Siamo qui ad analizzare con un doveroso topic dedicato l'evoluzione meteorologica di questo fine settimana. Fine settimana che, guardando il calendario, dovrebbe esser caratterizzato da intere giornate trascorse al mare o sui monti a far scampagnate. Invece sarà tutt'altro, i marini e i montani se ne staranno probabilmente in casa a guardare il secondo weekend brutto di questo Giugno 2009.
Iniziamo con i fatti: stiamo vivendo una fase abbastanza calda dovuta all'espansione dell'anticiclone delle Azzorre sul territorio Italico ed al contemporaneo contributo umido africano, seppur smorzato da GPT non particolarmente elevati.
Una fase calda che avrà ancora un paio di giorni in cui cantare il suo splendore... poi lo scenario meteorologico cambierà e lo farà radicalmente!!!
Un nucleo di aria fredda si approssimerà alla nostra Penisola tra la giornata di Venerdì e di Domenica causando rinforzo dei venti settentrionali e l'associato notevole calo termico stimabile in circa 8°C per quanto riguarda il centro Italia.
Notare la differenza tra oggi:

E Domenica:

Un raffreddamento così corposo del comparto mediterraneo causerà ovviamente conseguenze precipitative da tenere strettamente sott'occhio. La bolla di aria caldo/umida formatasi in questi ultimi 7 giorni di HP staziona ormai con forza nelle nostre valli e nelle nostre pianure, aumentando la propria forza nelle zone pre-alpine e pre-appenniniche.
Saranno proprio queste le aree da tenere sotto maggiore attenzione per la possibile genesi di fenomeni violenti: si parlava ieri di possibili trombe d'aria o (detta da me) autentici tornado nelle lande padane. Ricordiamo che fenomeni di questo tipo sono tutt'altro che inconsueti in Veneto ed Emilia e, a mio avviso, la possibilità di realizzazione nel prossimo fine settimana è abbastanza elevata.
Se ne accorge anche GFS che nonostante sia un GM individua bene il nucleo precipitativo tra la notte di Venerdì e la mattina di Sabato tra le Alpi e la Pianura Padano-Veneta, con le modalità descritte me ieri che vedono temporali sulla PP alimentati dai downbrust dei temporali pomeridiani alpini.


E' una dinamica questa un pò complessa ma che sta spesso alla base dei più violenti temporali registrati in Italia proprio perchè si tratta di fenomeni sviluppatisi di notte quando il tasso di umidità raggiunge i valori più alti delle giornate.
Per quanto riguarda il Centro Italia invece direi di prestare particolare attenzione alla giornata di Sabato quando il fronte freddo giungerà seppur spompato pure alle nostre latitudini... ecco come GFS vede lo sviluppo della giornata:

Ovvio che è impossibile determinare gli accumuli precipitativi di una simile destabilizzazione del tempo, a mio avviso per esempio gli amici Appenninici passeranno la nottata tra venerdì e sabato sotto forti raffiche di vento e sotto i primi temporali regionali. A seguire zona Tifernate e probabilmente perugina.
Volevo parlare anche della Domenica che sembra preannunciarsi migliore del previsto, purtroppo però il tempo a mia disposizione è finito e mi tocca tornare a far qualcosa prima che mi licenzino.... ci aggiorneremo comunque più tardi, nel frattempo il dibattito è ovviamente apertissimo!!


