Sensori Professionali E Perchè...


Titolo: Sensori Professionali E Perchè...
Stamane ho avuto modo di avere una piacevole telefonata con un oramai amico che opera in Cina e precisamente nel distretto di Shenzhen (se così si scrive...)
Lo conobbi un paio di anni fa per alcune forniture nel settore elettronico e oggi mi ha chiarito alcune cose che non conoscevo nel settore dei sensori utilizzati nelle stazioni meteo professionali e non.

In pratica, nella maggior parte dei casi ed escludendo nomi altisonanti quali Vaisala ed altri, che hanno le capacità ed il know how di farsi i sensori in casa, la maggior parte degli altri si affida a comunissimi sensori reperibilissimi anche da noi comuni appassionati, nella maggior parte dei casi si tratta di sensori a bassissimo costo ma che riescono a garantire prestazioni già degne, alcune aziende intervengono poi a livello software per cercare di uniformare tali dati e "addolcire" ma in maniera artefatta la curva di errore.

Questa è una pratica poco etica, secondo me, in pratica, conoscendo la curva del probabile errore, si va a correggere i dati in uscita utilizzando una curva di compensazione che azzeri tali difformità, ma in maniera totalmente arbitraria e senza conoscere la reale curva di errore di quel sensore, certamente differente da altri anche se dello stesso tipo e dello stesso lotto di produzione.

Altre fanno specifiche richieste al fornitore che agisce in tal modo:

dalla produzione escono tot mila sensori, a campione un centinaio di essi per volta viene messo in camere climatiche controllate e qui si analizzano i risultati, i peggiori, con tolleranza da datasheet ad es. di 0,3 - 0,5°C tornano nella normale rete di distribuzione, i + o - 0,2 - 0,1 vanno in una sezione apposita e verranno utilizzati per forniture specifiche per stazioni meteo di alto livello.

Alcune aziende richiedono poi che tali sensori vengano apposti in particolari contenitori o in forme tali da garantire un prodotto anche esteticamente differente dalla normale produzione, ma alla fine tali sensori avranno comunque costi finali decisamente più corposi del semplice sensore inziale.

Credo di poter confermare tutto ciò che mi ha detto su esperienza diretta, da tempo acquisto direttamente questo genere di sensori, per ora solo per temperatura e umidità, al costo di pochi euro cadauno, con poco ho assemblato una camera buia in cui tengo un termoigro di riferimento e a cui affianco ogni volta uno di questi sensori e spesso mi è capitato di trovarne con precisione di 0,1°C!

A quel punto anch'io posso essere in grado di "scartare" i sensori meno accurati e scegliere solo quelli con la curva più lineare nel range di nostro interesse, cioè quello -10/+40°

Per chi volesse approfondire sono a disposizione

ciao

nelle foto seguenti i due ultimi ds18b20 e dht22 installati in schermo davis modificato 11 piatti
jpyr5w
fqumbu

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Titolo: Re: Sensori Professionali E Perchè...
Caspita! Bell'approfondimento che mi ha permesso di sapere cose che non conoscevo. ;)

Titolo: Re: Sensori Professionali E Perchè...
andrea75 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Caspita! Bell'approfondimento che mi ha permesso di sapere cose che non conoscevo. ;)


Grazie Andrea, mi appassiona molto, come noterai, voglio sempre cercare di ottenere il massimo spendendo il minimo :wink:

Proprio stamattina sto testando 3 ds18b20 e 2 dht22 arrivati ieri, al momento sono in camera buia nel frigorifero, poi passeranno a temperatura ambiente e in serata in forno non ventilato a circa 40°

Purtroppo queste prove sono molto lunghe non tanto per il confronto in se quanto per il fatto che bisogna dare molto tempo al sistema di stabilizzarsi, contenitore, sensori, cavi etc debbono necessariamente "adattarsi" alle nuove condizioni per almeno due ore prima di poter procedere ai raffronti.

Da li eseguo una tabella con le deviazioni e i possibili abbinamenti, in pratica cerco di mettere in schermo solare un ds18b20 e un dht22 che presentino medesimo errore ma opposto, in pratica un sensore che, ad es, sovrastimi 0,2 e uno che sottostimi 0,2, a quel punto la lettura combinata potrà dare il reale valore :ok:

ciao

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Titolo: Re: Sensori Professionali E Perchè...
Interessantissimo!! Complimenti e grazie della divulgazione! :inchino:

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Titolo: Re: Sensori Professionali E Perchè...
Grazie Carletto, contento che la cosa ti interessi :ok:

Di seguito un immagine del contenitore utilizzato per le prove, in pratica si tratta di una scatola Gewiss IP66, i sensori entrano ai due lati opposti e disassati di circa 15 cm
I rettangoli in sughero naturale hanno la funzione di isolare termicamente la parte finale del cavo del sensore e sono sagomati in modo da tenere "sospeso" il sensore all'interno del contenitore in modo che non tocchi in alcun modo le pareti del contenitore ne che tocchino tra loro.

scatola

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Titolo: Re: Sensori Professionali E Perchè...
Vedo con piacere che hai sempre voglia di sperimentare nuove soluzioni Mauro,bella l'idea del rettangolo di sughero dietro ai sensori! ;)

Ultima modifica di Freddoforever il Gio 18 Dic, 2014 12:05, modificato 1 volta in totale
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Titolo: Re: Sensori Professionali E Perchè...
Freddoforever ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Vedo con piacere che hai sempre voglia di sperimentare nuove soluzioni Mauro,bella l'idea del rettangolo di sughero dietro ai sensori! ;)


Grazie ;)
in effetti il sughero naturale è un ottimo isolante termico, ha un difetto che è quello di tendere a sgretolarsi con il tempo e quindi deve essere utilizzato con accortezza, facendo in modo che non venga direttamente a contatto con pioggia e sole diretto.

se rimane protetto invece è ottimo, infatti lo uso nel davis interposto tra sensori e staffa di fissaggio, a maggior ragione nella scatola chiusa che utilizzo per le verifiche dei sensori :smile:

Lo uso inoltre nei davis modificati a 11 piatti, in pratica tra il primo piatto superiore e il secondo, interponendo una foglio e dei tappi sempre in sughero che permettono di avere un ulteriore "cappello" protettivo prima del primo piatto chiuso, forse un disegno (anche se orrendo) fa meglio intuire :(

schermo

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Titolo: Re: Sensori Professionali E Perchè...
Io tra i piatti superiori ho utilizzato il polistirolo, che forse è un po' più resistente alle intemperie. A livello di isolamento termico dici sia meglio il sughero rispetto al polistirolo?

Titolo: Re: Sensori Professionali E Perchè...
andrea75 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Io tra i piatti superiori ho utilizzato il polistirolo, che forse è un po' più resistente alle intemperie. A livello di isolamento termico dici sia meglio il sughero rispetto al polistirolo?


Va benissimo anche il polistirolo, il sughero ha un vantaggio in termini di "lavorabilità", se devi creare un supporto la maggiore compattezza e densità del sughero consente una migliore lavorazione, altro aspetto è che non è soggetto a quello che tra gli addetti nei settori di isolamento edilizio viene chiamato "calo tecnico", cioè il fatto di perdere in efficacia con il passare del tempo.

Altro aspetto da non sottovalutare è il fatto che il sughero è decisamente mal voluto dagli insetti che se possibile, cercano di evitarne la vicinanza, e nei nostri schermi sappiamo cosa accade sopratutto in estate :wink:

Inoltre il sughero è un isolante naturale.

Ovviamente stiamo parlando di raffinatezze ben oltre le normali necessità, e di perfezionismi forse inutili se rapportati alla tangibilità dei vantaggi ma, dato il costo relativamente abbordabile perchè non farlo ??

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Titolo: Re: Sensori Professionali E Perchè...
Fatemi capire:quei sensori che costano pochi euro sono simili o addirittura uguali a quelli termoigrometrici per davis pro 2 che costano 180 euro?
Se si come si fa per averli?
Un saluto

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Titolo: Re: Sensori Professionali E Perchè...
Molto interessante questo post....anche a me piace sperimentare nuove soluzioni....
Sarebbero compatibili con le Oregon scientific?

Titolo: Re: Sensori Professionali E Perchè...
il versiliese ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Fatemi capire:quei sensori che costano pochi euro sono simili o addirittura uguali a quelli termoigrometrici per davis pro 2 che costano 180 euro?
Se si come si fa per averli?
Un saluto


Si, davis in particolare usa I sensirion, ora non so sulla vp2, purtroppo sono fuori per lavoro, ma dovrebbe montare il sht11 o il sht15, questi sono un poco piu coatosi, credo qualche decina di euro, il fatto.e che poi li montano su una basetta proprietaria ma se devi solo sostituire il sensore e' fattibile, tocca tribolare perche davis affoga la basetta con resina, ufficialmente per profezione ma ufficiosamente.....

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Titolo: Re: Sensori Professionali E Perchè...
paiaripe ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Molto interessante questo post....anche a me piace sperimentare nuove soluzioni....
Sarebbero compatibili con le Oregon scientific?


Non credo, se non ricordo male oregon monta dei sensori di temp a reaistenza, quindi con uscita analogica, questi sono sensori digitali
In pratica il principio e simile, ambedue variano la resistenza al variare della temperatura, ma uno manda un segnale con corrente variabile che deve essere interpretato dalla consolle, l'altro lo converte in un segnale digitale
Ciao

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Titolo: Re: Sensori Professionali E Perchè...
maxtux ha scritto: [Visualizza Messaggio]
il versiliese ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Fatemi capire:quei sensori che costano pochi euro sono simili o addirittura uguali a quelli termoigrometrici per davis pro 2 che costano 180 euro?
Se si come si fa per averli?
Un saluto


Si, davis in particolare usa I sensirion, ora non so sulla vp2, purtroppo sono fuori per lavoro, ma dovrebbe montare il sht11 o il sht15, questi sono un poco piu coatosi, credo qualche decina di euro, il fatto.e che poi li montano su una basetta proprietaria ma se devi solo sostituire il sensore e' fattibile, tocca tribolare perche davis affoga la basetta con resina, ufficialmente per profezione ma ufficiosamente.....


Sono rientrato ora e da una veloce ricerca mi pare proprio che la vp2 monti il sensirion sht11, un modello base della produzione sensirion
se fai una ricerca troverai una marea di link che spiegano che la procedura di sostituzione è fattibile, anzi, è possibile upgradarlo al sht15 che vanta certamente miglori prestazioni.
sht11 si trova sui 15 €
sht 15 sui 25/35 €
datasheet - http://www.sensirion.com/fileadmin/...atasheet_V5.pdf
ciao

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Titolo: Re: Sensori Professionali E Perchè...
il versiliese ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Fatemi capire:quei sensori che costano pochi euro sono simili o addirittura uguali a quelli termoigrometrici per davis pro 2 che costano 180 euro?
Se si come si fa per averli?
Un saluto


Allora, per maggiori info confermo che il sensore della vvp2 è il sht11, in teoria, in base alla versione e al periodo di costruzione della tua vp2 la scheda sensore dovrebbe apparire cosi:

termoigrometro_vp2

La piedinatura del sht11 e 15 sono le medesime, ovviamente fare il lavoro di sostituzione comporta la perfetta conoscenza delle procedure di dissaldatura/saldatura microcomponenti

Qualcuno addirittura è riuscito a creare un sensore "ex novo" in maniera artigianale completo di basetta e cavo di collegamento

http://www.weather-watch.com/smf/index.php?topic=60396.0

ciao

Ultima modifica di maxtux il Dom 21 Dic, 2014 23:55, modificato 1 volta in totale
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