articolo interessante..
http://notizie.alice.it/economia/bu...?pmk=hpppstr1_7
L’attenzione per le previsioni atmosferiche è in continua crescita, al punto da rappresentare un business ormai decisamente lucrativo.
Una testimonianza si è avuta anche di recente, quando il Weather Channel è passato dalla Landmark Communications alla Nbc Universal per una cifra considerevole, che si rumoreggia pari a 3.5 miliardi di dollari. La Rete dal canto suo sta producendo a ciclo continuo siti internet che forniscono previsioni, più o meno azzeccate, sul clima attuale e futuro.
Per l’economia, quanto per gli individui, ottenere informazioni attendibili è il miglior modo per mitigare gli effetti del brutto – o pessimo - tempo. Possono servire, ad esempio, a decidere consistenti investimenti, come la copertura di 5.200 metri quadri sul centrale di Wimbledon. Spendere 33 milioni di euro per un tetto per gli organizzatore è sempre meglio che pagare i costosi rimborsi richiesti per la sospensione delle partite in caso di maltempo.
Il business delle previsioni atmosferiche però va ben oltre. La meteorologia, che tanto può incidere sulla gestione aziendale delle imprese di tutti i settori, ha meritato una propria definizione tra le variabili di rischio: il weather risk. Per gestirlo sono stati creati i derivati meteorologici – o weather derivatives -, dei prodotti finanziari ad hoc in grado di controllare l’incidenza economica della variazione dei fattori climatici.
Lanciati nel 1997 da Enron, i weather derivatives stanno diventando sempre più popolari. Il valore dei contratti, dopo un piccolo calo nel 2007, hanno raggiunto a marzo un valore di circa 32 miliardi di dollari.
La maggior parte dei derivati meteorologi sono basati sulla temperatura. Le prime a farvi ricorso sono state le grandi compagnie energetiche, i cui profitti sono strettamente legati all’andamento del clima.
Anche per gli individui ci possono essere dei vantaggi. La società WeatherBill vanta un payoff che è tutto un programma: “Get Paid for Bad Weather”, ovvero “vieni pagato per il cattivo tempo”. In giugno una compagnia aerea, la Priceline, si è avvalsa dei servizi di WeatherBill per risarcire i vacanzieri flagellati dal maltempo. Un’offerta simile si potrebbe in futuro trovare in molti altri pacchetti turistici.
La pioggia continuerà a scendere, ma le soluzioni per indorare la pillola non mancano.
ciao a tutti
Luca