#1 riccardodoc80 Lun 06 Lug, 2009 19:20
Salve ragazzi  !
Dopo la lunga passata temporalesca che ha interessato per giorni il centro Italia, e che ha regalato, a chi piu a chi meno, accumoli precipitativi giornalieri anche a due cifre...volevo proporvi questo post con l'intento di esaminare quali...secondo voi...sono le mappe, indici, e dati che in questi giorni vi hanno aiutato a formulare le vostre personali previsioni e quindi di capire dove, come e perchè una determinata zona avrebbe avuto piu episodi di instabilità rispetto ad un'altra!
Egoisticamente...  ...ho pensato di aprire questo nuovo argomento per capire qualcosa di piu circa la dinamica e lo sviluppo dei temporali diurni, che personalmente sono uno dei fenomeni atmosferci che preferisco di piu...un po per la loro imprevedibilità, un po per la loro potenza...e un po per la loro capacità di trasformare un afoso e fastidioso pomeriggio in una fresca serata  !
...e quale periodo migliore se non questo per porvi tali domande? quando per giorni avete avuto modo di appurare e testare le vostre conoscenze in materia?
Ovviamente, vorrei anche un vostro personale parere per quanto riguarda i vari lamma e le mappe di previsione nazionali e non, in quanto a precisione in questo tipo di situazioni!
Prima di chiudere...volevo fare i complimenti a tutti voi che bene o male avete sempre azzeccato la previsione giornaliera ma soprattutto siete stati in grado di tracciare quasi alla perfezione le previsioni della vostra località...conoscendo appunto il vostro microclima!
...se poi volete fare un applauso al vostro utente e previsore preferito....?!  !!!
...a voi la parola...sempre se avete tempo e voglia!
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#2 Icestorm Lun 06 Lug, 2009 20:03
Certo...facendo dei nomi si rischia di inficiare la stima verso gli altri che comunque c'è...
Ad ogni modo bel topic e nessuno si "offenda"...
Per quanto riguarda il mio pensiero, credo che l'utente meglio preparato su fenomeni temporaleschi sia Poranese, con una buona parametrizzazione delle variabili in gioco che riesce ad applicare al contesto reale.
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#3 prometeo Lun 06 Lug, 2009 20:17
Anchi'io sono per il Poranese  anche perchè nel mese passato l'ha potuti studiare bene
Detto questo posso dire, che in questa situazione sono stato il più sfigato ma allargando la veduta da proprio orticello posso dire che sono stati dei rovesci puntiformi; ovvero si attivava la cumologenesi e dai vari LAM sembrava che dovesse esplodere il mondo ma in realtà "il bubbone"identificava il cappello del cumulo, e il vero e proprio episodio piovoso era solamente relegato al punto da dove partiva.....mai aspettarsi che un temporale nato 10 km prima possa dare lo stesso apporto quando arriva da te, è un effetto imbuto..... se fosse stato un fronte temporalesco di avvezione allora avremmo avuto dei fenomeni più estesi ed uniformi, ma questo non era il caso. Anzi talvota l'espandersi della nuvolosità stratiforme dalla sommità del cumulo inibiva la formazione di cumuli nelle località limitrofe. Un ultima cosa che io sottolinerei la durata, sono 2 settimane che esiste questa situazione e anche nei prossimi giorni non credo che ne usciremo in misura evidente, per me la vera anomalia è stata questa , proprio nel periodo che tradizione vuole che sia il più stabile dell'anno
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#4 burjan Lun 06 Lug, 2009 20:44
Da oltre 10 anni faccio quotidiane previsioni meteo, e devo dire che allo stato attuale non esiste ancora un modello od un algoritmo infallibile. Borgo Trevi aveva sicuramente oggi gli stessi parametri di Foligno, ma l'esito è stato opposto.
Continuo comunque a ritenere che le stime di RH e VVEL create dai meteogrammi GFS siano più affidabili dei parametri di instabilità temporalesca, che riflettono mere potenzialità, spesso destinate a rimanere inespresse. Pollice verso ancora per i LAM, nessuno dei quali, a mio giudizio, ancora accettabilmente preciso.
Complimenti all'amico Riccardo per il topic, anche io voto per Poranese premiando lo sforzo di ricerca da lui fatto negli ultimi anni. Altrimenti, come forse qualcuno avrà notato, vado sempre a braccetto con l'amico Zerogradi. Strano e raro caso di empatia folignate-spoletina....
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#6 Poranese457 Lun 06 Lug, 2009 21:20
Ringrazio Riccardo per l'apertura del topic e gli altri per avermi suggerito come "delegato" alla risposta, fa sempre piacere essere in qualche modo premiato all'interno di una comunità di amici preparata come la nostra.
Allora: partendo dal presupposto già accennato dal mio mentore Luisito, e cioè che non esistono allo stato attuale indici tali da permettere l'esatta individuazione dello sviluppo temporalesco, è bene ricordare che vi sono però alcuni parametri "sempre validi" affinchè un temporale possa esistere.
Questi valori, come ho avuto modo di notare nel corso dei mesi, sono riassumibili essenzialmente in umidità e wind shear. L'umidità come voi tutti sapete è fondamentale per la cumulogenesi convettiva in quanto fornisce alle particelle d'aria l'energia necessaria per salire verso l'alto e formare, appunto, il cumulonenbo. Non va però fatto l'errore frequente di dire: "c'è aria umida a tutte le quote, i temporali sono ancora più probabili"!!
Questo non è sempre vero: come ho avuto modo di spiegare in un topic di qualche giorno fa infatti l'aria deve essere sufficientemente umida alle quote medio basse (diciamo sotto i 3-4km di altezza) mentre l'ideale sarebbe avere aria secca negli strati medio/alti dell'atmosfera. Valori di umidità alti a quelle quote significherebbero la rapida formazione di cirri, principali inibitori del riscaldamento superficiale e quindi della cumulogenesi.
Come si fa a verificare l'umidità presente in una colonna d'aria??? Niente di più semplice... il radiosondaggio!!!
Le due linee principali solitamente evidenziate dal nero scuro che partono dalla base del radiosondaggio e salgono verso la sua parte alta rappresentano la temperatura (quella a DX) ed il dewpoint (quella a SX): se ne deduce facilmente come più queste due linee siano vicine più una massa d'aria è umida... basta vedere fino a quale quota restano vicine per individuare le aree a maggiore o minore umidità.
Il secondo fattore è invece quello del Wind Shear.... esso è forse ancor più fondamentale dell'umidità perchè individua le correnti ventose ascendenti necessarie per la corretta convezione.
Uno shear positivo, favorevole alla convezione, è quello che vede i venti orientarsi da un'iniziale S ad un finale W-SW (in pratica rotazione a destra a sinistra)... in quest caso si parla appunto di shear positivo e se molto marcato è indice praticamente certo di attività temporalesca vicina. In caso di Shear negativo o scarso (ruotazione dei venti da Sinistra a Destra o totale assenza di rotazione) potete anche scordarvi i temporali convettivi
Come si individua lo shear?? Sempre dal radiosondaggio ovviamente!!! Ed è di semplice deduzione... il wind shear viene rilevato con uno strumento chiamato "odometro" e rappresentato con l'"odografo" a destra del diagramma principale nel radiosodaggio. Sono esseziamete quelle banderuole che vedete a sinistra degli indici convettivi!!!!
Vi starete chiedendo.... x PREVEDERE l'umidità vi sono le mappe, per prevedere lo shear come si fa?? Ebbene, o meteogrammate le velocità verticali oppure, graficamente, guardate le mappe di previsione dei venti alle varie quote e guardate soprattutto la loro direzione!!!
per il momento è tutto perchè c'ho da uscì  se volete, chiedete pure....
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#7 riccardodoc80 Lun 06 Lug, 2009 23:43
Grandissima spiegazione Leonà!
...hai visto!!! ti ho fatto fare anche l'applauso del pubblico  !
Appena tornato dal tennis e letto i vostri messaggi ho ripreso a leggere il manuale!
Direi che la spiegazione di Poranese è stata chiara e concisa  .
Ora però cosigliami anche il sito migliore per visualizzare il radiosondaggio....oltre a lineameteo ovviamente!
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#8 Poranese457 Mar 07 Lug, 2009 07:30
Ora però cosigliami anche il sito migliore per visualizzare il radiosondaggio....oltre a lineameteo ovviamente!

Lineameteo, ovviamente!
Apparte il campanilismo quando si parla di radiosondaggi un sito vale l'altro tanto il prodotto in uscita è sempre lo stesso.
Dal nostro Link Radiosondaggi puoi avere a disposizione tutto quello che ti serve, io per farti un esempio visualizzo sempre il radiosondaggio SKEW-P in formato GIF di Pratica di Mare, selezionabile dall'apposito menù a tendina.
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#9 burjan Mar 07 Lug, 2009 09:09
Magari sarò anche off-topic, ma, in merito al radiosondaggio, ho sempre avuto un dubbio.
I dati rilevati dal pallone sonda sono riferiti ad un dato punto dell'atmosfera, da qualche parte sopra Pratica di Mare (a seconda dei venti).
Il litorale laziale è lontano dall'Umbria. La distanza della rilevazione aumenta in caso di venti settentrionali.
Lo stato dell'atmosfera, poniamo, sopra San Felice Circeo, sarà sicuramente molto diverso da quello sopra Gualdo Tadino o sopra Perugia.
Qual'è l'utilità concreta di questo strumento ,per chi deve formulare una previsione per località distanti dal punto di partenza del pallone?
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#10 Poranese457 Mar 07 Lug, 2009 09:24
Magari sarò anche off-topic, ma, in merito al radiosondaggio, ho sempre avuto un dubbio.
I dati rilevati dal pallone sonda sono riferiti ad un dato punto dell'atmosfera, da qualche parte sopra Pratica di Mare (a seconda dei venti).
Il litorale laziale è lontano dall'Umbria. La distanza della rilevazione aumenta in caso di venti settentrionali.
Lo stato dell'atmosfera, poniamo, sopra San Felice Circeo, sarà sicuramente molto diverso da quello sopra Gualdo Tadino o sopra Perugia.
Qual'è l'utilità concreta di questo strumento ,per chi deve formulare una previsione per località distanti dal punto di partenza del pallone?
Mi sono ovviamente e ripetutamente posto lo stesso problema anche io. Dopo ripetute osservazioni però sono giunto alla conclusione, magari strana, che con il radiosondaggio di Pratica di Mare è abbastanza verosimile avere un'idea precisa della massa d'aria sovrastante anche l'Umbria. Ovviamente delle differenze ci sono ma il più delle volte ho trovato corrispondenza tra quanto prevedibile dal radiosondaggio di PDM e quanto poi avviene sulle nostre teste.
Dimostrazione ne è, ad esempio, la settimana scorsa quando dagli indici di PDM si vedeva chiaramente una giornata temporalesca figlia di numerosi e sparpagliati nuclei attivi... io ho fatto quella previsione basandomi come spesso accade SOLO sul radiosondaggio e la previsione è stata poi correttamente rispettata.
Certo... avere un radiosondaggio su Todi per l'Umbria sarebbe tutt'altra cosa!
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#11 giantod Mar 07 Lug, 2009 10:42
Bellissimo questo topic, voglio complimentarmi con riccardo che lo ha aperto.
Poi i miei complimenti vanno anche a Poranese, non pensavo prima di iscrivermi in questo sito che oltre il Monte Peglia qualcuno si occupasse di "meteo"  ...scherzo ovviamente...
Grazie a tutti coloro che giornalmente animano questo sito e cercano di fare previsioni, con commenti e delucidazioni...ho imparato più di teoria meteo qua che in tanti libri
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#12 riccardodoc80 Mar 07 Lug, 2009 11:41
Vi starete chiedendo.... x PREVEDERE l'umidità vi sono le mappe[quote]
Sinceramente mi sono chiesto la stessa cosa che ha scritto Burjan!
Quello che non riesco a capire è...: quali sono i dati oggettivi (reali) per quanto riguarda l'umidità alle varie quote in una determinata zona?
Mi spiego....e spero di non dire cavolate...:
Tramite il radiosondaggio possiamo affermare di avere dei dati reali, oggettivi e specifici per le varie quote delle temperature, del dew point, e dei venti....ma solo per una zona circoscritta del territorio Italiano (e come dice Burjan....il pallone sonda non va sempre perpendicolare, ma la sua traitooria varia al mutare dei venti).
Invece, con le mappe (es. GFS), abbiamo la visione di dati soggettivi (  ) relativi ad umidità (in %) e venti alle varie quote da noi selezionate!
Allora mi chiedo: quante variabili servono per calcolare il dew point? e se questo è possibile con i soli dati che ci offre GFS, perchè non esiste una mappa relativa a questo? forse mi sono risposto da solo visto che (non mi linciate  ) le mappe relative al CAPE, Lifted Index e l'indice di Whiting vengono formulate in base ad una serie di fattori tra i quali appunto umidità, dew point, venti, etc etc.....
Td= b a (T, RH) / a-a(T,RH)
con: a (T,RH) dove a = 17.27 e b = 237.7 °C
Intervallo di validità:
T (temperatura misurata): 0° C < T < 60 °C
RH (umidità relativa): 0,01 < RH < 1,00 (non in %)
Td (punto di rugiada): 0° C < Td < 50° C
Quindi! Perchè, ritenere piu utile il radiosondaggio (dato oggettivo ma riferito ad una zona piu o meno distante da noi), invece che le mappe (dato soggettivo ma specifico zona per zona)?
Mi dovete scusare ragazzi se ho scritto delle cavolate....ma spero di avervi fatto capire quali sono i miei dubbi!
Sui manuali di meteorologia e su internet si trovano tutte le risposte ma, oltre al tempo necessario per studiare queste cose che non c'è...credo che il confronto di opinioni di chi queste cose le ha gia masticate sia molto piu istruttivo di qualunque altro testo....e cosi' ne approfitto  !
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#13 zerogradi Mar 07 Lug, 2009 11:55
Io consiglio sempre di verificare il radiosondaggio reale con quello estrapolato dalle mappe (e quindi previsto) sulla verticale della nostra zona.
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#14 Poranese457 Mar 07 Lug, 2009 11:58
Riccardo ti sei risposto da solo... le mappe di PREVISIONE non ti danno la certezza del dato ma ti danno una PREVISIONE di quello che dovrebbe essere.
Il radiosondaggio invece ti da i dati reali, quelli rilevati effettivamente dagli strumenti e sui quali ti puoi tranquillamente basare per fare una previsione.
La maggiore accuratezza possibile si ottiene interpolando mappe previsionali e radiosondaggi secondo me.... poi oguno ha il suo metodo!
Guarda però l'esempio di Venerdì scorso quando sia io, ternano e zerogradi guardando le mappe di previsione dei venti abbiamo indicato un movimento verso SW dei nuclei temporaleschi più intensi a partire dall'appennino verso le zone interne.
Cosa hanno fatto invece i temporali??? Si sono spostati dal Reatino verso il Ternano.... ecco qua la scarsissima utilità delle carte previsionali con i temporali
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#15 zerogradi Mar 07 Lug, 2009 12:06
Comunque è tutto relativo...
I modelli servono eccome! Innanzitutto perchè sulle previsioni a 48 e 72 ore il radiosondaggio non ce l'hai...e i bollettino arrivano minimo a 3 giorni.
Poi perchè, anche per il giorno stesso, si lavora utilizzando un radiosondaggio vecchio di almeno 8-12 ore...e per quanto quello riguardi il reale andamento dei venti, dell'umidità e degli altri fattori alle varie quote dell'atmosfera, questi 8 ore dopo potrebbero essere assolutamente mutati.
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