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Messaggio Un "ponte" australe sprofondato verso il centro della Terra

#1  marvel Gio 23 Apr, 2009 18:39

Può un lembo di terra, nemmeno tanto piccolo, sprofondare verso il centro della Terra?
A quanto sembra si... ci vuole un po' di tempo ma può succedere


Un 'ponte' australe sprofondato verso il centro della Terra

Fra 50 e 20 milioni di anni fa Nuova Caledonia e Nuova Zelanda erano unite da una stretta e lunga placca tettonica che può avere facilitato le migrazioni di piante e animali.
 

Contrariamente a quanto finora ritenuto, Nuova Caledonia e Nuova Zelanda erano un tempo unite da una stretta e lunga placca tettonica che fra 50 e 20 milioni di anni fa può avere facilitato le migrazioni di piante e animali.

Grazie a un modello computerizzato Wouter Schellart della Monash University e collaboratori hanno anche potuto ricostruire il cataclisma preistorico che ebbe luogo quando una placca tettonica fra l'Australia e la Nuova Zelanda sprofondò per 1100 chilometri all'interno della terra, lasciando dietro di sé un lungo arco di isole vulcaniche.

La ricerca, condotta in collaborazione con ricercatori dell'Australian National University di Canberra e dell'Università dei Paesi Bassi a Utrecht, è pubblicata sull'ultimo numero della rivista Earth and Planetary Science Letters.

"Finora la maggioranza dei geologi guardava alla Nuova Caledonia e alla Nuova Zelanda come a due regioni completamente separate, senza alcun collegamento", ha osservato Schellart.

"Nella nostra ricostruzione siamo potuti risalire a una regione molto più vasta che comprendeva l'Australia orientale, la Nuova Zelanda, le Fiji, Vanuatu, la Nuova Caledonia e la Nuova Guinea, osservando numerose similarità in termini di struttura geologica, vulcanismo e temporizzazione degli eventi geologici fra la Nuova Caledonia e la Nuova Zelanda settentrionale", ha osservato, "Abbiamo quindi cercato nelle profondità della Terra le prove di un collegamento e a 1100 chilometri di profondità al largo del Mare della Tasmania abbiamo trovato le prove di una spessa 70 chilometri, lunga 2500 e larga 700 che poi è sprofondata. La scoperta implica che fra 50 e 20 milioni di anni fa esisteva un collegamento fra Nuova Caledonia e nuova Zelanda, costellata di una serie lunga catena di isole vulcaniche, un fatto che potrebbe essere stato importante per la migrazione di specie animali e vegetali. "placca tettonica che aveva subito una subduzione." (gg)

Da "Le scienze"
 




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Messaggio Re: Un "ponte" australe sprofondato verso il centro della Terra

#2  Icestorm Ven 24 Apr, 2009 14:44

Il ponte australe sprofondato verso il centro della terra, non sarebbe altro che la definizione di subduzione...come peraltro è scritto nell'articolo.

Cosa che succede in ogni margine convergente tra due croste di differente densità, una si getta sotto l'altra profocando questo apparentemente fantascentifico buco verso il centro della terra (dal titolo).

Ciò che magari è da annotare è la differente dinamica che ha portato alla separazione di Nuova Zelanda e della Nuova Caledonia...

Per quanto riguarda lo sprofondamento verso il centro della terra invece...ce ne sono a decine di placche oceaniche che si immergono al di sotto di una crosta continentale nel loro convergere, provocando archi vulcanici spaventosi (vedi Ande) e terremoti lungo piano di immersione di Benioff con profondità di origine anche di 500-700 km!
 




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Messaggio Re: Un "ponte" australe sprofondato verso il centro della Terra

#3  marvel Ven 24 Apr, 2009 15:43

ternano ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Il ponte australe sprofondato verso il centro della terra, non sarebbe altro che la definizione di subduzione...come peraltro è scritto nell'articolo.

Cosa che succede in ogni margine convergente tra due croste di differente densità, una si getta sotto l'altra profocando questo apparentemente fantascentifico buco verso il centro della terra (dal titolo).

Ciò che magari è da annotare è la differente dinamica che ha portato alla separazione di Nuova Zelanda e della Nuova Caledonia...

Per quanto riguarda lo sprofondamento verso il centro della terra invece...ce ne sono a decine di placche oceaniche che si immergono al di sotto di una crosta continentale nel loro convergere, provocando archi vulcanici spaventosi (vedi Ande) e terremoti lungo piano di immersione di Benioff con profondità di origine anche di 500-700 km!


Quindi i terremoti così profondi sono per la maggior parte riconducibili a fenomeni di subduzione?
 




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Messaggio Re: Un "ponte" australe sprofondato verso il centro della Terra

#4  Icestorm Ven 24 Apr, 2009 16:01

marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]
ternano ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Il ponte australe sprofondato verso il centro della terra, non sarebbe altro che la definizione di subduzione...come peraltro è scritto nell'articolo.

Cosa che succede in ogni margine convergente tra due croste di differente densità, una si getta sotto l'altra profocando questo apparentemente fantascentifico buco verso il centro della terra (dal titolo).

Ciò che magari è da annotare è la differente dinamica che ha portato alla separazione di Nuova Zelanda e della Nuova Caledonia...

Per quanto riguarda lo sprofondamento verso il centro della terra invece...ce ne sono a decine di placche oceaniche che si immergono al di sotto di una crosta continentale nel loro convergere, provocando archi vulcanici spaventosi (vedi Ande) e terremoti lungo piano di immersione di Benioff con profondità di origine anche di 500-700 km!


Quindi i terremoti così profondi sono per la maggior parte riconducibili a fenomeni di subduzione?


Assolutamente si Massimiliano, per chi volesse approfondire di più, suggerirei di constatare con i suoi occhi ciò che succede sotto la crosta terrestre:

Terremoti mondiali di magnitudo >= 5.0 TUTTE LE PROFONDITA'
 global

Terremoti mondiali di magnitudo >= 5.0 PROFONDITA' > 300 KM
 300

Si noti come i terremoti mostrati nella seconda immagine, siano riconducibili a certe determinate zone solamente, zone di convergenza litosferica, laddove la crosta viene distrutta e rimangiata dal pianeta terra.
Tali fenomeni si hanno quando crosta oceanica a densità maggiore, subduce al di sotto della più "leggera" crosta continentale, in grado di "galleggiare".

Ne derivano poi i sistemi arco-fossa e tante altre belle cosette di cui se ne potrebbe parlare per un mese intero senza fermarsi mai.

Si noti come sulla cartina dei terremoti con ipocentri più profondi di 300 km, non vi sia alcun punto disegnato su zone divergenza litosferica (dorsale Atlantica ad esempio, formazione di nuova crosta, terremoti superficialissimi), e nemmeno mezzo ipocentro sulle attivissime zone che vanno da Europa meridionale, medio-oriente, Iran-Pakistan, Tibet.

Ebbene, nonostante queste siano zone sismicamente molto attive, la convergenza crostale avviene tra 2 sistemi simili, dalle densità diciamo sovrapponibili. Tale importante carattere, ci fa intuire che non vi sarà una placca che scivolerà al di sotto dell'altra, essendo delle stesse densità tenderanno a scontrarsi ed accortocciarsi come due fogli di carta stagnola in avvicinamento (formazione delle grandi catene mondiali, sistema Alpino-Tibetano per movimenti di Africa ed India verso Eurasia.

Si noti infine, sulla carta degli epicentri a profondità qualsiasi, la disposizione dei fenomeni tettonici.

Non a caso essi si sistemano proprio sui margini di placca, i terremoti intraplacca sono infatti veramente rari e poco significativi...segno che le zone di stress si hanno come logica comanda nei punti di scorrimento relativo tra due placche in movimento.

Ultima curiosità: il movimento tettonico più veloce che si osserva attualmente al mondo? In Cile (più generalmente sudamerica). La placca di Nazca converge verso la zolla sudamericana (subducendo), alla velocità di circa 21 mm/anno......se la memoria non mi tradisce
 




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