L'ultima cosa buona che ci regalerà questa irruzione sarà l'analisi di quello che succederà domani con l'incontro dell'aria scandalosamente mite e il serbatoio di ghiaccio padano (e in misura minore, con le valli del centro).
Per Vicenza prevedo neve fino almeno alle 20 di domani sera, quando capitoleremo miseramente. Tuttavia la previsione è difficile, estremamente difficile. A mio avviso potrebbe capitare anche dell'altro: la rottura dell'inversione tra i 500 e i 1000 m (la barriera che incontrano i venti caldi è quella dell'appennino Ligure, con altezza media sugli 800/1000 m).
Quindi non sono da escludere fenomeni intensi e pericolosi di gelicidio prolungato.
Al livello del suolo scalzare un blocco come questo, che mi da una massima di -4° non sarà facile. E stanotte secondo me si andrà ancora più giù.
Previsione difficile... chi crollerà per primo? Il litorale veneziano? Sarebbe da manuale, ma forse crollerà prima ancora l'Emilia Romagna subappenninica per effetto phoen, ipotesi da vagliare attentamente. E allora la linea del crollo seguirebbe la via emilia per poi risalire verso il Polesine e il padovano... e quindi arretrare, fino a inglobare Vicenza, Verona, Brescia... e per ultimi Torino... e la tenace Cuneo.
Tutta da vivere in nowcasting... vi terrò aggiornati!
