Spesso, quando si vanno a prevedere gli effetti delle perturbazioni Atlantiche, ci si confronta con degli effetti minori, su alcune aree del Centro Italia, dovuti appunto alla presenza della Corsica.
Dove e come l'ombra pluviometrica corsa colpisce maggiormente?
L'esempio più recente di "effetto Corsica" lo abbiamo avuto proprio ieri: partiamo dall'inizio, cioè dalle precipitazioni previste dal
LAM su base ECWMF (ok, abbastanza generoso)
Da queste carte con risoluzione 3km si vede bene come il grosso delle precipitazioni previste su bassa Toscana/Alto Lazio ed Umbria occidentale sarebbero provenute proprio dalla direzione nella quale si trova la Corsica: abbiamo poi visto, le piogge sono state (fortunatamente) molto minori.
Come mai?
Nello spoiler qui sotto inserisco la descrizione della sua Geografia presa da Wikipedia:
Poco più vasta dell'Umbria, la Corsica, con i suoi 8.681 km² di superficie, sorge dal mar Mediterraneo come una catena di aspre montagne e rientra tra le isole appartenenti alla regione geografica italiana[1].
Di forma allungata nel senso dei meridiani, misura 183 km da Capo Corso (a nord) a Capo Pertusato (a sud), mentre la larghezza massima è di 83 km.
Lo stretto delle Bocche di Bonifacio la separa dalla costa settentrionale della Gallura (Sardegna). A est il promontorio più vicino sulla penisola italiana è quello di Piombino (82 km), mentre il litorale francese (Costa Azzurra) si trova, nel punto più prossimo, a circa 170 km a nord-ovest.
Corsica nella zona geografica italiana
Il Capo Còrso, il promontorio spesso indicato come dito di Corsica, punta diritto sul Tigullio, distante poco più di 150 km a nord. Lo sviluppo costiero è di circa 1200 km, solo 300 dei quali sono costituiti da spiagge, più frequenti sulla costa orientale, affacciata sul Mar Ligure e sul Tirreno verso l'Italia e l'Arcipelago Toscano, la cui isola più vicina è Capraia distante 31 km dal Capo Còrso. In condizioni di buona visibilità e bel tempo le montagne della Corsica sono visibili già dalle quote medio-basse delle colline che coronano il litorale italiano dalla Liguria all'Argentario.
La dorsale montuosa principale percorre l'isola trasversalmente, da nord-ovest a sud-est, dividendo la Corsica in due regioni, distinte in buona parte da un punto di vista geologico, con prevalenza di rocce cristalline granitiche sul versante a sud e a ponente e di rocce scistose e zone alluvionali a levante.
Tale divisione è ricalcata anche dalla divisione amministrativa in due dipartimenti e ha avuto importanti conseguenze storiche.
Il monte Cinto (2706 m), a soli 28 km dal mare, è la cima più elevata dell'isola; sul monte Cinto vi sono dei nevai. Altri massicci montani raggiungono quote notevoli: il monte Rotondo (2625 m), il monte Padro (2390 m), il monte d'Oro (2389 m), il monte Renoso (2352 m), il monte Incudine (2134 m). Numerose altre cime spingono la loro sommità intorno ai 2000 metri. Molto montuoso è pure il Capo Còrso, con cime che superano i 1300 m. L'altitudine media dell'isola supera i 500 metri (568 m).
Per chi non avesse voglia di leggere riassumo dicendo che la Corsica è grande poco meno dell'Umbria e che essa è essenzialmente una catena montuosa costante con picchi superiori ai 2500mt... un Abruzzo gallese per intenderci.
Partendo proprio dal raffronto con l'Abruzzo possiamo facilmente intuire lo schermo orografico provocato dall'isola francese e come, molto spesso purtroppo, i nuclei perturbati meno intensi provenienti da Ovest si scontrino "fatalmente" con le sue montagne e si disintegrino o in loco o poco dopo in mare.
Tutto ciò avviene sia in Autunno che in Inverno, quante le volte in cui abbiamo maledetto quei rilievi per averci privato di importanti nevicate? Altre volte, come ieri, ci hanno probabilmente "salvato" da fenomeni piovosi potenzialmente dannosi ma in quanti spesso e volentieri abbiamo gridato allo "SPIANATE LA CORSICA?"
Ho letto ieri alcune riflessioni interessanti riguardo l'effetto ombra dovuto alla Corsica che mi piacerebbe approfondire ulteriormente in questo topic dedicato: ho cercato un po' in rete e non ho trovato grossi contributi in merito, sarebbe molto interessante avviare una discussione su un fenomeno che coinvolge molte zone d'Italia.
A voi la parola
