#1 marvel Lun 07 Mar, 2011 00:00
Riapriamo questo topic che era stato temporaneamente sospeso dai moderatori a seguito di alcuni messaggi, inviati da parte di un nuovo utente, non rispettosi del regolamento.
Ora, chi volesse partecipare alla discussione, potrà tornare ad intervenire con l'accortezza di mantenere toni ed argomenti entro limiti civili e non offensivi, che rispettino il regolamento del forum.
Non rispettare le regole può comportare la cancellazione dei messaggi e la possibile sospensione/espulsione dal forum.
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Stavo cercando di aiutare mia moglie a trovare ispirazione per un articolo, da scrivere per un quotidiano, sulla donna, quando mi sono imbattuto in un sito antifemminista.
Per curiosità sono andato a vedere di che cosa si trattasse... e con una buona dose di pregiudizio l'ho subito giudicato un pessimo sito (anche adesso che l'ho visto, la mia opinione generale è rimasta la stessa) ma dopo aver scorso qualche articolo e visto qualche filmato... effettivamente qualche spunto di riflessione in più l'ho trovato (non utile certo per l'articolo di mia moglie).
Che la società occidentale, e in particolare quella americana, stia orientandosi piano piano nella direzione ad ispirazione femminista (più che verso una parità) è abbastanza noto, ma effettivamente questo sta avvenendo, come nella maggior parte delle volte, a discapito della parte opposta, quella che prima era "predominante", con un chiaro attacco alla mascolinità, all'essere maschio.
Cioè, quello che mi chiedo è:
è giusto che la sacrosanta parità dei sessi (in Italia siamo ancora ben lontani da questo obiettivo) debba avvenire tramite una mascolinizzazione della donna ed una ridicolizzazione dell'uomo e delle sue caratteristiche?
Si parla tanto di "crisi dell'uomo".. "non ci sono più gli uomini di una volta", ecc...
ma non sarà, forse, che la vera crisi la stia vivendo l'universo femminile che, invece di intraprendere un proprio cammino di maturazione e rivalutazione del ruolo femminile finalmente liberato grazie alla rivoluzione sessuale e alla parificazione dei diritti, lo stia invece rapidamente demolendo, appropriandosi ed appiattendosi su degli schemi originariamente maschili?
E non sarà che questa trasformazione, avvenuta anche tramite lo svilimento delle caratteristiche tipicamente maschili presenti nell'uomo, stia avendo dei contraccolpi sulla donna stessa che si ritrova, quindi, spaesata e priva di riferimenti?
A sentirle parlare, la maggioranza delle donne vogliono un compagno leale, dolce e collaborativo, ma poi sognano un macho alla Brad Pitt, ecc... noi uomini, da questo punto di vista, siamo molto più onesti... dichiariamo immediatamente quello che vogliamo!
Perfino la femminilità fisica/estetica, sempre più ostentata dalle donne stesse, risponde forse più a degli schemi di richiesta maschili, all'impatto visivo, al "tutto subito", piuttosto che alla sensibilità, sensualità ed eleganza femminile... tanto che alcune donne, sempre più spesso, si conciano ed agghindano come dei trans...
Sono stato sempre un assertore convinto dell'idea sacrosanta che uomo e donna debbano avere pari diritti, dignità ed opportunità, ci mancherebbe, ma credo anche che milioni di anni di evoluzione ci abbiano dato caratteristiche e ruoli che non possono essere spazzati via con un colpo di spugna. Sono caratteristiche essenziali ed indispensabili, spesso di complementarietà, di cui la coppia sente un bisogno intrinseco, e i cui non può e non deve fare a meno... pena la crisi!
Mi dispiace pensare che le prossime generazioni potrebbero incontrare delle crescenti difficoltà dovute a questa perdita di differenze e "ruoli" (non tanto nel fare, quanto nel contributo e fusione delle caratteristiche intrinseche di entrambi i generi alla completezza della coppia)... ma la speranza è che, come per tutti i grandi cambiamenti sociali, forse dopo un primo rimbalzo la società riesca a ritrovare un ragionevole equilibrio in un sano compromesso.
Come in tutte le cose... il buon senso è la cura giusta.
Il sito in questione è questo ... da prendere con le dovute distanze, sia chiaro.
PS(prossimo presidente USA una donna???)
PPS(prossimo presidente del consiglio in Italia una donna?)
PPPS(prossimo pontefice..  )
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Ultima modifica di marvel il Lun 07 Mar, 2011 16:53, modificato 2 volte in totale
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#2 mausnow Lun 07 Mar, 2011 09:59
Grazie Marvel poiché offri sempre ottimi spunti di riflessione: tra l'altro, forse si potrebbero ripristinare alcune delle discussioni "normali" che erano apparse in risposta al tuo topic...
Per quanto mi riguarda, considero l'universo femminile estremamente più evoluto del nostro, le donne posseggono una sensibilità ed intuito che noi ce lo sognamo, loro sono esseri multidimensionali, noi siamo "semplicemente" razionali e sequenziali e molto più lenti nell'elaborazione mentale (proprio perché non siamo in grado come loro a sfruttare le facoltà più nascoste del cervello, noi usiamo solo il 5% della parte razionale e siamo pure presuntuosi).
Noi, non essendo in grado di comprendere queste facoltà, non abbiamo trovato di meglio che reprimere il mondo femminile, e come racconta un triste passato, di attribuire certe facoltà a connotati satanici con tutte le conseguenze del caso.
Quindi dove sta il problema?
Semplice, a mio avviso: magari, nella non consapevolezza di questa loro bellezza dell'essere, le femministe per essere pari all'uomo hanno cercato di assomigliare a lui.
Auto-denigrandosi, aggiungo io.
E molti modelli femminili attuali continuano a cercare "l'essere maschio".
Semmai il processo doveva essere l'esatto opposto: era l'uomo che si doveva ingentilire e comprendere che aprendo il proprio cervellino ad altri "universi" in realtà potesse meglio evolversi.
Insomma, cercando di aprirsi e comprendere il mondo femminile non abbiamo altro che da guadagnarci, anziché essere solo fisicamente forti, brutti, pelosi e un po' eternamente infantili.  Mi sono fatto condizionare dalla Littizzetto!
(adesso qualcuno mi risponderà :parla per te!  )
Ciao Marvel e grazie ancora!
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#3 riccardodoc80 Lun 07 Mar, 2011 10:17
Grazie Marvel poiché offri sempre ottimi spunti di riflessione: tra l'altro, forse si potrebbero ripristinare alcune delle discussioni "normali" che erano apparse in risposta al tuo topic...
Non so a quali discussioni ti riferisci mausnow, ma il topic era stato chiuso proprio perchè un nuovo utente aveva esagerato con le parole che potevano risultare offensive verso qualcuno; non è il caso di Michele al quale ho mandato un mp con il suo precedente messaggio in modo che se vorrà lo può reinserire!
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#4 mausnow Lun 07 Mar, 2011 10:32
Grazie Marvel poiché offri sempre ottimi spunti di riflessione: tra l'altro, forse si potrebbero ripristinare alcune delle discussioni "normali" che erano apparse in risposta al tuo topic...
Non so a quali discussioni ti riferisci mausnow, ma il topic era stato chiuso proprio perchè un nuovo utente aveva esagerato con le parole che potevano risultare offensive verso qualcuno; non è il caso di Michele al quale ho mandato un mp con il suo precedente messaggio in modo che se vorrà lo può reinserire! 
Beh, se hai letto il mio messaggio mi pare evidente che non mi riferivo a quelli di quell'utente...
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#5 moetia Lun 07 Mar, 2011 13:20
 Buongiorno a tutti voi. Prima di tutto mi spiace ,( anche se approvo completamente),che, con la chiusura momentanea del topic,abbiamo smarrito alcune considerazioni interessanti tipo quella di (? ) forse Andrea (scusate non ricordo il suo nome)il quale lavora in un locale e dava il suo punto di vista del comportamento femminile.
Devo riconoscere che , da Francese, il mio arrivo nel vostro paese fu durissimo-Mi sembro di tuffarmi indietro secoli prima..e non me ne vogliate nel dirlo, ma trovai una situazione estrema (parlo di 18 anni fa) rispetto a quelle che conoscevo in giro per l'Europa avendo vissuto dalla Francia, alla Germania e altri paesi del nord Europa. Ma credo che forme "estreme" comportamentali siano quasi "necessarie" talvolta , per esternare un grido, un lamento , una contestazione.
Mi spiego con un esempio: le forme di femminismo e/o di emancipazione nel mio paese sono state di grande rilievo attorno agli anni 80. Sembrava che tutte le donne fossero femministe, e ogni piccolo dettaglio era la miccia perfetta e pronta ad infiammarsi. Le donne Francesi vestivano e si esprimevano in modo libero ma anche provocatorio. Nel mondo del lavoro le cose cambiarono molto velocemente, cosi come cambiarono i comportamenti nel cuore delle famiglie e nei rapporti inter personali. Ma fu tutto abbastanza complesso e difficile al tempo. Quando torno ora a casa inFrancia (e ci vado spesso) trovo una situazione molto più serena sotto questo profilo. E di conseguenza anche il governo Francese si è adeguato alle richieste generali per lo sviluppo culturale, politico ed economico : ossia parità lavorativa, organizzazione per il lavoro femminile dunque scuole o nidi per i bambini, e naturalmente presenza femminile in seno al governo. Trovo ora li meno "arroganza" nel mondo delle donne, meno "mascolinità" nel vestire ed esprimersi. Trovo in sunto che le ragazze Francesi e le donne in generale siano più dinamiche . sportive, curiose, divertenti e autonome.......... e trovo che qui le ragazze/donne siano troppo prese da cliché alla TV trash , che gode di grande stimolo .-( purtroppo,  per le ragazze Italiane. Quindi ha ragione sempre il ragazzo del locale (?) ANdrea? quando parla delle donne qui e ha ragione Marvel quando asserisce che
Citazione: "A sentirle parlare, la maggioranza delle donne vogliono un compagno leale, dolce e collaborativo, ma poi sognano un macho alla Brad Pitt, ecc... noi uomini, da questo punto di vista, siamo molto più onesti... dichiariamo immediatamente quello che vogliamo!
Perfino la femminilità fisica/estetica, sempre più ostentata dalle donne stesse, risponde forse più a degli schemi di richiesta maschili, all'impatto visivo, al "tutto subito", piuttosto che alla sensibilità, sensualità ed eleganza femminile... tanto che alcune donne, sempre più spesso, si conciano ed agghindano come dei trans...
Ma non penso che ci sarà "perdita di ruoli" ne confusione di ruoli ....penso che voi, persone consapevoli e colte, e genitori e/o futuri genitori sarete fondamentali per dare corpo a tutte le ovvie evoluzioni generali. Penso che darei fuoco ai vari canali grotteschi che danno qui l'idea della donna volgarotta, senza cervello ma che con l'aria da pseudo dura sembra più evoluta perché aggressiva (in apparenza) " e che pensa solo a fare l prove per il "grande fratello" o altro- E penso che la politica Italiana dia "apposto" questo tipo di "cibo" alle adolescenti per non responsabilizzarle o farle riflettere.
In ultimo aggiungo che essendo erborista di professione ho la fortuna di stare in mezzo a donne, ragazze ( e piu un mondo in mano alle donne come professione) e rimango piacevolmente colpita della loro determinazione, seppur siano abbastanza isolate rispetto ad altri mestieri. E li vedo e frequento donne cone le p..... ;)molto femminili, determinate e piene di risorse!
Per concludere direi che coloro che mi preoccupano adesso e su cui mi faccio molte domande sono le donne del Maghreb oggi! Chi sono veramente e cosa pensano ora? Come reagiranno e cosa sara di loro? Avete notato forse come in Libia, Algeria, di questo periodo non siano presenti ...ma dove sono? Perché avrebbero molto da dire ma li veramente , ci vorrà molto tempo perché si possano affermare ....
Ed infine mi piace il PPS di Marvel  (prossimo presidente consiglio una donna) ma perché no?
Tranquillo Marvel..le future generazioni ne incontreranno di difficoltà come le abbiamo incontrate noi d'altronde, e trovo sia giusto che sia cosi...e attraverso processi di sensibilità e difficoltà che le cose assumono il loro senso..ma non credo che saranno per perdita di differenze e ruoli...ma per altri problemi , forse ancora più grandi come difficoltà ambientali e territoriali ed altro che forse distrarranno tutti dal guardarsi troppo l'ombelico (come dicono in Francia) e darà un altra marcia a tutti noi
Scusate la lunghezza del mio post.....  con affetto per tutti voi... amici Italiani: figli di naviganti e di poeti  perché dico sempre che siete molto più forti e solidi di quanto non pensiate!
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#6 marvel Lun 07 Mar, 2011 18:13
Concordo sia con Mausnow che con Moetia su molti punti.
E' vero, e direi che è anche innegabile in generale, che le donne abbiano risorse che noi uomini nemmeno ci sogniamo (nella maggior parte dei casi).
Senza voler generalizzare troppo, però, trovo che la competizione/confronto uomo/donna vada evitata, per il bene di entrambi, perché da adito ad un'abitudine radicata e superficiale con cui si tende, troppo spesso, a semplificare fin troppo la questione... buttandola in caciara, con l'unico intento di svilire l'uno o l'altro e poi non affrontare concretamente questioni ben più importanti... un po' come la festa della donna, ridotta a pizzettate con le amiche e squallidi spogliarelli.
Infatti non si tratta di capire chi sia migliore o peggiore, a mio modo di vedere siamo tutti sulla stessa barca, e sia la coppia che la famiglia rappresentano (dovrebbero rappresentare) una squadra in cui ogni parte da ciò che di meglio ha da dare per il benessere condiviso.
Non si può fare a meno dell'uno o dell'altro.
La stessa cosa dovrebbe accadere nella società, dove l'uomo e la donna non dovrebbero competere come entità opposte, ma collaborare ad una migliore riuscita.
Dobbiamo metterci in testa che le differenze sono una ricchezza, vanno accettate e valorizzate.
In un passato nemmeno troppo lontano, valori e capacità quali la sensibilità e la capacità di essere empatiche, tipiche della donna, non venivano valorizzate, ma viste spesso come punti di debolezza, che facevano un tutt'uno con la minore forza fisica nel definire il genere femminile come "sesso debole".
L'emotività, sicuramente più variabile e dinamica nella donna che nell'uomo (generalizzando ancora), veniva vista come un difetto e non una virtù, mentre la rigidezza e la razionalità maschile venivano esaltate all'estremo.
Come dice Mausnow, l'uomo ha molto da imparare dalle donne da questo punto di vista.
Io non sto affatto criticando l'universo femminile, anzi... lo adoro sotto ogni suo aspetto, sto solo dicendo che il rischio che intravedo, e che è sotto gli occhi di tutti, è che forse l'attuale evoluzione/involuzione sociale e culturale stia conducendo la donna, e di conseguenza la coppia e la famiglia, sempre di più su un binario morto, un ramo che rischia sempre più spesso di seccarsi.
A discapito delle apparenze, infatti, che vedono la donna sempre più libera di scegliere come vivere e cosa fare nella propria vita (e ripeto, come è giusto che sia), mi sembra di scorgere un appiattimento di caratteristiche di genere, sempre di più verso quelle di tipo maschile anche nelle donne.
Donne spinte a rincorrere la carriera ad ogni costo, donne smaliziate e materialiste, donne senza progetti di vita, prive di romanticismo che, come diceva Michele, si ritrovano a vivere situazioni che prima erano solo una triste realtà maschile, le nottate a tirare tardi senza meta, in discoteca alla ricerca dello sballo, con le ubriacature le droghe, i rapporti occasionali, i "viaggi sessuali", ecc.
Insomma, il tanto auspicato contributo femminile nella trasformazione da una società maschilista verso una società equa e paritaria, non mi sembra stia avvenendo con un apporto di valori femminili, in grado di rendere più umana la società, quanto piuttosto attraverso l'estensione del modello comportamentale maschile, più primitivo, rude, arrogante, squallido e materialista, anche alla donna.
E' questo quello che vogliamo?
E' questo quello che vogliono le donne?
E' l'unica strada percorribile?
La mia idea è che, come minimo, questa trasformazione porterà entro poche generazione alla perdita della famiglia come nucleo primario della nostra società e fulcro di formazione dell'individuo.
Non è un caso che i matrimoni siano diminuiti drasticamente, che le convivenze siano aumentate altrettanto rapidamente, che 1 matrimonio su 4 finisca con il divorzio (in Italia, mentre in America 1 su 2).
Non considerando poi il grande numero di coppie conviventi che si separano e di cui non si ha notizia.
Le coppie, che abbiano deciso di sposarsi o di convivere, durano sempre di meno, si dividono e spesso non riformano nuclei stabili, pur avendo generato figli.
Sarà che ora finalmente le donne sono libere di cambiare pagina anche dopo il fallimento di un rapporto, e potendosi rifare una vita senza essere additate, mentre un tempo questo era impensabile?
Le distanze tra uomo e donna sono aumentate?
L'uomo è sempre più mammone e debole, mentre la donna è più consapevole di se e desiderosa di realizzarsi lavorativamente senza "sacrificarsi" per marito e famiglia?
O forse è la donna stessa ad essere sempre più viziata, esigente ed intransigente?
La donna non trova più l'uomo forte ed in grado di supportarla?
L'uomo non trova più nella donna la realizzazione del suo lato più sentimentale e romantico?
L'uomo viene educato dalle mamme ad essere sempre meno maturo ed indipendente e, quindi, la donna non trova più come riferimento un padre che la sappia guidare verso una maturazione di se e delle proprie aspirazioni?
Idem per l'uomo?
Sono quasi certo che la società, così come la conosciamo noi oggi (già molto diversa rispetto a quella dei nostri padri) tra 20 anni sarà completamente cambiata.
Mi auspicherei invece una svolta verso l'esaltazione dei valori originali femminili quali sensibilità, cooperazione, umanità, intelligenza emotiva, tolleranza, anche verso il mondo maschile, piuttosto che una deriva verso la "mascolinizzazione" della donna.
E allo stesso tempo mi auguro una nuova spinta alla valorizzazione delle differenze tra i sessi, intesa come complementarietà, indispensabile per un cammino collaborativo nell'interesse di una realizzazione reciproca e non nella competizione tra individui intenti a limitarsi e superarsi l'un l'altro.
Ma ora che le religioni non hanno più alcun appeal, chi sarà in grado di suggerire nuovi percorsi virtuosi?
Ricordiamoci che il Dio denaro, onnipresente e quasi "monoteistica divinità dei nostri tempi", è nemico della coppia, e perfino della famiglia.
I single e le coppie separate consumano di più, e tutto il mondo consumistico tende a spingere perché ognuno di noi voglia e possa fare e consumare sempre di più... le regole, le tendenze e le abitudini, ormai, le indica solo il mercato.
Sarà un caso, quindi...?
PS(qualcuno di voi ha la mia stessa sensazione, cioè quella di vedere la propria coppia, rispetto agli altri, come un'oasi in un deserto in disfacimento?)
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Ultima modifica di marvel il Mar 08 Mar, 2011 14:40, modificato 2 volte in totale
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#7 and1966 Lun 07 Mar, 2011 19:33
Mi piacciono molto certe considerazioni di Marvel, sopratutto quelle ultime sulla coppia "nemica del consumismo". In effetti, chi ha un progetto comune, ed ancor piu chi ha la fortuna di avere figli, deve giocoforza fare delle considerazioni all' insegna della parsimonia (ovviamente nel caso entrambi avessero q.b. di materia grigia in zucca ....), cosa che sottrae "risorse" al consumo immediato, tanto svanverato ed esaltato dal moderno concetto di "vita sociale".
Quanto ai dubbi di Moetia sulle donne del Maghreb, per quello che posso dirti io, ti garantisco che c'è un fermento esplosivo volto alle conquiste agognate, colà, dettato anche da condizioni oggettivamente difficili. Ma uno dei piu' begli aspetti del genere umano, é che proprio nelle situazioni piu' impegnative la psiche umana riesce a liberarsi degli orpelli inutili per dare il meglio di se' allo scopo di raggiungere l' obiettivo!  Ci sono da tempo fior di laureate coltissime (in Algeria ad esempio ormai da tempo danno la paga ai colleghi maschi anche in percentuale), in questi paesi, che avanzano già alla grande nel sistema lavorativo degli stessi, proprio perchè è comunque impossibile fare a meno delle innate qualità femminili se si vuole una società competitiva!!!
Ed infine, consentitemi, in questo contesto, di fare un immenso elogio alle donne del pre-femminismo sessantottino, quelle della generazione della mia mamma e delle mie nonne, donne che, in condizioni anch' esse non semplici, hanno tuttavia saputo dare grandi contributi alla crescita globale del ns sistema: non credo di dire un' eresia quando affermo che i primi concreti contributi all' alfabetizzazione nel contesto delle famiglie rurali li abbiano dati proprio loro (io parlo per il mio caso, con nonne, zie e mamma che all' epoca della loro gioventù spesso hanno svolto lavori come donne alla pari presso famiglie abbienti e colte, riuscendo a permearsi di un certo livello di conoscenza che, per cause di forza maggiore non potevano conseguire attraverso un regolare percorso scolastico, spessissimo frustrato da oggettive carenze economiche delle famiglie  ).
E ripenso spesso al caso della mia nonna paterna, il "Generale", come la chiamavamo in famiglia, che, giovane mamma di 4 figli (a 28 anni), si era ritrovata a gestire nell' immediato dopoguerra la grande famiglia allargata (fratelli del nonno piu' giovani con relative famiglie), con piglio autorevole, ma non autoritario, e nel profondo rispetto anche da parte dei piu' scavezzacollo (che, obtorto collo, erano comunque sempre messi in riga). Il tutto data la necessità del nonno e dei fratelli (ma anche figli tra cui, giovanissimo, mio padre appena sedicenne) di migrare via via nel tempo dove c'era lavoro.
Un monumento a perenne ricordo, per tutte quelle donne!
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del Colle Eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
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#8 burjan Lun 07 Mar, 2011 19:57
Che dire... sono d'accordo con tutti, anche con Marvel, il cui discorso non fa una piega.
Ad integrazione, però, e non a modifica (ci tengo a dirlo) delle sue considerazioni, vorrei però ricordare che la cronaca e l'esperienza della vita di noi tutti ci mettono ancora oggi a contatto, ogni giorno, con l'universo arcaico della sottomissione femminile.
La parità formale e sostanziale fra i sessi continua in tanti pezzi della società ad essere negata. I casi più numerosi e sconvolgenti di violenza sessuale avvengono tra le mura domestiche. Nell'accesso ai posti di qualifica dirigenziale o comunque manageriale le donne italiane continuano ad essere sottorappresentate. Per tacere del numero vergognoso di donne maltrattate, violentate o uccise, che riempiono quotidianamente la cronaca. La collaborazione domestica dei maschi italiani continua ad essere mediamente pari a zero ed a rappresentare un enorme ostacolo al pieno dispiegamento delle energie produttive nazionali (da qualche parte ho letto che 'sto vezzo ci costa fino a sei punti di PIL ogni anno).
Tutto vero, tutto giusto: siamo diversi, coltiviamo la nostra diversità come un valore.
Ma ci sono ancora grandi battaglie di parità, eguaglianza e rispetto da combattere.
Non dimentichiamolo mai.
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#9 moetia Lun 07 Mar, 2011 20:39
Citazione: Quanto ai dubbi di Moetia sulle donne del Maghreb, per quello che posso dirti io, ti garantisco che c'è un fermento esplosivo volto alle conquiste agognate, colà, dettato anche da condizioni oggettivamente difficili. Ma uno dei piu' begli aspetti del genere umano, é che proprio nelle situazioni piu' impegnative la psiche umana riesce a liberarsi degli orpelli inutili per dare il meglio di se' allo scopo di raggiungere l' obiettivo! Ci sono da tempo fior di laureate coltissime (in Algeria ad esempio ormai da tempo danno la paga ai colleghi maschi anche in percentuale), in questi paesi, che avanzano già alla grande nel sistema lavorativo degli stessi, proprio perchè è comunque impossibile fare a meno delle innate qualità femminili se si vuole una società competitiva!!!
Piccola precisazione per And66: le mie cugine so chiamano Shain, Mandana e Kian.....la mia amica d'infanzia nei tempi si chiama Naima.......questo perché siamo un paese di colonialisti e che le mie sorelle e cugine si sono sposate qui e li Spagnoli, Iraniani, Marocchini e Afgani.....ecco perché sono in realtà spaventata...non per le loro eventuali incapacità... anzi...ma mi chiedo...chi le difenderà???? e poi seppur conoscendo bene il Maghreb sono lontana dall'Algeria e dalla Libia e li sono realtà crude per le donne!!! Buona serata a tutti e grazie dei belle riflessioni che fate.... 
PS premesso che l'accenno al colonialismo non è detto con vanto..........tutto l'opposto piuttosto!
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#11 zerogradi Mar 08 Mar, 2011 16:27
Poi non ditemi che tiro fuori sempre la religione...ma dietro a tutto ciò c'è anche (e spesso) questo...
W le donne!!
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#12 Fili Mar 08 Mar, 2011 16:43
W le donne!!
mai come oggi contesto questa tua affermazione all'n-esima potenza
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#13 zerogradi Mer 09 Mar, 2011 10:55
Se ognuno guardasse oltre il sesso non ci sarebbero problemi.
Io non distinguo donna e uomo, vedo ognuno come una persona, capace di lavorare, pensare, esprimere le proprie opinioni, lottare e vivere. Ognuno con gli stessi identici diritti e possibilità dell'altro.
Chi si pone tanti problemi sulla dispratità tra uomo e donna, secondo me o è femminista o è maschilista...
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#14 zerogradi Mer 09 Mar, 2011 11:01
Sono stato sempre un assertore convinto dell'idea sacrosanta che uomo e donna debbano avere pari diritti, dignità ed opportunità, ci mancherebbe, ma [b]credo anche che milioni di anni di evoluzione ci abbiano dato caratteristiche e ruoli che non possono essere spazzati via con un colpo di spugna. Sono caratteristiche essenziali ed indispensabili, spesso di complementarietà, di cui la coppia sente un bisogno intrinseco, e i cui non può e non deve fare a meno... pena la crisi!
Mi dispiace pensare che le prossime generazioni potrebbero incontrare delle crescenti difficoltà dovute a questa perdita di differenze e "ruoli".
Quali ruoli???
Quale crisi???
Io non mi sentirei in crisi se dovessi stare a casa a fare il padre, con la mia ragazza a lavorare...
I ruoli non esistono, è questo il problema.
Sotto sotto c'è un grande maschilismo in quello che dici.
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#15 andrea75 Mer 09 Mar, 2011 11:02
Se ognuno guardasse oltre il sesso non ci sarebbero problemi.
Io non distinguo donna e uomo, vedo ognuno come una persona, capace di lavorare, pensare, esprimere le proprie opinioni, lottare e vivere. Ognuno con gli stessi identici diritti e possibilità dell'altro.
Chi si pone tanti problemi sulla dispratità tra uomo e donna, secondo me o è femminista o è maschilista...
Sono pienamente daccordo... mi sembra che tutto si possa riassumere con questo messaggio, senza aggiungere chissà quali paroloni od esempi. Se ci si fermasse a questo, sarebbe già un grosso passo in avanti, in tutti i campi...
Ma purtroppo sappiamo bene quanto ancora ce ne sia di strada da fare....
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