade quasi deserte. L’effetto paura ha funzionato in questo senso: in molti, infatti, ieri non sono usciti di casa. Scuole con classi a metà delle presenze, uffici in forma ridotta e mezzi pubblici presi d’assalto. Non tutte le zone di Roma sono state colte dalla bufera: la situazione peggiore è stata quella del quadrante sud, dove già dall’alba c’erano stati problemi.
In particolare sul Litorale una tromba d’aria ha creato danni a Fiumicino e Ostia. All’Infernetto sembravano pronti per un bombardamento: sacchi di sabbia come in una trincea di guerra per evitare che i canali fognari straripassero. Altri disagi nel versante Tiburtino, dove il livello del fiume Aniene in tarda serata ha destato qualche preoccupazione. Ma le piogge sono continuate con intensità fino a notte fonda. E oggi, previsioni permettendo, è previsto sole. Oltre alla conta dei danni e dei costi dell’emergenza. http://www.leggo.it/articolo.php?id=198357&sez=NEWS
Il day after della tempesta perfetta - mancata -, scoppia la polemica sugli allarmi lanciati dalla Protezione Civile nel fine settimana. Prima l'annuncio di imminenti "eventi estremi" poi il ridimensionamento dell'allerta, che aveva spinto anche il sindaco Gianni Alemanno a non prendere decisioni straordinarie per scuole e asili, malgrado inizialmente il centro della forte perturbazione fosse previsto specialmente nell'area tirrenica,a ridosso della capitale.
Luca Mercalli, sulle pagine della Stampa , punta il dito direttamente, senza mai nominarla, contro la Protezione Civile
Creare aspettative così inquietanti non era giustificato per tale categoria di evento, soprattutto in quanto la natura temporalesca dei fenomeni, a macchia di leopardo e difficili da localizzare, escludeva a priori sia il coinvolgimento contemporaneo di un vasto territorio, come accade nelle piene maggiori sui corsi d’acqua di ordine superiore, sia la certezza di occorrenza su zone fortemente urbanizzate, lasciando un carattere di aleatorietà che non interviene nel caso di perturbazioni più vaste, organizzate e durature per le quali l’allarme può essere più preciso. Come nel caso dell’uragano Irene su New York nell’agosto 2011, che indusse correttamente il sindaco Bloomberg a evacuare parte della città, colpita poi soltanto di striscio. Insomma, ora che le previsioni son fatte, bisogna fare gli utenti e i comunicatori, altrimenti emerge lo spettro - temutissimo da ogni operatore del rischio - del vano grido «al lupo, al lupo». Alla prossima previsione in codice rosso, chi crederà più ai bollettini?
Parole che non sono piaciute al capo della Protezione Civile, che a stretto giro ha risposto alle parole di Mercalli. "Noi della Protezione Civile non gridiamo inutilmente al lupo al lupo. Chi fa questo mestiere sa che bastano spostamenti in quota del 10% per cambiare tutto, in un fronte di 2000 chilometri lo spostamento è di 200 chilometri. A Roma c'è stata una tromba d'aria sulla costa, se fosse avvenuta più dentro il territorio forse non saremmo qui a fare queste considerazioni", ha detto Gabrielli.
"Noto che tutti i censori parlano sempre dopo. Non ne ho sentito uno che abbia parlato prima. Nessuno che durante gli allerta abbia detto che stavamo esagerando. Anch'io sono bravissimo a fare il professore del giorno dopo". Purtroppo,ha concluso Gabrielli, l'italia "è un paese fragile, ci sono i mutamenti climatici e la popolazione è poco allenata a comportamenti di prudenza. E' così che nel 2011 abbiamo avuto 50 morti per questi eventi".
____________ "La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre" - Albert Einstein
Tra l'altro, scherzi a parte, si è trattata di una normalissima, ed anche breve, fase di mal tempo dovuta all'arrivo di una perturbazione con temporali al seguito, e con le tipiche raffiche di vento durante i fenomeni più intensi.
La più classica situazione in cui qualcuno delle migliaia dei pini secolari della capitale, indebolito dall'età che avanza, cede alle raffiche più intense (e mica saranno davvero eterni questi alberi...).
Niente di eccezionale, in ogni temporale a Roma cadono rami e vecchi alberi..., è sempre successo, come "è normale", ed è sempre successo, che a Roma si blocchi tutto al primo scroscio d'acqua.
Ma adesso che vogliamo fare, dichiarare l'emergenza ad ogni perturbazione in arrivo???
E se arriva una bassa pressione mediterranea?
Che facciamo, evacuiamo Roma???
____________ "La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre" - Albert Einstein
Il discorso è uno e semplice secondo me... diramare un'allerta di questo tipo, e con queste modalità, secondo me è sbagliato in partenza. A patto che sin dall'inizio è subito sembrata eccessiva, perché i rischi c'erano, ma non erano così importanti da dover fare tutta questa mobilitazione. Ma a patto che il rischio ci fosse stato davvero.. perché diramarla solo per Roma? E se il nucleo fosse poi passato un po' più a Nord o un po' più a Sud e avesse toccato un'altra località?!?
Ragazzi, qua secondo me i discorsi girano in queste 2 vie:
1- non abbiamo idea di quanti soldi PUBBLICI abbiamo speso ieri inutilmente....uomini, mezzi, cammelli, elefanti e dromedari...tanto l'Italia è ricca che ci frega? chi paga per la spesa inutile?? Un lavoratore che fa perdere per un suo errore utili all'azienda viene licenziato o degradato...qui che succede??? sìsì, rispondo io...NULLA!!!
2- la tattica della PAURA....serve sia per controllare le menti umane (tanto cara a chi comanda), sia per far buttare via denaro in nome del "se non lo facevamo potevamo morire tutti"....ha sempre funzionato, funziona ancora....
3- ieri c'erano tutte le basi per denunciare il governo e gli enti locali per "procurato allarme"...molte persone che conosco e che hanno figli o parenti a Roma, si sono impaurite in questi giorni, i telegiornali hanno creato un allarmismo incredibile...
in un paese normale oggi qualcuno pagherebbe....in Italia paga soltanto chi non c'entra niente...
Il discorso è uno e semplice secondo me... diramare un'allerta di questo tipo, e con queste modalità, secondo me è sbagliato in partenza. A patto che sin dall'inizio è subito sembrata eccessiva, perché i rischi c'erano, ma non erano così importanti da dover fare tutta questa mobilitazione. Ma a patto che il rischio ci fosse stato davvero.. perché diramarla solo per Roma? E se il nucleo fosse poi passato un po' più a Nord o un po' più a Sud e avesse toccato un'altra località?!?
Perché Roma entra in crisi anche solo per un acquazzone, figurati per qualcosa di più corposo.
Fondamentalmente è un po' come per gli avvisi alle categorie più a rischio (disabili, bambini e anziani), essendo più sensibili si tende a metterle in allerta anche se il rischio non è certo.
Ecco, Roma è una città disabile a tutti gli effetti... oltre che essere decisamente anziana.
____________ "La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre" - Albert Einstein
Quel che mi fa sorridere è che a Ostia o Viterbo o Frosinone, che avevano la stessa probabilità di essere colpiti da nubifragi (cioè bassa ) non è stato dato alcun allarme.
Io l'ho detto prima...è stata una pagliacciata.
che dice? non so per quale motivo non mi carica il video
Ora non ricordo bene le parole esatte, ma ad un certo punto del servizio, dopo che Guido Guidi dalla sede del dipartimento meteorologico dell'Aeronautica Militare fa il punto della situazione, la giornalista parla di siti che fanno la loro fortuna facendo solo sensazionalismo, di quelli che chiamano cicloni e anticicloni con nomi improbabili. E poi dice: "siamo andati a visitare proprio uno di questi siti"... e TAC! Appare l'innominato in persona!
che dice? non so per quale motivo non mi carica il video
Ora non ricordo bene le parole esatte, ma ad un certo punto del servizio, dopo che Guido Guidi dalla sede del dipartimento meteorologico dell'Aeronautica Militare fa il punto della situazione, la giornalista parla di siti che fanno puro sensazionalismo, di quelli che chiamano cicloni e anticicloni con nomi improbabili. E poi dice: "siamo andati a visitare proprio uno di questi siti"... e TAC! Appare l'innominato in persona!
preparati che tra poco vengono a visitarti anche a te.. per le tue bombe meteo
che dice? non so per quale motivo non mi carica il video
Ora non ricordo bene le parole esatte, ma ad un certo punto del servizio, dopo che Guido Guidi dalla sede del dipartimento meteorologico dell'Aeronautica Militare fa il punto della situazione, la giornalista parla di siti che fanno la loro fortuna facendo solo sensazionalismo, di quelli che chiamano cicloni e anticicloni con nomi improbabili. E poi dice: "siamo andati a visitare proprio uno di questi siti"... e TAC! Appare l'innominato in persona!
Li avrà imbeccati Guido!
____________ "La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre" - Albert Einstein
Non puoi inserire nuovi Argomenti Non puoi rispondere ai Messaggi Non puoi modificare i tuoi Messaggi Non puoi cancellare i tuoi Messaggi Non puoi votare nei Sondaggi Non puoi allegare files Puoi scaricare gli allegati Non puoi inserire eventi calendario