A parte questo ma poi tutto dipende dagli effetti del fronte freddo in transito tra giovedì 10 e venerdì 11 marzo, se andrà in cut off italico potrà impedire l'aggancio da parte della
LP basso atlantica da parte del secondo fronte freddo nord atlantico.
Quini a metà marzo è possibile sia la rodanata come mostrato ieri sera dallo z18 sia una mega libecciata come mostra oggi lo z06. Con l'
HP atlantico probabilmente in forma per tutto marzo ci si può attendere di tutto.

.....l'unica cosa è certa è che alle alte latitudini c'è ancora troppo freddo che per essere smaltito ha bisogno di ulteriori scambi meridiani nelle prossime settimane. Questo non vuol dire che qualche colata tardiva ci becchi in pieno, ma che forse per la primavera (intesa come temperature più miti senza colpi di coda invernali) bisognerà aspettare ancora.......

Mo', tutto sto bisogno non è che sia così impellente...
Diciamo che, come natura vuole, il maggior irraggiamento solare alle medie latitudini sta cominciando a produrre i suoi effetti sulla struttura atmosferica. In questa fase i forcing atmosferici traggono nuova linfa ed energia dalle differenze termiche, non solo dovute alla latitudine (le cui differenze, comunque, tendono ad attenuarsi solo in tarda primavera) quanto alle crescenti differenze longitudinali. Gli oceani sono inerzialmente stabili, le terre emerse no.
Ed ecco che la JS del fronte polare subisce frenate ed accelerazioni in risposta alla crescente disomogeneità termica, e quindi barica, longitudinale. La conseguenza si esprime con un'accentuazione conseguenziale, ad opera delle stesse JS, dei flussi meridiani con alimentazione in tal senso delle
HP dinamiche di blocco, e celle altopressorie via via più nordiche.
Viene da se che queste configurazioni porteranno mano a mano ad una redistribuzione di calore/freddo sull'emisfero.