Intanto noi siamo dovuti tornare, volenti o nolenti, a guardare i modelli ... (naturalmente non possiamo ignorarli o farne a meno) e, come ci aspettavamo, gli spaghi hanno ricominciato a fare le montagne russe.
La questione, come da molti giustamente chiesto, è:
perché quest'anno c'è un'assoluta incongruenza a distanza di 6 ore tra un run e l'altro, spaghi che si impennano tutti più o meno uniti, e nel run successivo calma piatta o impennata opposta?
Pigi fa notare che 3 anni fa non vi erano variazioni così importanti e non così a ridosso dell'evento.
Effettivamente nell'ultimo periodo c'è stato un peggioramento notevole della qualità delle previsioni ma questo naturalmente non è ascrivibile ad un peggioramento degli algoritmi dei modelli ma in qualche modo ha a che fare con il tentativo di aumentare la definizione delle previsioni, con il risultato di avere previsioni un po' più precise in situazioni di facile individuazione ed errori madornali in situazioni difficili, dove gli errori, vuoi dovuti all'imprecisione dei dati in ingresso, vuoi per i problemi di approssimazione orografica o per semplificazione algoritmica, l'errore va amplificandosi a dismisure.
Ma nel caso appena trascorso, e in tutto quest'inverno così particolare, la tipologia di errore è facilmente individuabile.
Raramente e per brevi periodi abbiamo visto spaghi molto aperti (nel breve e medio), eppure le variazioni di run in run del fascio di spaghi erano notevoli. Questo è sintomo chiaro che il male che affligge i modelli attualmente non è tanto dovuto alle imprecisioni dei dati rilevati ed inseriti, altrimenti avremmo avuto spaghi molto aperti, piuttosto ad errori insiti nell'algoritmo di base, forse cresciuto in periodi di circolazione "standard" e quindi troppo abituato (come da molti ipotizzato) a funzionare bene con zonale,
HP e situazioni poco votate alla meridianità e all'antizonalità.
Non è un caso che i modelli si siano sviluppati e siano cresciuti proprio negli ultimi 2 decenni, e non è certo un caso che noi ci lamentiamo della mancanza dei bei vecchi inverni da almeno 20 anni.
Quest'anno abbiamo avuto un
VP che non ha mai preso vigore, è mancata completamente la zonalità, sono rispuntate figure bariche che latitavano da diverso tempo (
HP russo) e abbiamo una stratosfera in QBO-, con
VPS debole e reattivo, che è stato capace di produrre un enorme split con un riscaldamento di tipo Minor!
Insomma, una circolazione particolarmente imprevedibile.
Inoltre l'antizonalità sembra voler essere il leit-motiv del prossimo futuro, e questo non renderà certo la vita facile ai modelli. 8))