molto duratura o addirittura compromettente per il proseguo invernale.
Questa convinzione mi derivava dalla scarsa forza centrale del VP, che continuamente attaccato da forcing caldi oceanici, specie dal pacifico e da continui riscaldamenti in stratosfera che, anche se con scarso riverbero verso il basso, destabilizzano tutta la sua struttura;
non poteva vivere le lunghe fasi di ricompattazione necessarie ad un mantenimento di
forte zonalità.
Però da qui a farne una previsione, non dico per l'Italia, ma anche per l'Europa ce ne corre,
anche in queste condizioni così instabili, le configurazioni per il nostro comparto possono risultare scarsamente dinamiche. Ne è dimostrazione esplicità la fase mite che stiamo vivendo.
Ma, come si suol dire, "non tutto il male vien per nuocere"; la situazione sul comparto
Euro-Atlantico, è e sarà per ancora una decina di gg figlia di movimenti molto promettenti
in ottica nord-emisfero; e da questa ne potrebbe derivare una situazione completamente opposta per l'ultima decade del mese corrente.
Cercherò ora di spiegare meglio con l'usilio delle carte i perchè della possibile svolta.

L'attuale fase vede un forte sbilanciamento del VP in area euro-asiatica con
atlantico depresso e scarsa profondità GPT in zona canadese,
cioè la situazione più consona alla zonalità sull'europa centro-meridionale.
(10-13 Gennaio)
Una modesta ondulazione andrà ad interessare l'Italia con rientro in media termica,
ma soprattutto si andrà ad instaurare una lacuna barica su est mediterraneo e si rinforzerà
la pressione tra basso atlantico e W Europa.
Ciò in indurrà la corda zonale ad ondulare in manierà più marcata.
Nel contempo dal Pacifico una grande azione calda andrà ad insediarsi in zona polare,
sarà questa la chiave di volta, ciò muterà completamente lo scenario N emisferico.

(14-17 Gennaio)
L'azione calda pacifica adrà ad instaurare una forte antizonalità a livello polare
con migrazione delle masse fredde e profonde da Est verso Ovest alle alte latitudini.
Sull'Europa C-S si avrà una temporanea riacutizzazione della spinta zonale con situazione di NAO+ proprio a causa di detta migrazione.
Su ovest europa e mediterrano continuerà l'azione calda sub-tropicale-azzorriana,
mentre permarrà la lacuna GPT sul mediterraneo orientale probabilmente rinvigorita
da una successiva nuova moderata ondulazione che dovrebbe interessare anche l'Italia;

18 - ultima decade di Gennaio
La migrazione fredda con sbilanciamento del VP in zona canadese sarà completa,
situazione radicalmente mutata rispetto a inizio seconda decade.
A questo punto la ritrovata profondità e vorticità del canadese dovrebbe alimentare
le spinte meridiane dell'azzorriano con ondulazioni del JS che diverrebbero marcate e
possibile successiva estenzione dei campi anticiclonici da GB fino a N Europa, con l'Orso che sarebbe facilmente agganciato.
La sequenza dovrebbe condurre forti rientrate verso il mediterraneo ed europa centro orientale, dei flussì in sequenza Nord-Atlantico / Artico / Artico-Continentale entro la fine del mese.
Questa è la mia azzardata idea, vedremo se e come gli sviluppi reali corrisponderanno a quanto scritto, coscio di quanto siano complesse le dinamiche prospettate.

