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Si tratta, quindi, di una situazione veramente estrema. Il blocco azzorriano sul nord della Francia e correnti calde al suolo di origine mediterranea hanno impattato sulla zona meridionale francese (il nord d'Italia ha rischiato grosso, sarebbe bastata una leggera traslazione....) facilitando la formazione di estesi cumulonembi multicellulari i quali a ripetizione hanno determinato fenomeni di inaudita potenza.
400mm in pochissime ore come dimostra la seguente carta, creerebbero danni in qualsiasi parte del mondo. Sono situazioni che si verificano raramente anche se quella zona francese è spesso soggetta a fenomeni estremi anche se non di questa portata. Purtroppo ad aggravare la già precaria situazione saranno le altre piogge previste nel corso dei prossimi giorni.







Io mi sentirei di non dare colpe particolari se non a madre natura per quanto accaduto, una situazione veramente difficile da gestire ed anche da prevedere...ecco, forse qualcosa in più si sarebbe potuto fare sulla previsione e gli "allertamenti", più che sulla prevenzione... ma anche nella progredita Francia da quell'orecchio non ci vogliono sentire: prevedere ed allertare è importante quanto prevenire.
Piogge torrenziali in Francia: 25 morti, di chi è la colpa?
inserito da: Melany Word pubblicato il: 17/06/2010 18:45 su http://www.italia-news.it
(IAMM) Due giorni dopo l'alluvione e le forti piogge torrenziali che hanno colpito drasticamente e a morte la regione del Var, nel sud est della Francia, provocando 25 morti, ci si inizia ad interrogare sul perché di questa tragedia che ha colpito in modo devastante soprattutto la cittadina di Draguignan che conta dodici vittime, oltre agli ingenti danni a strutture e infrastrutture. L'urbanizzazione, la mancanza di prevenzione, il riscaldamento globale ... Dopo i danni provocati dalle piogge torrenziali nel dipartimento del Var, ora arrivano le domande. E le possibili soluzioni.
In otto ore è caduto sul Var il 30% della pioggia che cade in un anno. Queste piogge torrenziali che hanno colpito il sud est della Francia sono eccezionali. "Le inondazioni di ieri e dell'altroieri sono un fenomeno piuttosto raro", dice Stephen Kapikian, di Meteo France. Sono venuti giù 300 mm di pioggia in ventiquattro ore a Draguignan, corrispondenti a quattro o cinque mesi di pioggia in questa regione". Secondo Eric Martin, un ricercatore di Meteo France, quest forti piogge sono state il risultato della combinazione di tre fattori in un breve periodo di tempo. "Un mare caldo, la formazione di tempeste e masse d'aria provenienti dall'Africa". Ma soprattutto ci si chiede se le autorità potevano essere più attente e non farsi prendere di sorpresa da questa ondata eccezionale di piogge torrenziali visto che secondo un documento, il PPRI del 2005, predisposto dal prefetto in collaborazione con le autorità locali, Draguignan è un settore identificato dalla Mappa di prevenzione del rischio di alluvione. Nel documento (come riporta l'Express.fr) si sottolinea la possibilità di "gravi problemi in caso di forti inondazioni in città, soprattutto nella pianura alluvionale del Nartuby ", circa 50 edifici commerciali, 150 abitazioni monofamiliari e 15 palazzi, tra cui la casa di riposo e il penitenziario di Draguignan. Ora con la tristezza nel cuore e le lacrime per le vittime, per chi ormai ha perso tutto, ci si chiede perché le raccomandazioni contenute in quel documento non si sono tradotte in realtà. Perché non sono stati eseguiti i progetti per evitare tutto questo?
Bruno Janet, responsabile dello Shapi, organismo che si occupa della previsione di possibili inondazioni, ha riconosciuto che la sorveglianza dei corsi d'acqua è stata inesistente. L'Argens, il Nartuby e il Gapeau necessitano di un'attenzione particolare che verrà attuata solo dall'anno prossimo...
Un altro problema, secondo François Giannoccaro, è che la popolazione non è stata allertata in tempo di ciò che stava per accadere. Il problema è la generale mancanza di politica di prevenzione dei rischi, afferma Giannoccaro.
Le politiche di prevenzione sarebbero dunque in ritardo? Laurent Michel, responsabile per la prevenzione del rischi presso il ministero per l'ambiente, lo nega. "19 000 comuni francesi sono potenzialmente minacciati da inondazioni . Ogni anno sosteniamo tra i 300 ei 400 progetti, ma alcuni di essi dovranno essere già rivisti perché le conoscenze scientifiche circa i rischi sono cambiate. Il governo sta collaborando con Meteo France per migliorare gli avvisi locali".
Ci sembra comunque che domande, colpevoli e possibili soluzioni siano del tutto superflue in questo momento visto che la priorità è sicuramente prestare il maggior sostegno possibile a chi è stato vittima, in tutti ssensi del termine, di questa terribile alluvione.
17/06 (16 p.m.) Piogge torrenziali in Francia: due giorni dopo l'alluvione il bilancio delle vittime si è aggravato salendo a venticinque morti, per la maggior parte anziani, secondo gli ultimi dati aggiornati alle 16 di oggi forniti della prefettura locale. L'alluvione abbattutasi sulla costa mediterranea francese lascia dietro di sè solo vittime e desolazione. Si è ancora alla ricerca dei dispersi anche se stamane la prefettura ha annunciato la fine delle operazioni di soccorso, pur non escludendo che nuove vittime potrebbero essere trovate sotto i cumuli di detriti e di fango trascinati dalle forti piogge, in particolare nelle pianure dell'Argens. Ora si cerca di dare un'identità a molte delle vittime. Dodici persone sono state trovate morte a Draguignan, la città più colpita dalle piogge torrenziali, quattro a Trans-en-Provence, due a Roquebrune, due a Luc, una a Frejus, uno nel lago di Saint-Cassien (Montauroux), due a Saint-Aygulf e tre a La Motte. In alcune delle zone maggiormante danneggiate i residenti non riescono neanche ad identificare le loro case inondate dall'acqua e dal fango. Stanotte alle 3 oltre 110 mila abitazioni nel Var sono rimaste di nuovo al buio, senza corrente elettrica. Le riparazioni temporanee del gestore di energia elettrica francese, FESR, hanno fallito. Circa 14 mila abitazioni sono anche prive di linea telefonica e notevoli sono i problemi per la mancanza di acqua potabile. La prefettura ha inviato cibo e acqua nelle zone più danneggiate dal maltempo. Fonti dell'Eliseo riferiscono che la settimana prossima il presidente Nicolas Sarkozy si recherà nelle zone per esprimere la sua vicinanza e solidarierà a tutte le famiglie delle vittime e assicurare alle popolazioni colpite tutto l'appoggio necessario.
A Draguignan la gente ha trascorso un'altra notte di tensione dopo la ripresa delle piogge sul dipartimento del Var, nel sud est della Francia. In questo paese, duramente colpito dal maltempo, in alcune zone l'acqua ha superato i due metri e mezzo sommergendo ogni cosa. Molti, durante le forti piogge, hanno trovato riparo rifugiandosi sui tetti delle case in attesa dei soccorsi. Al momento sono circa un migliaio le persone senza tetto. Il traffico dei treni è stato interrotto tra Tolone e Nizza, almeno fino a venerdì a causa di gravi danni sulle strade tra Les Arcs e Saint-Raphael.
17/06 (11 a.m.) Le piogge torrenziali in Francia lasciano dietro di sé venti morti e sette dispersi. Purtroppo sono drammatiche le notizie che arrivano dal sud della Francia, travolto da un'ondata di maltempo con forti piogge torrenziali che hanno provocato frane e alluvioni. Il bilancio delle vittime si è aggravato salendo a venti, tra cui un bambino di 2 anni, e ben undici sono morte a Draguignan, la città più colpita dall'ondata di maltempo che si è abbattuta improvvisamente nella notte tra lunedì e martedì scorso sulla costa mediterranea francese, nella regione del Var. Cinque le vittime a Trans-en-Provence, una a La Luc, una a Roquebrune, una a Frejus e uno nel lago di Saint-Cassien, ha precisato la Prefettura. Secondo il segretario generale della prefettura del Var, Olivier de Mazières, le vittime sono per la maggior parte anziani che non sono riusciti a reagire in tempo alla furia della pioggia. Molti sono ancora i dispersi, al momento se ne contano sette. Intanto proprio sul paesino di Draguignan, stamattina intorno alle 5, ha ripreso a piovere con forte intensità e anche su tutto il dipartimento del Var. La prefettura per precauzione ha allrteto tutti i sindaci del Var poiché le piogge potrebbero intensificarsi con una portata d'acqua dai 40 ai 60 mm. Ieri sera, il prefetto del Var aveva raccomandato cautela nel Var, invitando tutti a non uscire per strada. Circa 2000 vigili del fuoco stanno lavorando senza sosta per prestare soccorso agli alluvionati e insieme a loro ci sono i militari dell'esercito, la polizia e tanti volontari. Oltre mille persone sono state già portate in salvo con elicotteri e mezzi anfibi e ospitati in caserme, ospedali e scuole. Sono ancora più di centomila le abitazioni senza elettricità e nelle zone colpite l'acqua potabile. I danni sono ingenti a strutture e infrastrutture, tantissime le case praticamente sventrate , molte le strade che hanno ceduto sotto l'impeto delle piogge e molti i ponti crollati, con un fiume di fango che ha seppellito molte zone. E' ancora bloccata la linea ferroviaria Tolone-Nizza che dovrebbe essere ripristinata nelle prossime ore sempre che il tempo volga ad un miglioramento. Una pioggia torrenziale davvero eccezionale quella che si è riversata sulla regione del Var, in poche ore sono caduti più di 30 cm d'acqua provocando morte e distruzione. La gente è rimasta scioccata da quanto accaduto, tanto da necessitare l'apertura di un centro psicologico di sostegno presso l'ospedale di Tolone.
16/05 Piogge torrenziali in Francia: quindici morti e dodici dispersi: purtroppo il bilancio delle vittime per le piogge torrenziali in Francia è salito a quindici. Il maltempo che ha colpito la costa mediterranea della Francia ha già fatto almeno qiundici vittime e al momento si contano dodici dispersi. Le violenti piogge torrenziali hanno colpito in particolare la regione del Var, tra cui la città maggiormente danneggiata, Draguignan, con sei morti, dove ieri in poche ore sono caduti 35 cm di pioggia. Tre le vittime a Trans-en-Provence, una a La Luc e una a Roquebrune. "Questa mattina abbiamo trovato il cuore di una città devastata, gravemente danneggiata, con le auto spazzate via per le strade, strade allagate, case praticamente eviscerate e forti danni alle infrastrutture", così ha descritto la situazione stamattina il vice prefetto di Draguignan, Corinne Orzechowski.
Le persone martedì sera sono rimaste sorprese e impotenti dinanzi alle improvvise piogge arrivate durante la notte di martedì causando alluvioni e frane di fango.
Un'altra conseguenza delle piogge torrenziali è il blocco totale del traffico ferroviario, completamente fermo tra Nizza e Tolone da ieri. Il danno non potrà essere riparato prima di giovedi, secondo un portavoce della SNCF, che consiglia ai viaggiatori di rinviare i loro viaggi.
Circa 200.000 famiglie hanno subito interruzioni di corrente nella zona colpita dall'alluvione, secondo il gestore FESR per la distribuzione di energia elettrica della rete francese. "La forte pioggia che è caduta la sera del 15 giugno sul Var ha causato notevoli danni sulla trasmissione e distribuzione causando 20 ore di black-out che ha interessato circa 200mila alloggi su un'area che si estende da Tolone a St. Raphael. Per alcuni clienti che hanno delle priorità è attualmente in fase di ripristino".
Secondo la prefettura sembra comunque che il tempo stia migliorando: "Le piogge stanno diminuendo e la preoccupazione non è più il Var da parte sua ma il nord del Argens, con tempi di intensità dell'ordine di 1-5 mm / h. Il maltempo dovrebbe lasciare la zona colpita in mattinata".
Le autorità ora stanno monitorando attentamente la situazione dei fiumi, in particolare l'Argens e il Nartuby, verso la costa, vicino a Fréjus, Roquebrune-sur-Argens Puget, alimentato dalle onde della notte, ha detto il Prefetto Hughes Parant. "Cerchiamo di valutare la vulnerabilità delle strutture" ai margini dei fiumi, tra cui i ponti vicino alle case, ha detto, aggiungendo che i viaggiatori si erano stabiliti in questa zona negli ultimi giorni e che erano in corso le operazioni con il verricello. A Draguignan, dove l'acqua è aumentato più di due metri per le strade ", 300 millimetri di pioggia in 16 ore martedì, che è una quantità enorme", ha osservato il vice prefetto di Draguignan, Corinne Orzechowski. "Questo è un fenomeno di pioggia che si lega a un luogo, molto difficile".
Il Presidente Nicolas Sarkozy ha espresso la sua "forte commozione" per quanto accaduto, esprimendo il suo sostegno e solidarietà agli abitanti del Var, che devono far fronte a questi eventi naturali molto provanti e che avranno tutto l'aiuto necessario da parte dei soccorritori. "Il governo farà ogni sforzo per fornire loro tutto il sostegno necessario e la solidarietà nazionale", ha detto l'Elysee.
Un migliaio di persone hanno trovato riparo in rifugi allestiti e nelle scuole. I vigili del fuoco hanno fatto circa 1500 interventi nelle ultime 24 ore. L'autostrada A8 è chiusa allo svincolo di Muy, Draguignan, tra Frejus.