Si fa fatica, a un primo primissimo approccio, ad apprezzarla appieno, legati come si è alla versione originale. Ma poi, ascoltando e liberandosi di quelli che in fondo sono pregiudizi, ho apprezzato la versione e l'interpretazione di Morgan, specialmente l'intensità del finale.
Va reso onore a gente come lui che ci ricorda che la musica italiana é De Andrè, Guccini, CCCP e non solo Pausini e Antonacci.... Bravo.
Quanti anni passeranno prima che qualcuno sia in grado di scrivere di nuovo un testo simile?