La presenza di nuclei di condensazione può influire, ma non a livello del suolo. Una maggiore concentrazione di inquinanti a livello di particolato è già stata indicata, negli anni '80, dall'Università di Macerata, come possibile causa dell'aumento delle piogge a livello della media collina e del calo in pianura e in montagna. Ma lì si parlava di un concetto di tipo orizzontale, a livello di strati, non verticale sopra una data zona.
In realtà, la ridotta piovosità sul Folignate rispetto ad altre zone dell'Umbria non è certo un fatto nuovo, per quanto riguarda la pianura è anzi la normalità; i rilievi sono entrati in sofferenza a causa della meridianizzazione delle correnti, che rende più difficoltoso l'ingresso delle correnti da W-NW, le uniche in grado di entrare di forza nel "sacco" della Valle Umbra orientale e della Valle del Topino. Se ci fai caso, nel versante tirrenico siamo sempre fra gli ultimi ad essere raggiunti dalle perturbazioni.
E' vero, quest'anno stiamo meglio relativamente ad altri, ma non dimentichiamo che alle nostre falde attinge buona parte del resto dell'Umbria e che veniamo da un 2006 ancor più disastroso.
Detto ciò, quindi, tranquillizzati, Dragon: la chiusura del sansificio ci ha solo liberati da una puzza orrenda.