Dopo quasi una settimana di utilizzo posso dire  che iCloud è davvero una comodità straordinaria... va un attimino imparato ad usare ma una volta fatto non si prescinde più dal suo utilizzo.

Avere costantemente sincronizzati contatti, impegni, note e browser web è una gran cosa.

In particolare ultimamente sto sfruttando molto la possibilità di avere sincronizzati sempre i preferiti e gli "elenchi lettura" di Safari: se ad esempio sto leggendo un'articolo sul computer di casa e devo uscire non faccio altro che aggiungerlo all'elenco lettura e quando sono in giro posso comodamente continuare a leggerlo dall'iPhone, il tutto con due click. Idem viceversa... se sto leggendo qualcosa dall'iPhone e non ho tempo per finire basta che lo inserisco nell'elenco lettura e me lo ritrovo all'istante pure in Safari del Mac. Utile, utile, utile che quasi già non posso più farne a meno  

Secondo me, e lo dico da utente Apple, si sta esagerando... tutte ste sincronizzazioni, piano piano diventiamo schiavi della tecnologia così!

Mi va bene che le cose siano comode, ma qui si scende nella paranoia tecnologica!      

Fili ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Secondo me, e lo dico da utente Apple, si sta esagerando... tutte ste sincronizzazioni, piano piano diventiamo schiavi della tecnologia così!

Mi va bene che le cose siano comode, ma qui si scende nella paranoia tecnologica!      

Beh non è di certo per le sincronizzazioni che diventeremo schiavi della tecnologia su    

Poranese457 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Fili ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Secondo me, e lo dico da utente Apple, si sta esagerando... tutte ste sincronizzazioni, piano piano diventiamo schiavi della tecnologia così!

Mi va bene che le cose siano comode, ma qui si scende nella paranoia tecnologica!      

Beh non è di certo per le sincronizzazioni che diventeremo schiavi della tecnologia su    

certamente no, ma è il modo di ragionare del "non ne posso più fare a meno" , sono dell'idea che un po' di moderazione serva su tutte le cose...anche su questa!  

W i Post-it!!!   

Fili ha scritto: [Visualizza Messaggio]

certamente no, ma è il modo di ragionare del "non ne posso più fare a meno" , sono dell'idea che un po' di moderazione serva su tutte le cose...anche su questa!  

Si ma il "non ne posso più fare a meno" era riferito al campo di utilizzo iPhone/Computer, non alla mia vita.... campo lo stesso anche senza iCloud (non senza iPhone   ) ma questa mi sa una comodità davvero grossa, tutto qui  

Iris, la risposta ironica di Android a Siri che potrebbe diventare un progetto serio

Inizialmente nata come un progetto ironico e divertente, Iris è la risposta Android a Siri. Attraverso la voce è possibile chiedere al programma qualsiasi cosa e questo, sfruttando internet, risponderà in maniera più o meno giusta. Ovviamente Iris nasce sotto la stella dell’ironia e non è stato creato per essere una vera alternativa al sistema vocale integrato in iOS.

Nonostante questo e le ovvie risposte senza senso offerte dall’applicazione, il progetto Iris potrebbe in realtà diventare qualcosa di più serio. Durante l’utilizzo infatti, complice anche il successo dell’app all’estero, sono emersi risultati interessanti che potrebbero spingere il team di sviluppo alla realizzazione di un’applicazione seria, in grado di dare informazioni attraverlo la voce.



http://android.hdblog.it/2011/10/18...progetto-serio/

Grandissimi sviluppatori!!!    

Pensate cosa potrebbe succedere se avessimo una rete dati mobile non dico all'avanguardia ma quantomeno decente....


da www.corriere.it


Italia, la bengodi degli smartphone

L’Italia entra nel mondo digitale con un salto doppio. Il Paese che non è mai riuscito neanche ad avvicinare una penetrazione del 50% nelle famiglie italiane per quanto riguarda i personal computer, trova la strada per superare il «digital divide» con i dispositivi mobili: siamo la nazione al mondo con la maggiore diffusione di smartphone tra la popolazione. Come raccontano i dati del Politecnico di Milano, il 39% della popolazione che possiede un cellulare — praticamente il 100% dei cittadini maggiorenni — ha un telefono che è «intelligente». Un totale di ameno 20 milioni di smartphone che aprono agli italiani appunto il mondo del digitale: Internet, servizi, contenuti e social. Non è dunque certo un caso se quest’anno molti degli appuntamenti dello Smau — e delle aziende presenti nella fiera milanese — si concentrano sulla cosiddetta Mobile Economy.

L’Italia mobile è dunque un unicum al mondo — basti pensare che negli Stati Uniti la percentuale di smartphone è del 35% — e lo è per ragioni storiche, anche se quella del digitale è ovviamente una storia recente. «Fin dagli anni Novanta siamo sempre stati all’avanguardia per le tecnologie mobili, grazie anche a degli operatori illuminati», spiega Andrea Rangone, professore esperto di e-business all’università milanese. «Di conseguenza sono cresciute molto presto nel Paese attività imprenditoriali che hanno capito le potenzialità del telefonino sempre in tasca che andassero oltre le telefonate e gli sms. Dalle suonerie dei primi tempi alle app di oggi». Sul mondo delle applicazioni, un mercato nel 2010 da 35 milioni di euro con una crescita stimata intorno al 70-90%, la School of Management del Politecnico ha organizzato la sfida tra sviluppatori italiani chiamata Mobile App Awards, che proprio allo Smau troverà la sua conclusione con i vincitori nelle categorie proposte.



E se il cellulare da noi ha da sempre anche risentito del traino «modaiolo» — il telefono bello, superdotato e costoso viene vissuto come uno status symbol —, è indubbio che svolga anche la funzione di ponte per superare problemi strutturali e culturali che appaiono irrisolvibili. «La banda larga fissa da noi sembra un’utopia irraggiungibile, così come il digital divide tra aree geografiche del Paese non sembra sanabile», continua Rangone. «In questo contesto i dispositivi mobili sono la vera soluzione: siamo stati tra i primi a introdurre l’Umts, presto arriveremo alla diffusione nazionale di connettività in movimento fino a 100 Megabit».

Si può dunque dire che l’Italia è la bengodi dell’era «post pc», per dirla con la definizione di Steve Jobs, con gli italiani che entrano nella nuova epoca del «computing» senza di fatto essere mai passati in modo maturo da quella dei personal computer. Una informatizzazione tarda attraverso i dispositivi mobili. Telefoni, come detto, ma anche tablet: a fine anno nel nostro Paese le tavolette saranno circa 1,5 milioni, con una penetrazione sul totale della popolazione intorno al 2%. E un rapporto con il parco dei pc intorno al 4%, contro il 5 degli Stati Uniti. Dove però i tablet sono arrivati un paio di mesi prima che da noi (3 aprile negli Usa 2010, 28 maggio in area Eu). «In base a questi numeri, si può ben dire che ci troviamo in un momento dello sviluppo digitale molto favorevole all’Italia», conclude Rangone. «E questo anche in base a un’altra considerazione: l’uso della Rete è destinato a incrementare in futuro anche grazie alla diffusione delle nuove televisioni connesse. E sappiamo bene che l’apparecchio tv è un altro cavallo di battaglia delle famiglie italiane». Ma questo ulteriore sviluppo sarà sui prossimi 5 anni. Al momento godiamoci questa nostra, peculiare, primavera digitale.

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Quindi se uno vuole un telefono da buttare per terra è meglio che compri un Galaxy.....

Fede ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Quindi se uno vuole un telefono da buttare per terra è meglio che compri un Galaxy.....

Stiamo parlando di gente che ha rovinato 2 iPhone 4 e ne ha distrutto 1 per vedere se era meno resistente del Galaxy 2.... che devi pretende???    

Chi non compra telefoni per sbatterli in terra?

C'è da dire che a me (accidentalmente, ovvio) sarà successo almeno una decina di volte............

andrea75 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Chi non compra telefoni per sbatterli in terra?

C'è da dire che a me (accidentalmente, ovvio) sarà successo almeno una decina di volte............

Anche a me ma (benchè sia di vetro) fino ad ora non s'è mai rotto....

Fede ha scritto: [Visualizza Messaggio]

andrea75 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Chi non compra telefoni per sbatterli in terra?

C'è da dire che a me (accidentalmente, ovvio) sarà successo almeno una decina di volte............

Anche a me ma (benchè sia di vetro) fino ad ora non s'è mai rotto....

Idem.... e m'è caduto eh!!! (certo mai di "faccia" ma in tutti gli altri versi si!!)


Siamo alle solite, quando si tratta di iPhone le cercano e le inventano proprio tutte tutte  

A me una sera mentre toglievo una felpa con le tasche, con iphone all'interno, mi è partito di slancio contro il termosifone !!! :S ... Solo una leggera ammaccatura  e niente più!