Premesso che non ho mai creduto che questo potesse accadere, dato che le pressioni sul punto di contatto della massa glaciale con il suolo, sono talmente elevate che niente si può frapporre tra il ghiaccio e la pietra.
Anzi, la pressione è talmente elevata e il ghiaccio così denso, che è inevitabile che si formi una pellicola d'acqua tra di esso e la roccia... la pressione sviluppa calore, l'attrito ne sviluppa ancora di più.
Ma le indagini svolte dalla University of Leeds, e pubblicate sulla rivista scientifica Nature, dimostrano che questo non sta avvenendo, e anche se ci fosse un incremento nella fusione dei ghiacciai, l'acqua non scende verticalmente (per i motivi sopra citati), ma si scava dei tunnel che la portano verso il più vicino sfogo in superficie, come da sempre accade per tutti i ghiacciai del mondo.
Tra l'altro i ghiacciai groenlandesi non si trovano "in discesa", ma giacciono su un altopiano rialzato sulle coste, che impedisce che il ghiaccio possa defluire facilmente.
Sono pochi i ghiacciai che hanno libero sfogo sul mare.
Quindi il problema sembra non sussistere.
Peccato che la tesi, nell'ennesimo rapporto dell'IPCC all'ONU, era stata presentata come uno dei principali pericoli di feedback del cambiamento climatico, che avrebbero dovuto portare un aumento importante del livello degli oceani nei prossimi anni, percui era urgente provvedere...
Insomma, la solita storia fatta di supposizioni mai comprovate...

PS(avete per caso notato se qualche TV o giornale ha riportato la notizia?



http://www.guardian.co.uk/environme...-climate-change