Tutto sommato nulla di così anomalo, ma questa fase perturbata sembra precederne una ben più intensa e fredda.
L'analisi sinottica a livello emisferico vede il VP cedere di schianto all'avanzare della stagione, con il così detto final warming che ogni primavera, più o meno in questo periodo, determina l'insediarsi vaste aree anticicloniche a latitudini polari. Tutto ciò viene causato dalla radiazione solare diurna, che tende a prevalere sulle notti artiche e a riscaldare le terre settentrionali. Così le grandi masse fredde e vorticose formatesi nel corso dell'inverno, perdono estensione e profondità e vengono letteralmente scalzate via da notevoli, e in alcuni casi violenti, scambi di calore con le medie latitudini, grazie alle pressioni calde tropicali che diventano gradualmente dominanti durante il semestre caldo, nel generale equilibrio termo-dinamico emisferico.
Per i motivi sopra descritti, una vasta cellula anticiclonica va insediandosi alle latitudini polari, e si estenderà dall'Alaska alla Groenlandia e a buona parte del Mar Glaciale Artico. Sul suo bordo orientale comincerà a scorrere aria gelida con moto retrogrado derivante dall'altrettanto vasta massa d'aria fredda estesa lungo tutta la regione siberiana fino al mare di Barents. Già domani i flussi gelidi cominceranno ad invadere la penisola scandinava.


Giovedì tutta la penisola scandinava sarà coinvolta da un ampio nocciolo gelido con fulcro sul mar Baltico, mentre la suddetta estesa cellula anticiclonica tenderà ad entrare in fase con l'anticiclone delle Azzorre, donando ulteriore spinta meridiana alla massa artica.

Nel corso del fine settimana gran parte d'Europa dovrà fare i conti con il flusso artico, particolarmente sull'Europa centrale e le isole britanniche, con condizioni pienamente invernali che porteranno forti e freddi venti settentrionali, e il ritorno della neve fino alle pianure e nelle aree costiere esposte a Nord.


Flusso artico che sembra farà il suo ingresso anche nel Mediterraneo, più probabilmente prima dalla porta del Rodano, preceduto da un cavo d'onda nord-atlantico e poi da quella della bora. Gli effetti saranno da valutare nei prossimi giorni, ma è lecito attendersi un netto peggioramento del tempo su gran parte d'Italia a partire da Sabato, con condizioni di maltempo piuttosto diffuso, più probabilmente sulle regioni centro-meridionali, e a carattere invernale da Domenica, specie nelle zone che saranno più direttamente esposte al flusso artico in ingresso.


