Non metto certo in dubbio la valenza e la competenza dei centri di elaborazione GFS... tuttavia margini di miglioramento ce ne sono.
Diciamo che le GFS a media/lunga scadenza continuerò ad osservarle per "dovere" di meteo-appassionato... però mai dipenderò dalle loro incerte ed effimere sentenze. Non bastasse questo, spesso provano ad insinuarsi nella scala locale da troppo tempo prima (es. le isoterme "strette" che cambiano da run in run quando basterebbe un'indicazione di massima), e i risultati (personalmente!) non li ritengo soddisfacenti.
Preferisco allora un onesto modello magari più generico, che non vada oltre le 120h (anche troppe!) e che le deduzioni "locali" siano fatte dai meteoman del posto.
Oppure, cambiamo chiave di lettura: dato che le carte sono il frutto di complessissime operazioni matematiche che inevitabilmente, ora dopo ora, subiscono continue variazioni nei risultati proprio perché intervengono parametri sempre nuovi, allora suggerirei di osservare i run ovviamente sempre con grande attenzione, ma anche con un maggior "distacco emotivo" e dando più fiducia alla propria esperienza ed al proprio intuito (della serie: probabilmente sbaglierò la previsione, ma almeno ho provato a ragionarci su).
Altrimenti il rischio è che si diventi solo "lettori" di GFS... e allora che servono più i meteoman?
Scusate il... romanticismo!