03.01.2007
L'Amazzonia è lussureggiante grazie all'Africa
Su di essa ricadono ogni anno 50 milioni di tonnellate di polveri
Oltre la metà delle polveri che sono necessarie a fertilizzare la foresta pluviale brasiliana proviene da una valle del Ciad settentrionale. È questa la conclusione tratta da un gruppo internazionale di ricercatori diretti da Ian Koren del Dipartimento di scienze ambientali del Weizmann Institute che ne riferisce in un articolo pubblicato sulle “Environmental Research Letters”.
Da circa un decennio è noto agli scienziati che l’esistenza della foresta amazzonica dipende dall’approvvigionamento di sali minerali fornito dalle piogge che fanno precipitare a terra sabbia e polveri che il vento ha provveduto a trasportare per migliaia di chilometri attraverso l’Atlantico dopo averlo sollevato dagli aridi suoli del Sahara.
Integrando un’ampia messe di dati da satellite e analisi chimico-geologiche, il gruppo guidato da Koren è ora riuscito a fare una valutazione quantitativa di questo apporto e perfino a stabilire la sua specifica provenienza. Complessivamente sul bacino delle Amazzoni ricadono annualmente 50 milioni di tonnellate di polveri provenienti dall’Africa (in precedenza si stimava che fossero solo 19) , il 56 per cento delle quali proviene dalla valle di Bodélé, nel Ciad settentrionale.
Secondo i ricercatori la valle di Bodélé rappresenta una fonte primaria di polveri a causa della sua particolare forma, delimitata com’è da due imponenti barriere montuose che creano una struttura a cono che termina con una stretta apertura, che, allineata con la direzione dei venti, li porta ad accelerare come in una sorta di risonatore eolico.
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