#1 marvel Dom 07 Gen, 2007 16:05
I Mass Media come avvoltoi sul Cambiamento Climatico!!
1) Ci speculano sopra
2) Diffondono allarmismo senza spiegare che si tratta di teorie
3) Non sanno spiegare e travisano
Nel caso qui riportato si dice che:
In particolare, l'aumento di temperatura riscontrato a livello globale nell' ultimo secolo si è avuto anche in Italia (oltre un grado in più negli ultimi 140 anni, nel caso di Roma)
e ti credo... se come riferimento prendono la PEG!!!
...e avrà un ulteriore incremento nel trentennio 2071-2100, con aumenti particolarmente accentuati nelle estati fino a 3-5 gradi in più
in più in estate? mah!
...rischi concreti di desertificazione nel Mezzogiorno
frase già sentita 15 anni fa... a cui ha fatto seguito la tropicalizzazione e soprattutto le alluvioni al meridione
Per quanto riguarda l'Europa, invece, le modificazioni delle correnti oceaniche nell'Atlantico fanno prospettare un raffreddamento delle nazioni Nord-occidentali nel prossimo futuro, con il possibile risultato di un' Europa climaticamente spaccata in due.
ma de chè?
Come no, il Polo Nord va sull'Inghilterra e il Sahara viene da noi!
Ma mi facessero il piacere!
"Ghiacciai potrebbero sparire"
Negli ultimi anni i ghiacciai del Monte Bianco si sono ritirati di circa 25-30 metri. Lo ha affermato la glaciologa Augusta Cerutti A destare preoccupazione è soprattutto lo scioglimento del permafrost, lo strato dei ghiacciai con oltre due anni di vita, anche sulle vette più elevate. Se la temperatura dovesse continuare ad aumentare di questo passo, nel 2100, secondo l'esperta, la Valle d'Aosta non avrebbe più ghiacciai.
Certo mi dispiace, ma prima della PEG erano completamente spariti... era colpa dell'Effetto Serra???
Tutto fa brodo... i giornali vendono sull'esasperazione e l'allarmismo... poi se il sole è ai massimi da olre 100 anni, e tra 20 anni dovrebbe calare ... chi se ne frega!
Allarme clima,temperature aumentano
Esperti:"Ghiacciai potrebbero sparire"
Negli ultimi anni i ghiacciai del Monte Bianco si sono ritirati di circa 25-30 metri. Lo ha affermato la glaciologa Augusta Cerutti A destare preoccupazione è soprattutto lo scioglimento del permafrost, lo strato dei ghiacciai con oltre due anni di vita, anche sulle vette più elevate. Se la temperatura dovesse continuare ad aumentare di questo passo, nel 2100, secondo l'esperta, la Valle d'Aosta non avrebbe più ghiacciai.
L'esperta ha poi sottolineato che il massiccio del Monte Bianco ''è meno sfortunato, per la sua altezza, di altre montagne in quanto vi sono maggiori possibilita' di deposito della neve''. Aumentando le temperature il permafrost, che funge da cemento nelle fessure e nelle cavità delle montagne, si scioglie provocando così "i crolli delle rocce che non hanno più il collante che le tiene unite".
Allarme anche dal Cnr
Alle previsioni dell'esperta italiana fa eco lo studio sulla situazione climatica e ambientale elaborato dalla Commissione europea secondo cui per l'Italia è emergenza clima su tutti i fronti. L' allarme lanciato a livello comunitario trova infatti pieno riscontro nell' analisi elaborata dall' Istituto sull' Inquinamento Atmosferico del Cnr e riportata nel volume ''Kyoto e dintorni. I cambiamenti climatici come problema globale''. Anche le prospettive del Cnr, come quelle della Commissione europea, sono tutt' altro che rosee: estati italiane sempre più bollenti, con 3-5 gradi in più; precipitazioni più rare con un calo di acqua piovana estiva fino a 50 millimetri ma sempre più violente; rischi concreti di desertificazione nel Mezzogiorno; frane e dissesto; 33 zone costiere a rischio inondazione. L' analisi del Cnr fa il punto sui cambiamenti climatici osservati e previsti sull' Italia, con un quadro certamente poco rassicurante. In particolare, l'aumento di temperatura riscontrato a livello globale nell' ultimo secolo si è avuto anche in Italia (oltre un grado in più negli ultimi 140 anni, nel caso di Roma) e avrà un ulteriore incremento nel trentennio 2071-2100, con aumenti particolarmente accentuati nelle estati fino a 3-5 gradi in più. Per quanto riguarda l'Europa, invece, le modificazioni delle correnti oceaniche nell'Atlantico fanno prospettare un raffreddamento delle nazioni Nord-occidentali nel prossimo futuro, con il possibile risultato di un' Europa climaticamente spaccata in due. A livello globale, a causa del riscaldamento atmosferico, il livello medio del mare si innalzerà (da 15 a 90 centimetri). In particolare, per l'Italia, concomitanti fenomeni geologici di abbassamento delle coste, pur se di pochi millimetri ogni anno, portano a stimare 33 zone costiere a rischio di inondazione nel corso di questo secolo. Tra queste, la Versilia, varie zone del Tirreno come la Piana di Fondi, tutto il territorio costiero tra Rimini e Monfalcone. Negli ultimi 30 anni è mutato anche il regime delle precipitazioni estive, con un calo caratterizzato da diminuzione delle piogge di intensità medio-bassa e aumento di quelle di maggiore intensità, soprattutto nel Centro-Sud.
da
http://www.tgcom.mediaset.it/cronac...olo343021.shtml
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#2 burjan Dom 07 Gen, 2007 17:31
Carissimo,
mi dispiace doverti rispondere, sembra che voglia ad ogni costo darti sulla voce, ma stavolta la tua presa di posizione mi pare proprio intempestiva.
I mass-media non fanno altro che riportare, a cavolo di cane come sempre, prese di posizione di organismi istituzionali, per prima la Commissione Europea.
Tutti verdi oltranzisti? Tutti allarmisti? Tutti speculatori?
Le modificazioni indotte dalla PEG hanno impiegato secoli per giungere a maturazione. Tutto cominciò alla fine del XIII secolo, e culminò alla fine del Seicento.
Qui si parla di modificazioni che si verificano nel giro di pochissimi decenni, e che sono sotto gli occhi di tutti, non si può far finta di non vederle.
L'altro ieri uno scienziato del Met-Office ha pubblicato su l"l'Unità" un articolo, nel quale sosteneva che le anomalie del 2007 saranno talmente gravi da convincere tutti, anche i petrolieri, della necessità di intervenire in maniera radicale sul cambiamento climatico.
Con questo non intendo dire che non c'entrino anche altri fattori, diversi dall'effetto serra, come ad esermpio le normali oscillazioni climatiche in area mediterranea, o le dinamiche solari.
Ma questo non significa che non si debba far qualcosa. Investire sui sistemi di dissalazione, fare dighe e invasi, intervenire in maniera draconiana sul ciclo dell'acqua e dell'energia, rivedere l'agricoltura son tutte cose che dobbiamo sicuramente fare, ma se ci mettiamo a svalutare questi allarmi dov'è che la gente troverà lo stimolo per accettare i cambiamenti?
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#3 marvel Dom 07 Gen, 2007 17:37
Ma questo non significa che non si debba far qualcosa. Investire sui sistemi di dissalazione, fare dighe e invasi, intervenire in maniera draconiana sul ciclo dell'acqua e dell'energia, rivedere l'agricoltura son tutte cose che dobbiamo sicuramente fare, ma se ci mettiamo a svalutare questi allarmi dov'è che la gente troverà lo stimolo per accettare i cambiamenti?
Ok, ok, su questo sono d'accordo... ma la gente ormai si sta abituando a questi continui gossip ambientalisti drammatici e al limite del terrorismo (la commissione europea è seria e il governo USA no?... non è che ognuno tira acqua al suo mulino?) ... e la gente non vuole mollare le proprie cmodità... se poi le abituiamo a sentire delle esagerazioni... siamo fottuti!
Figurati che si sono abituati a tutto... a vedere i morti ammazzati di mafia, alle stragi, alla carneficina irakena, alle esecuzioni pubbliche... a tutto!
E ora, con questa associazione a delinquere, scienziati-mass media, si sta scadendo davvero nel ridicolo... e gli studi seri, quelli veri, quelli diffusi con tanto di % che ne decretino la possibilità di fallimento o di riuscita, nel rispetto del metodo scientifico, saranno messi alla stregua delle maracchate di turno!
La scienza, in questo modo, non è rispettata e viene svilita, meglio allora un Nostradamus... anche lui diceva tutto e il contrario di tutto!
PS(le frasi da me riportate ed evidenziate sono un'offesa all'intelligenza di qualsiasi lettore...ed hanno 1 solo scopo: fare notizia!)
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Ultima modifica di marvel il Dom 07 Gen, 2007 17:57, modificato 1 volta in totale
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#4 marvel Dom 07 Gen, 2007 17:45
Le modificazioni indotte dalla PEG hanno impiegato secoli per giungere a maturazione. Tutto cominciò alla fine del XIII secolo, e culminò alla fine del Seicento.
Non son d'accordo, la PEG sarebbe finita intorno al 1850... e l'aumento di cui si parla, quello di 1°C su Roma, parte da 140 anni fa ... ossia a partire dalla fine della PEG, non pochi decenni e partendo da un riferimento termico decisamente particolare!
Questo vale anche per i ghiacciai!
Poi, la T di riferimento, quella del Collegio Romano, bhè... il collegio romano 140 anni fa era in periferia, ora è in piena isola di calore!!!
Assurdo, incredibile, vergognoso!
Questa è pura CIALTRONERIA! Altro che grandi ricercatori! (li ho pure conosciuti)
Poi se mi vieni a dire che il fine giustifica i mezzi... bhè, sarò fin troppo idealista, ma la mia risposta è NO!
Non credo assolutamente in questo tipo di compromessi!
Ciao Luisì
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#5 melelao Dom 07 Gen, 2007 18:30
Come vi ho gia' detto piu' volte non sono un grande esperto di meteorologia, ma credo di saperne abbastanza per esprimere una mia opinione sul cambiamento climatico.
Anch'io, come Marvel, credo che i media tendano ad amplificare le notizie: ogni anno appena la temperatura raggiunge i 30 gradi si parla di caldo eccezionale e, ai primi freddi invernali, di ondate di gelo (ricordo un servizio del Tg2 che descriveva una fantomatica ondata di gelo in Italia e che sottolineava come a Bergamo, nella notte, si fossero raggiunti addirittura gli 0ºC).
A parte questo io penso che nascondersi dietro ad un dito sia ridicolo: il cambiamento climatico c'e' ed e' evidente anche se sembra colpire piu' alcune zone che altre. Secondo me l'uomo e' responsabile anche se non so fino a che punto, e credo, comunque, che certezze assolute in questo campo non ce ne siano.
Tuttavia, penso che per una volta sia un bene che i media amplifichino a dismisura le notizie, che parlino di caldo eccezionale anche se non c'e' o di ondate di freddo senza precedenti: la popolazione si DEVE allarmare, solo cosi' la gente comicera' a fare pressioni (quando la gente scende in piazza i governi, sopratutto quelli democratici, non possono fare finta di niente) sui governanti affinche' si faccia qualcosa di concreto per diminuire l'inquinamento: forse lo smog non e' responsabile dell'aumento della temperatura (ma io non ci credo affatto), ma credo che gli effetti dannosi sulla salute umana, degli animali e delle piante siano sotto gli occhi di tutti!
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#6 Francesco Dom 07 Gen, 2007 18:50
Oggi nel Tg1 il giornalista ha citato queste parole "politica dei governi miope nei confronti delle questioni ambientali" beh... mi trovano in assoluto accordo!
Finalmente si sta dicendo chiaramente come sono i fatti e che in testa come grandi inquinatori ci sono gli Stati Uniti guidati da quel microcefalo del Sig. Bush . Loro che poi dovrebbero dare il buon esempio in termini di efficenza e prevenzione.... Invece questo carissimo burattino è nelle mani delle grandi compagnie che hanno solo l'ineteresse legato al dollaro... ma ormai lo sanno pure i bambini di 1° elementare, ma lasciamo perdere perchè questo è un'altro discorso....
Non voglio fare un discorso "globale" perchè non ho le competenze per sapere... però mi piace osservare e quello che vedo nel mio "orticello" e non è affatto normale.
Non mi frega niente se sono logiche oscillazioni climatiche oppure è l'uomo che direttamente condiziona il tutto... però vedo chiaramente l'enorme consumo che ogni giorno aumenta, gli enormi sprechi. QUesti sono dati di fatto incontestabili ed inconfutabili. Se non si interviene presto con un'educazione che parta dall'alto, si finisce male... (MIA personale opinione).
Vedete... per come la penso io darei l'ERGASTOLO (quello vero...senza sconti) a chi inquina ILLEGALMENTE.
Comunque la gente fa spalluce a questa notizie... ha ragione marvel. Ma quando inizieranno i problemi tangibili vedrete come impareranno in fretta.... ma forse sarà troppo tardi.
E poi la disinformazione dei Tg è risaputa; esagerano per niente è vero. Però bisogna iniziare a far muovere il culo all'opinione pubblica anche con notizie DRAMMATICHE.
Scusate per le mie lungaggini che possono risultare anche poco chiare poichè il discorso è complesso e bisognerebbe scriverci dei trattatti, ma questo argomento mi fa letteralmente incazzare!
p.s. un mese fa ero nel bosco a cercare i funghi ed ho beccato un cacciatore che tagliava un albero di ginepro (stupendo) nel PARCO di Monte Tezio per fare l'albero. Io gli ho intimato che era vietatissimo ma sono stato aggredito verbalmente. Così l'ho minacciato che avrei chiamto la guardia forestale.... beh sapete come è finita? Alla fine non l'ho fatto. Non ho voluto avere noie..... Questo per dimostarvi come manchi un'educazione ambientale ( mi ci metto per primo io...)
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#7 burjan Dom 07 Gen, 2007 19:08
[la commissione europea è seria e il governo USA no?
Esatto. E non scherzo. Mi rifiuto di dare qualsiasi credito in materia al governo di un petroliere. C'è un clamoroso conflitto d'interessi.
Quanto al fine che giustifica i mezzi, non credo sia un'espressione che renda quel che voglio da sempre dire.
Penso invece che gli "intellettuali", perdonami l'espressione ma dentro questa categoria ci metto tutti noi, abbiano il DOVERE di interrogarsi sulla funzione sociale e collettiva di quello che dicono. Per un senso di responsabilità verso la società in cui vivono. Penso che la scienza debba farsi strumento al servizio della società, e non debba essere fine a sè stessa.
Allora: se da esemplificazioni e brutali riduzioni di complessità deriva un effetto positivo, ben venga. Le bugie invece no, quelle non si possono accettare, su questo siamo d'accordo. Prendere come riferimento la stazione del Collegio Romano è assurdo, sono d'accordo; ma allora lo diventa qualunque stazione posizionata in zone soggette all'inversione termica, laddove la prevalenza anticiclonica di questi ultimi anni potrebbe evidenziare diminuzioni non rispondenti alla temperatura in libera atmosfera.
La realtà è incontrovertibile: sul bacino del Mediterraneo fa sempre più caldo e soprattutto piove sempre meno. Che ci stiamo a fare, se non aiutiamo la gente a rendersene conto e ad adeguare i propri comportamenti? Facciamo solo i giochini su quanta pioggia fa da me o da te, gli sfottò sulla neve fra Spoleto e Foligno, mettiamo a punto modelli sofisticatissimi in proprio... e poi... cui prodest? Tutto diventa fine a sè stesso, se non diventa diffusione di consapevolezza, di cultura, ancora una volta: strumento di cambiamento?
Io temo che purtroppo ci accorgeremo presto che quelle previsioni non sono esagerate. Credo che, come dice Brian Fagan, siamo stati viziati da una "lunga estate calda", come gli uomini del Medioevo, e che il clima mediterraneo, specie se stuzzicato da noi, può produrre macelli che noi non riusciamo neanche ad immaginare. Nel XVIII secolo in Italia non piovve per un anno e mezzo. Se adesso non piove per due, provate un pò a capire cosa può accadere.
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#8 snow96 Dom 07 Gen, 2007 20:18
Quoto Marvel per un buon 95%!
Allarmismo puro, esagerazioni volute alle quali si fa abitudine.
Ciao
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#9 snow96 Dom 07 Gen, 2007 20:33
[la commissione europea è seria e il governo USA no?
Esatto. E non scherzo. Mi rifiuto di dare qualsiasi credito in materia al governo di un petroliere. C'è un clamoroso conflitto d'interessi.
Quanto al fine che giustifica i mezzi, non credo sia un'espressione che renda quel che voglio da sempre dire.
Penso invece che gli "intellettuali", perdonami l'espressione ma dentro questa categoria ci metto tutti noi, abbiano il DOVERE di interrogarsi sulla funzione sociale e collettiva di quello che dicono. Per un senso di responsabilità verso la società in cui vivono. Penso che la scienza debba farsi strumento al servizio della società, e non debba essere fine a sè stessa.
Allora: se da esemplificazioni e brutali riduzioni di complessità deriva un effetto positivo, ben venga. Le bugie invece no, quelle non si possono accettare, su questo siamo d'accordo. Prendere come riferimento la stazione del Collegio Romano è assurdo, sono d'accordo; ma allora lo diventa qualunque stazione posizionata in zone soggette all'inversione termica, laddove la prevalenza anticiclonica di questi ultimi anni potrebbe evidenziare diminuzioni non rispondenti alla temperatura in libera atmosfera.
La realtà è incontrovertibile: sul bacino del Mediterraneo fa sempre più caldo e soprattutto piove sempre meno. Che ci stiamo a fare, se non aiutiamo la gente a rendersene conto e ad adeguare i propri comportamenti? Facciamo solo i giochini su quanta pioggia fa da me o da te, gli sfottò sulla neve fra Spoleto e Foligno, mettiamo a punto modelli sofisticatissimi in proprio... e poi... cui prodest? Tutto diventa fine a sè stesso, se non diventa diffusione di consapevolezza, di cultura, ancora una volta: strumento di cambiamento?
Io temo che purtroppo ci accorgeremo presto che quelle previsioni non sono esagerate. Credo che, come dice Brian Fagan, siamo stati viziati da una "lunga estate calda", come gli uomini del Medioevo, e che il clima mediterraneo, specie se stuzzicato da noi, può produrre macelli che noi non riusciamo neanche ad immaginare. Nel XVIII secolo in Italia non piovve per un anno e mezzo. Se adesso non piove per due, provate un pò a capire cosa può accadere.
Quoto anche te, ma la strada non è quella che stanno battendo!
Non mi piace fare lo sborone, ma essendo nel settore delle rinnovabili da diversi anni, ti garantisco che del fiume di soldi che scaturisce da questi allarmismi, noi raccogliamo solo le briciole.
I soldi continuano ad andare tutti nelle tasche dei petrolieri, anche in Europa (leggasi British Petroleum, riconvertita per darsi un tono in British Power, leggasi Enel, leggasi Total Energy, leggasi General Electric). I sghei alle rinnovabili vanno in piccola parte SOLO perché bisogna tappare qualche falla in un sistema energetico che fa acqua da tutte le parti e che è minato da una dipendenza da paesi instabili per percentuali impressionanti. Del riscaldamento globale non gliene frega niente a nessuno.
E i soldini vanno anche alla pagliacciata permanente dei vari Euro 1, 2, 3, 4, 20, 300, in modo che il popolo bue si ricompri la macchina a scadenza regolare (Fiat, Mercedes, GM ringraziano commossi e escono con i nuovi SUV da 3000 in su).
Allora io boicotto, me ne frego altamente. Non intendo alimentare questo sistema ne tanto meno dargli credito. E che Zeus ce la manni bona (e senza mutande  )
Ciao!
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#10 burjan Dom 07 Gen, 2007 20:39
Fino ad ora gli allarmismi veri non li ha sentiti nessuno.
La gente ha bisogno delle autobotti, dei morti, degli sganassoni sulla faccia, perché altrimenti, nell'orgia di comunicazione di cui parla Marvel, non si accorge di niente.
Presto, molto presto il Global Change ci toccherà nella viva carne del nostro bel modo di vita occidentale.
E allora vedremo.
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#11 marvel Dom 07 Gen, 2007 21:17
Quoto anche te, ma la strada non è quella che stanno battendo!
Non mi piace fare lo sborone, ma essendo nel settore delle rinnovabili da diversi anni, ti garantisco che del fiume di soldi che scaturisce da questi allarmismi, noi raccogliamo solo le briciole.
I soldi continuano ad andare tutti nelle tasche dei petrolieri, anche in Europa (leggasi British Petroleum, riconvertita per darsi un tono in British Power, leggasi Enel, leggasi Total Energy, leggasi General Electric). I sghei alle rinnovabili vanno in piccola parte SOLO perché bisogna tappare qualche falla in un sistema energetico che fa acqua da tutte le parti e che è minato da una dipendenza da paesi instabili per percentuali impressionanti. Del riscaldamento globale non gliene frega niente a nessuno.
E i soldini vanno anche alla pagliacciata permanente dei vari Euro 1, 2, 3, 4, 20, 300, in modo che il popolo bue si ricompri la macchina a scadenza regolare (Fiat, Mercedes, GM ringraziano commossi e escono con i nuovi SUV da 3000 in su).
Allora io boicotto, me ne frego altamente. Non intendo alimentare questo sistema ne tanto meno dargli credito. E che Zeus ce la manni bona (e senza mutande  )
Ciao!
Aho, io so' anni che lo vado dicendo in giro!
Finalmente uno che conferma quanto penso!
ma c'è poco di cui stare allegri!
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#12 luk_skywalker71 Dom 07 Gen, 2007 23:07
....ma cosa vi aspettate dai mas media???? Sono solo servi della pubblicità e della politica....(anche la tv pubblica di cui tutti noi paghiamo il canone). Avete mai provato a cintere in una settimana quanti siano i programmi di divulgazione scientifica seri ( parlo di Gaia, Quark, la Macchina del Tempo...) rispetto a tutte quelle merate di fictions , reality show, risse in diretta...
La verità è che una vera e propria cultura scientifica non è mai esisitita nei media e nelle tv (tranne qualche eccezione (vedi NOVA del Sole24 per esempio).
Il probelma è che prima di parlare di effetto serra e cambiamenti climatici in maniera seria occorra avere delle solide basi scientifiche e leggersi cosa dicono i ricercatori veri e propri e non i loro portavoci (è un pò come la "fama " virgiliana).
Il sottoscritto anni fa seguiva questo tema solo attraverso i media...poi ha iniziato a leggere libri e saggi sull'argomento. E non solo testi sulla meteorologia di base (che comuque richiedono per comprenderli a fondo una conoscenza di base dei principi della fisica che aimè in Italia non molti hanno...) ma anche testi sui nuovi approcci alla ricerca scientifica evolutosi con le l'uso delle nuove tecnologie.
Su tutti consiglio 2 libri e u ntesto universitario (non difficilissimo) come testi propedeutici per capire i cambiamenti climatici e l'eventuale effetto serra:
Caos - James Gleick - ED. BUR
http://www.internetbookshop.it/ser/...c=DGWA9W13R0BOB
La rete della vita - Fritojof Capra - Ed BUR
http://www.internetbookshop.it/ser/...c=GFIKNKFM4PWWX
un bel testo universitario - Chimica ambientale - Baird, Cann - Ed. Zanichelli
http://www.zanichelli.it/cataloghi/files/7040_quarta.html
saluti
Luca
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#13 luk_skywalker71 Dom 07 Gen, 2007 23:21
Scusate se raddoppio il mio post..ma questo articolo lìho letto soltanto adesso e ve lo riporto..
http://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=14777
lascio a voi ulteriori commenti...
ciao
Luca
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#14 burjan Dom 07 Gen, 2007 23:37
All'articolo di Meschiari c'è poco da obiettare. A parte il tono molto sgradevole. Ormai di fronte al degrado dell'ambiente lo sport preferito è diventato offendere gli ambientalisti. Bah.
Aggiungo invece le seguenti notizie diffuse dalla Coldiretti tramite il Corrierone:
ROMA - È allarme clima anche in campagna. Sfasamenti stagionali, con autunno caldo e primavera anticipata, ma anche aumento dei fenomeni estremi, con punte di caldo eccessivo e modificazione della distribuzione delle piogge, sono l'espressione di cambiamenti climatici che sconvolgono l' agricoltura italiana con effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio. Così la Coldiretti rimarca l' allarme lanciato dallo studio della Commissione europea sulla situazione climatica e ambientale.
Questi effetti, d'altra parte, sono già evidenti in Italia dove le attuali temperature al di sopra della media stanno 'confondendo' la vegetazione con la comparsa anticipata delle fioriture primaverili di primule, mimose e mandorli. Le piante forestali sono già in attività vegetativa ed è evidente per tutti la presenza delle mimose sulla riviera ligure in anticipo sulla festa delle donne dell'otto marzo e dei mandorli in fiore dell'agrigentino mentre le primule sono già comparse sulle colline emiliane. Si tratta di cambiamenti destinati a produrre conseguenze strutturali sull'attività agricola nazionale dove si assiste ad uno spostamento delle zone tradizionali di coltivazione delle principali colture: gli olivi si sono spostati a ridosso delle Alpi e nella pianura padana si coltivano le arachidi.
Ma gli effetti - precisa la Coldiretti - si fanno sentire anche con un maggiore rischio per gelate tardive, l'aumento dell'incidenza di infezioni fungine e dello sviluppo di insetti, la riduzione della riserva nelle falde acquifere e stress idrico delle piante. I cambiamenti climatici in corso, e in particolare la più elevata frequenza con la quale si manifestano gli eventi estremi, determinano inoltre un sensibile aumento dei rischi erosivi che devono essere considerati non solo come una perdita di terreno, ma anche una delle cause principali di degradazione della fertilità del suolo in quanto determinano una riduzione dell'infiltrazione, della capacità di immagazzinamento dell'acqua e una perdita di elementi nutritivi che si traduce in un habitat meno favorevole alla crescita delle piante ed alla sostenibilità delle attività agricole nel tempo.
* * *
Ormai, anche nella nostra Valle Umbra si stanno diffondendo gli olivi. Quasi nessuno pianta più, ormai, ortaggi bisognosi di estati umide come i peperoni e le melanzane.Riuscire ad ottenere buoni spinaci e buone patate, ortaggi che abbisognano di clima umido e senza troppi sbalzi, è diventato molto difficile.
Ma non pretendo certo che di queste cose la gente si accorga. Ormai quasi nessuno sa più quali siano gli ortaggi di stagione e quali no...
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#15 marvel Lun 08 Gen, 2007 00:07
....ma cosa vi aspettate dai mas media???? Sono solo servi della pubblicità e della politica....(anche la tv pubblica di cui tutti noi paghiamo il canone). Avete mai provato a cintere in una settimana quanti siano i programmi di divulgazione scientifica seri ( parlo di Gaia, Quark, la Macchina del Tempo...) rispetto a tutte quelle merate di fictions , reality show, risse in diretta...
La verità è che una vera e propria cultura scientifica non è mai esisitita nei media e nelle tv (tranne qualche eccezione (vedi NOVA del Sole24 per esempio).
Il probelma è che prima di parlare di effetto serra e cambiamenti climatici in maniera seria occorra avere delle solide basi scientifiche e leggersi cosa dicono i ricercatori veri e propri e non i loro portavoci (è un pò come la "fama " virgiliana).
Il sottoscritto anni fa seguiva questo tema solo attraverso i media...poi ha iniziato a leggere libri e saggi sull'argomento. E non solo testi sulla meteorologia di base (che comuque richiedono per comprenderli a fondo una conoscenza di base dei principi della fisica che aimè in Italia non molti hanno...) ma anche testi sui nuovi approcci alla ricerca scientifica evolutosi con le l'uso delle nuove tecnologie.
Su tutti consiglio 2 libri e u ntesto universitario (non difficilissimo) come testi propedeutici per capire i cambiamenti climatici e l'eventuale effetto serra:
Caos - James Gleick - ED. BUR
http://www.internetbookshop.it/ser/...c=DGWA9W13R0BOB
La rete della vita - Fritojof Capra - Ed BUR
http://www.internetbookshop.it/ser/...c=GFIKNKFM4PWWX
un bel testo universitario - Chimica ambientale - Baird, Cann - Ed. Zanichelli
http://www.zanichelli.it/cataloghi/files/7040_quarta.html
saluti
Luca
Caos - James Gleick - ED. BUR , l'ho letto, credo che per molti, ad esempio i reduci da studi umanistici, potrebbe essere tosto... ma asolutamente illuminante!
Ciao
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