Meteocafè - Disastro Airfrance: la stampa promuove "disinformazione sul cambiamento climatico"
marvel [ Lun 08 Giu, 2009 13:13 ] Oggetto: Disastro Airfrance: la stampa promuove "disinformazione sul cambiamento climatico"
Non è la prima volta e non sarà l'ultima... anzi, sempre più spesso i giornalisti, che ormai sembrano sempre di più tuttologi, promuovono l'ignoranza imperante su argomenti come ambiente e clima.
La causa principale è la loro assoluta ignoranza su tali tematiche, in seconda posizione metterei la faziosità ambientalista che si fonde facilmente con la superficialità qualunquistica dei nostri giorni.
Ma il peccato originale risiede in quegli scienziati che si sono fatti strumentalizzare politicamente, e non solo, e che hanno partecipato, e continuano tuttora a farlo, alla diffusione del sensazionalismo-catastrofista ambientale e climatico, in poche parole al "terrorismo ambientale".
Una volta raggiunto l'obiettivo di convincere la popolazione che il caldo, il freddo, la pioggia e la grandine, non sono più fenomeni come "natura vuole"... e che gli scienziati di tutto il mondo credono che l'uomo sia il "lupo cattivo", ecco che il gioco è fatto.
Le stagioni non sono più quelle di una volta, il riscaldamento è inarrestabile, i mari si solleveranno e bolliranno e tutti noi faremo la fine delle aragoste nella pentola!
Peccato che dietro a tutto ciò non ci sia la benché minima prova e che si stia parlando ancora di sole supposizioni!
Insomma, anche quando non si parla di clima... è sempre bene infilarcelo dentro... non si sa mai...
“All’origine delle violenta turbolen za in cui sarebbe trovato l’Airbus ci sarebbero i cambiamenti climatici. Tra i sostenitori dell’ipotesi c’è il cli matologo Franco Prodi.”
Qui l'articolo intero:
LE CAUSE
Dall’attentato ai campi magnetici
si riaprono tutte le piste del mistero Il precedente della picchiata di un volo Qantas: era impazzito il computer
MILANO — Piloti ed esperti della sicurezza del volo concordano: «Un incidente aereo non avviene mai per una sola causa». A oggi gli unici dati disponibili per svelare il mistero del volo «447» di Air France sono i se gnali automatici inviati dall’aereo, le testimonianze di alcuni piloti sulla stessa rotta, le inchieste sugli inci denti precedenti. Ecco le ipotesi.
La turbolenza e il fulmine. Nell’area intertropicale dove è scomparso il volo si sviluppano forti tempeste. L’ultimo messaggio invia to: «Stiamo per entrare in una forte turbolenza». Queste parole e i dati au tomatici trasmessi dall’Airbus, sono alla base della prima ipotesi formula ta dalla compagnia: «Fulmine». Che ha colpito forse la parte sotto la cabina di pilotaggio dove c’è il «cervello» del velivolo. Ma gli esperti ridimensionano: «Un aereo è colpito almeno una volta l’anno da un fulmine, è protetto da scaricatori statici». Sotto accusa correnti a getto e verticali (in quell’area corrono fino a 200 km/h). O anche tempeste di ghiaccio con chicchi grandi quanto un pugno.
I cambiamenti climatici. All’origine delle violenta turbolenza in cui sarebbe trovato l’Airbus ci sarebbero i cambiamenti climatici. Tra i sostenitori dell’ipotesi c’è il climatologo Franco Prodi.
I segnali di avaria. Prima di scomparire l’aereo ha inviato sei messaggi automatici di avaria: guasto agli impianti elettrici che governano i comandi, velocità orizzontale e verticale irregolari, sganciamento del pilota automatico, forte depressurizzazione, guasto della piattaforma inerziale (il sistema di orientamento) e dell’orizzonte artificiale. Avarie reali, causate da eventi esterni o da un collasso informatico?
La velocità errata. L’Airbus procedeva con una velocità errata: i messaggi automatici inviati dal velivolo, dice l’ufficio d’inchie sta Bea, rivelano «incongruenze nel le diverse velocità misurate». Airbus ieri ha inviato una raccomandazione a tutti i suoi clienti sulle procedure da seguire in caso di incoerenza di rilevazione nelle velocità.
Il precedente della Qantas. Lo scorso 7 ottobre un Airbus 330 della Qantas (stesso modello) ha subito una picchiata di 2.000 metri: ferite 40 persone. L’inchiesta dell’aviazione civile australiana ha attribuito la causa a un collasso del sistema informatico che ha portato allo sganciamento del pilota automatico, alla picchiata (due) e a un atterraggio di emergenza (altri due episodi il 12 settembre 2006 e il 27 dicembre 2008). Da più parti (università del Massachusetts, air-accident.com, lo studio legale londinese Stewarts Law) i due incidenti sono da ricollegare. Ma Airbus nega analogie: «I due sistemi di navigazione sono diversi».
L’errore umano. Perché il comandante non ha evitato la forte turbolenza (un aereo sul la stessa rotta ha deviato di 60 km)? L’ha forse sorvolata? E in caso di avaria, l’emergenza è stata così grave da non essere controllata? In risposta a queste domande è stato ipotizzato anche l’errore umano.
Esplosione o «buco». I segnali automatici di avaria, in particolare quello di depressurizza zione e la mancanza di resti, fa pensare a un’esplosione in volo. Parziale (un cedimento strutturale? un buco nella fusoliera?) o totale. Un pilota Air Comet sulla rotta Lima-Madrid ha detto di aver visto un «lampo in tenso di luce bianca». Ma se c’è stata esplosione totale, perché quei messaggi di avaria?
«Ustica 2». Collegata all’ipotesi dell’esplosione in volo c’è quella secondo la quale l’Airbus 330 potrebbe essere stato colpito da un missile. «È sparito nel nulla. Una vicenda misteriosa che rassomiglia moltissimo a quanto accadde al Dc 9 dell’Itavia al largo di Ustica», ha detto il giudice Rosario Priore.
Attentato terroristico.Secondo il governo francese «non è esclusa l’ipotesi dell’attentato terroristico »: «Non vi è alcun elemento o pista, ma l’inchiesta in corso non lo ha mai escluso». Finora nessuna rivendicazione.
Le altre tesi.
In alcuni siti si ipotizza che i comandi possano essere impazziti a causa di forti campi elettromagneti ci, come quelli emessi dalla stazione navale Harold E. Holt, finiti «sotto accusa » per gli incidenti alla Qantas. Ipotizzati anche misteri da Triangolo delle Bermuda e incontri ravvicinati con oggetti volanti non identificati.
Alessandra Mangiarotti
06 giugno 2009
andrea75 [ Lun 08 Giu, 2009 13:19 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: la stampa promuove "disinformazione sul cambiamento climatico"
Io la mia l'ho già detta nell'altro topic... di fatto, tra tutte le ipotesi che ho sentito, questa è davvero la più "fantasiosa", tanto per usare un eufemismo......
Ripeto quello che ho detto... per me trattasi semplicemente di errore umano. Almeno con gli elementi attuali. E' imbarazzante, e mi vengono i brividi solo al pensiero che il pilota abbia voluto tentare di attraversare la tempesta sottovalutandone i rischi, ma al momento, senza che sbuchi qualche particolare più utile (e che cmq per ora non ci sveleranno, quindi è per quello che vi dico diffidate dalla stampa), questa è l'ipotesi più accreditata.
andrea75 [ Lun 08 Giu, 2009 13:33 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: la stampa promuove "disinformazione sul cambiamento climatico"
Perchè? è un articolo surreale, non vuole essere informativo...
Ben scritto, a me è piaciuto molto!
Perché un articolo così non serve a nulla: è pieno di inesattezze (e nefandezze), è scritto con troppo spirito critico e irrispettoso, e cosa ancora peggiore spaventa la gente. La tragedie non piacciono a nessuno, ma creare allarmismo e soprattutto cercare di togliere la fiducia a chi vola mi sembra proprio fuori luogo, soprattutto a seguito di un evento del genere. Il mondo, e l'aviazione, devono andare avanti. E purtroppo anche questa, come tante tragedie del passato, aiuteranno a capire i punti deboli degli aerei e a migliorare la sicurezza se mai ce ne fosse ancora bisogno. La paura di certo non aiuta nessuno.
Certe cose le puoi scrivere in un romanzo. Non in un giornale.
marvel [ Lun 08 Giu, 2009 14:23 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: la stampa promuove "disinformazione sul cambiamento climatico"
Quest'articolo è solo un esercizio per il giornalista, ma non è giornalismo.
Dipende cosa si intende per giornalismo, sicuramente non è giornalismo informativo (o disinformativo). Non credo che sia un articolo scritto per instillare paura nelle menti delle persone, mi sembra un articolo molto ben scritto e dal carattere, come già detto, surreale, che va letto con cognizione di causa.
Potrebbe essere semmai fuoriluogo per i parenti delle vittime, ma allora che dobbiamo fare...piangere sul latte versato? Leggiamolo oltre le righe, essenzialmente secondo me sta a significare che contro il destino non ci si può fare nulla...e quando viene il momento, è inevitabile
stinfne [ Lun 08 Giu, 2009 14:54 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: La Stampa Promuove "disinformazione Sul Cambiamento Climatico"
Pur riconoscendo che si tratta di un articolo surreale che non apporta nulla di informativo e che probabilmente è solo uno dei tanti articoli utili per riempire le pagine dei giornali a corollario di una notizia, devo ammettere che quanto meno questo mi sembra ben scritto.
andrea75 [ Lun 08 Giu, 2009 15:14 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: la stampa promuove "disinformazione sul cambiamento climatico"
Io infatti non mi sono espresso sulle qualità giornalistiche di chi scrive. Ho solo puntuatizzato sul fatto che chi scrive ha sbagliato i modi, ha sbagliato i tempi, e soprattutto ha riempito l'articolo (così è definito... non è un racconto o un saggio) di luoghi comuni (sui quali si potrebbe anche discutere), e di presunte accuse totalmente prive di senso, che solo uno che non ha mai avuto a che fare con un aereo può avanzare. E proprio a tal proposito non sono daccordo che il giornalista abbia voluto parlare di destino e di fato...
Fili [ Lun 08 Giu, 2009 15:30 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: La Stampa Promuove "disinformazione Sul Cambiamento Climatico"
ha riempito l'articolo (così è definito... non è un racconto o un saggio) di luoghi comuni (sui quali si potrebbe anche discutere), e di presunte accuse totalmente prive di senso
Quali Andry?
andrea75 [ Lun 08 Giu, 2009 16:04 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: la stampa promuove "disinformazione sul cambiamento climatico"
ha riempito l'articolo (così è definito... non è un racconto o un saggio) di luoghi comuni (sui quali si potrebbe anche discutere), e di presunte accuse totalmente prive di senso
Quali Andry?
Basta leggere cosa scrive dei sistemi di sicurezza: "[...]Le hostess si affannano a eseguire la danza rituale delle istruzioni in caso di incidente. In centinaia di voli effettuati non le ho mai ascoltate una volta. Una voce dentro di me diceva: "Un giorno rimpiangerai questa distrazione".
Ora so per certo che non sarà così: che tutta quella pantomima di giubbotti da gonfiare e maschere da indossare è solo una recita per far credere che esista una seconda possibilità, che chi cade possa risorgere. AF 447 cancella le illusioni. Sul fiume Hudson puoi posarti, sull'oceano solo schiantarti. È una legge: più sali e più ti fai male cadendo. Il giubbotto salvagente è un cerotto mentale, che tuttavia i passeggeri si applicano al decollo. Superato quello, tirano un sospiro di sollievo.[...]"
Perdonatemi, ma scrivere certe cose per me significa non capire una beneamata cippa di tante cose... la legge del "più sali più ti fai male" poi è qualcosa di quanto mai più fantasioso abbia sentito dire. Ma legge de che? La sua....... Come quella del mare e del fiume....
Bah... fate vobis... il concetto del giornalismo per me è ben diverso.
marvel [ Lun 08 Giu, 2009 16:53 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: la stampa promuove "disinformazione sul cambiamento climatico"
Perdonatemi, ma scrivere certe cose per me significa non capire una beneamata cippa di tante cose... la legge del "più sali più ti fai male" poi è qualcosa di quanto mai più fantasioso abbia sentito dire. Ma legge de che? La sua....... Come quella del mare e del fiume....
Bah... fate vobis... il concetto del giornalismo per me è ben diverso.
Quoto in toto.
Per fare giornalismo non basta scrivere a ruota libera... il giornalismo è ben altra cosa.
marvel [ Lun 08 Giu, 2009 17:15 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: la stampa promuove "disinformazione sul cambiamento climatico"
Ritornando all'incidente... credo che l'essere finito nella tempesta sia da attribuirsi ad un errore umano di sottostima del rischio della tempesta... poi, forse, potrebbe essersi verificato un guasto improvviso mentre l'aereo volava dentro o sopra la tempesta. L'aereo potrebbe aver perso improvvisamente quota e, viste le condizioni di turbolenza estrema in cui si sarebbe venuto a trovare, i piloti potrebbero non essere riusciti a riprendere controllo e quota.
L'aereo della Quantas perse improvvisamente 2000 metri di quota (in pratica andò in picchiata per 2 km), fosse successo nel bel mezzo di una tempesta, non so come sarebbe andata a finire!!
andrea75 [ Lun 08 Giu, 2009 18:32 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: la stampa promuove "disinformazione sul cambiamento climatico"
Ritornando all'incidente... credo che l'essere finito nella tempesta sia da attribuirsi ad un errore umano di sottostima del rischio della tempesta... poi, forse, potrebbe essersi verificato un guasto improvviso mentre l'aereo volava dentro o sopra la tempesta. L'aereo potrebbe aver perso improvvisamente quota e, viste le condizioni di turbolenza estrema in cui si sarebbe venuto a trovare, i piloti potrebbero non essere riusciti a riprendere controllo e quota.
L'aereo della Quantas perse improvvisamente 2000 metri di quota (in pratica andò in picchiata per 2 km), fosse successo nel bel mezzo di una tempesta, non so come sarebbe andata a finire!!
Esatto Massi. E' stata la mia stessa considerazione sin dall'inizio. Purtroppo sembra assurdo che un pilota anche esperto possa sottovalutare una condizione di questo tipo, però non è impossibile. Certo, se fosse confermato che l'aereo dell'Iberia che precedeva l'AF447 non solo avesse evitato l'emergenza, ma avesse anche scambiato comunicazioni con la torre di controllo e con il volo dell'Air France, allora ci potrebbe essere un ulteriore concomitanza di colpe.
Ma al momento quello di cui sono convinto è che ci sia stata da parte dei piloti una sottovalutazione dei rischi. Poi quello sarebbe solo il primo anello della catena. Quello che è avvenuto dopo è solo una drammatica circostanza di eventi.
Fili [ Lun 08 Giu, 2009 18:39 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: La Stampa Promuove "disinformazione Sul Cambiamento Climatico"
Ritornando all'incidente... credo che l'essere finito nella tempesta sia da attribuirsi ad un errore umano di sottostima del rischio della tempesta... poi, forse, potrebbe essersi verificato un guasto improvviso mentre l'aereo volava dentro o sopra la tempesta. L'aereo potrebbe aver perso improvvisamente quota e, viste le condizioni di turbolenza estrema in cui si sarebbe venuto a trovare, i piloti potrebbero non essere riusciti a riprendere controllo e quota.
Si ma questa dinamica lascerebbe presupporre una certa tempistica nell'incidente... e quindi la possibilità di lanciare SOS anche vocali, cosa non avvenuta.
L'aereo sembra essere disintegrato in un amen, senza nemmeno lasciare il tempo di dire o fare nulla. L'esplosione in volo, per cause ignote ancora, è secondo me l'ipotesi più plausibile.
Icestorm [ Lun 08 Giu, 2009 19:18 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: La Stampa Promuove "disinformazione Sul Cambiamento Climatico"
Ritornando all'incidente... credo che l'essere finito nella tempesta sia da attribuirsi ad un errore umano di sottostima del rischio della tempesta... poi, forse, potrebbe essersi verificato un guasto improvviso mentre l'aereo volava dentro o sopra la tempesta. L'aereo potrebbe aver perso improvvisamente quota e, viste le condizioni di turbolenza estrema in cui si sarebbe venuto a trovare, i piloti potrebbero non essere riusciti a riprendere controllo e quota.
Si ma questa dinamica lascerebbe presupporre una certa tempistica nell'incidente... e quindi la possibilità di lanciare SOS anche vocali, cosa non avvenuta.
L'aereo sembra essere disintegrato in un amen, senza nemmeno lasciare il tempo di dire o fare nulla. L'esplosione in volo, per cause ignote ancora, è secondo me l'ipotesi più plausibile.
Mi devi spiegare come fa ad essere l'esplosione in volo la più plausibile, dopo che sono stati ritrovati corpi di molti passeggeri...fosse scoppiato quel bestione penso che manco la polvere di qualsiasi cosa di organico quale è un umano, si sarebbe ritrovata!
Non entro nel merito in quanto le notizie sono tutt'altro che complete per poter fare qualche ipotesi, ma un possibile sviluppo potrebbe essere stato questo:
Guasto al sistema di comunicazione dell'aereo sia in entrata che in uscita poco dopo la partenza, quindi magari il comando della torre di controllo di deviare per la tempesta non è stato logicamente udito, hanno tirato dritto. Poi boh...non si sa...
Fili [ Lun 08 Giu, 2009 19:59 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: La Stampa Promuove "disinformazione Sul Cambiamento Climatico"
Mi devi spiegare come fa ad essere l'esplosione in volo la più plausibile, dopo che sono stati ritrovati corpi di molti passeggeri...fosse scoppiato quel bestione penso che manco la polvere di qualsiasi cosa di organico quale è un umano, si sarebbe ritrovata!
No marco, la fusoliera potrebbe benissimo essersi spaccata a seguito di una piccola esplosione o di un qualsiasi collasso, e di conseguenza i corpi sarebbero rimasti pressochè intatti.
Rimane comunque un bel mistero.
Icestorm [ Lun 08 Giu, 2009 20:21 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: la stampa promuove "disinformazione sul cambiamento climatico"
Mah...vabè...non insisto anche perchè non ci sono elementi per farlo
il fosso [ Lun 08 Giu, 2009 22:13 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: La Stampa Promuove "disinformazione Sul Cambiamento Climatico"
A me continua a puzzare stà vicenda, non per fare il dietrologo a tutti i costi,
ma è strano davvero ciò che è accaduto...
poi può sempre essere stato un "semplice" incidente;
tra le migliaia e migliaia di voli giornalieri che avvengono è statisticamente possibile che
un velivolo subisca una serie di eventi sfavorevoli concatenati anche se ritenuti
molto improbabili, come può essere un'avaria, unita ad un errore umano, unita ad una
turbolenza eccezionalmente intensa...
Comunque una cosa sicura c'è, ed è l'ennesima dimostrazione di totale incompetenza e
superficialità data dagli organi di informazione pubblica
snow96 [ Mar 09 Giu, 2009 11:28 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: la stampa promuove "disinformazione sul cambiamento climatico"
A me continua a puzzare stà vicenda, non per fare il dietrologo a tutti i costi,
ma è strano davvero ciò che è accaduto...
poi può sempre essere stato un "semplice" incidente;
tra le migliaia e migliaia di voli giornalieri che avvengono è statisticamente possibile che
un velivolo subisca una serie di eventi sfavorevoli concatenati anche se ritenuti
molto improbabili, come può essere un'avaria, unita ad un errore umano, unita ad una
turbolenza eccezionalmente intensa...
Comunque una cosa sicura c'è, ed è l'ennesima dimostrazione di totale incompetenza e
superficialità data dagli organi di informazione pubblica
Considerate sempre gli interessi ENORMI delle compagnie aeree e delle aziende che producono gli aerei... credo che anche per un buon giornalista non sia facile ottenere informazioni esaurienti. Se saltasse fuori che la responsabilità è di Airbus... sai che botta? E allora alla fine si sposta sempre il tutto sull'errore umano, tanto i morti... pace a loro, non parlano...
andrea75 [ Mar 09 Giu, 2009 12:33 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: la stampa promuove "disinformazione sul cambiamento climatico"
Considerate sempre gli interessi ENORMI delle compagnie aeree e delle aziende che producono gli aerei... credo che anche per un buon giornalista non sia facile ottenere informazioni esaurienti. Se saltasse fuori che la responsabilità è di Airbus... sai che botta? E allora alla fine si sposta sempre il tutto sull'errore umano, tanto i morti... pace a loro, non parlano...
Non è così Marco. In passato tra le tante tragedie che ci sono state, non causate da errori umani o da cause accidentali "esterne" (come dirottamenti, attentati o bombe), molto spesso la responsabilità è caduta sulla scarsa manutenzione delle compagnie. Quasi sempre infatti, i cedimenti strutturali sono causati non tanto dalla responsabilità di chi produce l'aereo (Airbus, Boeing...), ma dal mancato rispetto delle regole di manutenzione (controllo e sosituzione dei componenti, revisione dei velivoli, ecc. ecc.). Spesso se un aereo subisce un problema tecnico, il pensiero della gente corre subito a pensare che la colpa sia del costruttore, ma questo spesso si rivela sbagliato. Se alla tua macchina scoppia uno pneumatico, difficilmente la colpa è di Michelin, ma probabilmente è la tua che non fai abitualmente una convergenza, non verifichi lo stato della gomma, la pressione gonfiaggio, ecc. ecc.
L'A330 è un gioiello di tecnica, una macchina molto moderna. Ne girano nel mondo circa 600 e dal 1994, quando è entrato in servizio, non ha mai avuto seri problemi, e quindi incidenti. L'unico che si verificò, e che causò la morte di 7 persone, fu durante un collaudo (i test sono durati ben 7 anni).
Non escludo che ci possa essere un dispositivo di sicurezza che non abbia funzionato, ma posso dirti che al 99% che se non ha funzionato i motivi possono essere 2: o il malfunzionamento è stato causato dalle pessime condizioni in cui si è trovato ad operare l'aereo, o per un errore in fase di manutenzione.
Se poi, come spesso è accaduto in passato, ci fosse anche una concausa in fase di progettazione, e quindi da far ricadere su Airbus, stai tranquillo che la verità verrebbe fuori. E sai perché? Perché ne va della sicurezza di tutti, anche di chi fa le indagini, che non è di certo legato alla casa costruttrice. Il problema è se l'aereo venisse abbattuto (non è questo il caso, ovvio). In quel caso allora sì che le pressioni sarebbero ben diverse per coprire i colpevoli (Ustica?)..... ma sappi che in passato, le tante vittime hanno avuto in se stesse sempre qualcosa di eroico, perché hanno aiutato tutti noi oggi, a volare più sicuri.
Fede [ Gio 11 Giu, 2009 11:07 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: La Stampa Promuove "disinformazione Sul Cambiamento Climatico"
Me lo ero tenuto da parte quell'articolo di Repubblica segnalato da Andrea, in attesa di avere il tempo di leggerlo e stamattina l'ho letto. Hanno pubblicato di peggio non assimilabile al giornalismo in quel quotidiano e anzi quell'articolo è davvero scritto bene proprio perchè non vuol essere il riassunto di informazioni tecniche copiate qua e là in qualche sito web o il trito elenco di ipotesi tutte verosimile e nessuna vera o provata. Quello disinforma e spaventa a mio parere. Questo pare più un breve racconto su altro che non informazioni tecniche riservate ai tecnici che leggono riviste tecniche. Dice che si può morire contro le statistiche che assicurano del contrario Dice che nel frattempo continuiamo anche a non morire in barba alle stesse statistiche che ci vorrebbero cappottati in auto ogni giorno. Dice che siamo piccoli con le nostre scatole nere, con i nostri sistemi di sicurezza con i nostri mostri ultrasicuri e collaudati, le nostre previsioni. Dice che spesso chi fornisce la verità sulla base di informazioni tecniche lo fa senza averla mai conosciuta (Moby Prince) e senza fornire allo stesso tempo un buon servizio al buon giornalismo. Dice che c'èuna finestra spazio-tempo aperta che ci inghiotte e ci preserva in attesa di una verità che ci rigurgiti come cadaveri su questa fredda terra. Fino a prova del contrario c'è una finestra spazio-tempo se può esserci una nebbia fitta anche in una giornata con il cielo terso.
Parla degli uomini e non degli aerei. Parla della vita e non di piani di volo. Parla di un Dio che abbatte un airbus e non gli importa molto di cosa sia un cumulonembo.
Io almeno l'ho letto così.
E questo Gabriele Romagnoli che non conoscevo (ma che da google non pare essere l'ultimo dei dementi) bisogna che me lo appunti......ha scritto un libro che si chiama "Passeggeri. Catalogo di ragioni per vivere e volare". Forse l'articolo trova ragione in questo che a leggere le critiche sembra essere davvero un bel libro nel quale però non mi aspetterei informazioni aeronautiche o meteorologiche tecnicamente ineccepibili
Lungi da me polemizzare sull'argomento. Ho avuto solo una chiave di lettura diversa da quella di Andrea ed altri e mi pareva giusto proporla prima di liquidare definitivamente questo sconosciuto che scrive su un giornale che detesto...
il fosso [ Gio 11 Giu, 2009 11:53 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: La Stampa Promuove "disinformazione Sul Cambiamento Climatico"
I giornali continuano a promuovere disinformazione:
è uscita la "notizia" che la causa dell'incidente sia da ricondurre al congelamento
dei sensori di velocità; queste parti sarebbero infatti suscettibili alle intemperie,
avrebbero dovuto essere sostituite, fin qui tutto abbastanza normale,
si legge poi che tale congelamento sia da attribuire alle bassissime temperature
incontrate dall'aereo all'interno dei cumulonembi che ha attraversato!
Infatti in questi eccezionali CB la temperatura sarebbe stata di -83°C!!!!!!!!
Ma come cavolo si fà a scrivere sta roba! A quelle latitudini anche CB di eccezionale altezza non possono contenere T così basse, al massimo -40/-50!
M chiedo se facciano a posta a scrivere tali scemenze
Fili [ Gio 11 Giu, 2009 12:43 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: La Stampa Promuove "disinformazione Sul Cambiamento Climatico"
Lungi da me polemizzare sull'argomento. Ho avuto solo una chiave di lettura diversa da quella di Andrea ed altri e mi pareva giusto proporla prima di liquidare definitivamente questo sconosciuto che scrive su un giornale che detesto...
Quoto tutto il tuo discorso, mi togli le parole di bocca Se vogliamo parlare di giornalismo con la G maiuscola, non credo sia Repubblica il quotidiano da leggere, ma questo è un altro discorso
DragonIce [ Gio 11 Giu, 2009 13:04 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: La Stampa Promuove "disinformazione Sul Cambiamento Climatico"
I giornali continuano a promuovere disinformazione:
è uscita la "notizia" che la causa dell'incidente sia da ricondurre al congelamento
dei sensori di velocità; queste parti sarebbero infatti suscettibili alle intemperie,
avrebbero dovuto essere sostituite, fin qui tutto abbastanza normale,
si legge poi che tale congelamento sia da attribuire alle bassissime temperature
incontrate dall'aereo all'interno dei cumulonembi che ha attraversato!
Infatti in questi eccezionali CB la temperatura sarebbe stata di -83°C!!!!!!!!
Ma come cavolo si fà a scrivere sta roba! A quelle latitudini anche CB di eccezionale altezza non possono contenere T così basse, al massimo -40/-50!
M chiedo se facciano a posta a scrivere tali scemenze
l'hanno detta ieri al tg4.. volevo scriverlo io... -83°.. dentro un cumulonembo.. a quota aereo? ma dove?
marvel [ Gio 11 Giu, 2009 13:28 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: la stampa promuove "disinformazione sul cambiamento climatico"
Ecco che cosa scrivono in proposito:
Airbus precipitato, un metereologo: si è congelato in volo
10 giugno 2009
Ci sarebbe un'altra teoria sulle cause che hanno fatto precipitare nell'Atlantico l'Airbus dell'Air France.
Secondo un metereologo Humberto Barbosa, coordinatore della stazione di osservazione satellitare dell'università dell'Arizona, sulla base dei dati trasmessi dal satellite Eumetsat-9 dell'organizzazione europea di monitoraggio dei satelliti meteorologici, il velivolo si sarebbe letteralmente congelato in volo dopo aver incrociato una tempesta ad altissima quota all'interno della quale la temperatura era di 83 gradi sotto zero.
"Dalle mappe dettagliate ottenute dai rilevamenti del satellite, esattamente 14 minuti prima di lanciare il suo ultimo messaggio l'Airbus si è trovato nel mezzo di nubi agglomerate all'interno delle quali la temperatura rilevata dal satellite era di -83 gradi centigradi - ha spiegato Barbosa, in un'intervista riportata dal sito del maggior quotidiano brasiliano, la Folha de S.Paulo - Alcuni di questi agglomerati si possono essere intensificati durante il passaggio dell'aereo.
L'Airbus può essersi trovato in condizioni meteorologiche senza precedenti".
Subnucleare e batiscafo cercano il relitto -
Alle sei navi brasiliane e due francesi che perlustravano la zona dove è caduto l'Airbus dell'Air France si sono unite altre tre unità francesi, tra le quali un sottomarino atomico e una nave da ricerca scientifica dotata di un batiscafo e di due robot subacquei telecomandati. Il sommergibile Emeraude incrocerà la zona alla ricerca dei segnali sonar delle scatole nere e del relitto stesso dell'aereo. La nave scientifica Pourquoi Pas trasporta invece il minisottomarino da grandi profondità Nautile, in attesa che ci sia qualcosa da andare a recuperare negli abissi, e nel frattempo servirà come nave appoggio per il resto della piccola squadra francese, che usa il porto brasiliano di Natal come base. Oltre al sub e alla nave ricerca, sono giunti in Brasile due rimorchiatori d'alto mare, il Fairmount Expedition e il Fairmount Glacier.
L'ipotesi dell'attentato islamico -
La polizia federale brasiliana sta esaminando i video di sicurezza dell'imbarco sull'Airbus all'aeroporto internazionale di Rio de Janeiro il 31 maggio. Si punta a raccogliere elementi relativi ai passeggeri per il riconoscimento delle salme ma anche per appigli per individuare potenziali elementi sospetti. I media francesi, citando i servizi segreti di Parigi, hanno segnalato che sarebbero saliti sull'aereo anche due individui quantomeno omonimi di esponenti legati al terrorismo islamico.
E' salito a 41 il numero dei corpi recuperati -
Lo ha reso noto il comando congiunto dell'Aviazione e della Marina militare brasiliana. Dopo i 24 rinvenuti fino a lunedì, ieri (martedì) sono stati recuperati altri 17 cadaveri: le salme vengono portate con imbarcazioni militari brasiliane all'isola Fernando de Noronha e, di lì, a Recife. Nella città costiera brasiliana i corpi saranno sottoposti a perizie da parte della polizia federale del Brasile.
Continua la ricerca della scatola nera -
Per cercare di individuare le scatole nere dell'Airbus, sono giunti oggi dagli Stati Uniti due sofisticatissimi apparecchi subacquei in gradi di "ascoltare" i segnali sonar e acustici emessi dalle black box anche se queste si trovassero ad una profondità di seimila metri. I due "siluri d'ascolto subacqueo" prestati dalla Marina americana saranno rimorchiati dalle fregate francesi nella zona del disastro che è costato la vita a 228 persone.
Presto le autopsie sui corpi -
All'Istituto medico-legale di Recife è stata allestita una camera frigorifera che permetterà ai medici legali brasiliani e francesi (questi giunti oggi dalla Francia) di procedere all'autopsia e ai tentativi di riconoscimento delle salme, che a Fernando de Noronha vengono già congelate ad una temperatura di -18 gradi. Secondo le squadre di soccorso, lo stato delle salme é relativamente buono, ma la permanenza di oltre una settimana in acque che in superficie arrivano a 30 gradi ha accelerato i processi di deterioramento dei cadaveri. Intanto però i pezzi recuperati ieri, e in particolare il grande timone di coda, particolarmente importante per le indagini, è stata imbarcato sulla fregata brasiliana Constituicao, che li sbarcherà alla base navale di Recife, dove saranno esaminati dai periti francesi incaricati dell'inchiesta.
Air France sostituisce le sonde -
Dopo le polemiche sulla rilevazione della velocità, il gruppo Air France ha presentato ai piloti un "calendario di sostituzione in pochi giorni" delle sonde che permettono di controllarla sui suoi velivoli A330 e A340. Intanto, il portavoce del sindacato nazionale dei piloti di linea, Eric Derivry, ha aggiunto che allo stato attuale dell'inchiesta non è stato comunque stabilito un collegamento fra queste sonde e il disastro aereo Ieri un altro sindacato dei piloti, Alter, aveva chiesto al personale navigante tecnico di "rifiutare tutti i voli su A330 e A340, non dotati dei nuovi modelli delle sonde Pitot".
Redazione Tiscali
marvel [ Gio 11 Giu, 2009 13:36 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: La Stampa Promuove "disinformazione Sul Cambiamento Climatico"
I giornali continuano a promuovere disinformazione:
è uscita la "notizia" che la causa dell'incidente sia da ricondurre al congelamento
dei sensori di velocità; queste parti sarebbero infatti suscettibili alle intemperie,
avrebbero dovuto essere sostituite, fin qui tutto abbastanza normale,
si legge poi che tale congelamento sia da attribuire alle bassissime temperature
incontrate dall'aereo all'interno dei cumulonembi che ha attraversato!
Infatti in questi eccezionali CB la temperatura sarebbe stata di -83°C!!!!!!!!
Ma come cavolo si fà a scrivere sta roba! A quelle latitudini anche CB di eccezionale altezza non possono contenere T così basse, al massimo -40/-50!
M chiedo se facciano a posta a scrivere tali scemenze
Ma guarda, se c'è un posto dove le T nelle nuvole possono scendere è proprio in prossimità dell'equatore, infatti la T al suolo non conta, ma conta lo sviluppo verticale che tali nubi riescono a raggiungere.
I CB all'equatore possono arrivare anche a 15-18 km di quota in casi eccezionali e in quei casi le T sono davvero basse... ma l'aereo avrà volato più in basso, e l'unica possibilità che le T siano scese molto anche a quota di volo è che sia scesa una lingua fredda da quote stratosferiche... il che provocherebbe anche una tempesta di potenza molto elevata!
andrea75 [ Gio 11 Giu, 2009 14:49 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: la stampa promuove "disinformazione sul cambiamento climatico"
I giornali continuano a promuovere disinformazione:
è uscita la "notizia" che la causa dell'incidente sia da ricondurre al congelamento
dei sensori di velocità; queste parti sarebbero infatti suscettibili alle intemperie,
avrebbero dovuto essere sostituite, fin qui tutto abbastanza normale,
si legge poi che tale congelamento sia da attribuire alle bassissime temperature
incontrate dall'aereo all'interno dei cumulonembi che ha attraversato!
Infatti in questi eccezionali CB la temperatura sarebbe stata di -83°C!!!!!!!!
Ma come cavolo si fà a scrivere sta roba! A quelle latitudini anche CB di eccezionale altezza non possono contenere T così basse, al massimo -40/-50!
M chiedo se facciano a posta a scrivere tali scemenze
Ma guarda, se c'è un posto dove le T nelle nuvole possono scendere è proprio in prossimità dell'equatore, infatti la T al suolo non conta, ma conta lo sviluppo verticale che tali nubi riescono a raggiungere.
I CB all'equatore possono arrivare anche a 15-18 km di quota in casi eccezionali e in quei casi le T sono davvero basse... ma l'aereo avrà volato più in basso, e l'unica possibilità che le T siano scese molto anche a quota di volo è che sia scesa una lingua fredda da quote stratosferiche... il che provocherebbe anche una tempesta di potenza molto elevata!
Di sicuro, se fossero davvero vere quelle temperature, deve essere stato qualcosa di una tale eccezionalità da poter da solo giustificare le cause dellla sciagura. E sebbene potrebbe essere un'ipotesi, è alquanto remota, proprio perché temperature così basse, in condizioni anche estreme sono quasi impossibili ad una quta uguale a quella a cui volava l'A330. Inoltre tutti gli aerei sono dotati di dispositivi antighiaccio, che nel caso dell'Airbus, si attivano in automatico quando la temperatura scende sotto i livelli di guardia... ma sapendo che stai entrando in una tempesta dubito che anche il pilota non li abbia preventivamente inseriti.
Però ripeto... nulla va escluso: basta già una minima quantità di ghiaccio nei pilot per indicare una velocità errata negli strumenti........... tanto per dirne una.
marvel [ Gio 11 Giu, 2009 15:11 ] Oggetto: Re: Disastro Airfrance: la stampa promuove "disinformazione sul cambiamento climatico"
I giornali continuano a promuovere disinformazione:
è uscita la "notizia" che la causa dell'incidente sia da ricondurre al congelamento
dei sensori di velocità; queste parti sarebbero infatti suscettibili alle intemperie,
avrebbero dovuto essere sostituite, fin qui tutto abbastanza normale,
si legge poi che tale congelamento sia da attribuire alle bassissime temperature
incontrate dall'aereo all'interno dei cumulonembi che ha attraversato!
Infatti in questi eccezionali CB la temperatura sarebbe stata di -83°C!!!!!!!!
Ma come cavolo si fà a scrivere sta roba! A quelle latitudini anche CB di eccezionale altezza non possono contenere T così basse, al massimo -40/-50!
M chiedo se facciano a posta a scrivere tali scemenze
Ma guarda, se c'è un posto dove le T nelle nuvole possono scendere è proprio in prossimità dell'equatore, infatti la T al suolo non conta, ma conta lo sviluppo verticale che tali nubi riescono a raggiungere.
I CB all'equatore possono arrivare anche a 15-18 km di quota in casi eccezionali e in quei casi le T sono davvero basse... ma l'aereo avrà volato più in basso, e l'unica possibilità che le T siano scese molto anche a quota di volo è che sia scesa una lingua fredda da quote stratosferiche... il che provocherebbe anche una tempesta di potenza molto elevata!
Di sicuro, se fossero davvero vere quelle temperature, deve essere stato qualcosa di una tale eccezionalità da poter da solo giustificare le cause dellla sciagura. E sebbene potrebbe essere un'ipotesi, è alquanto remota, proprio perché temperature così basse, in condizioni anche estreme sono quasi impossibili ad una quta uguale a quella a cui volava l'A330. Inoltre tutti gli aerei sono dotati di dispositivi antighiaccio, che nel caso dell'Airbus, si attivano in automatico quando la temperatura scende sotto i livelli di guardia... ma sapendo che stai entrando in una tempesta dubito che anche il pilota non li abbia preventivamente inseriti.
Però ripeto... nulla va escluso: basta già una minima quantità di ghiaccio nei pilot per indicare una velocità errata negli strumenti........... tanto per dirne una.
-83 °C però mi sa una T da "The Day After Tomorrow"
(che quel meteorologo si sia un po' ispirato al film?)
-83 °C però mi sa una T da "The Day After Tomorrow"
(che quel meteorologo si sia un po' ispirato al film?)
Su questo siamo daccordo. Ci può stare l'ipotesi del ghiaccio... questo ho voluto dire. Ma che ci fossero stati -83°C ecco... lo ritengo molto improbabile, se non impossibile.