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Meteocafè - Proiezione VLR (Very Long Range)
eb717 [ Gio 30 Ott, 2014 12:27 ]
Oggetto: Re: Inverno 2014-2015: A Tratti Secco E Mite, Ma Occhio A Est!
ok!

eb717 [ Lun 03 Nov, 2014 11:41 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Intanto la situazione stratosferica continua a non piacermi molto!
Netto ricompattamento del VPS con asse anche poco favorevole a noi secondo me, ma poi partirebbe un modesto warming. Da valutare!
Fili [ Lun 03 Nov, 2014 12:20 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Intanto la situazione stratosferica continua a non piacermi molto!
Netto ricompattamento del VPS con asse anche poco favorevole a noi secondo me, ma poi partirebbe un modesto warming. Da valutare!
fino a Natale il VP gira al massimo, si sa... è a Gennaio che si aprono i giochi per le medie latitudini

anche se poi, come vado sostenendo da anni, non servono chissà quali sconquassi stratosferici per regalarci un inverno dinamico e divertente, anzi

marvel [ Mer 05 Nov, 2014 13:00 ]
Oggetto: Re: Il tempo che verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Rispondendo a Fili: un inverno dinamico e divertente è certamente possibile senza sconquassi stratosferici, ma è altamente improbabile se la stratosfera non supporta, anzi avversa, le dinamiche troposferiche.
Rispondendo ad eb717: il ricompattamento del VPS non può essere altro che un bene attualmente, oltre che ad essere nella naturale-normale evoluzione delle cose.

Adriatic92 [ Mer 05 Nov, 2014 15:51 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
viste le ottime performance di quest'estate, chissà .....

gubbiomet [ Mar 18 Nov, 2014 11:54 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
La cosa simpatica di questo inverno è che sono stati introdotti decine di parametri e di valori (sperimentali e non) e la conclusione è che la metà degli esperti e dei siti del settore prevedono un inverno con caratteristiche sopra media e quindi non freddo

e l'altra metà prevede un inverno con i fiocchi e decisamente freddo..
Insomma, vanno avanti gli studi, crescono le informazioni, fioriscono dati e valori come papaveri, ma le certezze sul lungo sono sempre più lontane.
Il lasso di tempo di 5-7 giorni è sempre il massimo entro il quale si può fare una previsione (o tendenza per i palati più fini).

stefc [ Mar 18 Nov, 2014 12:45 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
........vanno avanti gli studi, crescono le informazioni, fioriscono dati e valori come papaveri, ma le certezze sul lungo sono sempre più lontane.
Il lasso di tempo di 5-7 giorni è sempre il massimo entro il quale si può fare una previsione (o tendenza per i palati più fini).

Il problema è che l'atmosfera è imprevedibile nel lungo.
Per certi aspetti è come chiedere ad un calcolatore di prevedere cosa farà una persona vivace e poco abitudinaria durante tutta la giornata a partire dal suo risveglio.......Sul brevissimo riuscirebbe a prevedere che al 99% alzerà dal letto, poi che al 98% andrà alla toilette. Subito dopo però farà colazione e si vestirà, oppure farà il contrario ? E cosa mangerà o come si vestirà ? E più si tenta di guardare avanti e più aumentano vertiginosamente le possibilità che faccia qualsiasi altra cosa, senza comunque avere la certezza di cosa.......

marvel [ Mar 18 Nov, 2014 14:59 ]
Oggetto: Re: Il tempo che verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
E' verissimo, stiamo navigando a vista perché, se dovessimo affidarci/fidarci dei modelli stagionali e delle proiezioni su base parametrica ottobrina, nonché sugli indici teleconnettivi, non ne potremmo "trarre un ragno dal buco"!
Tutto e il contrario di tutto!
Le
stagionali NCEP (immagini prese su 3bmeteo) infatti ci danno un dicembre termicamente in media o sopra media, con una situazione barica propensa al maltempo.
Mentre passando agli "indici ottobrini", possiamo notare che, come accennato in precedenza, l’indice
OPI ha chiuso con un valore di -2,12, che
starebbe ad indicare un’Oscillazione Artica (AO) medio trimestrale con valori bassi, sinonimo di inverni piuttosto rigidi per l’Europa e per gli Sati Uniti centro-orientali.
Come giustamente sottolineato da Guido Guidi, questo "è un valore trimestrale, che potrebbe comporsi in molti modi. Potrebbe per esempio rappresentare un indice AO molto basso per un breve periodo e valori, poi a lungo neutri o leggermente positivi. Viceversa potrebbe esprimere una lunga permanenza dell’indice in territorio negativo e così via. Ma -2,12 è un valore davvero basso, se mediato nel trimestre, perciò, sempre se la correlazione tiene, ci sono elevate probabilità che anche quest’anno si aggiunga alla lista di quelli più freddi."
Le Anomalie medie dei Geopotenziale ( 500 hPa ) e Termiche ( 850 hPa ) sull'Europa
e Nord America registrate nei trimestri invernali caratterizzati da media AO ( DJF AO ) inferiore a -1.5 .
L'indice imparentato con l'OPI (cugino

) viene a "corroborare questa tesi, anche quanto scaturisce dalle ricerche di Judas Coehn sull’indice
SAI, che esprime la velocità di avanzamento della copertura nevosa sull’area Euro-Asiatica. Infatti anche il SAI, che è anticorrelato con l’AO, ha chiuso su valori positivi molto alti."
Però anche tra gli indici ottobrini non tutto va d'amore e d'accordo, ed ecco che il terzo dei cugini, l’
IZE
"sembra suggerire qualcosa di diverso rispetto all’OPI e al SAI, dal momento che è su di
un valore di AO trimestrale neutro e quindi
indice di una circolazione meno bloccata e meno frequenti incursioni di aria fredda,
pur nel probabile contesto di temperature invernali mediamente inferiori alla norma stagionale."
Sarà molto interessante osservare e verificare il comportamento di questi indici e confrontarli con i modelli di previsione stagionale dei più importanti centri di calcolo, che per ora sono tutti piuttosto concordi nell'indicare una stagione mediamente più calda della norma... senza dimenticare, però, che il loro livello di attendibilità si è sempre rivelato piuttosto scarso.
A presto!
vedi anche:
http://www.climatemonitor.it/?p=36804
http://app.til.it/opi/ForecastFR.aspx
Poranese457 [ Mar 18 Nov, 2014 15:13 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
........vanno avanti gli studi, crescono le informazioni, fioriscono dati e valori come papaveri, ma le certezze sul lungo sono sempre più lontane.
Il lasso di tempo di 5-7 giorni è sempre il massimo entro il quale si può fare una previsione (o tendenza per i palati più fini).

Il problema è che l'atmosfera è imprevedibile nel lungo.
Per certi aspetti è come chiedere ad un calcolatore di prevedere cosa farà una persona vivace e poco abitudinaria durante tutta la giornata a partire dal suo risveglio.......Sul brevissimo riuscirebbe a prevedere che al 99% alzerà dal letto, poi che al 98% andrà alla toilette. Subito dopo però farà colazione e si vestirà, oppure farà il contrario ? E cosa mangerà o come si vestirà ? E più si tenta di guardare avanti e più aumentano vertiginosamente le possibilità che faccia qualsiasi altra cosa, senza comunque avere la certezza di cosa.......

Fantastica Stef!!!

marvel [ Ven 21 Nov, 2014 11:42 ]
Oggetto: Re: Il tempo che verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Per quanto riguarda la stratosfera c'è da dire che la situazione appare molto dinamica e disturbata seppur in un ambito naturale di approfondimento del vortice polare stratosferico.
Il VPS viene continuamente sollecitato ai fianchi da riscaldamenti stratosferici (e conseguenti anticicloni) che non gli permettono di raggiungere una struttura centrale e omogenea rispetto alla latitudine e sui diversi piani isobarici.
E si intravedono nuovi disturbi all'orizzonte...
A 5HPa
A 10 Hpa
Le conseguenze di questi forcing le vediamo, ovviamente, anche sui geopotenziali della bassa stratosfera, dai quali non solo è facilmente individuabile l'affondo polare sul Nord America (e gran parte del continente asiatico), ma da cui si più evincere che il gelo su quelle zone continuerà a lungo e, anzi, si intensificherà!
Questo mi fa pensare a quell'intervista radiofonica di Mercalli (vedi anche
qui) che, commentando l'ipotesi di un 2014 con temperature da record, disse spocchiosamente: a meno che a dicembre non arrivi la glaciazione, mi sembra che ormai si possa decretare che il GW non si è fermato e non ha rallentato. (e il riferimento era solo ai dati della rete globale di stazioni, perché i dati satellitari non rivelano alcun riscaldamento ulteriore)
Vedremo se la freddata riuscirà a riallineare anche i dati strumentali verso una conferma di una stasi delle temperature globali.
a 100 HPa

gunn [ Ven 21 Nov, 2014 22:28 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Per quanto riguarda la stratosfera c'è da dire che la situazione appare molto dinamica e disturbata seppur in un ambito naturale di approfondimento del vortice polare stratosferico.
Il VPS viene continuamente sollecitato ai fianchi da riscaldamenti stratosferici (e conseguenti anticicloni) che non gli permettono di raggiungere una struttura centrale e omogenea rispetto alla latitudine e sui diversi piani isobarici.
E si intravedono nuovi disturbi all'orizzonte...
A 5HPa
A 10 Hpa
Le conseguenze di questi forcing le vediamo, ovviamente, anche sui geopotenziali della bassa stratosfera, dai quali non solo è facilmente individuabile l'affondo polare sul Nord America (e gran parte del continente asiatico), ma da cui si più evincere che il gelo su quelle zone continuerà a lungo e, anzi, si intensificherà!
Questo mi fa pensare a quell'intervista radiofonica di Mercalli (vedi anche
qui) che, commentando l'ipotesi di un 2014 con temperature da record, disse spocchiosamente: a meno che a dicembre non arrivi la glaciazione, mi sembra che ormai si possa decretare che il GW non si è fermato e non ha rallentato. (e il riferimento era solo ai dati della rete globale di stazioni, perché i dati satellitari non rivelano alcun riscaldamento ulteriore)
Vedremo se la freddata riuscirà a riallineare anche i dati strumentali verso una conferma di una stasi delle temperature globali.
a 100 HPa

ciao grandissimo ma in ottica invernale che dicmebre e gennaio potremmo aspettarci?
gubbiomet [ Lun 24 Nov, 2014 15:33 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Uscito l'outlook dell'inverno di Climatemonitor. Fatto veramente bene e molto didattico; consiglio di leggerlo attentamente. Mi ha colpito molto l'affermazione dell'autore (Tosti) il quale nei commenti subito sotto, sembra ridimensionare i movimenti stratosferici e la loro influenza sulla troposfera.
Leggete...
http://www.climatemonitor.it/?p=36886
Fili [ Lun 24 Nov, 2014 15:47 ]
Oggetto: Re: Il tempo che verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
"E’ anche corretta la sua intuizione nel non dare eccessiva importanza alla stratosfera o comunque più di quanto meriti. Gli archivi sono pieni di annotazioni storiche con inverni europei anche piuttosto freddi che non hanno avuto incipit da eventi estremi in stratosfera."
questo è quanto vado sostenendo da anni
detto questo mi pare davvero arduo stilare la previsione addirittura decade per decade... io su questi Outlook ho la mia opinione, ovvero che si cerca di prevedere davvero l'imprevedibile nel suo concetto più puro. E che quindi siano parole abbastanza urlate al vento, seppure con ottime argomentazioni scientifiche e meteorologiche.
Comunque, come sempre, a fine stagione tireremo le somme

la previsione è stata fatta, e come detto argomentata molto bene.
Ai posteri l'ardua sentenza a questo punto

marvel [ Mar 25 Nov, 2014 13:00 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Uscito l'outlook dell'inverno di Climatemonitor. Fatto veramente bene e molto didattico; consiglio di leggerlo attentamente. Mi ha colpito molto l'affermazione dell'autore (Tosti) il quale nei commenti subito sotto, sembra ridimensionare i movimenti stratosferici e la loro influenza sulla troposfera.
Leggete...
http://www.climatemonitor.it/?p=36886
Che Carlo ultimamente si sia dedicato soprattutto all'indice IZE non è un mistero.
Chiaramente Carlo è il primo a sostenere che esista una strettissima correlazione di vicendevole influenza tropo-stratosferica, e nei suoi outlook è più che evidente.
Poi, chiaramente, in risposta all'intervento di un lettore che afferma:
"Un altro aspetto che trovo notevole di questo lavoro è che si da la giusta importanza,non troppa, alla stratosfera.Sbaglio se affermo che l’esperienza insegna che è la troposfera che molto spesso condiziona la stratosfera e non viceversa?"
Lui giustamente risponde:
"Carissimo Lucio, non sbaglia. Gli eventi principali non a caso sono degli impulsi TST. Ma non tutti gli impulsi portano alla stessa conclusione, infatti bisogna che la struttura del vortice polare stratosferico, nella sua nascita e maturità, si disponga in modo tale da incentivare, oltre l’indispensabile wave1, anche l’azione della wave2.
E’ anche corretta la sua intuizione nel non dare eccessiva importanza alla stratosfera o comunque più di quanto meriti. Gli archivi sono pieni di annotazioni storiche con inverni europei anche piuttosto freddi che non hanno avuto incipit da eventi estremi in stratosfera.
Carlo Colarieti Tosti"
E' arcinoto che gli eventi principali siano del tipo TST (che sta a significare Troposfera-Stratosfera-Troposfera), e cioè che hanno preso il via da impulsi dal basso (tropo) che, poi, mediante un coupling ed un "rimbalzo", hanno innescato un nuovo condizionamento circolatorio in Troposfera... è proprio così che funziona.
Così come è altrettanto noto che non tutti gli impulsi portano alla stessa conclusione. Dipende molto, o tutto, dalla disposizione assunta dal Vortice Polare Stratosferico che, se non idonea, non riesce a produrre influenze incisive sulla troposfera e in particolare sul settore di nostro maggiore interesse, quindi gli impulsi spesso e volentieri non creano conseguenze sul continente europeo (riferimento alla wave2).
Questo è quanto afferma ed è quanto affermiamo sempre anche su queste pagine.
Sia ben inteso, stratosfera e troposfera agiscono in stretta correlazione nella stagione invernale, condizionandosi a volte con poca e a volte con molta incisività, dipende dalle condizioni di cui sopra. Il Vortice Polare stesso è una struttura composta di parte troposferica e stratosferica, ma è giusto verificare quando l'una assuma un ruolo determinante nelle dinamiche atmosferiche e quando, invece, "non meriti" questo ruolo.
Il senso è questo.

marvel [ Mar 25 Nov, 2014 15:00 ]
Oggetto: Re: Il tempo che verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Prendiamola solo come una possibilità...
(cioè come un'interessante tendenza per ulteriori sviluppi... naturalmente siamo nel fantameteo)
snow4ever [ Mar 25 Nov, 2014 15:22 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Molto interessante l'outlook e davvero ben esposto.
Voglio solo una cosa da questo inverno: la neve la notte della Vigilia di Natale. Così mi metto l'anima in pace.

Frasnow [ Mar 25 Nov, 2014 15:36 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Molto interessante l'outlook e davvero ben esposto.
Voglio solo una cosa da questo inverno: la neve la notte della Vigilia di Natale. Così mi metto l'anima in pace.

Dove si firma e con cosa?????
snow4ever [ Mar 25 Nov, 2014 19:15 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Molto interessante l'outlook e davvero ben esposto.
Voglio solo una cosa da questo inverno: la neve la notte della Vigilia di Natale. Così mi metto l'anima in pace.

Dove si firma e con cosa?????
Prima mi devono almeno dare l'illusione con una carta, almeno per sognare un po'..mi va bene anche un cluster

As_Needed [ Mar 25 Nov, 2014 19:45 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Gab78 [ Mar 25 Nov, 2014 21:34 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Con queste ce fo un quadro e le appendo...

gubbiomet [ Mer 26 Nov, 2014 14:46 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
nicola74 [ Mer 26 Nov, 2014 15:14 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Ma cose si fa a scrivere un articolo di questo genere????
io non ho parole

andrea75 [ Mer 26 Nov, 2014 15:42 ]
Oggetto: Re: Il tempo che verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Le previsioni sono basate sull'outlook appena stilato dal Mago Otelma...

Fili [ Mer 26 Nov, 2014 17:05 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Ma cose si fa a scrivere un articolo di questo genere????
io non ho parole

Hanno semplicemente scritto delle banalità, qualsiasi persona che conosce un minimo il clima italiano potrebbe dire la stessa cosa

non mi pare un vero e proprio outlook....
nicola74 [ Mer 26 Nov, 2014 17:20 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Ma cose si fa a scrivere un articolo di questo genere????
io non ho parole

Hanno semplicemente scritto delle banalità, qualsiasi persona che conosce un minimo il clima italiano potrebbe dire la stessa cosa

non mi pare un vero e proprio outlook....
Ma è proprio per questo....mi sembra un presa in giro tipo quando dicono..."sereno o poco nuvoloso con possibilità di piogge"

As_Needed [ Mer 26 Nov, 2014 21:12 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
gubbiomet [ Gio 27 Nov, 2014 11:28 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Se non fai un outlook sull'inverno non sei nessuno...
http://meteolive.leonardo.it/news/I...a-parte-/48149/
Giuro che quando ho letto: a febbraio neve sopra i 1000 mt, mi è sembrato di tornare bambino quando correvo a leggere le previsioni del tempo di Frate Indovino; almeno era un momento simpatico.
Carletto89 [ Gio 27 Nov, 2014 12:04 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Se non fai un outlook sull'inverno non sei nessuno...
http://meteolive.leonardo.it/news/I...a-parte-/48149/
Giuro che quando ho letto: a febbraio neve sopra i 1000 mt, mi è sembrato di tornare bambino quando correvo a leggere le previsioni del tempo di Frate Indovino; almeno era un momento simpatico.
Per carità è disarmante questa cosa, ma credo anche che dopo un po siano proprio le persone a non dovervi nemmeno accedere a queste notizie.
Senza offesa, io non ce l'ho con nessuno ma dopo un po tanto è sempre lo stessa storia, come in tutte le cose c'è del buono e del marcio e la meteorologia essendo un campo poco regolamentato da spazio a parecchia spazzatura.
Anche chi non conosce minimamente la materia, se utilizza un minimo la testa si può subito rendere conto della veridicità di queste informazioni a lunghissimo termine.
andrea75 [ Gio 27 Nov, 2014 13:01 ]
Oggetto: Re: Il tempo che verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
E' la precisione che "sconvolge". Nel senso... passi un outlook "alla Marvel" per intenderci, o alla Cloover, dove vengono interpretati gli indici per cercare di inquadrare qualche dinamica a livello continentale.
Ma come dice Gubbiomet, il fatto che anche siti quotati si spingano al punto di indicare a distanza di 3 mesi addirittura la quota neve prevista, mi fa cadere le braccia (per non dire altro).
Fili [ Gio 27 Nov, 2014 13:07 ]
Oggetto: Re: Il tempo che verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
E' la precisione che "sconvolge". Nel senso... passi un outlook "alla Marvel" per intenderci, o alla Cloover, dove vengono interpretati gli indici per cercare di inquadrare qualche dinamica a livello continentale.
Ma come dice Gubbiomet, il fatto che anche siti quotati si spingano al punto di indicare a distanza di 3 mesi addirittura la quota neve prevista, mi fa cadere le braccia (per non dire altro).
Solo e soltanto aria fritta... Inutile davvero anche solo leggere certe cose

gubbiomet [ Gio 27 Nov, 2014 14:42 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
E' la precisione che "sconvolge". Nel senso... passi un outlook "alla Marvel" per intenderci, o alla Cloover, dove vengono interpretati gli indici per cercare di inquadrare qualche dinamica a livello continentale.
Ma come dice Gubbiomet, il fatto che anche siti quotati si spingano al punto di indicare a distanza di 3 mesi addirittura la quota neve prevista, mi fa cadere le braccia (per non dire altro).
Solo e soltanto aria fritta... Inutile davvero anche solo leggere certe cose

Mi diverto a postarli semplicemente per sottolineare che nella stragrande maggioranza dei casi la meteo è diventato solo business; basta guardare quel sito che ad ogni pagina che apri si aprono in automatico decine di video pubblicitari!
Poi credo che sia io che il boss non è che crediamo a quello che scrivono....

marvel [ Gio 27 Nov, 2014 16:34 ]
Oggetto: Re: Il tempo che verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Vabbè, ritorniamo a parlare di meteorologia... anche perché è lampante che certi articoli vengono scritti solo e soltanto con finalità propagandistiche.
Purtroppo hanno rapidamente imparato a zoppicare dallo "zoppo", quando sono venuti a conoscenza dei guadagni che lo zoppo ha fatto grazie a questo tipo di "politica urlona e disinformante".
Tra l'altro non c'è il benché minimo tentativo di motivare, con argomentazioni anche solo velatamente credibili, frutto di analisi o proiezioni di qualche tipo, la tendenza... figuriamoci poi la quota neve!!!
Se dovessi scegliere... Frate Indovino tutta la vita!

gubbiomet [ Gio 27 Nov, 2014 17:56 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Vabbè, ritorniamo a parlare di meteorologia... anche perché è lampante che certi articoli vengono scritti solo e soltanto con finalità propagandistiche.
Purtroppo hanno rapidamente imparato a zoppicare dallo "zoppo", quando sono venuti a conoscenza dei guadagni che lo zoppo ha fatto grazie a questo tipo di "politica urlona e disinformante".
Tra l'altro non c'è il benché minimo tentativo di motivare, con argomentazioni anche solo velatamente credibili, frutto di analisi o proiezioni di qualche tipo, la tendenza... figuriamoci poi la quota neve!!!
Se dovessi scegliere...
Frate Indovino tutta la vita! 
Che tra l'altro ancora consulto....

Carletto89 [ Gio 27 Nov, 2014 18:05 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Vabbè, ritorniamo a parlare di meteorologia... anche perché è lampante che certi articoli vengono scritti solo e soltanto con finalità propagandistiche.
Purtroppo hanno rapidamente imparato a zoppicare dallo "zoppo", quando sono venuti a conoscenza dei guadagni che lo zoppo ha fatto grazie a questo tipo di "politica urlona e disinformante".
Tra l'altro non c'è il benché minimo tentativo di motivare, con argomentazioni anche solo velatamente credibili, frutto di analisi o proiezioni di qualche tipo, la tendenza... figuriamoci poi la quota neve!!!
Se dovessi scegliere...
Frate Indovino tutta la vita! 
Che tra l'altro ancora consulto....

Se avete quello dello scorso anno, a novembre ci prese!! Dovrebbero inserirlo su meteociel!

gubbiomet [ Mer 03 Dic, 2014 12:45 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
stinfne [ Mer 03 Dic, 2014 15:46 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
gubbiomet [ Mer 03 Dic, 2014 17:38 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
marvel [ Mer 03 Dic, 2014 18:52 ]
Oggetto: Re: Il tempo che verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
mi dissocio categoricamente.
tifernate [ Mer 03 Dic, 2014 22:29 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Hanno fatto un "mischione" incredibile quelli di Umbria24. Da "inverno un po' più freddo rispetto alle medie degli ultimi 30 anni", in pratica unj inverno quasi normale, ad "inverno più freddo degli ultimi 30 anni".

p.s. scienziati a livello dello Zichichi di Crozza.....questa è sciiienza.

Ricca Gubbio [ Gio 04 Dic, 2014 08:35 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Frasnow [ Gio 04 Dic, 2014 11:46 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Davvero didattica l'immagine del VP che si riaccorpa e si dispone con un ottimo asse.

Carletto89 [ Gio 04 Dic, 2014 12:07 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Davvero didattica l'immagine del VP che si riaccorpa e si dispone con un ottimo asse.
Praticamente il canadese molla del tutto la presa e si ricompatta più a N.
Direi che questo lascia ben sperare per impennate azzorriane senza ostacoli!

Frasnow [ Gio 04 Dic, 2014 12:17 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Davvero didattica l'immagine del VP che si riaccorpa e si dispone con un ottimo asse.
Praticamente il canadese molla del tutto la presa e si ricompatta più a N.
Direi che questo lascia ben sperare per impennate azzorriane senza ostacoli!

Le premesse sono buone, attendo gli esperti per maggiori delucidazioni

Frasnow [ Gio 04 Dic, 2014 19:59 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
marvel [ Gio 04 Dic, 2014 23:49 ]
Oggetto: Re: Il tempo che verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Come già evidenziato da alcuni di voi, sarà probabile un cambiamento di posizione del VP che, un po' su tutta la struttura (anche in stratosfera), andrà spostando il suo asse maggiore dalla posizione Nord America - Asia centrale (Siberia Centrale), ad Europa Centro-occidentale - Asia Orientale (Siberia Orientale) .
Finché resta dinamico, cioè non si fossilizza nella posizione che "premia" Canada e USA, tutto è possibile.
marvel [ Sab 06 Dic, 2014 16:36 ]
Oggetto: Re: Il tempo che verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Interessante ed argomentato articolo di
Mario Giuliacci sull'inverno 2014-2015.
Aggiungerei anche l'Indice SAI, che più o meno la pensa come l'OPI (quindi positivo), e l'indice IZE che è molto più cauto ed è per un inverno neutro, forse lo metterei come "negativo" per le sorti dell'inverno.
Quindi, aggiornando l'elenco, staremmo per 6 parametri favorevoli ad un inverno freddo, contro 3 sfavorevoli.
Sulla bilancia quindi, sempre secondo questo metodo di valutazione, piuttosto forzato a dire la verità, il freddo prevarrebbe sul caldo per 2/3.
Personalmente penso che i movimenti dei prossimi giorni (1 settimana) potranno farci capire la tendenza per il prossimo mese (prima parte dell'inverno).
Come sarà l'inverno 2014-15. Ultima puntata
Sabato 06 Dicembre 2014
Il 28 ottobre in un primo articolo pubblicato su questo sito dal titolo "Inizia il nostro viaggio alla scoperta dell’inverno prossimo" avevamo passato in rassegna tutti quegli indici che sintetizzano i trend in atto in ottobre-novembre nella circolazione atmosferica e nella temperature superficiali degli oceani, e che, per la loro persistenza o impatto di lungo periodo, è lecito supporre che mantengano immutato il loro trend e/o la loro influenza anche in inverno.
Per coloro che non sono interessati alla disquisizione tecnica, consiglio di passare direttamente alle conclusioni.
In questo ambito qui ricordiamo gli Indici che hanno un credibile e collaudato valore prognostico per la stagione invernale:
OPI (October Pattern Index) vedi articolo su
http://app.til.it/opi/
QBO (Quasi-Biennal Oscillation). Vedi articolo del 7.11.2014;
Attività del sole Vedi articolo dell'16.11.2014;
NAO (North Atlantic Oscillation) – Vedi articolo del 22.11.2014
Tripolo Nord atlantico (vedi articolo del 24.11.2014 e 26.11.2014
ENSO (El Niño Southern Oscillation - articolo del 28.11.2014
Snow Cover articolo del 3.12.2014
Riassumiamo gli esiti dell'analisi di tali indici in termini di prognostici per l'inverno 2014-15
1. OPI
Previsto molto negativo per l'inverno prossimo e quindi tale da favorire una AO a prevaleza negativa e quindi ad un inverno più freddo della media;
2. QBO (Quasi BiennalOscillation),
La QBO è diventata appena negativa sia a 30 che a 50 hPa (fig.3) e tale resterà per tutto il periodo invernale. Ma una QBO positiva tende ad indebolire sia l'anticiclone delle Azzorre che la bassa pressione sul vortice polare (quindi AO positiva, una situazione che favorisce lo split del Vortice polare dalla sua sede. Insomma lo stato attuale della QBO è favorevole ad un inverno più freddo del normale.
3. attività del sole
L'attività solare in termini di indice Ap (indice di attività geomagnetica) è debole da una decina di anni e quindi favorevole ad una NAO invernale negativa con un inverno più freddo della norma
4. NAO
La configurazione delle anomalie attuali nella SST atlantica è proprio quella che tende a favorire una NAO negativa e quindi un inverno in media più freddo della norma.
5. Tripolo atlantico
Nel quinto e sesto articolo dedicati al tripolo atlantico avevamo concluso per l'inverno porssimi il tripolo resterà probabilmente negativo e quindi favorevole ad irruzioni di aria più fredda della norma alle medio-basse latitudini.
6. ENSO
Anche in questo inverno l’ENSO sarà in condizioni neutre secondo le proiezioni elaborate da 25 distinti centri che prevedono anomalie di SST comprese tra -0.5 °C e +0.5 °C, avevamo concluso che quest’anno non ci sarebbe stata una influenza dell’ENSO sulle vicende invernali europee.
7. Snow cover
Nell’ultimo articolo dedicato alla copertura nevosa sull’Eurasia. avevamo però concluso che questo fattore sarebbe stato poco incidente perché quest’anno la copertura nevosa in Eurasia non si presenta nella norma.
Riassumendo ecco qui di seguito in tabella l'influenza dei 7 singoli parametri per un inverno 2014-15 più freddo della norma.
Ben 5 indici su 7 propendono per un inverno più freddo della norma, mentre due sono a sfavore.
Quindi potremmo concludere che il prossimo inverno credibilmente le probabilità giocano più a favore di un inverno freddo e nevoso piuttosto che di un inverno tiepido e piovoso.
da
http://www.meteogiuliacci.it/artico...ma-puntata.html
marvel [ Dom 14 Dic, 2014 16:04 ]
Oggetto: Re: Il tempo che verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Ancora l'analisi (con cui concordo sostanzialmente) del Colonnello Mario Giuliacci che ci fa sapere che prima di Natale non c'è niente da fare per il freddo serio.
Potrà arrivare un'ondata di freddo intenso prima di Natale?
Giovedì 11 Dicembre 2014

Tutte le irruzioni notevoli per intensità e durata di aria gelida artica proveniente direttamente dal circolo polare sul Continente europeo nascono dalle vicende atmosferiche della Stratosfera polare.
Tali irruzioni però sono sempre preannunciate 7-10 giorni prima da una intrusione dell'anticiclone canadese/Aleutine (freddo al suolo ma caldo oltre 4-5 km) entro il circolo polare, con conseguente riscaldamento della stratosfera polare e sostituzione del vortice ciclonico polare con una circolazione anticiclonica. Il vortice polare, spodestato dalla sua sede ("splitting"), è costretto a spostarsi verso il lato euroasiatico e da qui poi, si propaga poi rapidamente verso più basse latitudini, portando aria gelida e nevicate anche in pianura su gran parte del continente europeo.
In un normale inverno sono in media appena 2-3 i casi di forti e durature irruzioni di aria artica. Ma sono tali eventi a lasciare segni profondi nella stagione invernale.
Da quanto detto una eventuale colata di aria artica di notevoli proporzioni è preceduta, 7-10 giorni prima, da un surriscaldamento graduale della stratosfera polare ("stratwarming") di circa 10-20 gradi (stratwarming minor) o, in casi più rari (una volta ogni 4-5 inverni), addirittura di più di 25 gradi (stratwarming major).
Insomma lo strawarming è un buon indice precursore di tutti gli eventi invernali nei quali il freddo è grande assoluto protagonista.
Ed eccoci allora al punto.
Fino a circa 20 dicembre(vedi figura) non è previsto uno" splitting" del vortice polare dalla sua sede perché, come mostra la figura, il vortice stratosferico è ancora ben saldo e compatto nella sua sede naturale.
Ma ammesso che la stratosfera inizi a riscaldarsi intorno al 20 dicembre, prima che lo stratwarming provochi la defenestrazione del vortice polare fuori dalla sua sede passerebbero almeno 7-10 giorni
Ecco perché non prevediamo irruzioni di aria artica di notevole intensità prima di Natale.
Ciò non esclude che possa arrivare qualche ondata"minore" di freddo come quella avvenuta tra mercoledì e giovedì appena passati.
http://www.meteogiuliacci.it/artico...-di-natale.html
gubbiomet [ Dom 14 Dic, 2014 18:26 ]
Oggetto: Re: Il Tempo Che Verrà - Proiezione VLR (Very Long Range)
Ancora l'analisi (con cui concordo sostanzialmente) del Colonnello Mario Giuliacci che ci fa sapere che prima di Natale non c'è niente da fare per il freddo serio.
Potrà arrivare un'ondata di freddo intenso prima di Natale?
Giovedì 11 Dicembre 2014

Tutte le irruzioni notevoli per intensità e durata di aria gelida artica proveniente direttamente dal circolo polare sul Continente europeo nascono dalle vicende atmosferiche della Stratosfera polare.
Tali irruzioni però sono sempre preannunciate 7-10 giorni prima da una intrusione dell'anticiclone canadese/Aleutine (freddo al suolo ma caldo oltre 4-5 km) entro il circolo polare, con conseguente riscaldamento della stratosfera polare e sostituzione del vortice ciclonico polare con una circolazione anticiclonica. Il vortice polare, spodestato dalla sua sede ("splitting"), è costretto a spostarsi verso il lato euroasiatico e da qui poi, si propaga poi rapidamente verso più basse latitudini, portando aria gelida e nevicate anche in pianura su gran parte del continente europeo.
In un normale inverno sono in media appena 2-3 i casi di forti e durature irruzioni di aria artica. Ma sono tali eventi a lasciare segni profondi nella stagione invernale.
Da quanto detto una eventuale colata di aria artica di notevoli proporzioni è preceduta, 7-10 giorni prima, da un surriscaldamento graduale della stratosfera polare ("stratwarming") di circa 10-20 gradi (stratwarming minor) o, in casi più rari (una volta ogni 4-5 inverni), addirittura di più di 25 gradi (stratwarming major).
Insomma lo strawarming è un buon indice precursore di tutti gli eventi invernali nei quali il freddo è grande assoluto protagonista.
Ed eccoci allora al punto.
Fino a circa 20 dicembre(vedi figura) non è previsto uno" splitting" del vortice polare dalla sua sede perché, come mostra la figura, il vortice stratosferico è ancora ben saldo e compatto nella sua sede naturale.
Ma ammesso che la stratosfera inizi a riscaldarsi intorno al 20 dicembre, prima che lo stratwarming provochi la defenestrazione del vortice polare fuori dalla sua sede passerebbero almeno 7-10 giorni
Ecco perché non prevediamo irruzioni di aria artica di notevole intensità prima di Natale.
Ciò non esclude che possa arrivare qualche ondata"minore" di freddo come quella avvenuta tra mercoledì e giovedì appena passati.
http://www.meteogiuliacci.it/artico...-di-natale.html
Sai la stima che ho per te e per il colonnello Giuliacci, ma non credo che 10-14 giorni di distanza ci sia bisogno di interrogare la stratosfera per dire che non ci sarà nessuna ondata di freddo intensa ...
Questi studi che rispetto e seguo, credo che debbano dare indicazioni più a lunga gittata.....

marvel [ Dom 14 Dic, 2014 21:59 ]
Oggetto: Re: Proiezione VLR (Very Long Range)
Ancora l'analisi (con cui concordo sostanzialmente) del Colonnello Mario Giuliacci che ci fa sapere che prima di Natale non c'è niente da fare per il freddo serio.
Potrà arrivare un'ondata di freddo intenso prima di Natale?
Giovedì 11 Dicembre 2014

Tutte le irruzioni notevoli per intensità e durata di aria gelida artica proveniente direttamente dal circolo polare sul Continente europeo nascono dalle vicende atmosferiche della Stratosfera polare.
Tali irruzioni però sono sempre preannunciate 7-10 giorni prima da una intrusione dell'anticiclone canadese/Aleutine (freddo al suolo ma caldo oltre 4-5 km) entro il circolo polare, con conseguente riscaldamento della stratosfera polare e sostituzione del vortice ciclonico polare con una circolazione anticiclonica. Il vortice polare, spodestato dalla sua sede ("splitting"), è costretto a spostarsi verso il lato euroasiatico e da qui poi, si propaga poi rapidamente verso più basse latitudini, portando aria gelida e nevicate anche in pianura su gran parte del continente europeo.
In un normale inverno sono in media appena 2-3 i casi di forti e durature irruzioni di aria artica. Ma sono tali eventi a lasciare segni profondi nella stagione invernale.
Da quanto detto una eventuale colata di aria artica di notevoli proporzioni è preceduta, 7-10 giorni prima, da un surriscaldamento graduale della stratosfera polare ("stratwarming") di circa 10-20 gradi (stratwarming minor) o, in casi più rari (una volta ogni 4-5 inverni), addirittura di più di 25 gradi (stratwarming major).
Insomma lo strawarming è un buon indice precursore di tutti gli eventi invernali nei quali il freddo è grande assoluto protagonista.
Ed eccoci allora al punto.
Fino a circa 20 dicembre(vedi figura) non è previsto uno" splitting" del vortice polare dalla sua sede perché, come mostra la figura, il vortice stratosferico è ancora ben saldo e compatto nella sua sede naturale.
Ma ammesso che la stratosfera inizi a riscaldarsi intorno al 20 dicembre, prima che lo stratwarming provochi la defenestrazione del vortice polare fuori dalla sua sede passerebbero almeno 7-10 giorni
Ecco perché non prevediamo irruzioni di aria artica di notevole intensità prima di Natale.
Ciò non esclude che possa arrivare qualche ondata"minore" di freddo come quella avvenuta tra mercoledì e giovedì appena passati.
http://www.meteogiuliacci.it/artico...-di-natale.html
Sai la stima che ho per te e per il colonnello Giuliacci, ma non credo che 10-14 giorni di distanza ci sia bisogno di interrogare la stratosfera per dire che non ci sarà nessuna ondata di freddo intensa ...
Questi studi che rispetto e seguo, credo che debbano dare indicazioni più a lunga gittata.....

Io la penso esattamente come te, ma non posso certo negare che la stratosfera non sia proponendo nulla di particolare per il prossimo futuro.

D'altronde c'è una cosa che Giuliacci non dice, ovvero che le oscillazioni termiche stratosferiche, individuate dai modelli, permettono di vedere più in là di quanto i modelli stessi non vedano. Nel senso che se i modelli deterministici prevedono un forte riscaldamento (di tipo Major), noi possiamo spingerci ancora più avanti e capire le probabilità che questo possa sfondare in troposfera (situazione di coupling) oppure no, e addirittura ipotizzare su quali quadranti emisferici potranno andare ad esprimersi le eventuali colate dovute allo split del VP.
Non è certo un caso che da anni si stiano studiando queste dinamiche a fini predittivi.
Dinamiche ancora difficili da simulare, visto che non tutti i tasselli del meccanismo sono stati chiariti, ma in gran parte conosciute e quindi utilizzate, anche se ancora "empiricamente".
Comunque ad oggi siamo in grado di prevedere un probabile riscaldamento stratosferico per la fine di dicembre. Ci sono delle possibilità che l'evento possa anche essere di tipo major, anche se al momento non andrei oltre al 50%.
Se così fosse, comunque, gli effetti troposferici non si dovrebbero palesare prima dell'Epifania, forse entro la prima decade del mese gennaio, anche se al momento sono prevalenti le probabilità che si tratti di un fenomeno di tipo displacement, quindi senza bilobazione o split. Il displacement lo darei quasi certo, per un 80% rispetto ad un 20% per uno split (concesso giusto per l'incertezza intrinseca in queste previsioni).
Quindi con queste informazioni, e ferma restando questa la situazione, non dovremmo ricevere un granché da questo eventuale, primo episodio di riscaldamento stratosferico... sempre che le cose vadano in questo modo e sempre che avvenga una propagazione in troposfera (anche quella resta in dubbio).
Restando ancora nel campo delle ipotesi, e lavorando alacremente di fantasia, per immaginare quale evento stratosferico potrebbe cambiare le carte in tavola a nostro favore, potrei immaginare un secondo impulso stratosferico in grado di gonfiare un forcing sulla wave2, che arrivi a collaborare, in successione, con il forcing aleutinico, per stringere a tenaglia il VPS-VP e produrre un eventuale split... ma qui sto semplicemente fantasticando, infatti al momento non c'è la benché minima traccia di tutto ciò.
