Mmmh, torono dopo tanto tempo sul forum, e trovo un argomento che mi interessa...
Come è già stato fatto notare da qualcuno parlare del clima dell'Umbria è come disquisire sul sesso degli angeli, però voglio comunque dire la mia.
Premesso che le aree appenniniche hanno un clima di tipo montano (variante appenninica), non mi sento di dire che le altre zone, che esse siano di pianura o di collina siano caratterizzate da un clima "continentale". I climi continentali sono altri (e io, purtroppo, mi ci trovo proprio in mezzo).
Da agronomo poi vendutosi all'economia (dello sviluppo però

) non posso non portare il discorso sul piano botanico.
Innanzi tutto chi dice che in Umbria non c'è la macchia mediterranea semplicemente non sa di cosa parla (senza offesa, eh...). Nell'immaginario collettivo la "macchia mediterranea" è associata con le distese quasi desertiche della Sicilia o della Spagna meridionale: ecco quella è una forma degradata della stessa, che nelle zone particolarmente siccitose prende piede dopo l'intervento dell'uomo. Tutto il Mediterraneo una volta era coperto da fitte foreste che, una volta tagliate, non trovano le condizoni di poter ricrescere e vanno a formare quello che nel "gergo" tecnico di dice gariga (ce ne sono pure in Umbria comunque, nei pendii calcarei e/o rocciosi tipo Sasso di Pale).
In Umbria sono invece ancora presenti lembi della foresta mediterranea primaria (la cosidetta macchia alta), quella costituita da
leccio(Quercus Ilex),
pino d'Aleppo (Pinus Halepensis, ci sarebbe poi da parlare di questa pianta e dei legami che l'Umbria ha con Israele... la prox volta!) e
corbezzolo o cerasa marina (Arbutus Unedo), che ricopre vaste zone della nostra regione: Monte Subasio, Sassovivo a Foligno, Monteluco, zona ternana.
Io ovviamente parlo per la mia zona di orgine, Foligno, che è quella che conosco meglio. Poi è ovvio che basta andare a Nocera Umbra per trovare (specie in inverno) situazioni molto differenti. L'umbria è bella anche per questo!!!
Non solo, in Umbria (diciamo da Perugia in giù, effettivamente l'Alta Valtiberina ha un clima più continentale rispetto alle altre zone) sono presenti quasi tutte (mancano solo sughera e carrubo) le specie caratteristiche della vegetazione mediterranea oltre a quelle già citate:
Erica arborea (detta "scopo", se ne trovano molti esemplari nella zona di Bettona)
Euphorbia Characias(molto comune nella zona di Foligno e pure alla Rocca di Spoleto)
Lentisco(Pistacia Lentiscus): alberello inconfondible molto comune sui Martani e nelle aree meridionali della regione (famoso in perché in Grecia se ne ricava il mastice)
Terebinto(Pistacia Therebintus), altro arbusto tipico della Macchia mediterranea, simile al lentisco (ma contrariamente ad esso deciduo), imparentato con il pistacchio, tant'è che in Sicilia si usa come portainnesto. Intorno a Foligno sta ovunque.
Alloro (Laurus Nobilis): questo lo conoscete tutti no???
Rosmarino (Rosmarinum Officinalis): altra pianta-simbolo della macchia. Ne ho visti parecchi esemplari allo stato selvatico a Pale e Spello.
Mirto(Myrtus Communis): anche questo non ha bisogno di presentazioni. E' comune nella parte meridionale della regione, dove i terreni sono più acidi. Non ama le rupi calcaree del resto della regione (però a casa mia a Colle San Lorenzo cresce rigoglioso ;-))
Tutti i tipi di
cisti(Piante che assomigliano alla salvia e che producono bellissimi fiori bianchi o porpora dai petali che sembrano "sgualciti")
Capperi(Capparis Spinosa): anche questi li conoscete tutti. Basta farsi una passeggiata ai Canapè a Foligno per vederne a non finire...
Ginepro Rosso (Juniperus Oxycedrus), il ginepro con le bacche rosse! Quello con le bacche blu (Juniperus Communis) è invece comune pure in Canada!
Flirrea o ilatro (Phyllirea Latifolia e Angustifolia)
Le ginestre (Cytisus Scoparius e SPartium Junceum)
Il Pungitopo (Ruscus Aculeatus)
Il timo selvatico (Thymus Communis), anche questo è tipico delle nostre zone. A Foligno viene spesso chiamato (erroneamente) "serpullu", creando confusione con un'altra specie di Timo (Thymus Serpillum). La pasta con il timo selvatico, pomodoro, guanciale e pecorino è una delle regaioni per cui vale la pena vivere
Caprifoglio mediterraneo (Lonicera Implexa), anche questo lo conoscete tutti
Poi ci sono pure due specie forestali molto famose: lo
spaccasassio bagolaro (Celtis Australis) e l'
orniello (Fraxinus Ornus) e potrei continuare...
Tra le specie introdotte (da tempo immemore e che si sono ambientate benissimo) ci sono invece:
L'olivo (Olea Europaea): uno dei simboli dei paesaggi umbri, da circa 2500 anni...
L'oleandro (Nerium Oleander): che fa bella mostra in tutti i giardini che si rispettino. A Mantova (dove sto recluso) l'anno scorso, per esempio, sono morti tutti. Cosa che in Umbria non accade, anzi c'è il vicino mio di casa che ce ne ha uno grande come una quercia...
Il pino da pinoli (Pinus Pinea): questo è introdotto in TUTTA Italia. I romani lo videro in Spagna e se lo portarono a Roma...
CIpresso italico (Cupressus Sempervirens): altro simbolo dell'Italia. Pure lui importato (sembra dagli etruschi) dal suo areale originale (Grecia e Medio Oriente)
Agave (Agave Americana) e Fico d'India (Opuntia Ficus Indica): portati dai conquistadores dal Messico (dove sono simboli nazionali) si sono inselvatichiti in tutto il Mediterraneo. Sebbene l'Umbria non sia ai livelli della Sicilia, entrambe le specie sono presenti sui pendii più aridi ed esposti a Sud. Mi viene in mente la rupe di Orvieto, la dorsale da Assisi a Spoleto (a Trevi c'è pure un nome dialettale per le agavi, ora non lo ricordo ma ha a che fare con "scarzalocchi" o qualcosa del genere!)
Ovviamente potrei continuare. Non sto dicendo che l'Umbria abbia lo stesso clima di Pantelleria, ma certamente non si puà ignorare il fatto che l'influeza mediterranea ci sia e sia forte. Inoltre è sbagliato pensare al clima mediterraneo come un "blocco" unico. Come per altri climi ci sono delle "sfumature". La siccità estiva, tratto tipico del clima mediterraneo, per esempio si aciusce da Nord verso Sud fino a sfociare nel clima desertico della Libia. COsì pure la severità (sempre molto relativa) degli inverni. Uno studioso Spagnolo, mi sembra un certo Rivas-Martinez (non sono sicuro), dovrebbe aver "classificato" le varie sfumature del clima mediterraneo.
Infine, secondo la classificazione di Koppen, il clima mediterraneo è quello di tipo (classificazione piuttosto "larga") Csa dove:
C= il mese più freddo ha una temperatura media inferiore a 18°, ma superiore a -3°C. La temperatura media del mese più caldo è superiore a 10°C (mi sembra che qui ci rientriamo)
s= stagione asciutta in estate (in almeno due mesi estivi le precipitazioni in mm sono inferiori al doppio della temperatura media)
a= estate molto calda, media del mese più caldo superiore a 22°C
Mi sembra che molte località umbre rientrino nella classificazione...
Alcuni autori italiani deifniscono a clima mediterraneo le località con siccità estiva per almeno due mesi, temperatura media annuale superiore a 14°C, temperatura media del mese più freddo superiore a 5°C ed escursione termina annuale inferiore a 22°C.
Però a me non piacciono queste classificiazioni fatte a tavolino. L'osservazione di madre natura è un metodo molto più affidabile
